sabato 27 giugno 2009

MICHAEL JACKSON: CHI ERA COSTUI?

Siamo veramente di fronte ad un mondo scriteriato. Su tutte le prime pagine dei quotidiani appare la notizia della morte di questo trasfigurato. Dal nero al bianco. Artista? Ma quale arte? Depravazione della musica, della cui storia non può far certo parte. Potrà far parte della storia di un costume, proprio di gente ignorante. Gente che lo piange come se si fosse trattato di una grande perdita. Emblema di un mondo che non ha alcuna percezione della scala dei valori. Se fosse morto un grande scienziato la notizia non avrebbe avuto risalto. Stampa e TV diseducative che danno importanza ad individui che si arricchiscono da parassiti della società, che poi, contraddittoriamente, si abbevera a tali notizie. E' forse divenuta più povera l'umanità con la perdita di questo individuo? Chi si sente più povero appartiene solo biologicamente alla specie umana. Vi sono scienziati che dedicano la loro vita al miglioramento delle condizioni di vita che è dato solo dal progresso della conoscenza scientifica. Ma di questi non si parla. Viviamo nel mondo dell'effimero, del parassitismo di cantanti, attori, calciatori, modelle, etc., a cui i mass media danno risalto. Io questi parassiti li manderei a lavorare almeno per un anno in miniera, per insegnare loro che cosa sia il lavoro. Questi parassiti accumulano ricchezze divertendosi. E dicono che lavorano.

2 commenti:

Andrea Chessa ha detto...

Una delle prerogative del sistema, infatti, è proprio questo. Io credo che l'enorme risalto che viene dato a Michael Jackson non sia spontaneo, ma diretto e voluto dal mondialismo.

Mentre un mondo di idioti piange un individuo ributtante (chi si vergogna del proprio colore della pelle, qualunque sia il colore, è stomachevole e senza amore per se stesso), Israele fermava una nave carica di aiuti umanitari per Gaza, minacciando fisicamente i passeggeri (tra cui un Premio Nobel per la Pace e un ex deputato del Senato americano).

Ecco a cosa serve Michael Jackson ed il quotidiano lavaggio del cervello: a tacere di altri argomenti ben più gravi ed importanti.

Anonimo ha detto...

Michael Jackson nella sua piccola mente da fondamentalista è satana, come per me satana è Lei. Ma lui rimarrà alla storia, mentre di lei rimarrà solo quella spiacevole lettera sull'olocausto con cui tutti non potranno che schifarsi del fatto che gente come lei vada "professando".