mercoledì 28 maggio 2014

MILIONI DI GIUDA VENDUTISI A RENZI PER 80 DANARI. ANZI, PEGGIO DI GIUDA (FALSAMENTE FATTO PASSARE COME TRADITORE)

Giuda è stato sempre considerato un traditore per avere favorito la cattura di Gesù per trenta danari. Da quando sin da ragazzo lessi i Vangeli capii che il racconto della cattura di Gesù su ordine dei sommi sacerdoti del Tempio (in realtà dei macellatori giacché il Tempio era in realtà un grande mattatoio che funzionava 24 ore su 24) conteneva qualcosa  di assolutamente illogico. I sommi sacerdoti avrebbero chiesto a Giuda di rintracciare Gesù e di condurlo ad essi per arrestarlo. Questa versione, ripetuta in tutti i Vangeli canonici, è logicamente impossibile. Tutti sapevano dove si trovava Gesù in quel momento. Si trovava in Betania (secondo gli stessi Vangeli). Dunque non vi era alcun bisogno di sapere dove si trovasse. In secondo luogo, l'arresto avvenne (sempre secondo i Vangeli) alla presenza degli altri apostoli. Ma questi inspiegabilmente non si opposero affatto all'arresto di Gesù. *Tranne Pietro, che con una spada tagliò l'orecchio ad un servo (Malco) di uno dei grandi sacerdoti. Ma Gesù miracolosamente glielo riappiccicò. Confermando con ciò la sua non opposizione all'arresto. Come mai solo Pietro era armato? Anche questa è una incongruenza. Infatti per il resto non si racconta di alcuna altra opposizione, se pur non violenta*. (Le frasi comprese tra asterischi sono state riscritte dopo che una commentatrice mi ha ricordato l'episodio (da me dimenticato) di Pietro che taglia un orecchio ad un servo di un grande sacerdote). Dal racconto si trae comunque l'impressione che Gesù fosse già avvertito del suo arresto e lo stesse aspettando, quasi fosse contento di essere arrestato. Infatti si consegna docilmente a Giuda che, senza soldati, lo accompagna alla presenza dei sacerdoti per essere interrogato. Si badi che impropriamente i Vangeli scrivono di arresto. Infatti i sacerdoti (macellatori) non avevano alcuna facoltà giuridica per poter arrestare Gesù, dipendendo questo potere solo dall'autorità romana, cioè dal governatore della Siria, da cui dipendeva il prefetto Ponzio Pilato per la Palestina, che era una provincia della Siria dopo la conquista  romana. Come si spiega poi la frase che Gesù avrebbe pronunciato durante l'ultima cena (a base di agnello arrosto secondo il rito della pasqua ebraica)? "Uno di voi mi tradirà". Lasciamo perdere la favola della prescienza divina e stiamo con i piedi per terra.  Come poteva Gesù prevedere che Giuda l'avrebbe "tradito"? Evidentemente tutto era stato concordato tra Gesù e Giuda. Ma chi non è capace di spirito critico è pronto a bersi tutto, non sapendo cogliere le illogicità. Poi molti anni fa venni a conoscenza (quanto Internet non esisteva ancora come mondo di informazione) che esisteva un Vangelo di Giuda, i cui frammenti furono scoperti negli anni '70 del secolo scorso in Etiopia e portati negli Stati Uniti, dove furono tradotti dal greco. Per molti anni questo Vangelo venne tenuto segreto perché scompigliava tutta la tradizione che ai cristiani era stata da bere per venti secoli. Ne scrissi già nel 2006 nel mio libro Scontro tra culture e metacultua scientica, quando ancora non utilizzavo Internet (incominciai solo nel 2009). Feci appena in tempo a farne cenno perché la prima notizia della traduzione avvenne proprio nel 2006. Ora scopro che su Internet esistono vari siti che scrivono del Vangelo di Giuda. Per farla breve (chi volesse approfondire l'argomento scriva su Google: vangelo di giuda): Giuda era il discepolo prediletto di Gesù, che gli avrebbe di  nascosto rivelato il suo vero progetto. Quello di essere condannato perché il suo sacrificio servisse a far crescere il numero dei suoi adepti per dimostrare l'immortalità dell'anima. Dunque fu Gesù stesso a volere la sua condanna. Altrimenti non si spiega perché mai di fronte a Ponzio Pilato non abbia nemmeno tentato di difendersi, rimanendo muto. Solo una volta rispose alla domanda di Pilato: è vero che ti sei dichiarato re dei Giudei? Bastava che Gesù avesse risposto: non è vero. E infatti non era vero. Non vi è alcun passo dei Vangeli in cui Gesù si presenti come re dei Giudei. Ma Gesù rispose in modo equivoco: "tu l'hai detto". Che poteva significare sia una conferma che una negazione. Se avesse risposto "non è vero" si sarebbe salvato. Infatti di fronte ad una risposta come questa cadeva l'imputazione di essere un sobillatore. Questo ho detto stando dentro il racconto dei Vangeli. Andando oltre i Vangeli si dice che Gesù appartenesse alla setta  moderata degli zeloti, che combattevano per l'indipendenza della Palestina. Ma questa è un'ipotesi che è stata avanzata senza reale documentazione storica, leggendo tra le righe dei Vangeli. Ma anche se fosse fondata questa ipotesi, poca importa riguardo alla figura di Giuda. Anzi, viene rafforzata l'ipotesi che Giuda fosse il discepolo preferito di Gesù, perché, sempre secondo questa ipotesi, Giuda sarebbe stato il maggiore rappresentante del movimento di opposizione al dominio romano. Pertanto è impossibile che Giuda potesse favorire l'arresto (improprio) di Gesù se tutti e due combattevano contro il dominio romano, che invece era stato accettato dai grandi sacerdoti per un tacito compromesso tra le gerarchie "religiose" ebraiche e il potere romano, che lasciava grande autonomia al popolo ebraico per quanto riguardava la conservazione delle sue tradizioni. Infatti Pilato una prima volta si dichiarò non dotato di poteri per giudicare Gesù e lo inviò da Erode Antipa perché lo giudicasse lui in qualità di rappresentante del potere politico ebraico (quando non si trattava di accuse di rivolta contro l'autorità romana). Ma Erode non lo trovò colpevole di alcunché (dunque è impossibile anche per questo che Gesù si fosse proclamato re dei Giudei volendo sostituirsi all'autorità civile ebraica). Per questo Erode rispedì Gesù da Pilato. Il quale, come si racconta nei Vangeli, se ne voleva lavare le mani. Notare poi che il gesto del lavarsi le mani per significare la volontà di non volersi occupare dell'accusa rivolta a Gesù di essere un sobillatore è un gesto che faceva parte della ritualità ebraica e non romana. Vedere su questo e tanti altri temi il libro documentatissimo di Riccardo Calimani Gesù ebreo (Rusconi). Dunque gli evangelisti caddero in un patente falso storico. Mai il prefetto romano Pilato avrebbe ripetuto un gesto ricopiandolo dagli ebrei. I Vangeli canonici anche per questo non sono affatto credibili. Essi hanno attribuito a Giuda la figura del traditore o perché ignari del vero progetto di Gesù (rivelato solo a Giuda) o perché d'accordo poi con Giuda perché solo lui si accollasse nella storia la colpa del "tradimento" salvando tutti gli altri apostoli. Che poi Giuda si sia suicidato dopo avere gettato i trenta danari, anche questo episodio è da ritenersi una favola. Se fosse vero non vi sarebbero due versioni della morte di Giuda. Di cui si dice (Vangelo di Matteo) che si sia impiccato ad un albero mentre altrove (Atti degli Apostoli, attribuiti a Luca, a cui si attribuisce il Vangelo omonimo) si dice che con i 30 danari Giuda si fosse comparato un terreno e poi si fosse suicidato sventrandosi. 
E ora veniamo ai giorni nostri dopo essermi dilungato tanto su Giuda oltre il necessario solo per mettere a conoscenza i miei lettori sulle diverse versioni della bistrattata figura di Giuda, portata a simbolo del tradimento. Se 30 danari d'argento erano sufficienti a Giuda per comprarsi un terreno, su cui poi si suicidò, io mi domando a che servano 80 euro in più al mese. Una mia amica mi ha detto che ha avuto gli 80 euro come bonus in base alla legge tal dei tali. E ha commentato: se è un bonus significa che lo possono togliere quando vogliono. Se mi avessero aumentato lo stipendio (di 1200 euro), mentre il mio stipendio è bloccato da tanti anni perché non è stato mai rivalutato in base all'inflazione, sarebbe stato meglio. Le ho risposto che era evidente la finalità, fare apparire il bonus come dono personale di Renzi, al di fuori di una rivalutazione degli stipendi e delle pensioni che non superassero un certo limite. Il populista (il vero populista) Renzi ha voluto tenersi sicuro il voto della classe piccolo-media degli stipendiati di Stato, dando poi ad intendere che avrebbe abbassato le tasse ai piccoli imprenditori e agli artigiani. E infatti ha riscosso molti voti nel Veneto, dove imperava la balena bianca della DC. Ma se ne è fregato dei disoccupati e delle pensioni minime. Pertanto quelli che hanno votato Renzi sono dei Giuda, se per i Giuda  si intendono, falsamente, i traditori. Essi infatti egoisticamente hanno votato contro i poveri, i disoccupati, di cui l'imbroglione disonesto Renzi non poteva occuparsi perché non avrebbe potuto trovare e spiegare dove avrebbe potuto trovare le coperture finanziarie. Infatti è impossibile trovarle stando dentro l'Unione Europea. Disonesto perché ha detto che in futuro saranno utilizzati i fondi europei che le Regioni non hanno saputo spendere per vari motivi (tra cui quelli burocratici). FALSO. Disonesto perché non ha mai detto che i fondi europei non sono soldi regalati dall'Unione Europea. Al contrario, questi fondi sono solo una parte dei soldi che la disgrazia dell'Unione Europea ha restituito all'Italia, ben inferiori ai contributi che l'Italia ha dovuto regalare all'Unione Europea per regalarli ad altri Stati, mentre si tratta di decine di miliardi di euro che l'Italia avrebbe potuto tenenere per sè migliorando il tenore di vita delle classi povere e dei disoccupati. In tutti gli Stati Europei dell'Unione esiste il reddito di cittadinanza, che non significa regalare soldi ogni mese ai disoccupati, ma offrire tre lavori tra cui sceglierne uno. Questo era il reddito di cittadinanza compreso nel programma di 5Stelle. Ma i traditori che hanno votato Renzi se ne sono egoisticamente fregati pensando da miserabili solo a se stessi, vendendosi a Renzi per 80 euro. Che quegli 80 euro servano loro per sventrarsi quando si accorgeranno che staranno peggio perché i costi aumenteranno con le tasse e con il regime di austerità del fiscal compact, che prevede una riduzione della spesa pubblica di 50 miliardi l'anno. Il che significherà ulteriore recessione. Infatti il debito pubblico è solo apparentemente un debito se i creditori dei titoli di Stato sono gli stessi cittadini e non le criminali banche. Non ho mai capito perché i titoli di Stato possano essere comprati solo passando attraverso le banche, che fanno pagare le commissioni, e non direttamente dal cittadino. Il debito pubblico si riduce da se stesso se gli interessi attivi ricavati dai titoli di Stato vengono spesi aumentando con ciò il consumo e perciò la produzione e l'occupazione. E se aumenta l'occupazione aumenta complessivamente il gettito fiscale. Tutti gli imbecilli che hanno votato Renzi non hanno capito un cazzo di tutto ciò. E che cazzo! Qualche volta ci vuole la volgarità. Parafrasando Dante (Inferno, XXXIII, 150) è il caso di dire: "E cortesia fu lui esser villano". Direi volgare, se non facesse rima con altro verso. 
Ma si dice che il tempo è galantuomo. E i traditori che hanno votato Renzi si accorgeranno di avere dato fiducia ad individuo arrivista ed esibizionista, da cui saranno anch'essi portati alla rovina.             
 Ho lasciato quanto segue nel blog di Grillo.
Troppo urlare e insufficiente comunicazione sul programma. Troppo parlare per demolire e poco parlare sul programma. Non si è mai accennato al referendum propositivo senza quorum per saltare la palude del parlamento. E questo è grave. Questa è la vera rivoluzione. E non se ne è parlato. Ridare il potere al popolo con la democrazia diretta (Rousseau, Contratto sociale). Casaleggio non doveva presentarsi. E' una grande mente ma non attira il pubblico con quel vociare sommesso e poi con quel cappellino e l'impermeabile grigio. Non è un capopopolo. E' stato uno sbaglio. Comunque il risultato non è negativo come tanto si dice. E' andato a votare meno del 60%. Si tratta di elezioni europee che servono a nulla per spazzare dall'interno dell'Italia i partiti. Non so se Grillo abbia avuto ragione nell'escludere, non dico un'alleanza, ma una affinità, con la Le Pen. Parafrasando i fans di Berlusconi (meno male che Silvio c'è) bisogna dire: meno male che Marine c'è. Come cittadino francese avrei votato ad occhi chiusi per la Le Pen. E infatti Salvini ha salvato la Lega Nord alleandosi con la Le Pen. Occorre oggi una sinistra sociale che paradossalmente può trovarsi solo a destra in un socialismo nazionale (nazional socialismo, che non significa nazismo) fuori del'Unione Europea. Sull'euro Grillo è stato troppo vago. E sull'immigrazione ha taciuto. Se ne tenga conto per il futuro.   
Ho chiarito tutto ampiamente negli articoli del mio blog pietromelis.blogspot.com   

Il nuovo asse Roma-Berlino - La Repubblica

odifreddi.blogautore.repubblica.it/2014/05/.../il-nuovo-asse-roma-berlin...        

8 commenti:

maria letizia ha detto...

...ma questi non si opposero affatto all'arresto di Gesu'...

Non e' corretto.
nel racconto dei Vangeli Malco è il servo del sommo sacerdote Anna al quale Pietro tagliò con la spada l'orecchio, che gli fu risanato da Gesù (Gv 18:10)[2][3].

http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Gv18%3A10&formato_rif=vp

Pietro Melis ha detto...

Grazie per la precisione. Ma la sostanza non cambia visto che gli altri apostoli rimasero passivi

Anonimo ha detto...

Sono Nick. Il vero nodo da sciogliere sul movimento 5 stelle è: Immigrati si o no? Essi non sono in grado di rispondere, perchè ognuno la pensa in modo diverso dall'altro. E dare una risposta secca porterebbe a perdere l'una o l'altra parte dei voti. Stessa cosa per ciò che riguarda i privilegi delle regioni a statuto speciale o sulle mire secessioniste. Equiparare e rendere uguali tutte le regioni, abolendo i privilegi di alcune, o ridistribuendoli, porterebbe a perdere questi o quei voti. Sono "non scelte" che limitano il bacino di voti e che lasciano il movimento in un'ambigua terra di mezzo che rischia di franare, di fronte a chi, come la Lega, non ha mai nascosto di difendere dei netti interessi. Sull'euro credo che Grillo la pensi come me: e cioè che non si può dire seccamente EURO SI o EURO NO. L'euro è stata una catastrofe, ma non vuol dire per forza che uscirne sarebbe meglio, arrivati a questo punto. Per questo credo che Grillo non sbagli a ponderare su questo argomento, visto che bisogna imporre un serio ultimatum alla BCE e alla Germania: stop con il dissanguamento dei popoli, o minacciamo di uscire. Con le proposte/minacce forse capirebbero che se usciamo noi crolla tutto il castello. Ma dire NO a priori non avrebbe senso. Anche perchè se lo facessimo ora (cosa impossibile perchè dovremmo cambiare la costituzione) lo prenderemmo nel culo ancora di più. Troppo facile risolvere tutto con uno slogan EURO NO. Non è corretto. Saluti, Nick

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pietro Melis ha detto...

E' difficile stabilire chi abbia ragione data l'infedeltà e la fluidità di molto elettorato. Perciò è giusto ciò che lei ha scritto. Ma per non scontentare nessuno si finisce con il non proporre alcunché di chiaro. Grillo avrebbe dovuto battere su due temi: reddito di cittadinanza e referendum propositivo senza quorum (una vera rivoluzione). Purtroppo in questo Paesaccio non si può chiaramente dire che gli invasori dovrebbero essere ricacciati tutti nel Paese ultimi da cui sono partiti (più spesso la Libia). Lo prevede il trattato di Dublino. O altrimenti fare una cintura di navi militari di fronte alla Libia per evitare con la forza che proseguano in mare.

Pietro Melis ha detto...

Auguro a Renzi di suicidarsi presto politicamente. Questo buffone sbruffone non potrà migliorare la situazione stando nella disgrazia dell'Unione Europea.
Siamo soggiogati dall'asse Roma-Berlino. Ma questa volta l'Italia potrebbe battere la Germania abbandonando l'asse. L'ha detto chiaramente Odifreddi nel suo blog anche se compreso dentro il quotidiano La Repubblica (giornale della falsa sinistra), che non ho mai comprato

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pietro Melis ha detto...

Caro Markus
questo commento è stato eliminato per sbaglio. Non mi ricordo che cosa contenesse. Lo ripeta se lo ricorda.