lunedì 8 luglio 2013

IN 5 ANNI 20.000 INVASORI MORTI NEL MEDITERRANEO: TROPPO POCHI. FUORI LAMPEDUSA DALL'ITALIA

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Mi rendo conto che il titolo va contro corrente. Va contro tutti gli imbecilli che si commuovono all'arrivo di questi invasori che continuano a sbarcare a Lampedusa, dove gli abitanti, invece di fischiarlo, accolgono benevolmente da incoscienti l'arrivo del papa, che in questo modo incoraggia nuove invasioni. La carità evangelica questo papa non sa nemmeno che cosa sia. Si rilegga il passo del vangelo di Matteo ove si dice:
«Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa» (Mt 6, 1-4). 
 Ma questo papa perché non li mantiene tutti lui questi invasori con i soldi dello IOR, dell'8 per mille (anticostituzionale), di tutti i soldi che trae il Vaticano dal suo gigantesco patrimonio immobiliare esente da IMU e dalle sue imprese commerciali? 
Accogliere questi invasori non significa fare la carità, che evangelicamente deve essere fatta individualmente, e non imposta a tutti con il pagamento delle tasse per poi mantenere questi invasori che credono di avere trovato qui il Paese di Bengodi, mentre ci sono i poveri di casa nostra, gente con pensioni minime, disoccupati che aumentano ogni giorno di numero. Accogliere questi invasori significa essere pazzi. Tutta colpa di una politica che confonde la morale con il diritto. Pensate che cosa accadrebbe se tutti i rifugiati di guerra ed economici si riversassero in Europa trovando come porta di ingresso quella maledetta isola che si chiama Lampedusa. Vi è o non un limite a questa invasione o essa può continuare sempre? E' a questa domanda che bisogna rispondere. Quella gentaccia di Lampedusa se ne frega alle spalle dell'Italia perché sa che tanto gli invasori verranno subito trasferiti in cosiddetti centri di accoglienza, dove costano ciascuno almeno 70 euro al giorno. E poi la stampa non dice che fine faranno. Vi è uno stronzo di direttore de La Repubblica che li chiama schiavi. Schiavi di chi? Siamo noi schiavi di questa continua invasione. Questo direttore, Ezio Mauro, superpagato dal gruppo editoriale L'ESPRESSO (vedi Debenedetti), di cui è schiavo, se ne può fregare mentre accusa di conservatorismo chi non la pensa come lui. Accettare l'invasione secondo questo stronzo significa essere conservatori. Ecco a che cosa è ridotta ormai la falsa sinistra in Italia. Nel suo discorso in redazione, una vuotaggine di buonismo priva di qualsiasi capacità di analisi, non si accorge nemmeno della contraddizione in cui cade parlando da una parte di "spinta di sopravvivenza" e dall'altra accennando appena ad una regolamentazione. Ci dica questo stronzo  servo del capitalismo in che cosa consisterebbe secondo lui la regolamentazione. Ci dica se secondo lui vi sia un limite alla "spinta di sopravvivenza" di gente che è vittima solo di se stessa in quanto capace solo di aumentare la povertà e la fame nei Paesi da cui provengono perché sanno fare bene soltanto una cosa: far figli come conigli in allevamento, essendo però peggio dei poveri conigli, che non possono rendersi conto di ciò che fanno. Purtroppo abbiamo un governo di coglioni senza coglioni. Il buonismo uccide la giustizia. E ci si aggiunge la stampa come il giornalaccio La Repubblica. Coglioni quelli che lo comprano. Dovrebbe cessare il finanziamento pubblico ai giornali. Se non vendono chiudano, senza dover campare sulle nostre tasse.   
A Porta a Porta di oggi vi era il prete missionario Giulio Albanese che pretendeva di scaricare unicamente sugli Stati occidentali le cause del fenomeno dell'immigrazione presentando gli Stati africani come sfruttati dal capitalismo, precisando che gli Stati africani danno agli Stati occidentali (in generale capitalistici) più di quanto ricevano perché le risorse degli Stati africani andavano a favore delle multinazionali. Questo prete evidentemente non è capace di domandarsi perché avvenga questo asserito sfruttamento. A parte il fatto che molti invasori provengono da Stati africani che non hanno risorse, per esempio minerarie, come quelle del Congo. E vi è da aggiungere che quelli che sbarcano a Lampedusa non si può dire che siano i più poveri dei Paesi da cui provengono visto che occorrono anche 13 mila dollari a testa, come ha dichiarato un invasore, per poter imbarcarsi su un barcone o su un gommone. Uno ha avuto la faccia tosta di dire che aveva deciso di venire in Italia in cerca della libertà. Incredibile. Ma questa gente perché non se la cerca nel proprio Paese la libertà, guadagnandosela anche con il sangue, come hanno fatto gli Stati europei, invece di venire a rompere qui i coglioni? Molti invasori provengono dalla Somalia, dall'Eritrea, che in fatto di risorse non hanno alcunché da dare agli Stati capitalistici. La causa principale dell'immigrazione è un'altra. Non si può scaricare sull'Occidente la corruzione o l'incapacità dei governi degli Stati africani. Se questi si fanno servi dello sfruttamento capitalistico invece di usare le risorse di cui potrebbero disporre le popolazioni su cui comandano senza saper governare a favore di esse, la colpa è delle stesse popolazioni, perché ogni popolo ha il governo che si merita (scrisse Aristotele, Politica, VIII). Hanno voluto la bicicletta, cioè indipendenza? Che pedalino adesso. Io non debbo pedalare per loro. La globalizzazione dell'economia (una disgrazia mondiale) ha portato l'economia a rendersi indipendente dalla politica. Di questa disgrazia mondiale, una follia, sta subendo le peggiori conseguenze proprio il mondo capitalistico. Alla trasmissione era presente anche la ministra negra Kyenge, che sarebbe bene rispedire a calci in culo in Congo, il suo Paese, perché è lì che si dovrebbe dare da fare in fatto di integrazione, considerando  che il suo vero Paese, che non è l'Italia, non è affatto integrato a causa della corruzione del governo del Congo e della permanente guerra civile che lo agita. Invece di venire a rompere qui i coglioni vada a fare le prediche in Congo. Troppo comodo fare qui la ministra. Vada a farlo in Congo se ci riesce. Questa brutta vigliacca. Mandata al governo da una falsa sinistra traditrice della classe operaia. Ho già scritto altre volte che le future generazioni, quando se ne accorgeranno troppo tardi, dovranno maledire questa falsa sinistra per cui hanno votato perché con il mito della società multiculturale e multirazziale sta aumentando la povertà ponendo la mano d'opera italiana in concorrenza con quella straniera, con la conseguenza di un abbassamento dei salari ed una maggiore disoccupazione. L'aveva predetto Marx con il suo concetto di "esercito di riserva" di disoccupati, che serve a mantenere bassi i salari. E più aumenta l'esercito di riserva con gli invasori, più bassi saranno i salari degli italiani. Ecco che cos'è oggi la falsa sinistra. Il braccio destro di un maggiore sfruttamento da parte del capitalismo. 
          
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1 commento:

Diego ha detto...

grande professore, condivido in pieno...e´ora di porre un freno a tutto cio´...