martedì 4 ottobre 2011

GIUSTIZIA DA LOTTERIA IN ITALIA: DUE ASSASSINI O COMPLICI DI ASSASSINO IN LIBERTA'. MAGISTRATI INCOMPETENTI

La giustizia in Italia è affidata a magistrati incompetenti, in quanto sono competenti per territorio e non per capacità. Purtroppo la legge prevede che anche in casi difficili la competenza nella direzione delle indagini sia affidata a P.M. e a giudici istruttori competenti per territorio. Ma chi può assicurarci che il Tribunale e la Corte d'Appello di Perugia sia formata da magistrati competenti nella direzione delle indagini, che dipende unicamente da essi? Il fatto che la Corte d'Appello abbia ribaltato la sentenza di condanna di due luridi individui facenti uso di droga e che si divertivano a fare giochi sessuali spinti alla perversione dell'immobilizzazione della vittima uccisa con un coltello (per cui l'assassino non poteva essere solo uno perché ne occorrevano altri che tenessero immobilizzata la vittima) significa che la giustizia è una lotteria. Ad evitare che in casi difficili siano competenti i magistrati territoriali (cioè del luogo dove si è svolto il delitto) dovrebbe intervenire un pool nazionale di inquirenti addestrati appositamente nello svolgere indagini difficili dopo avere seguito un corso di una scuola speciale (come in Inghilterra Scotland Yard). Invece le indagini vengono affidate a magistrati dilettanti privi di qualsiasi competenza. I risultati si vedono.
Vi sono alcuni fatti inconfutabili; nella casa della vittima fu trovato un coltello insanguinato che apparteneva a quella lurida figura di Raffaele Sollecito e tracce di sangue furono trovate in un indumento di quell'altra lurida figura che è Amanda Knox, che all'inizio aveva accusato uno (Lumumba) che poi è risultato essere completamente estraneo al delitto perché non si trovava nella casa quando il delitto fu commesso. Una che accusa un innocente sviando le indagini si sarebbe meritata molto più di tre anni di carcere (già scontati). E basterebbe questo fatto per rendere non credibili le sue successive proteste di innocenza. Una persona normale non gira con un coltello in tasca e lo porta in casa d'altri, come ha fatto quel brutto esemplare di Sollecito. Con quali intenzioni il Sollecito avrebbe portato in casa della vittima un coltello da cucina preso dalla propria casa? Per gioco? Allora è uno squilibrato. No. Egli aveva già in mente un delitto. Un testimone ha dichiarato di avere visto il il Sollecito e la Knox alle 21,30 nei pressi della casa della vittima. Dopo il delitto fu preparata una messa in scena rompendo i vetri di casa ed altre cose per dare ad intendere che qualcun altro si fosse introdotto in casa e fosse lui l'assassino. Due persone normali, di mente equilibrata, il giorno dopo il delitto non vanno a fare acquisti come se non sapessero che cosa fosse capitato nella casa del feroce delitto. Ma mi meraviglio del fatto che la folla se la sia presa con gli avvocati difensori, che fanno il loro mestiere difendendo gli imputati., anche se sono convinti che siano colpevoli. Gli avvocati sono come le puttane. Si vendono a qualsiasi causa pur di difendere i loro assistiti. Intendiamoci: questo è il loro compito per cui sono pagati. La folla se la sarebbe dovuta prendere con i giudici della Corte. Questi sono i veri responsabili. Essi in camera di consiglio plagiano la giuria popolare influenzandola con il loro convincimento. Negli Stati Uniti la Corte non partecipa alla camera di consiglio per non influenzare la giuria popolare. I giudici aspettano in aula e domandano alla giuria popolare il verdetto: innocente o colpevole? Questo dimostra che i giudici in Italia sono degli incompetenti. Fanno carriera per anzianità e non sono amovibili dalle loro sedi se non con l'assenso degli interessati. La conseguenza è che le indagini spesso sono affidate ad autentiche teste di cazzo di P.M. e di giudici istruttori che dovrebbero fare un altro mestiere. Nel caso di specie le tracce di sangue sono state rilevate molto tempo dopo il delitto. Avete presente il famoso tenente Colombo? In ogni suo film la prima cosa cosa che appare è la raccolta di tutte le impronte sulla scena del delitto. Se non si interviene subito le tracce si possono poi confondere con quelle di altri.
A parte tutto ciò ora si pone un problema. Supponiamo che l'assoluzione venga confermata in Cassazione. Allora dovrebbero essere responsabili dell'ingiusta detenzione i giudici del Tribunale, che dovrebbero pagare di tasca propria assicurandosi come i medici. Non deve essere lo Stato a pagare con le tasse dei contribuenti il risarcimento che chiederanno quei due luridi individui, di cui non si possono dimenticare i trascorsi di vita. Se la Cassazione ribaltasse la sentenza della Corte d'Appello allora dovrebbero pagare i giudici della Corte d'Appello per avere rimesso in libertà due assassini o complici dell'assassino. Perché certamente essi si trovavano nella casa della vittima durante il delitto. E se dichiarano di non essere essi gli assassini dovrebbero, pena la corresponsabilità nell'assassinio, dire chi è stato l'assassino. Perché essi lo sanno, ammesso che non abbiano partecipato anch'essi direttamente all'assassinio.

Le parole del testimone clochard
Ha parlato Antonio Curatolo, il supertestimone clochard che sostiene di aver visto i due ragazzi, Amanda e Raffaele, alle 21.30 al campo di basket vicino alla casa di Meredith. "Sono molto in pensiero - ha detto a Tmnews - perché i media vogliono l'assoluzione di due ragazzi che si sono macchiati di un omicidio di una ragazza poco più che ventenne. Se li assolvono non c'è giustizia per nessuno". Comunque andrà questa storia per Curatolo è iniziata una nuova vita: "Grazie a degli amici, tra cui anche alcuni giornalisti del posto, sono stato aiutato ad avere un alloggio in affitto e mi hanno fatto operare anche all'anca. Ora sto aiutando un ragazzo tunisino che è venuto qui ma ha trovato tutte le porte chiuse".


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