giovedì 7 gennaio 2010

7 cristiani uccisi e 9 feriti in Egitto. In conformità al Corano.

E meno male che l'Egitto viene considerato un Paese islamico moderato. I cristiani copti in Egitto sono il 10%, la maggiore percentuale che esista in un Paese islamico. Figuriamoci negli altri, dove i cristiani sono costretti a vivere in una sorta di catacombe. Questo conferma che non può esistere un Islam moderato. Perché non esiste un Corano moderato, che predica odio anche contro ebrei e cristiani, nonostante le vantate origini da un unico (puramente mitico) progenitore, che sarebbe stato Abramo. Figuriamoci che sorte peggiore dovrebbero avere gli atei. Tre musulmani hanno compiuto la citata strage aspettando che i cristiani uscissero dalla chiesa. La scusa era che un cristiano avrebbe violentato una dodicenne. Non era questo un motivo per uccidere degli innocenti. Era solo un motivo per scatenare l'odio contro i cristiani.
Gli scellerati che favoriscono l'immigrazione di islamici lo tengano presente quando, in nome di una asserita parità di diritti, vorrebbero legittimare la costruzione di altre moschee, continuando ad ignorare che esse sono fonte di predicazione di odio. Esse, ai sensi di legge, debbono essere considerate fuori legge (artt. 110, 414 del Codice Penale e art. 8 della Costituzione).

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