mercoledì 29 gennaio 2014

CHE BERLUSCONI SI SUICIDI PURE POLITICAMENTE CON QUESTA LEGGE ELETTORALE DA LUI VOLUTA

Premesso che non voto dal 1994 perché non sopporto una legge elettorale che anticostituzionalmente permette ad una minoranza di avere una maggioranza in parlamento mi domando come mai Berlusconi si voglia condannare al suicidio. Questo imbecille non ha ancora capito che l'unica legge elettorale che gli impedirebbe di rischiare di scomparire sarebbe il proporzionale senza premio di maggioranza. Perché in questo modo, dato per scontato che nessuno dei due blocchi raggiungerà la maggioranza assoluta dei voti, potrebbe sempre impedire una vittoria della falsa sinistra anche se questa risultasse avere una maggioranza relativa. In vent'anni Berlusconi non ne ha combinato una giusta. Ha promesso tanto e ha realizato nulla. Ha promesso di abbassare le tasse e sono aumentate anche con i suoi governi, ha inventato la sciagurata Equitalia grazie al suo ministro dell'economia Giulio Tremonti, giustamente scomparso, ha approvato la legge Severino, che poi è risultata l'arma con cui è stato sbattuto fuori dal Senato, non ha fatto alcunché per promuovere un referendum contro l'euro, ha pensato solo a farsi leggi ad personam. In compenso ha voluto lui il porcellum nel dicembre del 2005 facendo vincere Prodi nel 2006, anche se è durato solo sino al 2008, ma a causa di Mastella dopo che gli misero in galera la moglie. Avendo vinto nuovamente nel 2008 la sua coalizione, che aveva solo valore elettorale, si è sciolta come neve al sole, come vi era da aspettarsi. E così si è dovuto dimettere lasciando il campo al derelitto Monti con la complicità di Napolitano. Con la legge elettorale che ora vorrebbe dopo essersi messo d'accordo con l'esagitato Matteo Renzi, che è solo un pallone gonfiato privo di un reale programma in economia mentre è ricco solo di parole, spera di raggiungere lui il 37% dei voti per avere il 53% in parlamento, rendendo impossibile la rappresentanza dei partiti che non superassero lo sbarramento del 5%. Non solo. Con questa legge i suoi piccoli alleati che non raggiungessero il 5% dei voti sarebbero condannati a regalare i voti a Forza Italia, cosicché nemmeno i suoi alleati avrebbero una rappresentanza. Se nessuno dei due blocchi (della falsa destra e della falsa sinstra) raggiungesse il 37% dei voti si andrebbe al ballottaggio ed avremmo un parlamento in cui vi sarebbero solo Forza Italia e PD. E questa la chiamano democrazia. A questo punto bisogna che 5stelle si muova per evitare che venga fatto fuori con questa legge anticostituzionale. Giustamente Giovanni Sartori (a cui si deve l'avere chiamato le precedenti elettorali "mattarellum" e "porcellum") ha detto che la nuova legge elettorale sarebbe anche peggiore e l'ha chiamata "bastardellum". E il disonesto Napolitano, eletto due volte anticostituzionalmente a causa di una legge anticostituzionale (il porcellum), in questo caso rimane in silenzio. Non ha il coraggio di dire che anche questa legge sarebbe anticostituzionale. Avrebbe l'obbligo di far presente che la legge che ci si appresta a votare sarebbe anticostituzionale perché violerebbe la corrispondenza tra numero di elettori e numero degli eletti in parlamento. Qualcuno di 5stelle l'ha chiamato "boia". Non l'avesse mai detto. Subito tutti a difendere Napolitano, che, invece di difendere i principi della Costituzione, che vogliono sia rispettata la corrispondenza tra numero degli elettori e numero degli eletti, rimane in silenzio, meritando il termine usato contro di lui, perché un presidente della Repubblica che tace permettendo una violazione dello spirito della Costituzione è complice di quelli che con il patto Berlusconi-Renzi sono i veri boia della democrazia. Con questa legge elettorale, se si andasse al ballottaggio e 5stelle risultasse terzo pur avendo superato il 20% dei voti, tuttavia non avrebbe alcun parlamentare. Mi domando se questo non significhi la morte della democrazia. 
Ho lasciato questo commento nel blog di Beppe Grillo.
O il proporzionale senza premio di maggioranza (anticostituzionale) oppure 5stelle con la legge elettorale che si vuole approvare verrebbe fatto fuori soprattutto se si andasse al ballottaggio, dove 5stelle nell'alternativa centrodestra o centrosinistra non prenderebbe nemmeno un parlamentare. Qui bisogna muoversi minacciando subito un referendum. Vi è una soluzione rivoluzionaria ma costituzionale: dimissioni in blocco dei parlamentari di 5stelle prima che si voti questa sciagurata legge in modo da portare questo anticostituzionale parlamento all'autoscioglimento. Dopo di che si andrebbe a nuove elezioni con la conseguenza che riprenderebbe vigore automaticamente la legge elettorale in vigore sino al 1991. Ci pensi bene Grillo alle conseguenze che ho detto se non vuole far sparire 5stelle a causa di questa dittatura di due blocchi. E se i parlamentari di 5stelle rifiutassero di dimettersi dovrebbe abbandonarli a se stessi. Meglio chiudere coerentemente con dignità piuttosto che essere fatti fuori dalla dittatura di una minoranza, voluta da questa nuova e sciagurata legge elettorale. Si dice che bisogna salvaguardare prima di tutto la governabilità. Non si vuole ammettere che vi è un principio superiore che è il diritto alla rappresentanza. Stiamo andando verso una dittatura a causa del patto scellerato Berlusconi-Renzi, due pericoli pubblici per la democrazia. Un patto che mi fa ricordare nel suo piccolo lo scellerato patto Molotov-von Rippentrop (Stalin-Hitler).          

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