mercoledì 19 dicembre 2012

POSSIBILE SCENARIO DOPO LE ELEZIONI

Fermo restando che appartengo al partito dei non votanti, spero che  Grillo porti nelle due camere "sorde e grige" un numero di presenze tale da rendere impossibile una maggioranza sia della falsa destra che della falsa sinistra (apparentate dal fatto di essere europeiste e rinuncianti alla sovranità nazionale, compresa la sovranità monetaria). In questo caso sarebbe impossibile la costituzione di una maggioranza, sia di falsa destra che di falsa sinistra senza i voti di Grillo. Che cosa capiterebbe? La falsa destra e la falsa sinistra sarebbero costrette a ripetere il pasticcio che ha portato al governo l'amico dei banchieri Monti, chiamato come salvatore della patria, ma in effetti degli interessi dei poteri forti. Quelli dell'Europa dei banchieri. In questo modo sia la falsa destra che la falsa sinistra si squalificherebbero ancor di più e per sempre, essendo entrambe già squalificate. In mezzo ci sarrebbero quei due luridi figuri che si chiamano Fini(to) e Casini, i quali si sono rotti i ponti con la falsa destra ma è difficile possano trovare posto in una alleanza con la falsa sinistra (soprattutto Fini(to), il più lurido dei due). Checché se ne dica di Berlusconi, costui ha fatto bene a definirli "orridi anzi orridissimi" nella trasmissione di martedì Porta a porta. Sono questi due orridi individui che hanno impedito sempre una vera riforma della giustizia (soprattutto civile) e dell'ordinamento giudiziario, nonché l'introduzione della responsabilità civile personale dei giudici quando facciano sentenze palesemente aberranti. Si tratta di due stronzi politicamente suicidi. Dove troveranno posto se non si infilano in qualche listino apparentato con la falsa sinistra? Anche in questo caso avranno smesso di avere un posto rilevante nella politica e saranno due patetiche figurine schiacciate dal loro falso alleato, che accetterebbe il listino soltanto per avere qualche voto in più. Ma proprio per questo la falsa sinistra potrebbe avere meno voti data la maggiore confusione al suo interno. Se i due "orridi" si presenteranno uniti senza alleanza con la falsa sinistra rischiano di non avere rappresentanti né alla Camera né al Senato (e tanto meno al Senato, dove con il porcellum bisogna superare la soglia regionale dell'8%, mentre alla Camera bisogna superare nella quota del proporzionale la soglia nazionale del 4%). Naturalmente io non entrerò in cabina elettorale e voterò MERDA consegnando le schede aperte agli scrutatori, che avranno l'obbligo di scrivere il motivo per cui le schede sono state annullate (il che non capiterebbe se votassi MERDA e poi imbucassi le schede regolarmente chiuse nell'urna). Nessuno saprebbe che il sottoscritto ha votato MERDA. Ripeto che tuttavia spero abbia una rilevante vittoria Grillo, il quale è l'unico che abbia richiesto il cambiamento della Costituzione con l'introduzione del referendum propositivo, che comporterebbe la messa in discussione anche dei trattati internazionali (impedita dalla antidemocratica Costituzione anche con il referendum abrogativo), compresa la disgrazia  dell'euro. Da cui si può uscire con grossi vantaggi, come hanno spiegato molti economisti a cominciare da Krugman.  E' stato calcolato che la lira, con il suo ritorno, si troverebbe ad essere svalutata del 30%. Ebbene, che ce ne frega di tale svalutazione una volta che nel mercato interno l'euro non esisterebbe più? Chi avrebbe da perderci sarebbe invece la Germania se ritornasse al marco, perché si troverebbe ad avere una moneta più forte perché sopravvalutata rispetto all'euro e non potrebbe più godere dei vantaggi che sta avendo nel mercato europeo, che occupa 3/5 delle sue esportazioni. Finirirebbe la pacchia della Germania. D'altronde, questa ha ragione nel rifiutare di farsi carico dei debiti degli altri Stati della zona euro. Ma non può pretendere di avere con l'euro la botte piena e la moglie ubriaca. L'Italia ha dovuto pagare 24 miliardi di euro come sua partecipazione ai fondi comuni europei. Che vantaggio ne ha tratto? Nessuno. Con il ritorno alla lira (svalutata sì, ma rispetto ad un euro non più esistente) decollerebbe la produzione perché le merci sarebbero competitive rispetto a quelle degli Stati che conservassero l'euro, che è stato introdotto in Italia con un valore sopravvalutato artificialmente per imposizione dei burocrati di Bruxelles (complice quella disgrazia del governo Prodi, di cui tutto il male possibile che si possa dire di questo individuo sarà sempre inferiore al male che si merita. Non ci si dimentichi che fu Prodi a svendere la Cirio nei suoi loschi traffici e che soltanto per appoggi dentro la stessa magistratura fu insabbiata l'inchiesta che aveva aperto il P.M. di Perugia Giuseppa Geremia contro questo furfante della politica. La Geremia fu poi costretta a chiedere il trasferimento a Cagliari perché era stata minacciata di morte la madre). E qualche pazzo o disonesto come lui lo vorrebbe candidare alla presidenza della Repubblica. Incredibile. 
Ogni Stato deve essere arteficie del proprio destino. Non vi può essere una legge dei vasi comunicanti sulla base della quale si vorrebbe che uno Stato che ha di più si dovrebbe sacrificare per uno Stato che ha di meno. Si chieda alla Germania se sia disposta a stare peggio per aiutare altri Stati dellazona euro. COL CAZZO! La Germania fa bene a farsi gli affari suoi con l'euro che le conviene. Ma gli altri Stati farebbero bene a farsi i loro affari mandando affanculo la Germania uscendo dall'euro e costringendola a tornare al marco, sopravvalutato rispetto all'euro, danneggiandone così quell'economia che ha reso gli altri Stati europei alla stregua di suoi sudditi. Ogni Stato deve avere la sua sovranità monetaria. Mi si spieghi perché la piccola Danimarca e la Svezia (oltre all'Inghilterra) abbiano rifiutato l'euro e stiano benissimo senza di esso.  Mi si spieghi perché la Polonia stia avendo una economia florida e non aspiri ad entrare nella zona euro pur facendo parte della cosiddetta Unione Europea (ricordo che soltanto 17 dei 27 Stati della cosiddetta Unione Europea stanno nella zona euro). Mi si spieghi perché la Svizzera (che non fa parte dell'Unione Europea) stia benissimo con il suo franco.  Gli Stati della zona euro sono alla mercé della Banca Comune Europea (BCE) che, asservita agli interessi delle grandi banche, ha espropriato i singoli Stati della sovranità monetaria perché è la BCE che stampa moneta. Pochi sanno che lo Stato italiano deve pagare gli interessi su ogni moneta stampata dalla BCE (la cui stampa, indipendentemente dal valore del biglietto, costa solo 10 centesimi) perché la BCE presta il danaro allo Stato, che non è proprietario dell'euro. ASSURDO! ASSURDO! E la Banca d'Italia, trasformata già prima dell'euro  in consorzio di grandi banche private e di grandi compagnie di assicurazioni, ha nella BCE una partecipazione del 14,57.  Si tratta della questione del signoraggio, che una inspiegabile congiura del silenzio anche da parte della stampa e delle TV impedisce che possa affiorare oltre il dibattito nel web (scrivere su Google signoraggio per avere conoscenza di questa madornale truffa). Grillo, che affacciò pubblicamente la questione, smise anch'egli di parlarne perché minacciato di morte. Gli Stati della zona euro sono gli unici Stati al mondo che sono privi di sovranità monetaria. Gli Stati Uniti sono padroni della loro moneta perché è la statale banca della Federal Reserve che stampa il dollaro, non un consorzio di banche centrali dei singoli Stati (BCE) come nella zona euro.   

Beppe Grillo non parla più di “signoraggio bancario” e di “cure ...

pensareliberi.com/.../beppe-grillo-non-parla-piu-di... - Translate this page
11 ott 2011 – E nel caso più personale, perdonate la crudezza, in cui nella vostra ... Viene da se che nell'eventualità Grillo avesse ricevuto serie minacce di morte (così ... beh, sono pochi… e tra questi c'è chi ha fatto proprie alcune scoperte, ..... Diritti tv, prosciolto il premier Berlusconi che si sfoga: “Accuse infondate, pm ... 
 Stando così le cose che vantaggio può trarne l'economia reale? Nessuno. Essa è preda della criminale economia finanziaria. Se queste cose le sa e le capisce uno come me che non è un economista le avrebbe capite qualsiasi cittadino se vi fosse stata una previa discussione pubblica tra opposte posizioni. E l'introduzione del maledetto euro avrebbe dovuto essere sottoposta a referendum. Nulla di tutto questo è avvenuto. Ci hanno imposto l'euro dall'alto come una camicia di forza (lo scrissi già nel 2006 nel mio libro il cui titolo è nella testata di questo blog), facendo comandare la dittatura di una farsa di Unione Europea (unione degli speculatori finanziari che stanno impoverendo l'economia reale). Pur non essendo un economista (ma ho fatto anche letture di economia) capii subito che l'euro sarebbe stato una disgrazia e che si voleva portare avanti il mito dell'Europa unita. Mito che serviva a coprire ben altri interessi. Nel 2000 (non era stato introdotto ancora l'euro) avevo uno stipendio mensile netto di 7 milioni di lire. E mi sentivo benestante. Nel 2009 (ultimo anno di servizio con l'andata in pensione) prendevo 4000 euro netti al mese. Fatti i conti, traducendo gli euro in lire teoricamente avrei dovuto prendere una cifra equivalente, come ultimo stipendio, a circa 8 milioni di lire. Ma non è stato così. Infatti per una legge economica i prezzi delle merci si sono portati tutti verso valori più alti, quelli degli Stati più ricchi, e, all'interno di un singolo Stato, verso quelli delle regioni più ricche. Questo fenomeno avvenne anche nel 1861 con la forzata ed imposta unità d'Italia, che vide l'estensione della lira del regno sardo-piemontese a tutta l'Italia. Tutti i prezzi del sud rincararono portandosi al livello di quelli del nord Italia, con conseguente maggiore impoverimento del sud. Che stava meglio sotto i Borbone. Da qui la nascita del cosiddetto brigantaggio, che in realtà era una rivolta appoggiata dai contadini contro lo Stato unitario che li aveva portati alla miseria. Poi il brigantaggio, spento nel sangue con autentiche stragi attuate dall'esercito dell'Italia "unita", lasciò il posto alla formazione di una società in cui i poveri per sopravvivere ebbero bisogno di appoggiarsi ai grandi proprietari terrieri. Da qui ebbe inizio la criminalità mafiosa, risultato dell'asserita unità d'Italia, che era voluta solo da pochi idealisti e che fu sempre priva di partecipazione popolare. Come è stata priva di partecipazione popolare l'asserita Unione Europea. Corsi e ricorsi della storia. E poi ci parlano di democrazia questi disonesti.  
 Dunque sono stati impoveriti soprattutto tutti quelli che vivevano di reddito fisso (pubblico o privato). Questo impoverimento ha causato a sua volta una contrazione dei consumi, e tale contrazione ha causato una minore produzione (con crisi o chiusura di molte imprese), con una maggiore disoccupazione. Ecco le conseguenze tremende della follia dell'euro. La recessione economica dell'Europa, e soprattutto degli Stati meno forti o più deboli della zona euro.             
E si vorrebbe ora aggiungere l'ulteriore inganno (con conseguente ulteriore disgrazia) che ciò dipende dal fatto che manca un'unità politica. FOLLIA! FOLLIA! Meglio che tale unità non esista. Innanzi tutto si tratta di un altro mito. E se il mito si realizasse, chi comanderebbe in questa follia? Gli Stati ora più forti, che soggiogherebbero di più quelli deboli. 
Ecco perché vado dicendo che non vi è sostanziale differenza in Italia tra falsa destra e falsa sinistra. Entrambe coltivano questa follia.  
L'introduzione dell'euro ha infranto una legge economica che vuole che il valore della moneta rispecchi il valore dell'economia reale. Vi immaginate uno Stato africano che si agganciasse all'euro? Sarebbe per esso il male peggiore. E allora perché è stata imposta una moneta unica a Stati europei con economie reali tanto diverse? Chedetelo ai pazzi che l'hanno voluta perché non vi è una alcuna risposta razionale. Ci si ricordi del caso Argentina, che aveva agganciato la sua moneta (il peso) al dollaro per arginare l'inflazione. Fu il disastro economico dell'Argentina, che si riprese abbandonando il valore del peso agganciato al dollaro. L'inflazione, se controllata da un governo efficiente, non è di per sé un male. Il fatto che uno Stato stampi moneta in più per affrontare il pagamento del debito pubblico può persino avere dei risvolti positivi se il debito pubblico serve a finanziare opere pubbliche che servano ad aumentare il consumo, che a sua volta favorisce la produzione e l'occupazione. E aumentando la produzione e l'occupazione lo Stato recupera in tasse ciò che ha speso in più con il debito pubblico. Questa fu, per esempio la politica economica attuata da Roosevelt dopo la crisi del 1929. Politica rifacentesi alla teoria economica di Keynes.
Grillo non chiede l'uscita dall'euro, ma chiede almeno che l'euro venga posto in discussione con un referendum. Ma per questo bisogna cambiare la Costituzione. Che sia il popolo, almeno nella sua maggioranza - perché la democrazia è una pura illusione potendosi tradurre in una dittatura della maggioranza (Tocqueville insegni con la sua opera Democrazia in America) - a prendersi la responsabilità di una decisione perché questa non sia imposta dall'alto dalla follia dei burocrati disonesti che hanno la pretesa di rappresentare gli interessi dei popoli mentre rappresentano solo se stessi.
  Ma non posso votare nemmeno per Grillo perché non si è mai espresso su un tema fondamentale, quello dell'immigrazione. Piero Angela, grande benemerito della divulgazione scientifica (ma non è uno scienziato, come, invece, sbagliando, l'ha chiamato Giovanni Floris a Ballarò), ha distinto tra demografi e politici, dicendo che i primi calcolano il tempo con la lancetta delle ore mentre i secondi usano la lancetta dei minuti. Io aggiungo che i demografi, anche se si spingono molto avanti nel tempo, non ne traggono le conseguenze sul piano politico. Se ne ricavassero le conseguenze politiche dovrebbero avere il coraggio di dire che l'aumento demografico causato dall'immigrazione è la bomba a cui la pazzia politica ha già innescato la miccia per farla esplodere. Pannella fa il digiuno della fame e della sete chiedendo anche un'amnistia. Come se fosse questa la migliore soluzione per risolvere il sovraffollamento delle carceri. Da buon radicale (cioè da vittima del buonismo che uccide la giustizia) non ha mai detto che il sovraffollamento è dovuto soprattutto al fatto che più di un terzo dei carcerati è costituito da stranieri, cioè da cosiddetti immigrati (clandestini e non clandestini). Ecco solo una delle conseguenze della politica folle dell'accoglienza e delle sanatorie. Ho già toccato più volte questo tema. Se ne accorgeranno le prossime generazioni soprattutto se si aggiungerà l'ulteriore follia  della concessione della cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia. Aumenterà il sovraffollamento, aumenterà la criminalità di quelli che non troveranno un lavoro, aumenterà la disoccupazione in quanto aumenterà la concorrenza anche per i lavori socialmente qualificati perché i figli degli stranieri venuti qui allo sbando senza lavoro o con lavori socialmente non qualificati non si adatteranno alle condizioni dei padri e delle madri e pretenderanno di essere equiparati con la cittadinanza agli italiani che sono tali da secolari generazioni. Le future generazioni se ne accorgeranno nel mingere. Soprattutto quelli che hanno avuto genitori stronzi che hanno votato per la falsa sinistra incoscienti dei disastri di cui sono responsabili di fronte ai figli. 

2 commenti:

Sergio ha detto...

Dopo aver letto il Suo commento propendo a votare per Grillo. Volevo astenermi non sapendo per chi votare (destra e sinistra pari sono, ha ragione) e non conoscendo il programma di Grillo che su certe questioni importanti, anzi capitali, come per es. l'immigrazione, non si sbilancia.
Tuttavia se anche lei si augura il successo di Grillo perché rompa le uova nel paniere degli altri partiti forse anche lei potrebbe votare per lui. Ma immagino che per lei sia una questione di principio non votare più.
Cordialmente
Sergio

Pietro Melis ha detto...

Ho allungato di molto il post. Potrei inviare a Sergio (se mi scrive personalmente) quanto ho scritto ad alcuni miei corrispondenti che mi hanno risposto personalmente.