lunedì 28 giugno 2010

IN GERMANIA TEST DI INTELLIGENZA PER GLI ASPIRANTI IMMIGRATI

Non vi è da stupirsi. L'iniziativa nasconde il dubbio che possa essere di normale intelligenza un islamico, cioè uno che crede nelle farneticazioni di un libro chiamato il Corano, che ha rovinato e continua a rovinare il cervello di un miliardo e 200 milioni di individui soltanto biologicamente appartenenti alla specie umana. Nessuna scoperta scientifica è sinora provenuta dal mondo islamico. Tanto meno vi è da aspettarsi che per la prima volta un premio Nobel per la scienza provenga dal mondo islamico. Come può avere una mente scientifica uno che crede nelle terribili frasi dettate da un pazzo (Maometto) che, essendo analfabeta, dettava delle frasi sconnesse ad uno scriba dicendo che gliele dettava direttamente Allah tramite l'arcengelo Gabriele? E' vero che i cristiani credono in altre favole (Gesù incarnazione del figlio di Dio e morto e risorto). Ma per un paradosso della storia fu proprio la trinità cristiana, ricavata dalla triade neoplatonica, in cui l'Intelletto (corrispondente nel cristianesimo al Figlio) rapresenta la razionalità della natura, a traghettare nell'Europa cristiana la razionalità della scienza greca. Così si spiega il fatto che la stessa rivoluzione scientifica sia avvenuta nel '600 nell'Europa cristiana. Gli ebrei credenti e gli islamici non hanno promosso mai una scoperta scientifica. Einstein (ebreo) non sarebbe stato uno scienziato se non fosse stato ateo e avesse creduto nelle panzane dell'Antico Testamento. L'Occidente è ormai secolarizzato. Il mondo islamico purtroppo no. Da qui il pericolo per il resto del mondo. Il mondo islamico è parassita dell'Occidente nel suo usufruire delle scoperte del mondo occidentalizzato (ivi compresa molta parte dell'Asia come la Cina e il Giappone). Avete mai visto un marchio di fabbrica che porti la scritta MADE IN seguita dal nome di un Paese islamico? Io mai. Il fatto è che l'islamismo ha recepito dall'ebraismo il concetto di un dio (Jahweh e Allah) in cui la volontà prevale sulla ragione, e ciò ha sempre portato alla sottovalutazione del sapere scientifico, come conseguenza della sottovalutazione della razionalità di fronte alla volontà divina di Jahweh e Allah, non vincolati dalla ragione, essendo il dio ebraico-islamico privo della trinità, cioè della razionalità della seconda persona della trinità. E' triste il fatto che esista più di un miliardo di individui che a causa del Corano (che è una continua istigazione alla violenza contro gli infedeli e fonte della negazione della parità dei diritti della donna, considerata un essere inferiore, costretta per questo a coprirsi la testa come manifestazione di sottomissione) si sia privata del cervello. E' dunque giusto un test di intelligenza nei confronti degli aspiranti immigrati.Voglio pensare che questo test sia stato voluto (senza poterlo dire espressamente per ragioni ovvie) soprattutto contro gli islamici, irrecuperabili alla ragione.

nel paese il numero degli immigrati è in calo costante

Germania, test d'intelligenza per stranieri

Lo chiedono Cdu e Csu come requisito per entrare nel Paese: «Le motivazioni umanitarie non sono sufficienti»

nel paese il numero degli immigrati è in calo costante

Germania, test d'intelligenza per stranieri

Lo chiedono Cdu e Csu come requisito per entrare nel Paese: «Le motivazioni umanitarie non sono sufficienti»

Peter Trapp, portavoce della Cdu
Peter Trapp, portavoce della Cdu
BERLINO - Provocatoria proposta dalle fila dell'Unione in Germania: esponenti della Cdu e Csu chiedono una nuova politica dell'immigrazione per il Paese, un "test d'intelligenza" per gli stranieri come requisito per entrare in Germania. «I motivi umanitari non debbono più essere l'unico criterio per l'immigrazione», spiegano i politici del partito cristiano-democratico di Angela Merkel. Tuttavia, le recenti statistiche sull'immigrazione vedono un'inversione di tendenza in Germania.

NUOVI CRITERI D'INGRESSO - Il ct tedesco Joachim Löw ha portato in Sudafrica ben 11 giocatori di origine straniera, cambiando il volto tecnico della sua squadra e rispecchiando la realtà sociale presente di una Germania multirazziale. Ciò, tuttavia, non basta ad abbassare i toni del dibattito attorno al problema dell'integrazione e dell'immigrazione degli stranieri in Germania. Il portavoce della politica interna della Cdu a Berlino, Peter Trapp, chiede di fissare nuove regole d'ingresso per gli stranieri nel Paese. Al giornale Bild ha spiegato: «Abbiamo bisogno di stabilire criteri di immigrazione che siano davvero utili al nostro Stato. E l'intelligenza è altrettanto importante quanto l'istruzione e un'adeguata qualifica professionale. Per questo sono favorevole a un test di intelligenza per gli immigrati». Tale richiesta, insomma, non deve più essere un tabù.

Immigrati in Germania
Immigrati in Germania
CANADA - A volere una revisione a livello europeo delle politiche d'immigrazione è anche il capogruppo al Parlamento europeo della bavarese Csu, Markus Ferber. Che fa riferimento all'esempio del Canada: «È molto più avanti e pretende dai figli degli immigrati un quoziente intellettuale più elevato che per i figli dei propri cittadini. Criteri umanitari per il ricongiungimento delle famiglie non possono rimanere l'unico motivo valido per l'immigrazione». La proposta, ovviamente, ha suscitato molteplici reazioni. Un test d'intelligenza per gli immigrati è un'ipotesi semplicemente «assurda», ha replicato prontamente il ministro del governo federale per l'integrazione e la migrazione, Maria Böhmer dei cristano democratici. Aggiungendo: la proposta stessa è «segno di poca intelligenza». A prendere le distanze anche i partiti dell'opposizione.

STATISTICHE - Le cifre sull'immigrazione in Germania dipingono tuttavia un altro quadro: il numero degli immigrati è in costante calo, sempre più sono le persone che emigrano dal Paese. Nel 2009, infatti, sono stati 734.000 quelli andati via dalla Germania, 721.000 quelli entrati nel Paese. Dal 1985 al 2007, invece, il numero di immigrati ha ogni anno superato quello degli emigrati.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

l'orrida espressione di quello nella foto è un commento sufficiente .
La tolga. Anzi no .

Pietro Melis ha detto...

Vorrei sapere se la faccia dell'anonimo sia migliore. Solo gli imbecilli possono avere trascurato la foto in cui vengono ritratte donne di spalle con la testa corrotta dal Corano e ricoperta da un velo simbolo dell'oppressione della donna nei Paesi islamici. L'anonimo di questo se ne frega. E allora merita di essere definito una merdaccia, come tutti i corresponsabili del'invasione islamica. Vada questo ignorante a leggersi il florilegio del Corano che ho riportato nel mese di settembre (credo) prima di cagare fuori altre stronzate. "E cortesia fu lui esser villano" (Dante, Inferno XXX, 150).

Pietro Melis ha detto...

Vorrei sapere se la faccia dell'anonimo sia migliore. Solo gli imbecilli possono avere trascurato la foto in cui vengono ritratte donne di spalle con la testa corrotta dal Corano e ricoperta da un velo simbolo dell'oppressione della donna nei Paesi islamici. L'anonimo di questo se ne frega. E allora merita di essere definito una merdaccia, come tutti i corresponsabili del'invasione islamica. Vada questo ignorante a leggersi il florilegio del Corano che ho riportato nel mese di settembre (credo) prima di cagare fuori altre stronzate. "E cortesia fu lui esser villano" (Dante, Inferno XXX, 150).

Anonimo ha detto...

le donne non hanno vita migliore da noi. Basta guardarsi intorno e vedere povere vittime del modello femminile imposto dalle televisioni spazzatura dominate dal maschilismo : labbra gonfiate, zigomi gonfiati, donne mature ridotte a competere con ragazze e a non accettare la propria vita,intesa come somma di anni e di esperienza . "Sii bella e stai zitta", come dal titolo del libro appena uscito di una sociologa .
Il velo è meno devastante di un intervento chirurgico, che nasconde e deforma l'identità .
Il velo è riferibile poi anche a tradizioni preesistenti alle religioni, e al clima (meteorologico)stesso di alcuni paesi .

Pietro Melis ha detto...

Vi è da rimanere sconcertati nel leggere certi commenti. Che c'entra la chirurgia estetica (a cui oggi si sottopongono gli uomini in eguale misura rispetto alle donne) con l'oppressione della donna nell'islamismo. Certa gente, prima di dire fesserie, vada a leggersi il Corano, dove la donna adultera (ma non l'uomo) merita la lapidazione, dove la testimonianza di una donna vale metà di quella dell'uomo, dove la donna, dichiarata essere inferiore (essa è posta da Allah su un gradino inferiore), ha diritto ad una eredità che non deve superare metà di quella spettante all'uomo,dove la donna può essere ripudiata anche senza alcun motivo e senza che l'ex marito abbia alcun dovere nei suoi confronti per il futuro, etc.etc. Non spporto commenti da ignoranti che rifiutano di leggere il Corano e continuano a scrivere da ignoranti solo per motivi di ideologici, vedendo masochisticamente il male solo in Occidente.Questi ignoranti sono il cavallo di Troia dell'invasione islamica favorita dall'immigrazione e dalla scellerata politica dell'accoglienza. Le future generazioni se ne accorgeranno nel mingere, quando dovrano maledire quelli che lasciano commenti come quello di chi condanna la chirurgia estetica (come se uno non avesse il diritto di avere la faccia che preferisce, talvolta ponendo riparo all'oltraggio del tempo)ma non l'oppressione della donna nell'islamismo.

Pietro Melis ha detto...

Vorrei aggiungere che in Occidente la donna ha persino acquistato, sotto molti aspetti, una predominanza sull'uomo per la tutela che le viene dalla legge. In Italia, per esempio, una donna può chiedere il divorzio anche senza che il marito abbia alcuna colpa. E dal quel momento può chiedere gli alimenti al marito e sbatterlo anche fuori di casa se non ha una casa sua. Così può farsi mantenere da due uomini se non lavora. Dall'ex marito e dall'amante o dal nuovo convivente. E' spesso l'uomo che nella separazione si rovina economicamente. Sarebbe meglio per l'uomo non sposarsi e convivere in Occidente.

Anonimo ha detto...

le leggi degli stati dove è prevalente la religione islamica non sono la trasposizione del Corano e variano da Stato a Stato . Il Corano appartiene ad un'epoca remota e va considerato in riferimento a quell'epoca .
Non si può giudicare l'Europa facendo riferimento ai precetti biblici, anche se l'Antico Testamento è considerato testo sacro.
Più che riportare il florilegio coranico, esaminiamo le differenti legislazioni degli Stati e la loro evoluzione politica.
La libertà delle donne qui è solo apparente: c'è una coercizione mentale subdola e manifesta al tempo stesso alla assunzione di un certo modello femminile. Anche gli uomini ne sono vittima, anche a loro questo modello femminile viene imposto. E viene imposto a nche quello maschile : efficienza, successo, soldi, potere e ormai anche lifting . La maggiore responsabilità di questo è della televisione-spazzatura.

Pietro Melis ha detto...

Vi sono Stati islamici diversi, è vero. Ma si prenda il caso della Turchia, che in base alla Costituzione di Kemal Ataturk, dovrebbe essere uno Stato rigorosamente laico, dove alle done dovrebbe essere proibito il velo negli edifici pubblici. Ma putroppo non è così se è al governo un partito islamico che proibisce ai cristiani di fare roselitismo. Si ricordi l'ultimo commentatore del prete Santoro che fu ucciso in chiesa e di un altro che recentemente è stato sgozzato. E' la società stessa che è inquinata dal Corano. Il discorso che viene fatto sulla società occidentale è in buona parte vero. Infatti fa schifo anche a me. Gente che vive solo per il danaro e per il successo effimero, con una TV spazzatura, vomitevole, per truffare il prossimo. L'Italia è uno dei Paesi più corrotti al mondo. Ma il mio discorso è diverso. Io sono ateo-agnostico. Ma rivendico per tutti la libertà di pensiero. E sino a quando non vi sarà reciprocità nell'ambito dei diritti civili, che manca nei Paesi islamici,che impediscono ad altre religioni di fare proselitismo, mentre gli islamici hanno più libertù in Occidente che nei loro Paesi, ogni altro discorso mi sembra del tutto inutile.