sabato 5 luglio 2014

ULTIMA LETTERA RACC. A.R. INVIATA AL PAPA. E' INUTILE PRENDERSELA CON UN IGNORANTE DISONESTO.DALLE RAPE SANGUE NON SE NE PUO' CAVARE

Pochi si accorgono delle sciocchezze che ogni giorno dice questo papa. Ha detto che senza lavoro non vi è dignità e che ognuno deve avere il "coraggio" di aspirare a cose più grandi e di aspirare alla felicità. Ma che cazzate va dicendo ogni giorno costui? Che se ne sarebbe fatto di queste parole al vento quel povero operaio rimasto disoccupato che si è suicidato nell'auto bruciata? Ma servono per incantare le folle di ebeti lasciando le cose come stanno. Si tratta poi di parole che evangelicamente non hanno alcun senso. Basta ricordarsi del Discorso della montagna (Discorso della Montagna - Wikipedia). Saranno i primi nel regno dei cieli quelli che soffrono per questioni di giustizia.
E ora riporto la lettera racc. A.R. posta celere che due settimane prima della Pasqua inviai a questo mistificatore, che non sa  quel che dice.  La ricevuta A. R.,  anch'essa posta celere (con timbro delle poste vaticane), mi fu recapitata inspiegabilmente dopo un mese e mezzo dall'invio. Dopo essermi presentato e avere fatto finta di essere cattolico aggiunsi: "Divenni vegetariano all'età di 10 anni quando rimasi gravemente scioccato  nel vedere dei buoi correre impazziti per una strada centrale di Cagliari dopo essere fuggiti dal mattatoio, che si trovava decenni fa nel centro della città. Ora i mattatoi vengono allontanati dalla città per non turbare l'ipocrisia di coloro che mangiano carne ma non sarebbero capaci una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio, uccidendo, dissanguando, spellando e squartando  l'animale di cui si nutrono. Credono di avere le mani monde di sangue mentre le hanno più sporche di quelle dei macellatori di cui sono i mandanti.
Le scrissi anche l'anno scorso prima di Natale (e ricevetti dopo un mese una cartolina artistica del Vaticano con firma prestampata) perché spendesse pubblicamente delle parole di condanna contro la tradizione che trasforma il Natale e la Pasqua in una "festa" di sangue a causa della strage di milioni di agnelli e capretti, animali, per di più timidi e mansueti, simboli dell'innocenza. Benedetto XVI nell'udienza generale  del 7  gennaio 2009 ricordò un passo della Lettera ai Romani (3,25) di S. Paolo che dice che dopo il sacrificio della Croce "è finito il vecchio culto ebraico dei sacrifici degli animali". E allora perché ancora il Natale e la Pasqua si identificano con una strage di animali per simboleggiare il Cristo agnello sacrificale? In Italia si dice vi siano circa 7 milioni di vegetariani, anche cattolici, che non si sentono rappresentati tuttavia da una Chiesa che ancora conserva un silenzio di fronte a tanta sofferenza, anche di coloro che, come me, sono costretti a soffrire al pensiero della sofferenza  di tanti animali uccisi in contrasto con lo stesso sacrificio della Croce, che non ha più bisogno di essere rinnovato accompagnandolo alla tremenda immagine di strage di agnelli. Vi sono tante associazioni animalistiche che da anni si battono contro l'identificazione del Natale e della Pasqua, le massime feste cristiane, con la strage di animali. Spenda pubblicamente parole di condanna contro questa barbara tradizione di sangue, che sa di paganesimo. Papa Francesco, come può un papa essere inferiore a tanti teologi cattolici come il compianto Don Mario Canciani  (parroco della Basilica di via Giulia in Roma, dove faceva entrare tutti gli animali, convinto che avessero anch'essi un'anima immortale), Don Luigi Lorenzetti, Paolo De Benedetti (autore della Teologia degli animali)?  
Come può un papa essere inferiore alle grandi anime di Gandhi e di Albert Schweitzer? Quale superiore insegnamento può dare a chi si sente vicino a tante persone, cristiane e non cristiane, che hanno ritenuto che gli animali meritino un rispetto che la Chiesa del silenzio ancora ad essi non riconosce, a tal punto che gli atti di crudeltà nei confronti degli animali per la legge (almeno sulla carta) è reato, mentre per la Chiesa non è nemmeno peccato di cui sia necessario confessarsi? Che fiducia un cattolico rispettoso della vita animale può avere in una Chiesa  quando essa, tramite la sala stampa del Vaticano, dice che "la Chiesa non si occupa di animali"?    
Non basta predicare vagamente il rispetto della vita del creato quando le due massime feste cristiane ancora vengono rappresentate con una strage di agnelli e capretti. Come può un papa che ha scelto il nome di Francesco non ritenere che sarebbe stato meglio avesse scelto questo nome riferendosi ad un altro Francesco, che fu San Francesco da Paola, vegano e protettore dei vegani, che visse 93 anni? Come non ricordare che i primi grandi Padri della Chiesa, come S. Girolamo e i Padri della  Cappadocia, erano, dice la tradizione, vegetariani? Poi avvenne la corruzione della dottrina dopo l'imperatore Costantino.  Come può un papa ritenersi moralmente migliore se ha detto che il suo film preferito è Il pranzo di Babette a base di brodo di tartaruga e quaglie arrosto? La Chiesa può migliorare solo se si apre anche ad una sensibilità per la vita degli animali non umani, data la comune origine di tutte le forme di vita, riconosciuta in un discorso di Giovanni Paolo II nel 1996 in occasione di un convegno in Vaticano su Darwin. Con ciò ammettendo tacitamente che quella biblica era solo una rappresentazione simbolica, e non scientifica, della creazione dell'uomo. Oggi la Chiesa ha il dovere di porre  d'accordo la fede con la scienza. Il diritto naturale non può più essere il diritto della sola natura umana. Parli in pubblico perché tanti come me non debbano più soffrire a causa del Natale e della Pasqua. FIRMATO. Numero di telefono fisso. 
Circa due anni fa avevo scritto ai leccaculo dei papi che sono quelli del



  1. Sito dell'Associazione Cattolici Vegetariani - Cattolici ...

    pregandoli di organizzare una manifestazione silenziosa in p.zza S. Pietro durante uno dei soliti discorsi domenicali del papa (che era allora Benedetto XVI). Mi risposero questi disonesti caccasotto che avevano "avuto l'onore di essere ricevuti in udienza PRIVATA dal papa". Risposi che serviva a nulla un'udienza privata e che dovevano pubblicamente richiedere al papa una presa di posizione  pubblica circa i diritti degli animali. Mi risposero volgarmente, ed io replicai mandandoli affanculo dicendo che essi erano solo degli imbroglioni inconcludenti che cercavano di arginare l'abbandono delle chiese da parte di molti cattolici. Ho inviato adesso questo articolo ad essi (webmaster@cattolicivegetariani.it). E pare che funzioni ancora l'indirizzo email che avevo ma che non appare più nel loro sito: cattolici.vegetariani@gmail.com. Ma ogni regione ha il suo indirizzo. Basta scrivere il nome della regione seguito da @cattolicivegetariani.it). Un sito che merita solo di essere sputtanato.Hanno anche i loro luoghi di preghiera sparsi in Italia con relativi indirizzi email. BUFFONI. Che cosa pregano? Che agiscano!Notare come abbiano persino manipolato il Genesi fermandosi alla fase precedente al diluvio universale, in cui veniva ritenuto cibo solo ciò che la terra naturalmente produceva. “Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie della Terra, o ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento.” Genesi 1:29-30. Si sono sempre astenuti dall'aggiungere la fase che segue al diluvio universale, in cui Jaweh fa un discorso terribile. 

    Genesi 9:1-3 – “Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: “Crescete, moltiplicatevi e riempite la Terra. Avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove e ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto questo, come l’erba verde”.

    Dunque gli animali diventano schiavi dell'uomo. Ma vi è una enorme contraddizione con ciò che si legge circa la distinzione tra animali impuri, che non si possono mangiare, ed animali impuri che si possono mangiare.

    La Sacra (per gli ignoranti) Bibbia - Lev11-15 (Nuova Diodati, C.E.I., Nuova ...

    Ma allora perché Jahweh avrebbe creato anche gli animali impuri, come i maiali, su cui l'uomo non avrebbe potuto avere potere? Boh! Si sa che gli ebrei credenti e gli islamici ritengono tuttora i maiali animali impuri. Evidentemente Jahweh era un dio imbecille partorito dalla mente di un popolo imbecille. Il più ignorante tra i popoli antichi che conoscevano la scrittura. Infatti tutti i maggiori studiosi dell'Antico Testamento hanno rilevato che l'antico popolo ebraico era completamente privo del principio logico di non contraddizione. E a proposito del diluvio universale, non è che i cattolici vegetariani del sopra nominato sito ci credano ancora? Se così fosse sarebbero veramente anche degli ignoranti. Il diluvio universale risale ad un mito mesopotamico ripreso dalla Bibbia. Si è dimostrato scientificamente che questo mito nacque quando i fiumi Tigri ed Eufrate strariparono inondando buona parte della Mesopotamia (attuale Iraq). Infatti furono trovati dei resti di antiche navi in terreni oggi desertici. Ma contro l'ignoranza dei fatti e la fede religiosa non valgono gli argomenti (contra facta non valent argumenta). 

    Sarebbe il caso di dire a questi ignoranti: scusate la mia mancanza di ignoranza.  

6 commenti:

Sergio ha detto...

Bellissima lettera, signor Melis, che sottoscrivo. Quando però scrive: "La Chiesa può migliorare solo se si apre anche ad una sensibilità per la vita degli animali non umani ..."
mi permetto di dissentire. La Chiesa non può più migliorare, può solo dichiarare fallimento e autosciogliersi. Ha ormai esaurito la sua funzione, per altro malefica. Solo i poveri di spirito (nel senso peggiorativo dell'espressione) possono ancora rivolgersi a lei per attingere consolazione e conoscenza. Per sapere "was die Welt im Inneren zusammenhält" (Faust) non possiamo certo rivolgerci a ignoranti come Bergoglio. E ormai nemmeno più alla filosofia.
Lo stesso Lei ammira Ravasi che avrebbe ben visto sul soglio di Pietro (una specie di papa Lambertini, alias Benedetto XIV ?). Sarà pure persona coltissima che non pronuncerebbe mai i "bon mots" alias sciocchezze di Bergoglio, ma crede pur sempre nei dogmi cattolici (la resurrezione della carne, la vita eterna ecc).
Certo papa Bergoglio e la Chiesa "servono" ancora al potere, basta vedere come atei e agnostici (Scalfari, Ferrara, M. Pera, Barroso ecc.) gli reggono ancora la coda.

Anonimo ha detto...

Prof. Melis, le sue domande rivolte al Papa sono più che legittime, ma purtroppo sia il Papa che altri responsabili della Chiesa Cattolica si trincerano in un immotivato silenzio, o se qualcuno parla, lo fa con toni arroganti e nervosi, perché non ha elementi validi da opporre. Comunque il problema dell'uccisione di animali per usarli come cibo è un problema non legato solo a Natale e a Pasqua, ma 365 giorni all'anno (anche se ovviamente in quei giorni di festa la strage di animali assume delle proporzioni incredibili). E poi non si tratta solo dell'approvazione della Chiesa: delle uccisioni di animali nei macelli, ma anche delle torture e uccisioni di animali per farne indumenti, pelli e pellicce; della caccia; delle torture della vivisezione; del lavoro e dello sfruttamento degli animali con conseguente maltrattamento ecc. Tutte cose che la Chiesa approva o nella migliore delle ipotesi tollera giustificandole e che si evincono dal Catechismo della Chiesa Cattolica negli art. 2417 e 2418, che oltre a quanto scritto sopra, dice che non bisogna spendere somme di denaro per gli animali e che non bisogna voler bene a un animale più di un uomo. Catechismo che, finché è in vigore, si deve attenere ogni cattolico, Papa compreso. Quindi la prima cosa che devono chiedere tutti coloro che si professano cattolici e che stanno a cuore le sorti degli animali, non è chiedere al Papa di esprimere una sua opinione a favore degli animali, che se lo facesse già sarebbe tanto, anche se rimanesse comunque solo un'opinione importante. Ma bisogna chiedere al Papa (se realmente lo voglia, ma questo Papa ha dimostrato fin ora di non volerlo) di adoperarsi per modificare quegli articoli del Catechismo. Io credo che la Chiesa nel non voler prendere in considerazione la compassione, l'amore e il rispetto per la vita degli animali oltre a un discorso di natura antropocentrico-dottrinale, (quanto mai opinabile viste le numerose contraddizioni in questo campo presenti nella Bibbia) ci sia anche e soprattutto un discorso di opportunismo, cioè l'intenzione della Chiesa nel non voler andare contro a tutto il sistema economico mondiale basato sullo sfruttamento degli animali, che altrimenti farebbe perdere tantissimi proseliti al cattolicesimo. Poi anche perché la Gerarchia dovrebbe ammettere di avere sbagliato negli ultimi 1.700 anni, visto che la Chiesa nei primi tre secoli era composta da seguaci vegetariani, solo dopo il concilio di Nicea approvò l'uso di cibarsi di animali. E in ultimo, sempre secondo me, essendoci già l'obbligo della castità per il clero, se la Chiesa dovesse imporre anche il vegetarianesimo, temerebbe che la gran parte del clero possa dare defezione. Con queste mie opinioni non voglio assolutamente giustificare il modo di pensare della Chiesa, che io critico e contesto perché fortemente in contrasto con la compassione richiesta per gli esseri umani, ma mi sono solo sforzato di capire il perchè di questa ostinazione da parte della Chiesa Cattolica e anche di tutte le grandi religioni monoteiste nel non voler prendere in considerazione il rispetto per la vita di altri esseri viventi che impropriamente chiamiamo animali. Rispetto che viene dettato a ogni essere umano semplicemente dal cuore e non da norme o articoli di regolamenti ancorché provengano da libri di ispirazione divina. Se Dio è amore, non può volere la sofferenza, la tortura, il maltrattamento, la violenza, la crudeltà e l'uccisione di un essere inerme come lo è l'animale che sarebbe anche una sua creatura. Quindi deduco: O Dio è amore oppure semplicemente non è.
Un saluto Anton.
Ps.: A quanto la sua e-mail, professore?

Pietro Melis ha detto...

Un papa non può rinunciare alla resurrezione di Cristo perché dovrebbe chiudere bottega. Ma dovrebbe prendere atto del fatto che essa stessa ha accolto la verità (come da parte ormai di tutti i teologi) dell'evoluzione biologica. Io chiedo soltanto coerenza. Si ricordi che Ravasi rispose ad una mia lettera sul quotidiano Il sole24ore mettendo egli stesso il titolo: Anche le formiche nel loro piccolo hanno un'anima (per altro immortale). Scrivere il titolo su Google. Scherzava? Non so. Ma ha affrontato almeno la questione sul piano della scienticità anche storica. Questo Bergoglio è una schifezza di ignoranza.

Pietro Melis ha detto...

Caro Anton, rimane sempre valido il dilemma teologico: se Dio è onnipotente è autore del male, se non è autore del male non è onnipotente. Dunque Dio non esiste.

natascia prinzivalli ha detto...

Egregio Professore,l'illimitato amore che Lei nutre nei confronti degli animali è una preziosa virtù che i più non potranno mai capire, ma questa sua sensibilità credo sia anche fonte di un immenso dolore. La Chiesa è un bluff così come la vita che spesso si è costretti a vivere,possiamo solo sentirci rincuorati quando una voce schietta come la Sua s'innalza con tanto candore.

Paola ha detto...

Ho letto la lettera e non so che dire perché ha già detto tutto lei.L'Associazione Cattolici Vegetariani, a cui ho scritto mettendo in rilievo le mille ambiguità di questo Papa, mi ha invitata a scrivergli che sarà felice di rispondermi!
Ho sentito e visto anch'io alcuni stralci della sua performance ieri a Campobasso. E' un disastro. Eppure lui è davvero furbo come una volpe perché ha capito che è più utile emozionare che ragionare. I suoi fedeli (sempre moltissimi) lo guardano e lo ascoltano col cuore, mica col cervello. Se mettessero in funzione il cervello, si farebbero le domande che ci facciamo noi.
Non so come si possa uscire da questo pantano perché vedo che il gradimento che suscita questo Papa è in continua crescita...
Siamo pochi a scrivere le cose come stanno e sembriamo dei pazzi eretici ma è giusto continuare a scriverle.