martedì 2 novembre 2010

LA SINISTRA (ANCHE CON DI PIETRO) NON DISTINGUE TRA IL CULO E LA VAGINA

Berlusconi ha avuto torto solo per avere telefonato alla Questura dicendo che quella ragazza era nipote di Mubarak (capo del governo egiziamo). Non doveva dire una falsità. Per il resto la falsa sinistra è soltanto una cloaca di ricettazione di rivendicazioni di diritti inesistenti. Leggere le reazioni dei pederasti appoggiati anche da Di Pietro. Se essere "civilizzati" significa ritenere sia normale incularsi allora erano normali quelli dell'età della pietra. Berlusconi (io non voto più dal 1994) sa che a 74 anni sono questi gli ultimi anni che si può godere della vita, al di là di tutti i falsi moralismi dei bachettoni della sinistra che vorrebbero che gli fossero vietati quei piaceri della vita che può trarre da belle donne. Perché, anche se esistesse l'aldilà, si sa che ci sarà solo noia in un paradiso senza sesso. E' data a tutti un'unica vita sulla Terra. Secondo me è tutta invidia da parte dei disonesti della sinistra, che sarebbero pronti a candidare come capo del governo un pederasta come Vendola, che si sente offeso se qualcuno pensa che incula, si fa inculare e fa dei pompini. Sono costretto ad usare questo linguaggio crudo per smascherare gli eufemismi dietro cui si riparano i pederasti parlando, per esempio, di diritto all'affettività, invece di dire apertamente "diritto all'inculamento". Meglio allora un Berlusconi normale che un Vendola anormale. La sinistra, arrogante e falsamente libertaria, vuole impedire ai normali di avere almeno il diritto di provare schifo. Per il privato di Vendola la sinistra non ha alcunché da dire. Se uno come Berlusconi vuole godersi con le donne le sue ultime chances (data l'età) ne ha tutto il diritto. E nessuno gli rompa più le scatole per questo. Piuttosto, Berlusconi dovrebe evitare di dire falsità dicendo che egli le donne non le paga perché altrimenti non vi sarebbe il piacere della conquista. Chi sarebbe disposto a stare a letto con lui se non per il fascino del potere politico e soprattutto dei soldi? Non è mai stato certo un campione di bellezza che potesse attrarre fisicamente una donna. Perciò non racconti balle. Però ha anche il diritto di dire coerentemente che per lui è meglio "essere appassionati di una donna che essere gay". Che uno non possa nemmeno esprimere questo giudizio senza essere attaccato dalla lobby dei pederasti (le lesbiche per lo più non reagiscono, e se lo fanno non lo fanno con la virulenza liberticida dei pederasti) significa che ormai siamo preda di una sinistra di pederasti che non vuole perdere i voti dei pederasti, che hanno inventato il neologismo "omofobia" per criminalizzare tutti coloro che ritengono non sia normale cancellare la distinzione tra maschio e femmina. Siamo arrivati alla depravazione politica come frutto di una concezione che trova la sua fonte nella palude del relativismo che pervade e corrompe l'Occidente, rendendolo così più facile ostaggio dell'islamismo, che considera l'Occidente corrotto, ma di cui la sinistra è il cavallo di Troia con la politica dell'accoglienza in fatto di immigrazione.




alla fiera di Milano: «Giornali vi imbrogliano, ora la legge sulle intercettazioni»

«Meglio le belle ragazze che essere gay»

Le battute del Cavaliere:«Ruby è un problemino
Dove posso sistemarla?»

alla fiera di Milano: «Giornali vi imbrogliano, ora la legge sulle intercettazioni»

«Meglio le belle ragazze che essere gay»

Le battute del Cavaliere:«Ruby è un problemino
Dove posso sistemarla?»

MILANO - Una «tempesta di carta». Dal Salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano, Silvio Berlusconi minimizza così sul caso Ruby. E lo fa anche con parole che innescano immediatamente la miccia delle polemiche. «Sono fatto così da sempre - spiega -: qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay». «Ho un problemino - aveva detto poco prima parlando sempre della marocchina ospite delle feste ad Arcore -, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand....».

ATTACCO AI MEDIA - Approfittando del riferimento alla neo-maggiorenne, il premier torna ad attaccare i media («i giornali vi imbrogliano» dice alla platea) e a rassicurare chi lo ascolta sul buono stato di salute del governo e sul fatto che i numeri per arrivare a fine legislatura ci sono. A dispetto «degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati, la realtà è che anche in quest'ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol» afferma il presidente del Consiglio. Di media Berlusconi parla anche nel nuovo libro di Bruno Vespa. «La Rai - secondo il presidente del Consiglio - è ancora saldamente nelle mani dei partiti della sinistra». Quanto a Sky, «è un colosso mondiale e oggi ha tutte le simpatie della sinistra perché è un concorrente di Mediaset».

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