mercoledì 2 luglio 2014

VI SONO PIU' PAZZI TRA I "GIUDICI" NEI PALAZZACCI CHE FUORI. IL "GIUDICE" DOMENICO SPERA UN CASO DISPERATO

Bisognerebbe sottoporre a visita psichiatrica i giudici con controlli periodici. E' vero che molti sono pazzi anche prima di avere superato (magari fortunosamente) un corcorso di ingresso nella magistratura. Poi nessun controllo avviene circa le loro capacità attitudinali. Rifiutano concorsi ed esami per salire di grado. Il CSM è una Corporazione di Stampo Mafioso. Sono talmente ignoranti da fare schifo. Una volta superato il concorso non hanno più l'obbligo di leggere un libro di diritto. Fanno carriera con aumento di stipendio solo per anzianità. E' ora che finisca questa storia. "Chi giudica non nomina, e chi nomina non giudica". Belle parole pronunciate dal pifferaio Renzi. Parole che non spiegano come dovrebbe essere riformato il CSM, il cosiddetto organo di controllo eletto per 2/3 dai controllati. Roba da matti. Si giudicano da se stessi. L'occasione per ripetere quanto vado dicendo da anni mi è stata data questa volta da un pazzo che fa il giudice nella decima sezione del Tribunale civile di Milano. Un pazzo spara contro due gatti del vicino, ne sopravvive uno benché ferito e l'altro muore dopo sei mesi di costose cure del veterinario. Ebbene, il "giudice" Domenico Spera stabilisce di suo arbitrio che le cure veterinarie per tutti e due i gatti non potevano superare 4000 euro trattandosi di gatti e non di esseri umani. Poi, bontà sua, concede 2000 euro per danni morali per ciascun gatto. Quantificando in questo modo il danno morale subito dalla proprietaria. Io dico che la vita di questo "giudice", Domenico Spera, vale meno di quella di un gatto. E alle cure dovrebbe sottoposto anche lui, ma in un reparto psichiatrico. Il fatto è che il diritto è ancora fondato su una concezione antropocentrica della natura. Tutti i giudici dovrebbero essere sottoposti a studi di biologia evoluzionistica perché sono ancora legati, anche se non credenti, ad una concezione biblica della natura. Da una parte l'uomo e dall'altra le "bestie" (termine volutamene dispregiativo usato dagli ignoranti). Io dico che se molti uomini fossero "bestie" avrebbero un cervello molto migliore. Questo Domenico Spera ha volutamente ignorato che l'uccisione di un animale (quando non si tratti degli sfortunati destinati al macello) comporta anche una condanna al carcere per un massimo di un anno (e chi ha fatto questa legge è un ulteriore stronzo antropocentrico che non ha considerato che la vita di un animale di affezione può essere più importante della vita di un congiunto). Quel solo anno diventa una condanna puramente nominale in quanto non si va in galera per la condanna ad un anno di reclusone. Scatta subito la condizionale con la sospensione della pena. Quell'anno di condanna dovrebbe essere inflitto senza condizionale.     



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