sabato 29 settembre 2012

FUORI DAI COGLIONI I MUSULMANI. CREDONO IN UN LIBRO PER PAZZI (IL CORANO) DETTATO DA UN PAZZO ANALFABETA (MAOMETTO)

Ho sempre scritto che il Corano è contrario al nostro ordinamento giuridico (vedi il mio florilegio del 20 ottobre 2009). Le moschee debbono essere considerate fuori legge perché si predicano le frasi terribili che istigano alla violenza sino all'omicidio di massa per gli infedeli. Fuori dai coglioni questi pazzi pericolosi che pretendono di vivere secondo quel libro di merda che è il Corano.  Basta con la società multiculturale e multirazziale che è il cavallo di Troia dell'invasione islamica. 
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AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legg

e della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.

lunedì 24 settembre 2012

ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA. MA BISOGNA DISTINGUERE PERCHE' BISOGNA GIOIRE QUANDO QUESTI SUBANIMALI SI AMMAZZANO TRA LORO

Così ho scritto all'Associazione Vittime della caccia:
"Che fate in concreto per farvi sentire combattendo contro la schifosa genia di questi subanimali che uccidono per il gusto di uccidere? Vedere il mio blog".

E così mi è stato risposto:

il possibile che è nelle nostre possibilità. quello che vede e quello che non vede (sono ore che rispondo agli sos disperati della gente abusata dai cacciatori...)
grazie per far girare le info... daniela casprini



comunicato stampa Associazione Vittime della caccia

La stagione venatoria è iniziata da due giorni e 

già il numero di vittime è spaventoso e fa riflettere:

11 i feriti e 4 i morti per armi da caccia e cacciatori

dal 1 al 18 settembre2012 (troppo pochi se si tratta di cacciatori)

soprattutto se confrontati con i dati della precedente stagione 2011/2012:  75 feriti e 11 morti  in 5 mesi

DALL'INIZIO DELL'ANNO AL 18 SETTEMBRE risultano 35 le persone ferite, 14 quelle uccise, per armi da caccia e cacciatori.

15 i feriti e 6 i morti  tra la GENTE COMUNE. 4 i bambini feriti per armi da fuoco ad uso caccia.

"Gli ultimi due casi in Toscana, la regione che più di tutte ha liberalizzato la caccia con norme e delibere assassine e liberticide per chi di caccia non ne vuole sapere", dichiara Daniela Casprini presidente dell'Associazione Vittime della caccia"
19.09.2012 - Fiesole (FI) - Spara al figlio per errore e lo uccide nella battuta di caccia. E' accaduto nella notte nei boschi sopra Fiesole a pochi chilometri da Firenze. La vittima aveva 32 anni. Un colpo partito per errore durante una battuta notturna di caccia alla lepre e il padre uccide il figlio di trentadue anni. E' accaduto nei boschi sopra Fiesole, a pochi chilometri da Firenze. Il tragico incidente è successo intorno alle 5,30 del mattino....Leggi tutto alla fonte: firenze.repubblica.it
18.09.2012 - Lucca, BIMBO di 8 anni impallinato al viso da un cacciatore che fugge. Un bambino di 8 anni è stato colpito di striscio al volto da un pallino da caccia sparato, nei pressi di un'abitazione, da un cacciatore che ora i carabinieri stanno cercando di individuare. È accaduto ieri sera a Massarosa (Lucca).... Leggi tutto alla fonte: www.leggo.it
E continua: "Aumentare per legge le distanze da case e strade, come invocano alcune associazioni anticaccia, non servirebbe a niente per vari motivi. Già quanto prevede l'art.21, comma 1, lett.a), e) ed f) in merito alle distanze da rispettare da case, strade e recinti vari, se fossero rispettate, salverebbero la vita e la qualità della vita di molte persone pacifiche, definite GENTE COMUNE.
I cacciatori non sono soliti rispettare le distanze e chi dovrebbe controllare non c'è. Ma se i controlli vengono fatti difficilmente viene considerato quanto cita la legge relativamente alle armi a canna rigata, ovvero l'obbligo di rispetto della distanza pari ad una volta e mezzo la gittata stessa dell'arma da case, strade  ecc.  Da tener presente che queste armi hanno gittate che arrivano da 1 km fino anche a 3 o 4 km!
Per quasi tutte le battute di caccia di selezione, agli ungulati e grossi animali in genere, queste sono le armi impiegate e quindi il territorio disponibile a garantire la pubblica e privata incolumità....NON ESISTE! Non in Italia!
Quando mai vengono rispettate detta distanze durante le battute al cinghiale o ai cervidi? Chi controlla i cacciatori controlla forse anche le gittate delle armi di cui son equipaggiati gli sparatori? Se lo facessero non esisterebbe più la caccia con armi ad anima rigata, salvo in alta montagna dove non esiste neppure una baita! Non servono distanze maggiori, servono controlli assidui per prevenire e per reprimere seriamente.
A tal proposito è semplicemente scandaloso che il non rispetto delle distanze di sicurezza a norma di legge costituisca solo un illecito (non reato), ne consegue che attentare alla vita delle persone sia "perseguibile" solo con una sanzione amministrativa di 205 euro!!! E allora continuiamo così, con il blocco degli appunti in mano per continuare a segnare morti, feriti, minacce e crudeltà ad opera dei cacciatori che son liberissimi di farsi del male come vogliono, ma non di farlo a persone e animali inermi, pacifiche che non li vogliono! E siamo la maggioranza, capito politicanti?" conclude Daniela Casprini, presidente dell'Associazione Vittime della caccia.

LEGGI LA PAGINA CON GLI ESTRATTI BREVI DELLE NEWS> VITTIME ARMI DA CACCIA DAL 1 AL 17 SETTEMBRE 2012
LEGGI ANCHE LA PAGINA CON GLI ESTRATTI DELLE NEWS> VITTIME PERIODO EXTRAVENATORIO DAL1 FEBBRAIO AL 30 AGOSTO 2012

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Cs-Quante altre vittime deve fare ancora la caccia?8 i feriti e 2 i morti il primo giorno di caccia-13 morti e 34 feriti dall'inizio dell'anno

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AGGIORNAMENTO 18.09.2012: bambino di 8 anni colpito al viso dallo sparo di un cacciatore a Massarosa (Lucca), accaduto il 17settembre. Fonte: www.leggo.it

Dato aggiornato: dall'inizio dell'anno ad oggi sono 13 le persone uccise, 35 le ferite da armi da caccia e cacciatori. 4 i bambini feriti.

8 i feriti e 2 i morti registrati nella sola giornata canonica di apertura della  stagione venatoria 2012/2013.


Comunicato stampa Associazione Vittime della caccia

Quante altre vittime deve fare ancora la caccia?

Dall'inizio dell'anno ad oggi sono 13 le persone uccise, 34 le ferite da armi da caccia e cacciatori.

8 i feriti e 2 i morti registrati nella sola giornata canonica di apertura della  stagione venatoria 2012/2013.

Quindi parliamo di cacciatori che sparano ad altri cacciatori (o sparano a sè stessi per disattenzione) durante le battute in ambito venatorio. Sicuramente concorre la foga predatrice dei cacciatori che fanno movimenti azzardati pur di accaparrarsi le uniche creature selvatiche scampate a noti eventi climatici.

Ma in realtà la caccia non è mai finita, nè iniziata: in Italia c'è caccia tutto l'anno. Già nelle preaperture (1/15 settembre 2012) si sono registrate altre vittime, proprio nella categoria, per il maneggio imprudente e la pulizia delle armi: 1 morto e due i feriti.

Possiamo affermare con certezza che i tanti ricorsi ai TAR avanzati dalle associazioni anticaccia riducendo le giornate di preapertura in tutta Italia hanno anche ridotto  il numero di ulteriori tragedie.

Ma le armi da caccia uccidono e feriscono sempre, anche nel periodo extravenatorio, ovvero tra un calendario venatorio e il successivo (1 febbraio/30 agosto 2012).
Vittime registrate: 9 morti e 16 feriti. Tra questi, la gente comune che non c'entra niente con la caccia, sono 6 i morti e 11 i feriti!
2 i bambini feriti:
-Arezzo: Gioca col fucile del padre, parte colpo: bambino in coma (news del 9 febbraio 2012)
-Como: Bambina di 10 anni ferita dopo la partita Italia-Germania, impiegato confessa: "Ho sparato io" un colpo a 150 metri dal balcone di casa con un una carabina calibro 22. In casa custodisce regolarmente 13 armi (news del 1 luglio 2012)

Andare a contare anche tutti gli episodi rintracciati in cui "legali detentori di armi da caccia" abusano della concessione dello stato loro data, maltrattando, minacciando, sparando ma per fortuna non colpendo con i loro fucili da caccia vicini, parenti, passanti ecc. è un lavoro a parte, in quanto non si contano "vittime insanguinate" ma vittime lo stesso di una cultura brutale e barbara quale è la caccia e il sistema che la alimenta.

Tra calendari venatori, preaperture, cacce di selezione, caccia in aziende venatorie private, maneggiamenti vari di armi e polveri esplosive, cacciatori fuori di testa, vegliardi armati di Alzhaimer e fucili, bambini educati male e al male, passanti o gente comune a casa propria, vicini esagitati e mariti violenti, insomma dall'inizio dell'anno è una vera e propria strage: dal 1 gennaio al 16 settembre le armi da caccia e i cacciatori hanno ferito 34 persone e uccise 13, 3 i bambini feriti.
E la stagione è appena iniziata.
Ufficio stampa Associazione Vittime della caccia - ass.vittime.caccia@gmail.com
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LEGGI ANCHE LA PAGINA CON GLI ESTRATTI DELLE NEWS> VITTIME PERIODO EXTRAVENATORIO DAL1 FEBBRAIO AL 30 AGOSTO 2012

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VITTIME ARMI DA CACCIA DAL 1 AL 17 SETTEMBRE 2012

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VITTIME ARMI DA CACCIA DAL 1 AL 17 SETTEMBRE 2012
Preaperture 1/15 settembre tot 1 morto e 2 feriti

Stagione venatoria: da domenica 16 al 17 settembre tot 2 morti e 9 feriti
totale 3 morti e 11 feriti dal 1 al 17 settembre.

PREAPERTURE (1/15 SETTEMBRE 2012)
01.09.2012
Colpo di fucile in pieno volto: muore sessantenne
Abbiategrasso (MI) Un uomo di 64 anni è morto questa mattina ad Abbiategrasso a causa di un colpo d'arma da fuoco in faccia, un fucile da caccia per la precisione. E' accaduto presso la sua abitazione. Inutile l'intervento di un'ambulanza inviata dal 118, mentre l'elisoccorso è stato interrotto. Sono stati avvertiti i carabinieri che stanno indagando sul fatto. FONTE: www.cittaoggiweb.it
11.09.2012
Cuneo, giovane sposta fucile e parte un colpo: gravissimo 21enne. Il fatto è avvenuto a Rocca de' Baldi:  il ragazzo sembra stesse spostando un fucile quando è stato gravemente ferito da un  colpo partito casualmente. Sul posto è intervenuto l'elisoccorso: il giovane è stato intubato e trasportato in gravi condizioni all'ospedale S. Croce di Cuneo. FONTE: torino.ogginotizie.it

14.09.2012
Civitella-Pescara: 60enne di Civitella Casanova colpito accidentalmente al volto fra naso e occhio da un colpo di fucile mentre stava pulendo una carabina calibro 4.5, quando è partito accidentalmente il colpo.Operato d'urgenza a Pescara,la prognosi è di 30 giorni.Del caso si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Penne. Ha un regolare porto d'armi. FONTE: www.ilpescara.it


APERTURA stagione venatoria 2012-2013

le date sono riferite alle news
16.09.2012
Manciano (GR) Cacciatore 56enne di Manciano ferito a una gamba da una fucilata, pare partita accidentalmente dall'arma di un compagno, nei boschi di San Martino, in provincia di Grosseto.Sull'incidente indagano i carabinieri di Saturnia. Fonte: ANSA

17.09.2012
Faenza - Michele Gaudenzi, 72 anni, era uscito per andare a caccia ma non è tornato a casa, è stato trovato privo di vita nel Canale Emiliano Romagnolo nei pressi di Pieve Cesato di Faenza, non lontano dalla casa dell’uomo.Sul posto oltre ai sommozzatori sono giunti anche una pattuglia della polizia municipale di Faenza, i carabinieri e agenti della polizia di Stato, che hanno avviato le indagini per chiarire se la disgrazia sia provocata da un momento di disattenzione.  FONTE: www.romagnanoi.it

17.09.2012 - 2 incidenti
-Motta di Livenza (TV)- Cacciatore spara alla lepre e centra l'occhio del figlio. Incidente di caccia in via Redigole a Malintrada di Motta. Un cacciatore residente di Codogné, Z.C., stava cacciando in compagnia dei suoi due figli. Dopo aver notato la presenza di una lepre, ha sparato:un pallino di questi, però, avrebbe colpito l'occhio del figlio, il 24enne Z.A. Sul posto l'elisoccorso che ha portato immediatamente il ragazzo al Ca' Foncello.Intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri di Motta.

-A Ponte di Piave (TV) ferito un cacciatore che è stato colpito da un compagno ad una gamba: per il 40enne sono scattati subito i soccorsi: è stato portato con l'elicottero al Ca'Foncello.
FONTE: www.oggitreviso.it
17.09.2012
Tira alla beccaccia, ferito il suocero.
Cittadella (TV)-  Mira alla beccaccia, ma il colpo finisce sul piede del suocero. È
successo ieri pomeriggio in via Cà Micheli a Santa Croce Bigolina. F.F.M., 68 anni, e M.C.,35, suocero e genero, entrambi del posto, verso le 15.30 stavano concludendo una battuta di caccia, quando, avvistata una beccaccia, il trentacinquenne ha sparato ma i
pallini di piombo hanno colpito gravemente il piede destro del compagno di caccia. Lanciato l'allarme al 118 di Santa Croce Bigolina, oltre a un'ambulanza è atterrato l'elisoccorso del Suem. La Tribuna di Treviso

17.09.2012
Incidente di caccia a Gualtieri: ferito un uomo di 68 anni
Gualtieri (Reggio Emilia)- L'uomo, del posto, è stato raggiunto al torace da alcuni pallini esplosi da un altro cacciatore di 50 anni residente a Massa, in località Pieve di Saliceto, frazione del comune di Gualtieri. FONTE: www.reggionline.com


17.09.2012 2 incidenti
Crema - Durante la giornata di caccia, sono avvenuti due gravi incidenti che hanno visto coinvolti quattro cacciatori cremaschi.
Il primo incidente: in Montodine due fratelli si sono trovati lungo la reciproca traiettoria di tiro ed uno di loro è stato colpito, la fucilata gli ha causato lesioni al volto ed al torace. E'stato ricoverato in gravi condizioni.
-Invece a Torlino Vimercati, un altro uomo è stato colpito accidentalmente alla gamba da un colpo sparato dal fucile del nipote. Sono in corso attività di indagine da parte della Polizia di Stato. FONTE: www.ilgiorno.it


17/09/12
La stagione della caccia inizia con un ferito
San Giorgio di Pesaro (PU) – Se la caverà con 20 giorni di ospedale, il 25enne rimasto ferito domenica mattina nel corso di una battuta di caccia nei boschi di San Giorgio di Pesaro. Il ragazzo si è casualmente trovato nella traiettoria di un colpo partito da un cacciatore che stava sparando ad un uccello. FONTE: www.fanoinforma.it

17.09.2012
Voltago Agordino(BL) - cacciatore scomparso ucciso da un proiettile
È stato trovato senza vita F.P., il cacciatore 48enne che domenica non aveva fatto ritorno a casa dopo una battuta di caccia. Presenti alle ricerche una sessantina di persone. Oltre ai soccorritori, vigili del fuoco, finanzieri e Polizia provinciale. FONTE: corrierealpi.gelocal.it
17.09.2012
Lucca, bimbo di 8 anni impallinato al viso da cacciatore.
Un bambino di 8 anni è stato colpito di striscio al volto da un pallino da caccia sparato, nei pressi di un'abitazione, da un cacciatore che ora i carabinieri stanno cercando di individuare. È accaduto ieri sera a Massarosa (Lucca): il piccolo ha riportato solo una lieve ferita, giudicata guaribile in pochi giorni. Il pallino ha colpito di rimbalzo anche una zia del bambino, che era insieme al nipote in giardino, e un muratore che si trovava sul tetto dell'abitazione per alcuni lavori: i due adulti non hanno riportato alcuna lesione e non sono neanche andati in ospedale. Il cacciatore, secondo quanto emerso, è stato descritto come un uomo di circa 60 anni. FONTE: www.leggo.it

GIOVANARDI IN GABBIA NEL CIRCO AL POSTO DELLA GIRAFFA

Da www.nelcuore.org

MORTE DELLA GIRAFFA, IL REFERTO: "COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO"

Domenica, 23 Settembre 2012

In 150 manifestano contro lo sfruttamento degli animali

MORTE DELLA GIRAFFA, IL REFERTO:
Collasso cardiocircolatorio. Questa la causa della morte della giraffa Alexandre fuggita dal circo di Aldo Martini a Imola, secondo i primi accertamenti dell'Istituto Zooprofilattico dell'Emilia-Romagna. "Le lesioni osservate - rileva Il direttore generale, Prof. Stefano Cinotti - sono suggestive di morte per collasso cardiocircolatorio in un quadro contraddistinto da edema polmonare e cianosi delle mucose associati a traumi di lieve entità agli arti."
Dopo la fine della giraffa continua a Imola il braccio di ferro tra la gestione del circo, rappresentata da Aldo Martini, e il Comune che, come sottolinea il sindaco Daniele Manca, ha intimato al circo di andarsene luneì. Intanto Aldo Martini, responsabile del circo, ha presentato denuncia querela contro ignoti perché la gabbia della giraffa sarebbe stata sabotata. "E´ stato qualcosa di organizzato – accusa - è stata fatta uscire fuori dal suo recinto attorno alle 6 del mattino per crearci gravi danni; ricordo che a dicembre a Parma gli animalisti ci hanno danneggiato transenne e cartellonistica mentre nel febbraio scorso a Lucca hanno imbrattato tutti i nostri automezzi".
Oltre 150 persone si sono ritrovate per la manifestazione di protesta contro il circo di Aldo Martini, dal quale venerdì è fuggita la giraffa. Numerosi i cartelli con slogan animalisti all'ingresso del tendone, con "un deciso appello a tutti i sindaci affinche' vietino il suolo pubblico ai circhi con gli animali''.

Commenti (5)

  • M.L.

    M.L.

    24 Settembre 2012 at 01:55 |
    Si certo è sempre colpa degli animalisti...Loro che detengono in condizioni pessime queste povere creature per sfruttare in qualcosa di arcaico come i loro stupidi spettacoli sono delle povere vittime...Ma si dovrebbero vergongare!
  • Riccardo

    Riccardo

    24 Settembre 2012 at 09:03 |
    è ora di capire che gli animali "non sono giocattoli" questo è il messaggio da insegnare ai nostri figli! non siamo più nel medioevo! basta circhi con animali!
  • Beatrice

    Beatrice

    24 Settembre 2012 at 12:30 |
    Certo ora sono stati quelli che manifestano contro gli abusi e lo sfruttamento di questi poveri animali. Abbiano almeno la decenza di non parlare. E' ora di finirla con il circo che sfrutta gli animali. Che schifo!
  • stefania e stefano

    stefania e stefano

    24 Settembre 2012 at 13:10 |
    chissà perchè dio ha creato prima gli animali e per ultimo l'uomo? un motivo ci sarà tutto era già scritto
  • Marika

    Marika

    24 Settembre 2012 at 13:26 |
    Non ho parole ...solo tristezza.
    Appoggio a pieno la decisione del Sindaco di Imola...tutti i sindaci dovrebbero prendere esempio e vietare l'ingresso in paese dei circhi con animali. Basta torture, loro nn si divertono!!


    GIRAFFA MORTA: IL SEN. GIOVANARDI SOLIDALE CON CHI LAVORA NEL CIRCO

    Domenica, 23 Settembre 2012

    "Il sindaco li vuole cacciare come fossero criminali"

    GIRAFFA MORTA: IL SEN. GIOVANARDI SOLIDALE CON CHI LAVORA NEL CIRCO
    "Sembra incredibile ma il sindaco di Imola, invece di esprimere solidarietà al circo per la morte della loro giraffa, lo vuole cacciare su due piedi come se fosse una associazione criminale". Questo il commento dell'ex senatore Carlo Giovanardi (Pdl) dopo la morte della giraffa catturata mentre fuggiva per le strade della città.
    "Voglio esprimere - sottolinea Giovanardi - affettuosa vicinanza ai lavoratori del circo e alle loro famiglie, circa 100 persone che rischiano di finire sul lastrico, vittime di un fondamentalismo ideologico che antepone gli animali agli uomini e che molto probabilmente è anche la causa dell'inspiegabile 'liberazione' della giraffa".

    Commenti (12)

    • silvana  maran

      silvana maran

      23 Settembre 2012 at 19:01 |
      senatore Giovanardi vorrei rammentare che vi è un detto vorrei ricordarlo " IL SILENZIO é D'ORO
      • Neo

        Neo

        24 Settembre 2012 at 13:13 |
        ..mettiamo gli onorevoli (in catene) al circo e gli animali al governo si riderebbe di più è l'Italia andrebbe meglio...caro Giovanardi.
    • Daniela Valazza

      Daniela Valazza

      23 Settembre 2012 at 21:07 |
      Il senatore non perde tempo a criticare gli animalisti. Forse non sa che noi non vogliamo
      chiudere i circhi ma solo modernizzarli con spettacoli più interessanti senza animali.
    • Giusy Lozza

      Giusy Lozza

      24 Settembre 2012 at 12:08 |
      il circo è bello perchè ci sono prestigiosi acrobati,maghi, cloun, trapezisti, ecc. al circo NON SERVONO NE DOMATORI, NE GLI ANIMALI . Può darsi che senza animali avrebbero più pubblico!
    • antonio tavini

      antonio tavini

      24 Settembre 2012 at 12:10 |
      il sen. Giovanardi si è più volte distinto con uscite del genere; sarebbe interessante capire cosa si cela nel suo subconscio...
    • Roberto

      Roberto

      24 Settembre 2012 at 12:10 |
      Io vorrei dire al nostro illuminato senatore che dovremmo iniziare a pensare che tutte le creature viventi dovrebbero vivere una vita degna e non fatta di stenti e dolore indotti dall'uomo e dalla sua supremazia. Supremazia umana dettata spesso dal proprio egoismo, dalla insana ricerca del commercio ad ogni costo, anche al costo di sopprimere gli altri.
    • Nicola

      Nicola

      24 Settembre 2012 at 12:32 |
      Vorrei ricordare all'ex Senatore Giovanardi che lui ha fatto parte di un circo dove la corruzione,il ladrocinio ecc. ha fatto piangere e fa piangere di famiglie. Si dovrebbe vergognare.
    • Marilena Albiero

      Marilena Albiero

      24 Settembre 2012 at 12:52 |
      Giovanardi non perde occasione per sparare le sue cazzate! Dai gay, alla vivisezione, agli animali. L'anno prossimo si vota: vogliamo rieleggerlo ancora?
      • sANDRO

        sANDRO

        24 Settembre 2012 at 13:13 |
        ..ECC, infatti alle prossime elezioni abbiamo uno strumento per mandarlo a casa...anche se dubito che nelle passate elezioni avesse preso voti da animalisti, gay o altro...
    • simonetta

      simonetta

      24 Settembre 2012 at 13:16 |
      il senatore Giovanardi è affettuosamente vicino agli artisti circensi....purchè non siano gay,ovviamente! Ma che testina....
    • giunela

      giunela

      24 Settembre 2012 at 13:24 |
      Conferma del grado di acume di giovanardi. Su qualunque argomento cerchi di discettare, toppa clamorosamente. E starsene zitto, no ?
    • LORELLA

      LORELLA

      24 Settembre 2012 at 13:41 |
      COSA CI SI PUO' ASPETTARE DA GIOVANARDI?.....FORSE E' MEGLIO CHE PENSI A QUANTO IL SUO PARTITO RUBA AI CITTADINI

CACCIA: UN'ALTRA BELLA NOTIZIA.

Grazie Paolo per quest' altra bella notizia inviatami. Peccato che sia arrivato sino a 82 anni. Sarebbe dovuto crepare prima.Quando si ammazzano tra loro vi è da gioire della fine di questi subanimali

Caccia:82enne ucciso da colpo casuale

23 Settembre 2012 20:26 CRONACHE e POLITICA
(ANSA) - TARANTO - Un pensionato di 82 anni e' morto in un incidente di caccia nelle campagne di Castellaneta, in provincia di Taranto. L'uomo e' stato raggiunto da un colpo di fucile sparato accidentalmente da un amico, di 42 anni, che e' stato identificato e denunciato per omicidio colposo. L'incidente e' stato segnalato da un anonimo al 112. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto indicato nella telefonata, hanno trovato il cadavere dell'82enne riverso per terra.

domenica 23 settembre 2012

LE MORTI DEGLI SCALATORI NON MI COMMUOVONO. VI SPIEGO PERCHE'

E' un luogo comune, cioè una stronzata secondo la distinzione di Harry G. Frankfurt tra menzogne e stronzate (Stronzate, Rizzoli 2005) - le menzogne sono proposizioni dotate di senso ma false alla verifica, mentre le stronzate sono proposizioni prive anche di senso - il dire "sfidare la montagna". Una sfida può avvenire tra due contendenti (singoli o squadre) consenzienti. Dunque la montagna non può essere considerata una sfidante. Essa è lì, ferma da centinaia di milioni di anni. Non parla, non sfida alcuno. Ma gli imbecilli vogliono sfidarla. Essa non accetta la sfida perché non è consenziente. Ma immaginiamo che abbia la parola. Essa direbbe: o cretini perché venite a sfidarmi se io non posso partecipare alla vostra sfida? Ma chi ve lo fa fare? Perché non mi lasciate in pace? Non avete altro di meglio da fare nella vita? Volete godervi il risultato della vostra fatica guardandomi dall'alto in basso? E poi che ne avete ottenuto? Vi sentite più vicini al cielo? Ma non sapete che il cielo non esiste? Esso è lo spazio infinito che circonda la Terra. E ve lo potete godere meglio con un cannocchiale di notte guardando le stelle. Vi godete il panorama circostante? Ma perché non ve lo godete dal basso in alto invece di porre a repentaglio la vostra vita? Se poi la perdete la colpa è della vostra imbellicità. E un imbecille non può lasciare rimpianti. Io capisco che qualche spedizione in montagna venga fatta da chi ha un programma scientifico, come la spedizione in Himalaya da parte di Ardito Desio (che morì centenario ma si limitò a stare sempre a quota inferiore nel campo base). Non capisco quelli che per pura passione vengono a disturbare la mia presenza arrampicandosi su di me mettendomi dei chiodi. Fatevi venire una passione diversa che sia utile anche agli altri. Altrimenti, se vi faccio crepare mentre mi sfidate, io non ho fatto altro che liberarmi di certi imbecilli.  E voi siete un esempio dell'imbecillità umana.      

Tragedia sull'Himalaya, valanga travolge alpinisti: 11 morti, uno è italiano

Tragedia sul monte Manaslu, l’ottava cima del mondo. Tra le vittime c'è anche Alberto Magliano, alpinista 67enne


Tragedia nel Nord ovest del Nepal.
Valanga sul monte Manslu
Una valanga sul monte Manaslu, l’ottava cima del mondo, ha travolto un gruppo di scalatori uccidendo Alberto Magliano. Al momento i corpi estratti dalla neve sono tredici, ma il bilancio potrebbe ancora aggravarsi, diversi i feriti.
"Perché scalare una montagna? Perché è lì...". Alberto Magliano, 67enne milanese di origini triestine, aveva preso in prestito una citazione di George Leigh Mallory, l’audace e geniale precursore del moderno himalaysmo, per descrivere la propria passione per la montagna. Insieme a Magliano gli italiani che partecipavano alla spedizione sul monte Manaslu, erano Silvio Gnaro Mondinelli e Christian Gobbi, entrambi sopravvissuti alla valanga. Per Magliano,noto per essere stato il primo alpinista non professionista ad aver conquistato le seven summits, le vette più alte di ogni continente, non c'è stato niente da fare. Il console Joel Melchiori, raggiunto telefonicamente dall’Adnkronos, ha riferito della presenza di altri otto italiani membri della spedizione. "Nessuno di loro - ha detto Melchiori - risulta aver subuto ferite gravi". Mentre la salma dello sherpa è già stata portata a valle, quella di Magliano sarà recuperata e condotta al campo base questa sera oppure domani.
Secondo quanto riferito da Mondinelli in una telefonata, la valanga è stata provocata dal crollo di un seracco ed è finita sulle tende del campo 3 del Manaslu, a circa 7mila metri di quota. È avvenuto prima dell’alba, quando gli alpinisti si trovavano ancora dentro le tende. La massa di neve ha trascinato a valle tutto il campo. Mondinelli era in tenda con Cristian Gobbi ed entrambi sono rotolati per circa 300 metri lungo il pendio della montagna prima di essere sbalzati fuori dalla slavina: se la sono cavata con qualche contusione. Alberto Magliano, brianzolo, era invece in tenda con lo sherpa ed entrambi sono fatalmente rimasti sepolti sotto la neve. "Probabilmente la tenda di Alberto - ha spiegato Mondinelli - era più pesante della nostra dato che conteneva anche delle bombole di ossigeno e quindi il peso le ha impedito di saltar fuori dalla slavina". Mondinelli e Gobbi sono, quindi, riusciti a recuperare degli scarponi in mezzo alla neve e, dopo aver dato l’allarme e prestato i primi soccorsi ai feriti, sono scesi al campo base dove era rimasto Marco Confortola.

OCCORRE UNA VISITA PSICHIATRICA PER MOLTI "GIUDICI": CASTA ARROGANTE PADRONA E NON SERVITRICE DELLA GIUSTIZIA

Se si fosse diffamato (ma nel caso in questione non esisteva nemmeno la diffamazione trattandosi di una notizia fondata su un involontario errore materiale) di un cittadino qualsiasi non vi sarebbe stata una condanna simile (a 14 mesi di carcere e SENZA CONDIZIONALE, che normalmente scatta per una condanna inferiore a due anni). Ma per questa furibonda casta la legge non è eguale per tutti. Il Tribunale condanna Sallusti ad una ammenda per un articolo nemmeno scritto da lui e la Corte dei Pazzi (storica congiura dei Pazzi a Firenze) riforma la sentenza scrivendo che il reato può essere reiterato. Come può essere reiterato un reato di asserita diffamazione se l'articolo non ha avuto nemmeno un prosieguo? Qui siamo veramente alla follia. E' bene che questa casta di arroganti sia sottoposta ad un'Alta Corte di  giustizia non formata da giudici togati ma da una giuria popolare (come negli Stati Uniti) perché certi giudici la paghino cara (anche economicamente) quando facciano sentenze palesemente aberranti.  Anche nel civile. Non è la prima volta che tratto questo argomento. La giustizia è in mano ai potenti. Però debbo riconoscere che Sallusti dirige un giornale che è di Berlusconi, cioè di uno che nulla ha fatto per riformare la giustizia. Anzi, si è fatto delle leggi ad personam. Ed essendo amico e protettore del presidente della Cassazione CARBONE, che ha fatto? Ha fatto pressioni su di lui in modo che aggiustasse in Cassazione il processo riguardante il lodo Mondadori nella disputa tra lui e De Benedetti (gruppo Espresso). Così la pratica fu tolta al magistrato della sezione tributaria ENRICO ALTIERI e fu avocata a sé da Carbone. Chi di spada ferisce di spada perisce. Ecco il risultato di una mancata riforma della giustizia e dell'ordinamento giudiziario, che permette a questa casta privilegiata di fare ancora carriera per sola anzianità senza alcun controllo di merito. Dal momento in cui mettono piede dentro i palazzacci possono anche smettere di aprire un libro di diritto e andare avanti per ignoranza o per pazzia. Berlusconi disse che i giudici dovrebbero essere sottoposti a visita psichiatrica dopo certe sentenze. VERO. Ma che ha fatto lui perché questa farsa di giustizia ridotta ad una lotteria cessasse di esistere? NULLA.  Ecco allora i risultati. Alfano, quand'era ministro della giustizia, aveva fatto un disegno di legge che prevedeva l'istituzione di una Alta Corte di giustizia formata per la maggioranza da giuristi ed avvocati di chiara fama e da una minoranza di magistrati a cui un cittadino potesse rivolgersi per porre sotto processo quei giudici che avessero fatto sentenze palesemente aberranti. Poi lo stesso Berlusconi preferì che Alfano diventasse segretario del suo partito e lasciasse il ministero della giustizia. Ora non si sa che fine abbia fatto questo disegno di legge. IL SUO AMICO SALLUSTI STA PAGANDO LE SPESE DI QUESTA MANCATA RIFORMA. 
E oggi Berlusconi ha la faccia tosta di difendere la Polverini consigliandole di resistere invece di dimettersi come la buffona (complice dei ladroni della Regione Lazio) aveva promesso di fare. Hanno la poltrona incollata al culo con colla da falegname.   


Per i giudici Sallusti è un "pericolo sociale"

La motivazione assurda fa il processo alle intenzioni: commetterà ulteriori episodi criminosi. Niente sconti perché la presunta vittima è un collega magistrato. E così rischia 14 mesi di galera


MilanoAlessandro Sallusti è pericoloso. Se il direttore del Giornale venisse lasciato in circolazione potrebbe commettere altri reati.
Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti
Per questo, per impedirgli di continuare a diffamare il prossimo, l'unica soluzione è chiuderlo in carcere. È questo il ragionamento in base al quale la Corte d'appello di Milano ha stabilito che Sallusti deve finire in galera. Quattordici mesi, senza condizionale. Solo la decisione della Cassazione, fissata per mercoledì prossimo, separa ormai Sallusti da una cella.La sentenza che candida il giornalista alla galera è stringata. Sette pagine firmate dal giudice Pierangelo Guerriero per dare ragione ad altri due giudici: il suo collega Giuseppe Cocilovo, in servizio a Torino, che si era sentito diffamato da un corsivo di Libero (diretto allora da Sallusti) in cui il suo nome nemmeno compariva; e il sostituto procuratore generale Lucilla Tontodonati, che aveva fatto ricorso contro la sentenza di primo grado, che aveva condannato Sallusti ad appena cinquemila euro di ammenda.
La procura generale milanese fa appello, invocando per Sallusti la pena detentiva. E la Corte d'appello le dà ragione. Anche se negli atti non c'è nulla che dica che il corsivo firmato “Dreyfus” sia stato scritto da Sallusti, scatta la condanna: e non per «omesso controllo», ma proprio come supposto autore dell'articolo. Articolo polemico, duro, in cui si contestava la decisione del tribunale di Torino di autorizzare una tredicenne ad abortire: e la ragazzina, come aveva scritto il giorno prima La Stampa, era poi finita in manicomio.«Con riferimento alla posizione di Sallusti - scrive la Corte d'appello - va riaffermata non solo la natura diffamatoria dell'articolo a firma Dreyfus, ma anche la falsità della ricostruzione dei fatti». Secondo la querela, a decidere di abortire sarebbe stata la ragazzina, e il giudice si sarebbe limitato a ratificarne la decisione: in questo consisterebbe la falsità. «E - aggiunge la sentenza - gli altri organi di stampa si erano affrettati a correggersi ben prima dell'uscita degli articoli» di Libero. La difesa di Sallusti ha sottolineato la incongruità di questo passaggio: il primo articolo della Stampa sul caso della ragazzina è del 17 febbraio 2007, il corsivo di Dreyfus è del 18, il giorno successivo. Quando sarebbe avvenuta la rettifica?La sentenza risolve sinteticamente un altro tema importante del processo, e cioè il fatto che l'articolo incriminato non porti la firma di Sallusti, e che Sallusti non ne sia l'autore: il direttore viene condannato «per avere, in qualità di direttore responsabile del quotidiano Libero e quindi da intendersi autore dell'articolo redazionale a firma Dreyfus, offeso la reputazione di Cocilovo Giuseppe». Per la Corte d'appello è del tutto irrilevante che il giudice Cocilovo non venga mai citato nell'articolo, neanche velatamente: «il suo nome era stato indicato in precedenza in varie sedi, cosicché era facile leggendo gli articoli di cui è processo ricollegare alla sua persona il giudice indicato in maniera anonima negli stessi». D'altronde al corsivo firmato Dreyfus viene attribuita anche la colpa delle «minacce ricevute dalla parte civile nei giorni seguenti alla pubblicazione degli articoli (...) proprio quest'ultima circostanza evidenzia in maniera incontrovertibile la facile riconoscibilità del giudice di cui si parla negli articoli, anche se non ne è esplicitamente indicato il nome».La severità della sentenza viene motivata anche col fatto che la presunta vittima è un magistrato: «La soglia di lesività si presenta molto elevata ove si consideri che la parte civile svolgeva all'epoca dei fatti la funzione di giudice tutelare, figura professionalmente volta alla tutela degli interessi dei soggetti deboli».Infine la questione cruciale, che rende questa sentenza diversa da ogni altra in materia di reati a mezzo stampa: la decisione di negare a Sallusti le attenuanti generiche e la sospensione condizionale della pena, ordinando (Cassazione permettendo) la sua carcerazione. «Le attenuanti vanno concesse in presenza di elementi positivi quali la giovane età, una condotta processuale improntata a particolare lealtà o qualunque altra condizione personale o sociale meritevole di attenzione. Nel caso di specie non si ravvisa alcuna circostanza che possa essere in tal modo valutata (...) Pena equa sembra alla Corte per Sallusti quella di anni uno e mesi due di reclusione e di euro 5mila di multa alla luce dei criteri di cui all'articolo 133 c.p. (quello che fa riferimento della “capacità a delinquere del colpevole”, ndr) avuto riguardo alla gravità dei fatti nonché alla personalità dell'appellante, non incensurato come risulta dal certificato penale». La condizionale viene negata perché sostanzialmente i giudici lo considerano socialmente pericoloso: «Per Sallusti non è possibile formulare una prognosi favorevole e ritenere che egli si asterrà dal commettere in futuro ulteriori episodi criminosi avuto riguardo alle numerose condanne da lui già riportate per reati della stessa specie».

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Commenti
Luigi Farinelli
Sab, 22/09/2012 - 08:48
Un altro indizio di quanto la parola "democrazia" sia ormai solo un termine vuoto e superato. Superato dal Governo ombra dei veri poteri, quelli veramente "forti" legati fra loro da scellerati patti massonici a livello nazionale e internazionale, tutti tesi a creare l'"uomo nuovo" e la "Repubblica Universale" in piena costruzione presso le grandi agenzie internazionali. Per arrivare a questo "luminoso obiettivo" non possono trovare posto voci dissenzienti, politiche non omologate, giornalisti non politicamente corretti e giudici imparziali. La "frutta" della democrazia l'abbiamo ormai superata: ormai si è arrivati a un punto tale di arroganza del Vero Potere che non si fa più neanche lo sforzo di celare le manovre più losche. E' ovvio: le tecniche di manipolazione mentale attuate da media e istituzioni ormai asservite è giunto a un punto tale da garantire l'impunità per ogni genere di sopraffazioni e misfatti. E se va male, la benemerita società del mutuo soccorso occulto darà sempre un riparo all'adepto diligente.
Senior
Sab, 22/09/2012 - 08:54
Complimenti e sostegno al direttore Sallusti, per il coraggio dimostrato, nell'aver affrontato il pericolo che si corre in simili situazioni. senior
Zago
Sab, 22/09/2012 - 09:19
Questo è puro accanimento giudiziario. Altri direttori e vicedirettori di quotidiani di sinistra erano da incriminare per quanto espresso quando Berlusconi era Presidente de governo, ma nulla è successo. Ora che il Cavaliere è intenzionato a scendere ancora in campo, ecco che come una bomba ad orologeria si muove la magistratura colpendo un direttore di giornale che dice pane al pane e vino al vino. Che brutta Italia !
scriba
Sab, 22/09/2012 - 09:24
ECCO PERCHE'... I politicanti di ogni ordine e grado si tengono opportunamente e opportunisticamente alla larga dalle riforme vere e serie, e si giovano del fatto che tutto resti com'è, comprese le leggi fasciste contro il diritto di informazione che, guarda caso, non danno fastidio nemmeno ai tanti comunisti che a parole latrano di difendere la libertà. La casta sa che in tal modo lo tiene in pugno ed è questo, molto più delle rendite da cause, che interessa ad essa. Una stampa libera non è compatibile con una politica corrotta che ha creato un debito pubblico insanabile e pericolosa per il luna park che gioca alle primarie col candidato unico di nome uolter, che tradisce un patto di maggioranza voluto dagli elettori per un pied a terre, che si fa sponda delle agenzie di rating per andare al potere. Sallusti libero da fastidio ed è perciò pericoloso e punendone uno se ne addomesticano mille, con il codazzo ignorante e demente che continua ad applaudire dimostrando di meritarsi la casta politica che lo sfrutta e lo frusta di tasse. Se è pericoloso Sallusti siamo in milioni ad essere pericolosi.
Fuchida
Sab, 22/09/2012 - 09:27
3 magistrati con 3 nomen omen. Ma a chi siamo in mano?
Walter68
Sab, 22/09/2012 - 09:31
Ma la legge dovrebbe essere modificata anche per chi ha un blog personale. E' capitato, ad alcuni di ricevere telefonate dalla polizia postale e rischiare penalmente solo perché qualche commentatore del sito aveva scritto "verità scomode" su politici locali e nazionali. I governi italiani hanno da sempre voluto imbavagliare il web, quello di Berlusconi in primis, ma i commenti degli elettori in passato erano per la maggior parte rivolti alla censura della rete. Non possiamo evocare la censura solo quando vengono toccati alcuni e chiedere la libertà di espressione per altri. Detto questo, spero vivamente non accada nulla al direttore di questo quotidiano.
Cassandraprof
Sab, 22/09/2012 - 09:40
SONO ANNI CHE SCRIVO CHE I CLERICAL-FASCISTI-GIACOBINI STANNO TENTANDO DI RITORNARE AL POTERE E UTILIZZANO QUALSIASI MEZZO PER FARLO COMPRESO IL CODICE PENALE CHE E' SOSTANZIALMENTE PER I REATI DI OPINIONE QUELLO FATTO SOTTO IL REGIME FASCISTA DA ROCCO. INOLTRE SANTORO E TUTTI GLI AMICI SUOI POSSONO INDISTURBATI INSULTARE TUTTI QUELLI CHE NON LA PENSANO COME LORO O NON SI ADEGUANO ALLE LORO DIRETTIVE IN PIENO STILE BULGARO.
michele lascaro
Sab, 22/09/2012 - 09:44
Mi fa solo ridere, a crepapelle, la dizione che il nostro Direttore possa "reiterare il reato" Ma questi giudici, come fanno a inventare delle frasi veramente grottesche?
nino47
Sab, 22/09/2012 - 09:49
Eh, caro Sallusti! Chi tocca i fili muore....
Ritratto di Guido Paracchini Pusineri
Guido Paracchin...
Sab, 22/09/2012 - 09:58
Non condivido le idee del Giornale di Sallusti, non mi piace Sallusti per il quale provo un po’ di epidermica antipatia politica ma, se è vero quanto scritto da Vittorio Feltri, il fatto è riprovevole. Verrebbe da obiettare chi la fa l’aspetti ma non è giusto quando c’è in ballo la libertà di un individuo, ma di un individuo in quanto è tale e non perché è giornalista. Lo sdegno per l’indifferenza nei confronti della giustizia malata non merita le prime pagine quando quotidianamente a esserne colpiti sono i piccoli cittadini che, da singoli e sconosciuti, sopportano soprusi e nefandezze ben peggiori, perché? Il dubbio è che, anche questa volta, l’ingiustizia possa essere utilizzata a sproposito solo come argomento dell’avviata (e già stomachevole) campagna elettorale, ma in concreto non importi a nessuno se non al diretto interessato. Paradossalmente quest’ingiustizia rafforzerà l’indifferenza, peggio, il plauso degli oppositori politici. Paradossalmente, l’assenza di comportamenti eticamente “giusti” o comunque giustificati dal senso etico comune, se non quello artificiale della politica e dell'informazione nostrana, ci riempie la vita da decenni e, a mio parere, è quest‘assenza la colpevole del caos che regna ovunque, non delle vecchie leggi o degli oppositori politici. Auguro comunque al Direttore Sallusti di risolvere al meglio il suo personale problema.
uprincipa
Sab, 22/09/2012 - 10:04
E' chiaro che si tratta di un'aberrazione del nostro sistema legislativo che non deve mai limitare e/o punire la libera espressione. Però mi chiedo, dove eravate voi giornalisti, compreso Sallusti, e voi lettori destrorsi quando il precedente governo ha cercato più volte di mettere il bavaglio alla stampa tramite leggine e decreti nascosti? Allora, perchè non avete protestato come lo state facendo adesso che per giunta avete la solidarietà di tutti?
roberto nigra
Sab, 22/09/2012 - 10:05
buongiorno, trovo veramente assurdo ed ingiustificato l'accanimento giudiziario nei confronti del direttore Sallusti, segno evidente di un degadro e policizzazione dello stesso sistema giudiziario,come già da tempo auspicato da più parti, politiche e non, ovviamente dotate di un minimo di obbiettività.
Trovo che queste situazioni, nella loro assurdità, rispecchino appieno la disastrosa situazione del nostro paese nel quale gli organi di controllo non controllano,gli spechi sono all'ordine del giorno ormai in ogni settore della pubblica amministrazione e i giudici perdono tempo prezioso in processi inutili e assurdi come quello che commentiamo, piuttosto che occuparsi di dare un minimo di senso di equità, certezza della pena e rispetto delle regole a milioni di delinquenti che,puntualmente, non vengono condannati dopo aver commesso reati spesso drammaticamente efferati. Mi auguro che dal settore dell'nformazione in primis, ma anche da tutto il momdo politico,istituzionale e soprattutto dalla stessa società civile, in particolare dai cultori della libertà di pensiero,stampa e informazione giungano segnali forti,importanti e significativi riguardo questa vicenda.
Un caloroso saluto e un'in bocca al lupo al mio direttore.
Ritratto di Petrosino 63
Petrosino 63
Sab, 22/09/2012 - 10:06
Una cosa è certa necessita una vera riforma della giustizia ma per farla ci vogliono politici senza macchia cosa improbabile troppa paura della vendetta dei magistrati allora tutto resterà come prima. La possibilità di salvarci dai politici corroti è di non votarli più solo una nuova generazione di politici ci potrà salvare. Salviamo l'Italia
giorgio.peire
Sab, 22/09/2012 - 10:10
ABBIAMO TOCCATO IL FONDO,ORA BASTA E' ORA DI FINIRLA
Francesca Longhi
Sab, 22/09/2012 - 10:12
E' davvero interessante constatare come ogni volta la categoria dei soggetti colpiti da un provvedimento penale si schieri a difesa dei propri interessi: le dinamiche sono sempre le stesse sia che si tratti di ultras che di no tav, di consiglieri regionali, di responsabilità medica.... Personalmente sono per un diritto penale minimo, non sono una forcaiola ne' una giustizialista... Anche se trovo riduttiva la posizione della categoria, che attribuirebbe ai reati commessi a mezzo stampa la mera valenza di reati di opinione dimenticando che non si tratta di ciò che dicono il signor Rossi o Bianchi ma di agiti di poteri molto forti in grado di distruggere, con le proprie opinioni,"spesso rinforzate...", le persone. Ciò detto questa e' una possibilità straordinaria per richiedere congiuntamente un bel rinvio, in modo che non si formi il giudicato, per demandare la questione ad un ufficio di mediazione penale (ce ne sono di ottimi con mediatori estremamente preparati). Li' anche la "vittima magistrato"potra' riflettere sulla valenza della sorte nella determinazione della pena; ci si potra' chiarire con un franco dibattito e recuperare una dimensione umana nella risoluzione dei conflitti. In fondo ne' i magistrati ne' i giornalisti sono semidei. Sarebbe un bel passo per riattribuire al diritto penale la dimensione di extrema ratio che deve rivestire. Che c'entra la grazia che viene dal cielo o dall'alto quando la soluzione e' nelle mani dei protagonisti? Speriamo solo di non essere troppo sotto con i tempi ma credo che il Supremo Collegio sia attento alla necessita' di individuare soluzioni deflative.
killkoms
Sab, 22/09/2012 - 10:13
i nostri magistrati,che lasciano uscire dal carcere mafiosi per la mancata presentazione in tempo utile della motivazione delle sntenze di condanna,condannano a tempo di record un giornalista per un articolo contro un collega,nemmeno nominato!che ce ne facciamo di una magistratura che tutela solo i suoi membri?
gabriellatrasmondi
Sab, 22/09/2012 - 10:21
ALLA FACCIA del BICARBONATO -avrebbe detto un Grande.
A quando un giudicemanicomio?
Non ci sarà mica in vista una tirannia magistata?
Mario-64
Sab, 22/09/2012 - 10:37
I fatti credo si commentino da soli ,semmai mi chiedo cosa abbia impedito a Berlusconi in otto anni di governo con cento parlamentari di maggioranza di fare sta benedetta riforma della giustizia...
Nadia Vouch
Sab, 22/09/2012 - 10:38
La cosa curiosa è che se io mi rivolgo ad un professionista, esempio un medico, o un avvocato, o altri, questi non è tenuto a "garantire il risultato della sua opera", ma solo ad operare con la diligenza del buon padre di famiglia, in relazione alle circostanze. Insomma, è auspicabile vi sia un risultato, ma per esempio un medico non ha l'obbligo di farmi guarire. Così come l'avvocato non ha l'obbligo di non farmi condannare. Un giornalista, se è un professionista, perché dovrebbe essere sottoposto ad un "obbligo di risultato"? Ossia, perché dovrebbe prevedere esattamente, nello svolgimento della sua professione, il risultato finale e definitivo della propria opera? Tanto più che codesta opera d'intelletto è rivolta a una multitudine indifferenziata di persone e tratta, come in questo caso, di un episodio di cronaca e non di un fatto creativo. Tuttalpiù di cattivo gusto il richiamo alla pena di morte. Ma lì, secondo me, si ferma. Poi, se è vero che la responsabilità penale è personale, che si può esercitare anche in concorso (sarebbe un aggravante, giusto?), ma non si può secondo me presumere a priori la colpevolezza sostenendo che in quanto direttore un soggetto e "oggettivamente responsabile". La responsabilità penale dunque è soggettiva o oggettiva? I cittadini hanno necessità di certezze su questa materia, perché essere implicati in procedimenti penali è qualcosa di assai doloroso per chi li subisce e per chi è accanto alla persona accusata (e condannata).
killkoms
Sab, 22/09/2012 - 10:51
@zago,se un giornalista anonimo critica un magistrato,senza nominarlo né proferendo insulti propriamente detti,il suo direttore va in galera!invece se un sinistro insulta pubblicamente il presidente del consiglio,è"critica sociale"e viene assolto!
RoseLyn
Sab, 22/09/2012 - 10:55
Solidarietà alla Libertà di stampa tanto sbandierata in questi giorni. Dio ci liberi dai Magistrati di parte, dai politici del malaffare e da tutti gli incompetenti che siedono sulle sedie della burocrazia italiana, amen.
stefanopiero
Sab, 22/09/2012 - 11:00
Potrebbe farsi difendere da Michele Santoro, lui si che è un esperto in materia e sa come sconfiggere i giudici
bruna.amorosi
Sab, 22/09/2012 - 11:01
PERO' IL CAPO DELLA MAGISTRATURA TACE strano stà sempre a bocca aperta per dire stro....te e quando deve parlare ?
stà zitto vergogna NAPOLITASNO
lunisolare
Sab, 22/09/2012 - 11:06
Introdurranno il reato di "lesa magistratura" in base ad un indizio dietrologico, siamo allla resa dei conti, l'arroganza dei magistrati impone la sua visione della realtà, inoltre ci avviciniamo alle elezioni e si cominciano ad oliare i meccanismi di ingerenza politica pre elettorale. Direttore sei in un congegno mediatico che svanirà come una bolla di sapone è soltanto propaganda.
Ritratto di echowindy
echowindy
Sab, 22/09/2012 - 11:13
Caro Direttore Sallusti, sappia che molti di noi lettori del suo giornale, siamo schierati dalla sua parte. Vedrà che la sentenza della Cassazione, organo compatibile solo con la democrazia, sarà di piena soluzione.
Comunque sia, Lei ha sempre coraggiosamente scritto e sostenuto che in Italia ci sono due pesi due misure nel giudicare fatti di natura politica e opinioni di natura giornalistica. Saluti
giuliana
Sab, 22/09/2012 - 11:15
Tra persone civili, prima di ricorrere a querele e denunce, si utilizza l'arma della parola. Se il giudice si è sentito diffamato, avrebbe dovuto esporre le proprie ragioni tramite stampa in uno spazio che il direttore sarebbe stato felice di concedergli. E' l'ennesima pagina vergognosa di una magistratura pienamente consapevole di costituire una casta con immensi poteri e che utilizza ogni mezzo per ricordarlo a tutti noi.
Labronico-bis
Sab, 22/09/2012 - 11:20
A vivere in Italia c'è da aver paura. Tra Equitalia e questa Giustizia faziosa, i controlli della Guardia di Finanza e le tasse sempre più pesanti si può solo vivere con il timore addosso. Cmq se dovesse verificarsi un arresto del genere mi auguro che la situazioni degeneri, leggo solo rassegnazione e passività nei vostri interventi
ilPavo
Sab, 22/09/2012 - 11:22
Sallusti è uno delle Pussy Riot...
guidode.zolt
Sab, 22/09/2012 - 11:23
Ci vorrebbe ilTest di Rorschach obbligatorio per chiunque abbia in mano il potere di far del male al prossimo, in qualunque modo..
Anita-
Sab, 22/09/2012 - 11:24
Io la penso come "Dreyfus" sul giudice Cocilovo (nomen omen), sostengo Sallusti e sono disposta a fare i miei 14 mesi se necessario, la redazione ha nome e indirizzo miei.

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