venerdì 27 giugno 2014

CANCELLARE LA DISTINZIONE TRA IL CULO E LA VAGINA: CE LO CHIEDE L'EUROPA

Sì, anche questo ci chiede questa disgrazia di Europa di merda. Con il riconoscimento della pensione di reversibilità sulla base della cancellazione di questa distinzione naturale.  Riporto il commento di un mio lettore. 
"Strano che non ci si accorga dell'offesa insita nello slogan "ce lo chiede l'Europa". Significa che siamo un popolo di deficienti incapaci di regolarsi, ma per fortuna c'è l'Europa che ci indica la strada.
Noi per es. non vogliamo i matrimoni gay perché siamo attardati, provinciali, parrucconi. Per fortuna l'Europa ci richiama all'ordine e ci obbliga ad adeguarci alla normativa europea (persino il papa si adegua stando zitto o dicendo che a lui i gay stanno simpatici, sono anche loro figli di Dio).
Quando dice "Ce lo chiede l'Europa" Napolitano sottintende: "Italiani, siete veramente stronzi, ma ormai non potete sottrarvi agli ukaze di quell'Unione Europea che io ho fortemente voluta".

3 commenti:

Giorgio Andretta ha detto...

Per qualsiasi risposta si rifaccia al mio ultimo commento sull'ultimo post.

Gli stronzi, almeno così mi avevano insegnato, dal culo uscivano e non c'entravano.
Dalla vagina dovrebbero uscire gli "uomini", ormai, una volta all'aria aperta si trasformano in stronzi.
E' proprio vero che l'aria è inquinata.

Pietro Melis ha detto...

Esame di ginecologia.
Professore:quanti tipi di parto abbiamo?
Studente: il parto uterino, il parto cesareo..
Un altro studente gli suggerisce da dietro: il parto anale.
L'interrogato coglie al volo la risposta senza pensarci:...e il parto anale.
Professore scandalizzato: che cosa ha detto!
Lo studente, accortosi subito della fesseria che aveva detto, rimedia aggiungendo: sì professore, si dà il caso di una donna che circa 20 anni fa mise al mondo questo stronzo (indicandolo) che mi ha suggerito la risposta.
Morale.
Molti sono nati da un parto anale, come stronzi cagati a forza.

Giorgio Andretta ha detto...

Anche la sua può essere una spiegazione.