giovedì 25 giugno 2009

LA SITUAZIONE IN IRAN

Nel 1979, quando da Parigi arrivò a Teheran un pazzo fanatico che anni di esilio nella laica Francia non servirono a mutargli nemmeno un neurone del suo cervello malato, corrotto dal Corano, fu accolto da folle folli acclamanti. Allora la popolazione iraniana, sotto il governo dispotico ma laico ed illuminato dello Scià, era di 35 milioni. Poi il pazzo disse: fate figli per combattere contro l'Iraq di Saddam Hussein, despota non illuminato, ma comunque garante della pace religiosa nel suo sostanziale laicismo (aveva fondato egli stesso il partito socialista del Baas). Ma gli Stati Uniti, con la solita politica estera scriteriata, sino al masochismo, sono intervenuti per difendere un governaccio come quello del Kuwait solo per ragioni di petrolio (mentre il Kuwait aveva fatto sempre parte dell'Iraq prima che gli inglesi dopo la prima guerra mondiale procedessero a farne uno Stato indipendente retto, come l'Arabia Saudita, da un governo assolutistico e teocratico, non certo migliore di quello dell'Iraq di Saddam Hussein, che aveva riconosciuto parità di diritti alle donne, non costrette a portare il velo, simbolo di soggezione). Ora l'Iran ha una popolazione di 70 milioni. Raddoppiata nell'arco di 30 anni. Gli attuali giovani, che erano appena nati, se trentenni, quando arrivò il pazzo da Parigi, dovrebbero prima di tutto far guerra a quei pazzi dei genitori, se fecero parte delle folle folli acclamanti all'arrivo del pazzo.
Dovrebbero rimpiangere lo Scià.

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