mercoledì 31 marzo 2010

INQUINAMENTO TERRESTRE DA CRUDELTA' SUI MAIALI

RICEVO DAL BLOG AMICO DI LUIGI BOSCHI

Un paesaggio da laguna blu!

Chi avrà ragione, Foer[1] o Rosi (presidente di Parmacotto) ? Ma dove la mettiamo Marco tutta ‘sta merda di maiali? Se cresce il fatturato, proporzionalmente, crescono anche le deiezioni dei suini indirettamente facenti capo a Parmacotto. Perché all'inaugurazione della nuova sede e unità produttiva non se ne è parlato? Eppure costituisce la parte più consistente di tutta la necrofila filiera!
Si vuole andare a produrre in America. Il sogno. Vediamo di esaudirlo. E citiamo un po' di cose che Foer ha visto, cosa ci racconta: "Quattro aziende producono oggi il sessanta per cento dei maiali in USA". Dove ogni americano si ingroppa 127 chili di merda di maiali della Smithfield che produce 31 milioni di suini anno.
"Gli animali allevati negli Stati Uniti producono 130 volte i rifiuti organici di tutta la popolazione umana del paese: 40 tonnellate al secondo". Non c'è che dire!! Ma il cielo è sempre più blu!! Sessibon!...

Pensate "non esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali d'allevamento. Quindi tutta quella merda dove va a finire?"
E da cosa è composta?: "Ammoniaca, metano, acido solfidrico, monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti. In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni che possono provocare malattie nell'uomo, tra cui salmonella, cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma superiori del 50%." E per chi vi lavora? Il turnover è assicurato.

I campi non sono in grado di assorbire tutto questo ben di dio. Che colture fiorite! "I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni (con una estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri) accanto alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più". Un tanfo in tutta l'area pesante e nauseabondo. Si direbbe un paesaggio da laguna blu! Che ne pensa Rosi, una casa in questi luoghi incantati vicino alla materia prima?
"Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solfidrico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi da calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di merda che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi hanno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani".
I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono esternalizzati a carico della comunità. Scaricano tutto sulla collettività per far profitti. Un vero e proprio saccheggio. La distruzione del paesaggio si sa è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono una assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere.

E cosa avviene dentro a questi allevamenti di animali ammalati, geneticamente modificati al peggio?
"Alcuni lavoratori li picchiano quotidianamente, bastonano scrofe gravide con una chiave serratubi e conficcano un'asta di ferro nell'ano o nella vagina della bestia... altri lavoratori segano gli arti dei maiali o li scorticano quando sono ancora coscienti... Altri ancora li prendono a calci, li sbattono con violenza contro il pavimento di cemento (la battuta, così viene chiamata, è riservata ai maialini che non crescono abbastanza in fretta) e li percuotono con barre metalliche, martelli, badili e rastrelli. Ficcano pungoli elettrici nelle orecchie, nella bocca di quelle bestie...
La tolleranza degli abusi e la mancanza di procedimenti giudiziari è la norma, non l'eccezione".

Una vera tortura. E sì, gli animali allevati intensivamente fanno una vita infame. Cosa è la vita di una scrofa gravida: "la terranno gravida il più possibile, spesso la inducono al travaglio con mezzi farmacologici. Dopo lo svezzamento dei piccoli, 15-12 giorni, un'iniezione di ormoni le fa tornare rapidamente il ciclo e nel giro di tre settimane è di nuovo pronta per la successiva inseminazione artificiale. Le sedici settimane della gravidanza le trascorrerà confinata in una gabbia di gestazione così piccola che non sarà in grado di girarsi. E si fanno ammazzare di botte perché non vogliono andarci. La loro densità ossea diminuirà per la mancanza di movimento. A forza di sfregarsi contro la gabbia le verranno piaghe nere e piene di pus." Sono costrette alla reclusione fisica, all'isolamento psichico in cui impazziscono, in un ambiente che non consente l'esercizio della loro natura. Obbligate a sdraiarsi o a camminare sugli escrementi.
E i piccoli?
"Molti maialini nascono deformi. Nell'arco delle prime 48 ore subiscono senza anestesia l'amputazione della coda e la troncatura dei denti a spillo. Nei primi 10 giorni poi vengono castrati vivi. Un bombardamento di antibiotici, ormoni e altre medicine nel cibo che comprende plasma sanguigno secco (scarto di lavorazione dai macelli), li terrà in vita fino al momento della loro uccisione malgrado le malattie. Vivono rinchiusi in ambienti umidi, ad alta densità di animali, con gas tossici prodotti dall'accumulo di merda e di piscio". E in questo ambiente ideale dove tutti vorrebbero crescere si sviluppano virus mortali. "I farmaci non servono più per curare le malattie, ma per supplire a sistemi immunitari distrutti".
Questa è la cultura della carne... e la chiamano tradizione!!

E cosa avviene nei macelli?
"Nel 32% degli impianti statunitensi durante ispezioni annunciate atti di crudeltà deliberati avvengono su base regolare...
Persone normali possono assumere atteggiamenti sadici a forza di fare un lavoro disumanizzante come macellare in continuazione...
I lavoratori dei mattatoi hanno il più alto tasso di incidenti sul lavoro, pari al 27% annuo, e ricevono una paga misera per uccidere oltre 2.000 capi per turno...
Quando le lamentele dei lavoratori trovano ascolto, spesso segue il licenziamento... I produttori sanno bene che più il consumatore capisce cosa accade davvero in un macello, meno carne ha voglia di mangiare."

E questo sarebbe il sogno di Parmacotto?
La conclusione di Foer: "I prodotti alimentari crudeli e distruttivi dovrebbero essere illegali".
Quando se ne renderanno conto i consumatori di salme bollite e stagionate?

Ora ha senso uno stabilimento industriale di salumi che si avvale degli allevamenti intensivi? Luoghi inumani dove viene praticata la cultura del dolore dal concepimento?
Ha senso celebrare un catafalco industriale di cadaveri bolliti?
Ha senso che tutte le autorità politiche bipartisan faccian da padrini all'inaugurazione di un opificio economico che tratta i resti di lager animali? E come se la spassano! Il presidente Errani sembrava il ragioniere di Rosi, il sindaco Vignali il suo piazzista, il presidente Bernazzoli il suo direttore di stabilimento, il sottosegretario Vegas l'addetto alle pubblic relations. E questi sarebbero i nostri rappresentanti?
Non mancava il prete. Don Valentini della Comunità di Betania. Uno che di tossicodipendenza se ne intende. L'han preso giusto a benedire. Uno specialista nel settore. Più tossico del salume che c'è? Chiedete a Veronesi per credere? Ha senso che un prete benedica quell'opera dell'orrore animale? Che i politici avvalorino un processo di crudeltà, si genuflettano all'ennesimo scempio etico, ambientale, salutistico, sociale? Sì! Tutto questo nella terra del porco sembra aver senso! Non solo. Tutti questi personaggi sorridono e sostengono il disastro, lo finanziano.
Linee di smontaggio animale in serie come se fosse giusto, naturale... per esser messi in una vaschetta o sottovuoto a tranci. Animali costretti a vivere in ambienti insani, che soffrono con "problemi agli arti, al cuore, alle vie respiratorie, soggetti a paura, ansia, stress..." Per il piacere del palato... Il maiale non conta!

Ogni stabilimento di salumi produce questa filiera del benessere per il cassonetto refrigerato del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che c'è dentro quella vaschetta o nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma una meravigliosa e giocosa creatura vivente in un trancio o in un affettato cibo morto. E' questo che si brendizza! Magari con l'aiuto di una pubblicità mistificatoria, ingannevole che manipola la realtà e non rivela la tragedia. Immagini alla moda, testimonials strapagati per dire idiozie al consumatore che si riproduce nell'identificazione.

Martin Luther King: "prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare... perché la coscienza dice che è giusta".

Foer: "Ma è davvero chi fa lo sforzo di agire seguendo l'utopia dell'innocenza a dover essere compatito?"

La carne etica non esiste! Questa è una utopia, meglio una falsità.
Non cambia nulla per tacchini, polli, conigli, bovini... pesci... tutto uguale, un feroce sterminio industrializzato. Solo animali sofferenti per il cibo degli "umani".
In questa crescente violenza e insensibilità, io so che quello che fanno agli animali potrebbe essere fatto agli uomini, se già non è stato fatto (campi di concentramento, schiavitù) o in qualche modo non viene fatto (traffico d'organi con i Paesi poveri).

Era il 27 marzo 2010 si dirà nella storia di Parma, c'ero anch'io quel giorno al Botteghino a inaugurare l'anello di un sistema produttivo per il profitto di pochi; una catena economica disastrosa ingiustificata, dei cui prodotti nessuno ha bisogno e dei cui danni tutti pagano. (Parma, 28/03/2010)

Luigi Boschi

PS: Ho inviato, per una riflessione, al Presidente di Parmacotto, Marco Rosi, il libro di J.S. Foer edito da Guanda di cui è indirettamente anche azionista.
Consiglio l'adozione del testo nelle scuole per sensibilizzare le coscienze nella educazione alimentare.



[1] Autore del libro: "Se niente importa perché mangiamo gli animali?"


visita il blog
www.luigiboschi.it

martedì 30 marzo 2010

TUTTI HANNO VINTO (COME AL SOLITO). MA IN REALTA' HA VINTO IL PARTITO DEI NON VOTANTI

Continuino pure a sostenere immigrati (ex clandestini) e clandestini quelli di sinistra. Anche se tardi la classe operaia (che tarda a capire) sta incominciando a capire che la falsa sinistra è la peggiore sua nemica, alleata con la Chiesa suicida che con la politica dell’accoglienza ci sta riempiendo di islamici.

Nelle elezioni regionali tutti, come al solito, dichiarano di avere vinto manipolando i dati a loro piacere. La realtà è diversa. E i disonesti non lo vogliono ammettere. Il partito di maggioranza relativa è ormai quello dei non votanti essendo i votanti solo il 63%., con una perdita dell'8% dei votanti rispetto alle precedenti elezioni. Ciò significa che il partito di maggioranza relativa è rappresentato dal 37% dei non votanti, trasversali a destra e a sinistra. Ma molti che hanno votato lo hanno fatto solo perché convinti di dover evitare un male maggiore (sia la destra se uno ha votato a sinistra, sia la sinistra se uno ha votato a destra). Se il numero degli eletti fosse proporzionale al numero dei votanti – e perciò fosse diminuito in proporzione al numero dei non votanti – anche se fosse fatta salva una soglia del 20% di non votanti e sotto questa soglia scattasse la diminuzione degli eletti, la gente, sia di destra che di sinistra, coglierebbe l’occasione per bastonare i partiti facendo scendere il numero dei non votanti ben sotto il 60%. In questo modo, finalmente si avrebbe la possibilità di esprimere un dissenso da tutti i partiti, da tutti quelli che sinora hanno sperperato il danaro pubblico nel parassitismo della politica riducendo i finanziamenti per la scuola e la ricerca scientifica, mantenendo le pensioni minime a livello di fame, lasciando la giustizia, soprattutto civile, nello sfacelo attuale. Quando si rinvia un’udienza dal 2010 al 2014 o addirittura al 2017 vuol dire che la giustizia è morta. Questo Stato lascia nel precariato molti insegnanti (pur avendo superato un concorso) per non pagarli d’estate e mandarli in pensione con pensioni da fame. Abbiamo una sinistra che si preoccupa disonestamente più degli ex clandestini e dei clandestini che della classe operaia. Ormai non si può più votare né a destra né a sinistra. Questo è uno Stato crudele che alimenta i forti poteri con stipendi che sono uno scandalo. Si pensi che un giudice arriva all’età del pensionamento con 14.000 euro mensili. Soltanto gli incoscienti possono continuare a votare per partiti che continuano ad alimentare sperequazioni sociali assurde. Ogni regione si fa le sue leggi e stabilisce gli stipendi dei consiglieri regionali. Quelli siciliani hanno stipendi che sono anche maggiori di quelli dei parlamentari. Siamo di fronte ad una giungla di poteri locali che sono lo specchio di un Stato centrale inesistente.

Soltanto togliendo le poltrone a questi sciagurati si può arrivare ad un controllo di questi responsabili di una situazione non ulteriormente sostenibile. A conferma riporto un articolo

dal Corriere della sera

I COMMENTI DEI NOSTRI LETTORI

Vincono rabbia e amarezza

«Meglio il lago o il lavoro». E non vanno alle urne per una crescente delusione

MILANO - Disillusione, stanchezza e anche rabbia. Tanti italiani non sono andati a votare per le amministrative - uno su tre, secondo i primi dati - e molti hanno affidato i loro sfoghi a Corriere.it, che ha chiesto di spiegare le ragioni della scelta di disertare le urne.

LA DELUSIONE - «Non ho votato e mai più voterò perchè la nostra è semplicemente tutta una classe politica a dir poco irritante e vergognosa», sintetizza un lettore. Un altro definisce l'astensionismo «l'unica forma civile per dissentire da questo orrendo sistema politico e sociale. Viviamo in un paese di oligarchi e predoni della cosa pubblica e privata». Per qualcuno poi è una scelta ormai costante: «Non sono andato a votare e non ci andrò mai. Mi vergogno di essere considerato italiano: leggi assurde, infinite e incomprensibili, giustizia praticamente inesistente, totale mancanza di senso civico, burocrazia mortificante, ignoranza. L'italia è lo zimbello d'Europa e del Mondo», è la conclusione.

IRONIA E PIGRIZIA - Un navigatore ricorda: «Circa cinquanta anni fa, il grande Totò disse "Vota Antonio La Trippà, vi asfalto le strade.... siete un branco di fessi"».
Ma c'è anche chi non è andato alle urne per pigrizia: «Mentre stavo per andare a votare - racconta un lettore- mi sono accorto di aver perso la tessera elettorale, troppo tardi per andare a fare il duplicato, mentre non avevo voglia di perdere ore di lavoro per fare il tutto stamattina». E il bel tempo ha invogliato la gita fuori porta se un elettore riferisce: «Ieri era una bella giornata dove risiedo per lavoro e non avevo voglia di tornare nel paese di residenza a 400 km di distanza. Ho fatto una gita al lago di Como. Quando sarà possibile il voto a distanza lo utilizzerò». E c'è chi ci ha provato a votare a distanza ma senza successo: «Credevo di potere votare al consolato qui ad Amsterdam. Ieri mi sono recato al consolato e l'ho trovato chiuso. Deluso e felice di non abitare più in Italia».
Ma non tutti hanno una ragione seria per disertare le regionali: «Ritengo scandaloso che un premier non raggiunga neanche il metro e 70. Non vale la pena di votare», è il commento di un altro lettore.

Redazione online
29 marzo 2010

venerdì 19 marzo 2010

IL FENOMENO DEVASTANTE DELL'IMMIGRAZIONE

Ecco che cosa scrisse la nota antropologa IDA MAGLI, professoressa alla Sapienza, su Il Giornale dell'8 agosto 2009 in occasione dell'approvazione della legge che considera reato l'immigrazione clandestina. E' un articolo contro tutti i disonesti e gli scellerati che propagandano la società multiculturale e multirazziale


Oggi è una di quelle giornate, a lungo desiderate, in cui gli Italiani hanno finalmente potuto rallegrarsi riconoscendo che qualcosa comincia a funzionare. Troppo a lungo è durato il disordine, l’insicurezza, l’angoscia di non sentirsi a casa propria, di non avere il diritto, cui ogni uomo ha sempre e dovunque aspirato, di chiudere la porta alle proprie spalle lasciando fuori, concretamente e simbolicamente, ciò che è estraneo. Non avrebbe dovuto essere necessaria una legge per stabilire che è reato entrare di nascosto in casa altrui: il possesso del proprio territorio è un diritto istintivo, che tutti gli animali possiedono e che nell’uomo, come per tutti gli altri istinti, è molto più forte perché ha assunto innumerevoli dimensioni significative. Dimensioni analoghe, al di là del tempo e dello spazio, presso tutti i popoli: da quelli di livello etnologico a quelli delle più mature civiltà, dall’India alla Cina, alla Grecia, a Roma. Gli antropologi, gli archeologi, gli storici hanno raccolto e messo a confronto i riti territoriali nei luoghi più diversi e non hanno mai mancato di rilevare la presenza profonda del ”Sacro” che lega e sostanzia l’identità di un gruppo, formandolo come gruppo sempre e soltanto in quanto si riconosce appartenente ad una stessa terra. Il gesto di Romolo che solca con l’aratro il perimetro del territorio di Roma è appunto un gesto sacrale, con il quale il Fondatore ne identifica l’appartenenza ai Romani. E’ un’appartenenza biunivoca: quel territorio è sacro in quanto appartiene al Popolo Romano; il Popolo Romano è tale in quanto custodisce quel territorio. Ma ogni popolo si trova nella stessa condizione, psicologica oltre che sociale: il territorio sacro della patria è il legame fondante del gruppo, tanto che anche presso i popoli più “primitivi”, così come nell’antica Grecia, sebbene viga per molti reati la pena di morte, colui che uccide un suo concittadino riceve l’unica condanna pari al suo delitto: viene espulso dal territorio. L’ha “profanato”, non perché ha versato del sangue (come spesso è stato affermato), ma perché, avendo ucciso uno dei propri confratelli, ha rotto il sacro legame che lo unisce a quella terra. Del resto chi non ricorda la sacralità del gesto di Papa Wojtyla di chinarsi, scendendo dalla scaletta dell’aereo, a baciare la terra di ogni Paese dove giungeva?
Oggi, dunque, l’ordine che viene ripristinato in Italia è un ordine primario essenziale. Ed è su questo fatto, su nient’altro che su questo fatto che siamo tutti chiamati a riflettere. Non si tratta di fornirsi di un supplemento di generosità, di compassione, di tolleranza; né di problemi contingenti che possano essere risolti con la buona volontà; ma di chiedersi realisticamente, senza veli ideali, in quale modo potrebbe sussistere un mondo nel quale, come auspicano i fautori dell’uguaglianza universale, non esistano più patrie, popoli, religioni, costumi, governi diversi. Non fingiamo di non saperlo: la pressione che ormai da diversi anni viene fatta dai governanti, dai politici, dai leader religiosi di tutte le Nazioni dell’Occidente affinché milioni di stranieri vi si riversino abbandonando la propria terra, è dovuta soltanto in minima parte alla povertà o ai disordini tribali; anzi, per essere più precisi, bisogna dire che si spendono inutilmente cifre enormi e spesso si finisce con l’aumentare i problemi del Terzo Mondo con le spericolate avventure del commercio mondiale e delle coltivazioni programmate dell’Europa, proprio per indurre i popoli ad emigrare, e per convincere l’opinione pubblica che l’unica soluzione sono le migrazioni. Di fatto è questo che si vuole: un mondo tutto uguale, privo di conflitti, e che sia perciò possibile governare democraticamente attraverso istituzioni mondiali simili a quelle che già in parte sono state organizzate come l’ONU, il Fondo Monetario mondiale, il Tribunale Penale Internazionale.
C’è una crudeltà, una spietatezza terribile in questo progetto, che pur sembra a primo sguardo tanto bello. Prima di tutto, naturalmente, proprio verso i popoli che emigrano. Anche per loro rinunciare alla patria, alla lingua, ai costumi, alla storia è un’esperienza dolorosissima e, checché ne pensino i fautori dell’integrazione, questa è una chimera. Ogni essere umano cerca la compagnia dei suoi simili, e in ogni paese gli emigrati hanno ricreato il loro territorio: la “Little Italy”, la “ Little China” e così via. Questo però è successo negli immensi paesi come gli Stati Uniti d’America, come l’Australia dove c’è una tale abbondanza di spazio che l’immigrazione era indispensabile per poter far sviluppare una civiltà, pur addensandosi in rapporto al proprio gruppo di provenienza. In Australia ancor oggi c’è una densità di 2 abitanti per chilometro quadrato; in America di 24 abitanti per chilometro quadrato. Gli Europei, gli Italiani che sono emigrati, sapevano bene che andavano alla conquista di un “Nuovo Mondo”.
Ma la crudeltà, la spietatezza di questo progetto riguarda soprattutto noi, coloro che tutti i giorni vengono spronati a suicidarsi, a conculcare i propri diritti, i propri sentimenti, a calpestare la propria storia, la propria intelligenza. In Europa, infatti, in Italia, lo spazio è pochissimo, occupato da strati su strati di antichissimi insediamenti e la densità demografica è al di sopra di qualsiasi livello di guardia. Non c’è posto per nessun tipo di separazione, per nessun quartiere etnico. Inoltre la pressione numerica degli immigrati è diventata subito pressione di culture, di costumi, di lingue, di cibi, di riti, di religioni. E’ forza di conquista, non di sudditanza. Essi sanno bene che i numeri sono dalla loro parte, che i leader sono dalla loro parte. Malgrado quindi l’ottimismo che sociologi, psicologi, economisti, politici, giornalisti, si sforzano di inculcare nei popoli d’Europa, si sente bene che si respira aria di morte. Forse la ricerca così affannosa e vuota di divertimento, di sfrenatezza, di droghe, di inutile movimento, ne è la conseguenza; segnale della volontà di stordirsi, di non fermarsi neppure per un attimo a pensare quale sarà il prossimo futuro. I governanti ritengono che almeno per loro andrà bene? Può darsi; anzi si è costretti a crederlo altrimenti non si riesce a capire quale sia la logica che guida il loro comportamento. Le Sinistre, però, massime propugnatrici del nuovo ordine mondiale, stanno perdendo consensi ovunque; e se continuano a lavorare contro gli interessi dei popoli, finiranno, come è successo ad alcuni gruppi di sinistra in Italia, con lo sparire dalla vita politica. C’è la possibilità di reagire, quindi; ed per questo motivo che le nuove norme da oggi in vigore appaiono, per quanto piccolo sia il loro raggio d’azione, cariche di grande speranza.

Ida Magli

8 agosto 2009



mercoledì 17 marzo 2010

NON ANDATE A VOTARE SE NON VI FATE SCHIFO

Se non siete cretini, se non siete disonesti, se non siete in cerca di favori da qualche politico, se non siete mafiosi (anche nel senso più generale del termine), se non vi fate schifo non andate a votare. Vi rispecchiereste in questo schifo di politica, che ha toccato i bassifondi. Destra e sinistra. Direte: tanto quelli si prendono egualmente le poltrone, indipendentemente dal numero dei votanti. E' vero. Ma bisogna incominciare a dare un segnale a questo schifo di politica. Non fatevi ingannare ancora da questi ingannatori che si svegliano e fanno finta di ascoltarvi solo per raccattare voti. Bastonateli dimostrando che con una bassissima percentuale di votanti (imbecilli) i poltronisti assetati di potere per il potere (e non per vocazione per l'interesse generale) sarebbero anche più disonesti e vigliacchi se pretendessero a questo punto di rappresentare almeno la volontà della maggioranza. In Francia il 52%degli elettori non ha votato facendo tremare tutti i partiti, che in questo modo si sentono squalificati. Sarebbe il primo passo per arrivare ad istituire il partito dei non votanti, che dovrebbe far scendere il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti. ANCHE IL NON VOTO E' UN VOTO. DI CUI BISOGNA TENER CONTO.

Se non siete convinti, pensate che non si vogliono abolire le inutili province per meglio saccheggiare il territorio in una parcellizzazione di esso che consenta un maggiore potere dei caporioni locali. Vi sono Comuni con meno di 1000 abitanti. Quando, invece, bisognerebbe accorpare i piccoli comuni, bastando un piccolo ufficio per rilasciare certificati in un'epoca in cui la burocrazia può essere digitalizzata e la posta elettronica sta sostituendo quella cartacea. Bisognerebbe ridurre inoltre il numero dei consiglieri regionali. Si pensi, per fare un esempio, che la Sardegna, che aveva sino a pochi anni fa 4 province, ne ha addirittura 8, nonostante abbia solo 1 milione e 600 mila abitanti. E' assurdo. Non basta. La Sardegna ha 80 consiglieri regionali con stipendi da parlamentari. I consiglieri trombati dell'ultimo consiglio regionale (di centrosinisra) hanno avuto 200.000 euro di buonuscita grazie ad una legge regionale che voleva ridurre i danni dei trombati. Un lavoratore con 40 anni di anzianità se la sogna una simile buonuscita. E poi perché dare una buonuscita ai trombati? Non basta. Essi, come i parlamentari, si attribuiscono da sé una pensione che non dovrebbe essere dovuta perché la carica politica non può essere ritenuta alla stregua di un lavoro a vita, ma un servizio prestato a tempo determinato. Il fatto è che per lo più si tratta di gente senza mestiere, di gente che fuori della politica non saprebbe che fare nella vita. Se si risparmiasse sulla politica vi sarebbero i soldi per aumentare le pensioni minime. Ma di quelli che fanno fatica ad arrivare a metà del mese questi maledetti politici (destra e sinistra) se ne sono sempre fregati. Bastonateli tutti, altrimenti non avete il diritto di lamentarvi.

martedì 16 marzo 2010

EFFETTI NEGATIVI DELL'IMMIGRAZIONE. NESSUNO VI PENSA

Nel forum (Corriere della sera on line) di Umberto Veronesi ho letto la seguente frase, che mi riporta a quanto ho sempre pensato circa gli effetti deleteri dell'immigrazione permanente che si riassumono nell'aumento della popolazione.

In generale i Paesi che hanno l'oncologia più efficiente, restando nell'area Occidentale, sono quelli che abbinano uno sviluppo economico avanzato a una popolazione ridotta, come ad esempio la Finlandia o la Svezia.

Circa vent'anni fa scrissi una lettera al Corriere (e ricevetti lettere di adesione) immaginando che la popolazione dell'Italia si riducesse con il tempo alla metà di quella attuale. Quali sarebbero le conseguenze? Solo positive. Le ripeto.
1) Non sarebbe più necessario continuare a costruire altri palazzi alimentando la speculazione edilizia e continuando a sottrarre spazi naturali (compresi quelli da dedicare all'agricoltura) al processo di espansione degli insediamenti urbani.
2) Sparirebbero le orride periferie, che, divenute inutili, permetterebbero il recupero dei centri storici.
3) L'inquinamento atmosferico verrebbe dimezzato e la viabilità non sarebbe più intasata da auto.
4) Sparirebbe (o quasi) la disoccupazione perché non vi sarebbe l'attuale enorme concorrenza per un posto di lavoro.
5) La proprietà privata verrebbe raddoppiata insieme con il reddito.

D'altronde la ferrea legge di Vilfredo Pareto dice che la ricchezza di uno Stato è proporzionale al reddito e inversamente proporzionale alla popolazione. Dunque una delle due: o si produce continuamente di più (con conseguente aumento dell'inquinamento) per inseguire l'aumento della popolazione, oppure bisogna far diminuire la popolazone senza che sia necessario produrre ed inquinare di più per aumentare la ricchezza di un popolo.

Ecco perché Paesi come la Finlandia e la Svezia, avendo un rapporto ottimale tra estensione del territorio e popolazione hanno uno sviluppo economico avanzato che permete anche un'assistenza sanitaria e sociale delle migliori.
L'Italia ha un'estensione di 300.000 kmq ed una popolazione residente di più di 60 milioni (la Svezia, che ha un'estensione assai maggiore, ne ha appena 8). L'Italia è dunque sovraffollata, ed è scienticamente dimostrato che la criminalità è proporzionale all'affollamento.

Ma gli sciagurati che propagandano la società multirazziale e multiculturale con la folle politica dell'accoglienza, e il conseguente aumento della popolazione, stanno preparando in Italia per le future generazioni un futuro peggiore. Essi stanno attuando esattamente il contrario di tutto ciò che ho espresso nei 5 punti. Un giorno questi scellerati dovranno essere maledetti. Io li sto già maledicendo.

lunedì 15 marzo 2010

LA BARBARA SPAGNA DELLA CORRIDA

BISOGNEREBBE CHE TUTTI GLI ANIMALISTI ASSEDIASSERO LE AMBASCIATE DI SPAGNA . BASTA CON MORTE DI TORI DATA COME SPETTACOLO PER I SUBANIMALI, LA CUI VITA VALE MENO DI QUELLA DI UN TORO

FOTOGALLERY
NEL MONDO (14/3/2010)
"Basta corride" Corpi nudi per strada a Madrid
Attivisti per i diritti degli animali "scrivono" la parola "S.O.S." con i corpi nudi e le mani insanguinate a Madrid. I manifestanti chedono di abolire le corride.
Pag.

venerdì 12 marzo 2010

LA CASSAZIONE MI HA DATO RAGIONE SULL'IMMIGRAZIONE

Ho scritto che se non si sostituisce il folle jus soli (il diritto di cittadinanza per il solo fatto di essere nati in Italia) con l'jus sanguinis (il diritto di cittadinanza riconosciuto anche a chi, figlio di italiani, nasca all'estero) si arriva alla contraddizione che due clandestini che arrivino in Italia con un figlio minorenne abbiano diritto al permesso di soggiorno perché non potrebbero abbandonare il figlio. Questa sarebbe la migliore scappatoia per favorire la clandestinità. Tutto ciò in previsione di uno scellerato disegno della sinistra, che contagia buona parte della destra, di concedere anche la cittadinanza agli ex clandestini. Dunque ha fatto bene la Cassazione scrivendo che la tutela dei confini ha una priorità assoluta sulla tutela di un minore. Naturalmente la sinistra, corrotta dalla morale del buonismo, che uccide il diritto, è insorta, come al solito, con la connaturata faziosità e disonestà. Se ne accorgeranno le future generazioni se continuerà a prevalere questo folle disegno, che produrrà un aumento della popolazione con un conseguente aumento della concorrenza e della disoccupazione. Questa falsa sinistra dovrà essere maledetta per il futuro peggiore che essa sta preparando con la sua politica scellerata alla ricerca di futuri voti tra ex clandestini.

onu: «decisione preoccupante, ma frattini ha dato garanzie»

Cassazione: clandestini vanno espulsi anche se i figli minorenni vanno a scuola

L'esigenza di garantire la tutela delle frontiere prevale sulle esigenze di tutela del diritto allo studio dei bambini

onu: «decisione preoccupante, ma frattini ha dato garanzie»

Cassazione: clandestini vanno espulsi anche se i figli minorenni vanno a scuola

L'esigenza di garantire la tutela delle frontiere prevale sulle esigenze di tutela del diritto allo studio dei bambini

MILANO - Marcia indietro della Cassazione sugli immigrati: i clandestini con figli minori che studiano in Italia non possono chiedere di restare nel nostro Paese sostenendo che la loro espulsione provocherebbe un trauma «sentimentale» e un calo nel rendimento scolastico dei figli. Secondo il nuovo orientamento della Suprema corte, che smentisce una propria recente sentenza, l'esigenza di garantire la tutela alla legalità delle frontiere prevale sulle esigenze di tutela del diritto allo studio dei minori. Una decisione che ha sollevato molte critiche, nella politica tra le file dell'opposizione e nel mondo delle associazioni. Persino l'Onu ha commentato la vicenda, per bocca dell'alto commissario per i diritti umani Navi Pillay, che ha parlato di «decisione preoccupante». «Devo confrontare tale sentenza con la giurisprudenza già esistente sulla difesa e la tutela dei diritti dei bambini - ha aggiunto -. Tuttavia ho ricevuto garanzie e assicurazioni dal ministro Frattini riguardo alla protezione e tutela dei figli di immigrati».

LE MOTIVAZIONI - Con la sentenza n. 5856 la Cassazione ha respinto il ricorso di un albanese, con moglie in attesa della cittadinanza italiana e due figli minori, residente a Busto Arsizio (Varese): chiedeva di poter restare in Italia in nome del diritto del «sano sviluppo psicofisico» dei suoi bambini che sarebbe stato alterato dall'allontanamento del papà. I supremi giudici hanno risposto che è consentito ai clandestini la permanenza in Italia per un periodo di tempo determinato solo in nome di «gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore se determinati da una situazione d'emergenza». Queste situazioni d'emergenza, però, non sono quelle che hanno una «tendenziale stabilità» come la frequenza della scuola da parte dei minori e il normale processo educativo formativo che sono situazioni di «essenziale normalità». Se così non fosse, dice la Cassazione, le norme che consentono la permanenza per motivi d'emergenza anche a chi è clandestino finirebbero con il «legittimare l'inserimento di famiglie di stranieri strumentalizzando l'infanzia». Con questa pronuncia i supremi giudici superano la precedente decisione della stessa Cassazione che aveva dato il via libera alla permanenza di un papà clandestino, definendola «riduttiva in quanto orientata alla sola salvaguardia delle esigenze del minore, omettendone l'inquadramento sistematico nel complessivo impianto normativo» della legge sull'immigrazione.

PD: ERRORE GRAVE - Il verdetto ha sollevato diverse critiche nelle file dell'opposizione. I deputati del Pd Jean-Leonard Touadi e Guido Melis scrivono: «La scuola è un grande fattore di integrazione, che molto bene può operare nel riassorbire i problemi legati all'irregolarità, avviando un percorso di nuova cittadinanza. È un errore gravissimo far prevalere invece le ragioni del respingimento condannando anche i figli insieme con i padri». Antonio Borghesi (Idv): «Questa sentenza è frutto delle leggi razziste e inutilmente crudeli del governo Berlusconi». Per Paolo Ferrero, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, «la marcia indietro della Cassazione corrisponde a una sentenza inumana, aberrante e indegna di un Paese civile». Il Pdci con Maurizio Musolino parla di «sentenza che lascia sbigottiti, un ulteriore passo verso la barbarie»; i Verdi con Cristina Morelli di «sentenza che lascia senza parole, somiglia molto a quella in cui i giudici della Cassazione stabilirono che non poteva esserci stupro se la vittima indossava i jeans». Savino Pezzotta, candidato dell'Udc alle regionali in Lombardia, parla di «un'esagerazione»: «Così non si fa altro che creare tensione».

UNICEF: CAOS - Dal mondo delle associazioni, la Caritas ritiene che la sentenza non rappresenti «un pericolo»: «La Cassazione verifica caso per caso - afferma il responsabile immigrazione Olivero Forti -. Penso quindi che in questo specifico caso, abbia verificato che non veniva pregiudicato lo sviluppo psicofisico del minore. Non ho elementi per dire che con questa sentenza viene meno il principio del sano sviluppo del minore rispetto alla posizione irregolare del genitore». Per l'Unicef aumenta lo stato di caos che esiste in materia: «Il legislatore dovrebbe mettere un po' di ordine. Questa sentenza crea un ulteriore problema» dice Roberto Salvan, direttore di Unicef Italia. Per Raffaele Salinari, presidente di Terre des Hommes, «con questa sentenza si fa un vistoso passo indietro nel senso civile della nostra nazione e nella coerenza fra politica interna e rispetto delle convenzioni internazionali sulla tutela dei minori, di cui l'Italia è firmataria».


mercoledì 10 marzo 2010

BASTA CON QUESTA DITTATURA MASCHERATA DA DEMOCRAZIA . LIBERIAMOCENE. COME? VE LO SPIEGO

Ripropongo una mia idea, che ebbe successo sul Corriere della sera cartaceo del mese di giugno del 2009. Bisogna che sorga un movimento popolare dal basso per liberarci di questa farsa di democrazia. Purtroppo la Costituzione prevede che il parlamentare sia libero da ogni vincolo di mandato. Prima fa il raccattatore di voti. Una volta eletto fa i cavoli suoi. No. Basta. Bisogna controllarli. Come? L'ideale sarebbe un referendum anche propositivo e non più soltanto abrogativo di una legge. Ma sarebbe necessario riformare la Costituzione per introdurlo. Questi arroganti della politica mai sarebbero favorevoli ad introdurlo con una modifica votata da 2/3 del parlamento. Allora sarebbe necessario incominciare a formulare una legge di iniziativa popolare (bastano 50.000 firme per proporla al parlamento secondo l'art. 71 della Costituzione).Questa legge dovrebbe contemplare la riduzione degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, fatta salva una soglia fisiologica (che non dovrebbe essere più del 20%). In questo modo, scendendo sotto l'80% degli aventi diritto al voto, si costituirebbe il partito dei non votanti (a cui appartengo dal 1994). Qualcuno dirà: pura utopia. Il parlamento non voterebbe mai a favore di una simile proposta di legge. No. Non è un'utopia. Perché i candidati dovrebbero dichiarare se siano o non favorevoli alla riduzione dei parlamentari in questo modo. E chi non si dichiarasse d'accordo getterebbe la maschera e verrebbe bastonato con il non voto. Perché non se ne può più di questa falsa democrazia che nasconde nella realtà un'oligarchia ( o di (falsa) destra o di (falsa) sinistra.Bastoniamoli tutti.

Quanti comandano in Italia? Nella falsa maggioranza parlamentare (non corrispondente alla maggioranza degli elettori a causa di una legge elettorale da buttare via perché non rispetta la proporzionalità) comandano non più di cinque individui. Le solite facce che si vedono alla TV. Anche nella minoranza (vera minoranza anche nell'elettorato) comandano le solite brutte facce televisive. Il resto è solo palude che prende ordini dai vertici di partito per paura di non essere ricandidati nell'ipotesi di dissenso. In questo cesso di democrazia finirebbe anche l'arroganza di chi comanda perché avrebbe la bastonatura impietosa della riduzione del numero dei parlamentari. Il passo successivo sarebbe la richiesta di un referendum propositivo per ridurre tutti gli stipendi dei parlamentari, della casta mafiosa dei magistrati, aggiungendo finalmente la responsabilità civile di questi ignoranti che, dal momento in cui mettono i piedi dentro quei palazzacci, non aprono più un libro di diritto e tuttavia si sentono padroni della giustizia, invece che umili servitori di essa. Con una legge propositiva (saltando le pastoie del parlamento) li si potrebbe anche cacciare dalla magistratura quando facciano sentenze palesemente aberranti. Negli Stati Uniti esiste una Commissione di giuristi a cui un cittadino può rivolgersi per mettere in stato di accusa un giudice, pur non potendo tale Commissione modificare la sentenza. Ma questa casta non avrebbe più la possibilità di ritenersi superiore sottraendosi al principio valido per tutti i cittadini che dice che chi sbaglia causando dei danni deve pagare DI TASCA SUA. Perciò i magistrati dovrebbero assicurarsi. Come i medici. Starebbero molto attenti prima di fare una sentenza. E con una legge popolare votata con referendum si potrebbe finalmente votare una seria riforma dell'ordinamento giudiziario, che permette ancora ai magistrati di fare carriera avanzando di stipendio per sola anzianità, indipendentemente dal merito. Bisogna arrivare ad una democrazia alla Rousseau, che era contrario ad ogni forma di democrazia che fosse soltanto rappresentativa. Quanti elettori non si sentono rappresentati da questa farsa di democrazia? Io penso la maggioranza. Anche chi va a votare lo fa più per evitare che vinca il blocco opposto, cioè un male che egli pensa sia maggiore (sia che si tratti di destra o di sinistra). Se uno vota (o a destra o a sinistra) è costretto a prendersi anche tutto ciò che non condivide o a destra o a sinistra. Questa è una politica da manichei. Contro il manicheismo deve valere la volontà popolare che sia trasversale ai blocchi contrapposti.

martedì 9 marzo 2010

MINISTRI CANADESI CHE CENANO CON CARNE DI FOCA PER PROTESTARE CONTRO L'UNIONE EUROPEA CHE VIETA L'IMPORTAZIONE DI PELLICCE. MEGLIO CARNE DEI MINISTRI

Ho letto la notizia che i ministri del lurido governo canadese, per protestare contro la decisione dell'Unione Europea di vietare l'importazione di pellicce di foca ricavate dalla annuale strage di foche, ha organizzato, per solidarietà con i massacratori di cuccioli di foca, uccisi a bastonate in testa per non rovinare le pellicce, una cena a base di carne di foca. Io ho scritto in un mio libro, e lo ripeterò in un altro, che non dovrebbe essere reato sequestrare uno di questi ministri subanimali e giustiziarlo in nome del diritto naturale. Bisogna infatti distinguere tra legale e legittimo. Molte cose che sono legali sono illegittime alla luce di principi superiori. E tali principi sono ricavabili dal diritto naturale, che è diritto alla vita e alla non sofferenza quando la vita degli altri può essere conservata senza danno della propria. Il Canada, uno degli Stati più ricchi della Terra, non ha bisogno di attuare delle stragi di foche per venderne le pellicce. Sarebbero scusabili gli esquimesi se nelle condizioni ambientali in cui vivono non avessero altre risorse alimentari, trattandosi di ragioni di sopravvivenza. Anche se mi domando che cosa continuino a farci sulla Terra gli esquimesi. Essi non appartengono certamente ad un ideale di umanità perché da essi non potrà mai provenire alcun contributo al progresso dell'umanità, in alcun campo. Se si estinguessero sarebbe meglio. La loro vita non vale più di quella delle foche e degli orsi polari. Appartengono ad una archeologia dell'umanità. Tra essi e gli uomini delle caverne di qualche centinaio di migliaia di anni fa non vi è alcuna differenza. Vivono nell'ignoranza e nello stato di natura. Appartenendo ancor oggi solo biologicamente alla specie umana, essi sono dei subanimali. Ma che ragioni hanno questi maledetti canadesi di uccidere le foche, non tanto per mangiarle, ma per venderne le pellicce, come se non avessero altre, e ben maggiori, fonti di reddito? Nei confronti di questa maledetta umanità non bisogna avere alcuna pietà. Essi appartengono al livello più basso della subanimalità. ED UCCIDERE UN SUBANIMALE CANADESE NON DEVE ESSERE CONSIDERATO REATO. Sarebbe un atto di giustizia.

domenica 7 marzo 2010

IL PASTICCIO DELLE ELEZIONI. SCHIFO A DESTRA E A SINISTRA: SOLUZIONE

Premesso che chi scrive non vota più dal 1994 perché non ne può più di questa falsa democrazia (di merda) cosiddetta rappresentativa, mentre non rappresenta se non la volontà dei cercatori di poltrone, che, una volta eletti, sono liberi da qualsiasi vincolo di mandato (come permette la stessa Costituzione, ormai vecchia e superata), bisogna riconoscere che fanno schifo tutti. Da una parte la (falsa) destra che per giustificare i pasticci che ha fatto nella presentazione delle liste in Lombardia e nel Lazio si ripara dietro il diritto dei cittadini di non essere privati del diritto di voto (e ciò è teoricamente giusto), dall'altra la (falsa) sinistra che indecentemente si richiama ai formalismi di legge per avere una vittoria a tavolino escludendo dalle votazioni la destra, non capendo che essa stessa dovrebbe avere interesse ad una competizione elettorale non falsata dall'assenza della lista avversaria (nemica). La sinistra, a incominciare da un fanatico Di Pietro, avrebbe il coraggio di governare in due regioni dopo avere eliminato a tavolino l'avversario. Per questa sinistra va tutto bene purché venga eliminato anche a priori il nemico. Una sinistra da schifo. Dall'altra una destra che rivendica solo per sé il diritto dei cittadini di votare perché certamente un elettore di destra non darebbe il voto all'unica lista rimasta in gara, quella di sinistra. Ma ci si domandi se questa destra si sarebbe mossa con un decreto legge per salvare una lista minore indipendente dai due blocchi opposti. MANCO PER SOGNO. Questo dimostra che qui non si è trattato di difendere la democrazia ma gli interessi di un blocco forte che se ne sarebbe strafregato di una lista minoritaria che si fosse trovata nelle stesse condizioni.

Contro questa sporca politica vi è un solo rimedio. Bisogna con tutte le forze arrivare ad una modifica della Costituzione falsamente democratica, che permette solo un referendum abrogativo di una legge già esistente, ma non permette un referendum propositivo su una legge di iniziativa popolare (con 50.000 firme), perché poi la legge proposta dovrebbe passare attraverso le pastoie di un parlamento falsamente rappresentativo. Perché si tratta di un parlamento diviso in consorterie di partiti interessati a conservare solo le loro poltrone. Viviamo in una dittatura mascherata da democrazia. COME USCIRNE? Prima di tutto bisognerebbe proporre una legge di iniziativa popolare che, anche non modificando la Costituzione (passo che sarebbe successivo), prevedesse una RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI IN PROPORZIONE AL NUMERO DEI NON VOTANTI (fatta salva una soglia fisiologica del 15%, massimo 20%) di non votanti. In questo modo un numero di non votanti che superasse la suddetta soglia farebbe diminuire il numero dei parassiti che siedono in parlamento per fare le cariatidi, essendo solo marionette manovrate dai caporioni dei partiti (le solite facce che vedete tutti alla TV). La palude prende ordini da queste solite facce, che, costituendo l'oligarchia che comanda, si spacciano come difensori della democrazia, mentre sono difensori del loro potere personale. Non vi fanno schifo tutti questi individui che, massa di ignoranti, hanno ridotto la politica ad un sistema dittatoriale facendo ciò che vogliono senza che gli elettori li possano controllare bastonandoli almeno nel numero delle poltrone, che essi continuerebbero ad avere anche se andasse a votare solo il 20%? ORA BASTA CON QUESTA FALSA DEMOCRAZIA. Bisogna controllare questa gentaccia che ci comanda. E l'unica arma è togliere loro le poltrone. Allora finalmente si sentirebbero controllati e li avremmo in pugno togliendo loro l'arroganza che hanno appena occupano le poltrone. Bisogna che nasca dal basso una volontà trasversale per iniziare con una proposta di legge di iniziativa popolare in tal senso. Allora i partiti getterebbero la maschera se si pronunciassero contro la riduzione delle poltrone sulla base dell'istituzione DEL PARTITO DEI NON VOTANTI. Ciascun candidato alle elezioni dovrebbe dichiarare se sia o non favorevole alla riduzione del numero degli eletti come spiegato. E l'elettore bastonerebbe tutti coloro che si pronunciassero contro tale riduzione negando ad essi il voto. Perché anche il non voto deve essere espressione di volontà politica, di cui bisogna democraticamente tener conto.

Chi non è d'accordo con ciò che ho detto è complice di questa DEMOCRAZIA DI MERDA in cui viviamo.

giovedì 4 marzo 2010

SPERIAMO SIA L'INIZIO DI UNA RISCOSSA ANTIISLAM

Guardatelo questo quotidiano pontificatore che deve dire sempre la sua su tutto. Questo ipocrita che nel 1956 plaudiva con Togliatti (il Peggiore), Pajetta, Ingrao, Longo etc. ai carri armati sovietici che repressero la rivolta ungherese con 20.000 morti. E adesso fa il democratico pretendendo di dare lezioni di democrazia. Ma IL MARCHIO DI INFAMIA CHE SI PORTERA' ADDOSSO SEMPRE NESSUNO POTRA' TOGLIERGLIELO. Adesso dice che è antidemocratico combattere contro l'ISLAM, cioè contro la maggiore pazzia religiosa della Terra. Sciagurati lui e tutti quelli che per malafede o per stronzaggine non si avvedono del pericolo che stiamo subendo con questa invasione islamica (la quarta dopo quella araba e dei turchi selgiuchidi e ottomani).Questo imbecille parla di tendenza antieuropea e di integrazione non capendo che proprio l'Islam porta con se (a causa di quel terribile libro che è il Corano) una tendenza contraria ad ogni forma di liberalismo e di integrazione. Non vi può essere alcuna integrazione con chi crede nelle pazzie del Corano. Non vi può essere integrazione con gli islamici. FUORI DALL'EUROPA. Altrimenti le future generazioni dovranno maledire in ritardo gli sciagurati che stanno riempendo l'Europa di islamici.
Preoccupante è solo il fatto che esistano individui come Napolitano.



Per il presidente della Repubblica, il successo del partito xenofobo è una "tendenza fuori da storia e realtà"
"Pericolosa volontà di nazionalizzazione delle politiche. Necessaria una visione più lungimirante dellì'Ue"

Napolitano sul voto in Olanda
"Segno preoccupante per Europa"


Napolitano sul voto in Olanda "Segno preoccupante per Europa"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

ROMA - Il successo in Olanda del Partito della Libertà (Pvv) xenofobo e anti islam di Gert Wilders rappresenta "un segnale preoccupante, una tendenza fuori dalla storia e fuori dalla realtà". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una breve conferenza stampa al termine dell'incontro a Bruxelles con il presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek. Secondo il Capo dello Stato, i risultati delle elezioni olandesi mostrano una diffusione del populismo e una "pericolosa" volontà di nazionalizzazione delle politiche rispetto all'Europa.

Napolitano ha spiegato che in questo modo "si ritiene di poter riproporre quello che è cambiato. E tornare al passato è anacronistico e rappresenta una pericolosissima illusione". Il Capo dello Stato ha aggiunto che la responsabilità del risultato elettorale olandese va ricercata anche nell'atteggiamento di molte forze politiche tradizionalmente orientate all'europeismo, che "non si battono in modo persuasivo ed efficiente per l'affermazione di una visione corretta e lungimirante del ruolo dell'Europa e degli stati in Europa".

Quanto all'Italia, Napolitano ha negato che vi sia nel paese una tendenza anti europea: "Non vedo crescere posizioni di sfida al processo di integrazione europea, o tendenti a ritrarre l'Italia da questo processo. Piuttosto - ha osservato - vi sono tendenze a dare più forza alla nostra presenza nelle istituzioni europee e dare un contributo per un'ulteriore integrazione con proposte più efficaci per rafforzare il ruolo dell'Ue nel mondo".

Napolitano ha anche sottolineato l'importanza dell'affermazione del cosiddetto "metodo comunitario", in opposizione a quello intergovernativo, nel funzionamento dell'Unione. "Gli stati membri hanno il loro ruolo nell'Ue, ma quando l'intergovernativo diventa una visione, finisce con l'essere un elemento deviante", ha spiegato il presidente. "I cittadini - ha concluso - non possono aspettarsi niente di buono da politiche puramente e angustamente nazionali".

lunedì 1 marzo 2010

MALEDETTI ISLAMICI IMPOSTORI! E MALEDETTA COOP!

Sentendo il video si capisce l'impostura di questa gentaccia fanatica. Uno dice che non vi è alcuna differenza tra la macellazione normale e quella islamica (che è anche degli ebrei credenti alla Di Segni, rabbino crudele di Roma). Si sente dire che lo stordimento viene usato anche nella macellazione islamica e che l'unica differenza consiste nel fatto che l'animale subisce un taglio alla gola e poi viene dissanguato. MALEDETTO IMPOSTORE! Non viene forse ucciso così e dissanguato anche nella macellazione normale? Ma dopo che è stato privato dei sensi perché non venga ucciso in stato di coscienza. Altrimenti dove starebbe la differenza? MALEDETTA ITALIA DELLA POLITICA DELL'ACCOGLIENZA E DEL RISPETTO DELL'IDENTITA' E DEL FANATISMO "RELIGIOSO" ANCHE A PREZZO DELLA MAGGIORE SOFFERENZA DEGLI ANIMALI. Fai click sulla figura per sentire gentaccia anche italiana che compra carne ricavata da enormi maggiori sofferenze dei poveri animali.



Coop, la carne haalal piace
ma gli animalisti insorgono

Piace anche agli italiani. Ha avuto grande successo, sia nella comunità musulmana sia tra i clienti italiani, l'iniziativa Coop di vendere la carne trattata secondo i crismi dettati dall'Islam. Ma gli animalisti contestano i metodi di macellazione
FOTO I banchi Coop


(video Agf: Luigi Narici e Mimmo Frassineti)
Roma la Repubblica.itVideo