mercoledì 12 settembre 2012

MAOMETTO IMPOSTORE? IO DIREI CHE ERA UN PAZZO COME TUTTI I PROFETI. L'ISLAM NON E' UN CANCRO. E' PEGGIO DEL CANCRO, DA CUI IN ALCUNI CASI SI PUO' GUARIRE

Che Maometto fosse un impostore è da mettere in dubbio. Tutto lascia pensare che fosse un invasato, come tutti i fondatori di una religione. Ma che il Corano sia un libro che predica la violenza sino a giustificare l'omicidio di massa per gli infedeli questo è vero. Si legga il mio florilegio del Corano del 20 ottobre 2009 e ci si convincerà di ciò che ho detto. Ho scritto sempre che si tratta di un libro che è contrario a qualsiasi ordinamento giuridico occidentale. Ho detto che le moschee in Occidente non dovrebbero esistere perché sono covi in cui si predicano le frasi contenute nel mio florilegio. Pertanto dovrebbero essere considerate fuori legge. Ma in Occidente si ha paura del terrorismo islamico. E così lo si alimenta maggiormente. Solo un pazzo poteva dettare (poiché era analfabeta, oltre che epilettico) certe frasi terribili dicendo che gli venivano dettate da Allah tramite l'arcangelo Gabriele. 
Ma che sia proprio un regista ebreo, se credente, a dire che Maometto era un impostore questo è il colmo. A Federico II imperatore è attribuito un libro intitolato De tribus impostoribus (Mosè, Gesù, Maometto). Ora, che Mosè fosse un impostore, anche questo è da escludere. Come può essere un impostore uno che non è mai esistito perché l'esegesi biblica ha dimostrato (come riportato nel mio libro con il titolo in testata a questo blog) che Mosè è un personaggio del tutto mitico? Impostori sono gli autori anonimi dell'Antico Testamento, scritto non per fare proselitismo ma unicamente per avvalorare l'autoinganno ebraico della Palestina come terra promessa da Jahweh (altro dio inventato dall'impostura religiosa). Infatti gli ebrei credenti non fanno proselitismo. Per essi (ripeto: mi riferisco a quegli ebrei che credono nell'Antico Testamento, giacché gli ebrei non credenti appartengono alla migliore intelligenza mondiale) gli uomini si dividono in due categorie: ebrei (popolo eletto) e non ebrei. Più razzisti di così! E poi si lamentano del razzismo nazista. Gli ebrei credenti hanno sempre rifiutato l'integrazione. Essi hanno voluto costituire sempre una nazione a parte entro lo Stato in cui vivevano pur essendone cittadini. Ma volevano essere più cittadini dei cittadini con leggi particolari per essi. Perciò sono andati sempre incontro alle persecuzioni, coinvolgendo in esse anche gli ebrei laici. 
Diverso è il discorso su Gesù. Chi sia stato veramene Gesù non si saprà mai. Certamente non è un personaggio inventato (anche se qualcuno, come Luigi Cascioli, ha voluto dimostrare che non è mai esistito). Ma il fatto che Pilato l'abbia condannato a morte facendo apporre con ironia sulla croce I.N.R.I. (Iesus Nazarenus Rex  Iudeorum) significa che era stato accusato dai Romani di essere un sobillatore, forse appartenente alla setta degli zeloti, che combattevano contro il dominio romano sulla Palestina. I Romani erano crudeli, ma mai il pur crudele Pilato (prefetto della Giudea e non governatore, come per ignoranza si dice, giacché il governatore era in Siria) l'avrebbe condannato a morte se non l'avesse riconosciuto colpevole di sedizione.  E allora come mai la trasformazione di Gesù in figlio di Dio nei Vangeli, dove Pilato viene discolpato per attribuire la colpa solo al popolo ebraico? Discolpato perché gli evangelisti volevano in questo modo  ingraziarsi gli imperatori romani.
Bisogna considerare che il vero fondatore del cristianesimo non fu Gesù ma S. Paolo (l'ex pluriassassino Saulo che partecipò anche alla lapidazione del primo martire cristiano Stefano). Notare che Paolo non menziona alcuno dei miracoli di Gesù descritti nei Vangeli. A lui interessava solo che Gesù fosse risorto. Ed infatti fu lui il primo a scrivere della resurrezione di Gesù pur senza mai averlo conosciuto personalmente, al contrario dei discepoli. Tutte le Epistole di Paolo precedono cronologicamente i Vangeli. Ecco allora sorgere anche qui il dilemma: fu Paolo  un impostore o un allucinato invasato che disse (Atti degli apostoli, scritti dall'evangelista Luca, discepolo di Paolo) che Gesù gli apparve sulla via di Damasco?
Una spiegazione la diede Nietzsche nell'Anticristo (titolo sbagliato), dove, discolpando Gesù, a cui riconosce di essersi limitato a predicare una opposizione non violenta al male, scrive che Paolo era uno che capeggiava una setta di ebrei che voleva vendicare la morte di Gesù in croce innalzandolo a figlio di Dio per fondare una nuova religione con cui dominare il mondo. E vi riuscì. Infatti il cristianesimo da perseguitato divenne persecutore e religione di Stato con l'imperatore Teodosio I. Impostori dunque dovrebbero essere considerati gli evangelisti, che presero da Paolo
l'invenzione della resurrezione di Gesù.  
E ora torniamo ad oggi.
Se l'ambasciatore americano è stato ucciso in Libia di che si lamentano ora gli americani? Non hanno voluto l'intervento della Nato (contro le norme internazionali) per bombardare la Libia di Gheddafi, conniventi molti Stati europei (Italia compresa anche a causa delle pressioni scellerate di Napolitano su Berlusconi che voleva che l'Italia ne rimanesse fuori)? Parlavano e straparlavano di "primavera araba" non capendo questi stronzi che stavano preparando l'inverno arabo favorendo il fanatismo religioso. Così in Tunisia e poi in Egitto (dove i cristiani copti ora sono sulla difensiva perché di fatto comandano i "fratelli musulmani e dove alla TV l'annunciatrice per la prima volta è costretta ad apparire con il velo sopra la testa) . Non bastava a questi stronzi di capi di Stato (compreso allora in Francia il trombato Sarkozy) che i ribelli combattessero contro Gheddafi urlando da fanatici il nome di Allah. Io mi domando come possano diventare capi di Stato individui simili, mancanti di percezione e di preveggenza. L'ho avuta io e non l'hanno avuta essi. Incredibile. E ora vorrebbero bombardare la Siria del laico Assad sempre per far posto al fanatismo islamico dei ribelli terroristi. Perché sono questi e non Assad a progettare vigliacchi attentati terroristici tra la popolazione civile attribuendone poi la colpa ad Assad. Questo mondo occidentale mi sembra governato dall'insipienza totale, che favorisce la follia islamica. Ma chi favorisce la follia islamica non può ritenersi immune da una diversa follia.  
Alcuni commenti all'articolo del Corriere dicono che bisogna evitare di fare dei film contro le religioni e perciò anche contro l'islamismo, in quest'ultimo caso perché sono da prevedersi le reazioni. Se ciò può valere diplomaticamente non si capisce tuttavia perché la politica dovrebbe impedire che si facciano film contro le religioni, ignorando che queste hanno fondamento solo nelle menti di coloro che le hanno partorite. Alle religioni tutto dovrebbe essere permesso, di fare proselitismo liberamente, mentre agli atei-agnostici dovrebbe essere proibito di irridere alla loro sacralità difendendosi da coloro che vorrebbero imporre una verità cosiddetta rivelata. Uno Stato laico deve ignorare tutte le religioni. Per uno Stato laico non può esistere la sacralità. Tanto meno quella musulmana. Ecco la differenza odierna tra cristianesimo ed islamismo. In Occidente si può sparare contro il cristianesimo, che oggi è come sparare contro la croce rossa. Come ha fatto e fa un certo vigliacco, fanatico e saccente personaggio quale è Piergiorgio Odifreddi, che, dopo avere attaccato solo il cristianesimo in un superficiale libro (Perché non possiamo essere cristiani) che gli diede una immeritata notorietà, avendo forse paura per la sua pelle si è ben guardato dall'attaccare anche l'islamismo, nonostante sia il pericolo maggiore in Occidente. Oggi si può sparare contro il cristianesimo senza per questo incorrere nel pericolo di essere uccisi. Mentre non si può sparare contro la disgrazia maggiore della storia che è l'islamismo senza incorrere nella fatwa, cioè in una sentenza di condanna a morte. Ma se continua questa sudditanza al terrorismo islamico l'Occidente è condannato al suicidio. 
P.S. Dopo aver scritto quanto sopra ho scoperto che il dogmatico  tuttologo Odifreddi ha trattato lo stesso argomento nel suo blog (dentro il quotidiano La Repubblica). Questo fazioso fanatico sostenitore dell'ateismo (ma, contraddittoriamente, anche della società multirazziale e multiculturale) è persuaso di avere la verità assoluta sull'universo (quando scientificamente sarebbe invece giusto sostituire all'ateismo l'agnosticismo). Nel suo blog unisce il cristianesimo e l'islamismo ponendoli sullo stesso piano e riparandosi dietro un'unica condanna del monoteismo. Uno che nel cristianesimo vede solo il nero, nemmeno il grigio. Ben guardandosi dal dire apertamente male di Maometto ridicolizzandolo come merita e dal rilevare che l'unico grave pericolo in fatto di religione proviene oggi in Occidente solo dall'islamismo. Nel suo blog vi sono tanti imbecilli (ma non tutti) che lo ossequiano come se fosse un maestro di sapienza. Non si tien conto che il cristianesimo storico (quello dei papi) è la negazione del principio evangelico della distinzione tra Stato e religione ("Il mio regno non è di questo mondo", "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio"). Distinzione sancita nel 492 dal papa Gelasio I (dottrina delle due spade), anche se la storia successiva dei papi fu di fatto la negazione di tale principio. Ma il principio rimase. Il crocifisso, paradossalmente, potrebbe assurgere a simbolo di uno Stato laico. Tutto il contrario nell'islamismo. 
                     

Girato da un californiano, prodotto da egiziani copti residenti negli Usa

«L'innocenza dei musulmani»,
il film che infiamma Egitto e Libia

Maometto ritratto come impostore e mentre fa sesso

Terry Jones (Afp/Getty Images)Terry Jones (Afp/Getty Images)
«L'innocenza dei musulmani». Si chiama così il lungometraggio che ha scatenato l'attacco in Libia in cui sono morti l'ambasciatore Usa Chris Stevens e tre funzionari americani. Girato dal regista californiano Sam Bacile - che descrive se stesso come ebreo israeliano -, prodotto da egiziani coopti emigrati negli Stati Uniti, il film è stato postato su YouTube e accusa Maometto di essere un impostore, lo mostra mentre fa sesso, invoca «massacri» e denuncia le stragi dei cristiani in Egitto. IL FILM - Il regista - 56 anni, agente immobiliare che ora si trova in un luogo segreto -, aveva parlato prima dell'attacco di Bengasi al Wall Street Journal.
Il film, che dura due ore, è costato circa 5 milioni di dollari ottenuti - ha spiegato Bacile - grazie alle donazioni di un centinaio di persone di origine ebraica. Realizzata in circa tre mesi nell'estate del 2011 in California, alla pellicola hanno lavorato circa 60 attori e uno staff tecnico di 45 persone. Obiettivo del film, aggiunge Bacile, è presentare il personale punto di vista del regista, secondo il quale «l'Islam è una religione piena d'odio, un cancro». «La pellicola è un film politico, non un film religioso» ha detto ancora Bacile.
RESPONSABILITA' - Contattato al telefono dopo l'attacco, Bacile ha ammesso che non si aspettava una reazione così furiosa e si è detto dispiaciuto per la morte del funzionario Usa ucciso nel consolato di Bengasi. Ma ha attribuito la responsabilità per l'accaduto alla mancanza di adeguate misure di sicurezza. «Penso - ha affermato - che il sistema di sicurezza nelle ambasciate non funziona. L'America dovrebbe fare qualcosa a questo proposito». Bacile ha anche aggiunto che per il momento ha respinto le offerte di distribuzione del filmato: «Il mio piano è di produrre una serie di 200 ore».
IL REVERENDO - Tra i promotori del film - evidenzia la stampa Usa - c'è anche il pastore Terry Jones, che in passato ha diverse volte bruciato copie del Corano innescando proteste in tutto il mondo arabo. Il pastore Jones, ha reso noto di voler mostrare uno spezzone di 13 minuti nella sua chiesa di Gainesville, in Florida.
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FIlm idiota
12.09|15:13 Iron80
Per come è descritto, il film in questione sembra una burla fatta apposta per scatenare ulteriore odio, prodotto da persone ancora più estremiste di coloro che vorrebbero criticare. Come sappiamo, i musulmani sono molto più rigidi sulle questioni religiose, e chi ha prodotto il film dovrebbe saperlo. Se fosse successo ai cristiani, probabilmente qualche persona di Chiesa avrebbe avuto qualcosa da dire, ma gli altri si sarebbero messi a ridere. Non per giustificare la violenza, ma bisognerebbe mettere dentro tutti quelli che hanno fatto il film per aver agito contro la sicurezza nazionale degli USA.
Inutile provocazione (o forse no?)
12.09|15:12 Lettore_5170076
Mi domando perchè fare una pellicola che visti i contenuti descritti nell'articolo, Maometto che fa sesso etc., era chiaro che sarebe stata sicuramente fonte di proteste più o meno violente nel mondo arabo in genere nei paesi fondamentalisti in particolare, insomma una scintilla buttata nel mare di benzina che è oggi l'Islam.. E guarda caso il film vine pubblicizzato proprio mentre ricorre l'anniversario dell'attentato al World Trade Center. Forse c'è qualche disegno dietro che prescinde dalla libertà di espressione del cineasta di turno ma vuole fomentare tensione nei rapporti internazionali.. Si sa che l'Islam ed i suoi fondamentalisti non sanno neanche dove sta di casa la tolleranza, in primis quella religiosa, e forse è proprio per questo che li provocano.. vedremo cosa succederà a breve.
Scordatevi il Messiah, è già venuto.
12.09|15:00 Inquire
In Libia si agisce troppo d'istinto, ai film si risponde con i film, le ambasciate sono sacre e vanno difese. Veniamo ora al vero problema, gente che spende 5 milioni di dollari per offendere una religione... Provi qualcuno a fare l'opposto, un film che offenda l'ebraismo e vedrete chi sono veramente i fanatici, se gli ultraortodssi o i musulmani. Il problema oggi è chi offende e non gli offesi.
@normabevin
12.09|14:53 settedinove
Allora, già che ci siamo, perchè non cominciamo dall'Imperatore Adriano e il Tempio di Gerusalemme? Ma per favore!!! Il mio faro è la Libertà di pensiero ed espressione, chi non è daccordo è un FANATICO fuori dal tempo
pace non ha fede religiosa
12.09|14:33 cauzzo
I libri , filmati come questo sono elaborati solo per offendere colui che pensa diversamente ,senza tener in considerazione che vi saranno reazioni radicali incontrollabili. E questo offendere non solo le persone di fede islamica ma anche di altre fedi religiose. Tutto questo va condannato . Nessuna religione può detenere la chiave della verità , solo DIO.


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