martedì 19 gennaio 2010

GIUDICI PAZZI NEI TRIBUNALI. MERITANO CLINICHE PSICHIATRICHE

Chiedo che coloro che leggano queste righe e si rendano conto della pazzia di certi giudici, che nessuno controlla (per questo mi sto battendo per la riforma della giustizia rendendo responsabili i "giudici" che fanno sentenze palesemente aberranti, soprattutto nel civile) boicottino i distributori dell'AGIP, che si è vista accogliere la sua richiesta con sentenza del Tribunale di Cagliari del febbraio 2009 che ha imposto al gestore di un distributore che si trova a Quartu S.Elena (Cagliari) di trasferire altrove (in pratica in un canile) tre cani anziani (uno è un meticcio di 16 anni ed è divenuto cieco, il secondo è un pastore tedesco e il terzo è un cocker) in quanto la presenza dei tre cani sarebbe "indecorosa" (sic!). Chi ha steso la sentenza è una pazza ("giudice" monocratico) che si chiama GABRIELLA DESSI', che dovrebbe fare un altro mestiere e farsi curare. Il gestore li ha da quando erano cuccioli (salvati dalla strada) in un terreno di sua proprietà confinante con l'area di servizio. Nei Tribunali manca non soltanto la certezza della giustizia ma anche il buon senso, come, per esperienza personale, documenterò tra breve in un mio libro (in cui metto alla berlina 10 "giudici" di Cagliari analizzando le loro sentenze pazzesche), per cui non vi è da meravigliarsi della citata forsennata sentenza. A questa si è aggiunta nel mese di dicembre un'ordinanza, che, accogliendo le motivazioni dell'Agip, ha ritenuto “indecorosa” la presenza dei cani e ha ordinato impietosamente il trasferimento dei tre cani in canile. Indecorosa è l'esistenza di certi "giudici". Sono state raccolte nel distributore 3.500 firme di protesta e tante altre su facebook perché i cani rimangano nel terreno, con i loro ripari e le loro cucce, a cui ha provveduto il gestore Piergiorgio Lara, ricattato dall'Agip che ha minacciato di togliergli la licenza se non manda via i cani dal terreno adiacente. Ripeto: adiacente, perché quel terreno non è dell'Agip ed è separato con recinzione dall'area di servizio. Questi tre cani (prima erano quattro) sono coccolati da tutti i clienti e non rappresentano alcun pericolo nemmeno dal punto di vista della salute umana perché sono vaccinati e controllati periodicamente da veterinari.Vorrei che tutti gli animalisti boicottassero l'Agip (tranne il distributore del signor Lara) a dimostrazione di una rivolta di civiltà contro la barbarie dell'Agip e di certi "giudici", la cui casta sputtanerò documentatamente. CSM=Corporazione di Stampo Mafioso.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una notizia che ha fatto molto eco nei giornali.
Il caso e avvenuto a Teramo, al limite dell'incredibile.
Il giudice del lavoro Alessandro Verrico, emette una sentenza, dove applica una norma abrogata, non più vigente, che non esiste più nella giurisprudenza.
IL giudice Verrico e ben stipendiato dallo stato, e non puo fare quello che gli pare, altrimenti lasci la magistratura.

Pietro Melis ha detto...

Si riferisce a questo episodio?
Licenziata per un panino, il giudice le dà torto at storieabruzzesi.it
www.storieabruzzesi.it/.../licenziata-per-un-panino-il-giudice-le-da-torto/‎
01/feb/2013 - Il giudice del lavoro ha dato ragione all'azienda e così una donna di ... è stato il giudice del lavoro del tribunale di Teramo, Alessandro Verrico.
Se è questo l'episodio la donna è stata quanto meno imprudente e azzardata gettando nel cestino l'involucro con il codice a barre, dando l'impressione di sottrazione di quanto aveva preso non pagando. Avrebbe dovuto prima pagare alla cassa o almeno conservare il codice a barre e pagare dopo. Però, vista la sua anzianità di 14 anni di lavoro onesto l'ordinanza è scriteriata. Eccessivo il licenziamento. Purtroppo questi giudici sono dei mentecatti che si attengono alla forma invece di fare giustizia sostanziale. Maledetti siano. Ai primi di agosto uscirà un mio libro (romanzato ma autobiografico)che contiene documentatamente il più duro e spietato attacco contro questa casta di mafiosi che non pagano mai di persona. Colpa di Berlusconi, che nel 2000-05 nulla ha fatto per bastonare questa casta di ignoranti arroganti che sono dei fuori legge, in quanto non pagano mai di persona anche quando mandano in galera un innocente.Bisogna istituire un'Alta Corte di giustizia formata da giuristi e non da giudici che possa porre sotto processo i giudici che facciano sentenze palesemente aberranti. La finirebbero di sentirsi padroni, e non servitori, della giustizia. Dove è andato a finire il disegno di legge Alfano (quando era ministro della giustizia) che istituiva un'Alta Corte di giustizia? Quel coglione di Berlusconi l'ha spostato da ministro a segretario del suo partito. E allora ben gli sta allo stesso Berlusconi, che ha pensato solo a se stesso invece di riformare l'ordinamento giudiziario introducendo anche la responsabilità civile dei giudici.

Pietro Melis ha detto...

P.S. Una curiosità. Come è venuto a conoscenza di questo mio post dopo più di 3 anni?

Anonimo ha detto...

No. Non alla vicenda del panino.

Mi riferisco al renitente alla leva militare.
Vedere corriere.it 14 giugno2013 se non erro.
Il giudice Verrico ha applicato una vecchia norma, che riguardava
i militari della prima guerra mondiale, in servizio dal 25 maggio 1915 fino al 1 luglio 1920.
Quindi secondo questa norma applicata da Verrico, il renitente non essendo impegnato in combattimento contro i
soldati austriaci, in zona di guerra, ma essendo un,accasermato, o comandato o a disposizione
non ha diritto all'accredito figurativo.
Verrico ha considerato il renitente un reduce della prima guerra mondiale.

Il giudice Alessandro Verrico, puo darsi che sia un forte appassionato di storia della prima guerra mondiale, forse di storia dell'imperatore Francesco Guseppe, tanto da essere scivolato su una norma del genere.
La vicenda a suscitato tanto clamore che ha fatto eco su giornali nazionali e locali,tanto da rimbalzare su molti siti della rete internet.
Navigando spesso nella rete, con ricerche su tanti argomenti di attualità ho notato il sito.