venerdì 12 settembre 2014

L'ORSA DANIZA: VITTIMA DELLA PASTORIZIA E DELL'IGNORANZA

Le reazioni generali suscitate da questo triste episodio sono state dettate da una contraddittoria emotività. Premetto che odio qull'imbecille cercatore di funghi, di cui voglio fare il nome (Daniele Maturi), che, invece di evitare di disturbare l'orsa, si è avvicinata ad essa pur sapendo che aveva dei figli ancora cuccioli. E' stato lui l'origine di questo triste fatto dando pubblicità a quei pochi graffi ricevuti dall'orsa che credeva avesse intenzioni aggressive. Si merita le minacce che ha ricevuto. Senza quei pochi graffi l'orsa Daniza probabilmente sarebbe ancora viva. Ma questo imbecille è solo l'ultimo anello di una catena di imbecillità che partono da un'iniziativa sbagliata: quella della provincia di Trento che andò a prendere degli orsi dalla Slovenia per introdurli in un piccolo territorio senza prevederne le conseguenze. Daniza si trovò come esiliata, strappata alle sue conoscenze di altri orsi e diffidente in un territorio che non riconosceva come suo. Ma, una volta fatto il danno, si è aggiunto un rimedio peggiore del danno già fatto. Non si è provveduto ad alimentarla per farle diminuire la diffidenza per gli uomini che l'avevano catturata. E così ha dovuto provvedere da sola per sopravvivere assalendo greggi di pecore. Contro la violenza ingiusta, quella umana, bisogna opporre la violenza giusta (naturale) come quella dei predatori, che non uccidono per crudeltà ma per motivi di sopravvivenza. Odio i pastori, che sono allevatori di morte. Quelle poche pecore che Daniza ha ucciso hanno fatto una fine che non è peggiore di quella che avrebbero fatto prima o dopo essere state sfruttate dai pastori assassini. La pastorizia è la maggiore disgrazia in fatto di conservazione dell'ambiente. I pastori sono gente della peggior specie. Sono quasi sempre i pastori che in Sardegna d'estate appiccano gli incendi per far crescere prima l'erba dopo le prime piogge. Senza questa genia la Sardegna sarebbe assai migliore culturalmente. Ma lo stesso discorso vale per tutte le Regioni. Dove vi sono pastori vi è degradazione ambientale. Chi volete che avesse interesse ad avvelenare un orso in Abruzzo se non i pastori, la maledizione delle terre? 
I politici, malfattori, hanno dimostrato di essere più sensibili ai danni provocati dalla morte di poche pecore che alla vita dell'orsa. Si badi bene che un orso, come il lupo, MAI aggredisce un uomo, di cui, anzi, ha paura. Se lo aggredisce è per il fatto che l'uomo cretino avanza verso l'orso. Dunque gli imbecilli politici della provincia di Trento avrebbero dovuto avvisare con la dovuta pubblicità la popolazione perché si tenesse lontana dagli orsi  e non reagisse in modo aggressivo nel caso si fossero avvicinati alle case, non essendovi alcun pericolo per le persone. Se si riassumesse tutta l'evoluzione biologica (di almeno tre miliardi di anni) in un anno solare, l'uomo comparirebbe negli ultimi secondi dell'anno. Ma nessuno ha il coraggio di dire che gli animali non umani sono tutti comparsi sulla Terra prima dell'unico animale che poi ha creduto di essere padrone della Terra, mentre è padrone di un cazzo, che dovrebbe imparare ad usare meglio invece di continuare ad antropizzare la Terra. Se scomparisse l'uomo dalla Terra scomparirebbe solo l'unico non senso dell'esistenza. 
Si aggiunga l'idiozia di veterinari che dopo inutili tentativi con minori dosi di narcotico, hanno esagerato la dose provocando la fine di Daniza. Questi veterinari dovrebbero essere ritenuti ulteriori responsabili della morte di Daniza. Dovrebbero essere pubblicizzati i loro nomi ed espulsi dall'Ordine. Gente che non sa nemmeno dosare l'anestesia. Aveva prima fatto esperienza per casi eguali? Se non aveva fatto una precedente esperienza con effetti non mortali perché si è permesso a questi ignoranti di sparare del narcotico sull'orsa? Chi l'ha permesso?   
Ma ora mi rivolgo a tutti quegli animalisti che, pur condannando la brutta fine che ha fatto Daniza, fanno finta di ignorare che ogni giorno milioni di animali fanno una peggiore fine. 
Perché tanto commuoversi solo per l'orsa perché animale "protetto" e non mangiabile e non commuoversi per i tanti milioni di animali che ogni giorno muoiono dopo avere avuto una vita peggiore di quella di Daniza, come le mucche chiuse in stalle e in spazi ove non possono nemmeno girarsi e con i figli subito sottratti e mandati al macello dopo pochi mesi? L'idiozia umana ha fatto morire Daniza ma l'ha resa famosa concedendole le prime pagine dei quotidiani.Vorrei essere anch'io vittima dell'idiozia umana. Almeno sarei ricordato dopo morto per ciò che inutilmente vado scrivendo inutilmente da anni contro l'antropocentrismo. Sanno tutti coloro che scrivono contro la fine ingiusta dell'orsa anche da quali crudeltà viene ricavato il latte che bevono e i formaggi che mangiano? Per non dire di quelli che mangiano carne ma da ipocriti e impostori non sarebbero mai capaci di ricavarsi una volta nella vita la bistecca nei mattatoi. Per questi animali, per di più erbivori, non vale alcuna pietà. Come per gli animali vittime della genia subanimale dei cacciatori che si divertono vigliaccamente uccidendo.   
commenti
43 
15:1712 Set

Morte di una povera orsa
vittima dell'idiozia umana

Chi ha stecchito Daniza fa rabbia perché ha commesso un delitto. Con l'aggravante dell'ipocrisia
                 

5 commenti:

Sergio ha detto...

Mi dispiace ovviamente per l'orsa, ma bisogna anche vedere le cose per come sono, oggettivamente. È inutile volere ripopolare un territorio con animali scomparsi come l'orso, il lupo, la lince, la lontra ecc. Non c'è più posto per loro perché l'h. sapiens sapiens ha invaso ormai quasi ogni nicchia del pianeta sterminando gli animali selvatici. Sono ormai in pericolo anche elefanti, tigri, rinoceronti, giraffe, ippopotami, balene ecc. L'umanità cresce di 1 miliardo di persone (più o meno una Cina) ogni 10-12 anni! Fanno ridere i Verdi e gli sprovveduti che vanno in estasi quando scorgono 1 orso o 1 lupo. Che saranno mai 1 orso e 1 lupo? Non c'è più posto per loro. Eravamo 3 miliardi nel 1970, siamo oggi più di 7 miliardi dopo appena 40 anni circa! Questa è la triste realtà.
Trovo comunque positiva, anche se contraddittoria, l'accresciuta sensibilità nel mondo per le inutili sofferenze che infliggiamo agli animali.
Che bel mondo sarà quando anche l'ultima tigre - un animale davvero splendido - sarà abbattuta!
E non dimentichiamo gli uccelli che i cacciatori italiani amano impallinare. Nonostante Pascoli l'italiano medio non sa distinguere un fringuello da una peppola, un regolo da un fiorrancino, non ha mai visto un martin pescatore. C'è anche gente che non ha mai visto una mucca da vicino!
Per una politica tedesca chi ama troppo la natura è un ecofascista. Solo il sapiens sapiens ha diritto alle nostre attenzioni! Che schifo di donna!

erie5 ha detto...

Il tuo odio per l'uomo è assolutamente patologico!
L'uomo ha il diritto non solo di difendersi da minacce simili, ma ha anche il diritto di prevenirle!
Non è più posto per gli orsi, evidentemente, quello che ha fatto da teatrino di questa vicenda esaltata dagli animalisti incoscienti e illogici.
Per favore rianalizzare, con i piedi per terra, tutta questa ignobile montatura e cercare di capire che l'uomo viene "prima" delle bestie!!!

Pietro Melis ha detto...

Chi dice che l'uomo viene prima è un vomitevole ignorante che ignora l'evoluzione biologica che dice il contrario. Già l'uso del termine dispregiativo "bestia" tradisce una concezione residuo di schifose concezioni religiose che dividono l'uomo dalla comune origine di tutte le forme di vita. Perciò lei è uno stronzo cagato a forza nato da un parto anale di sua madre. E' un subanimale patologico che non può essere in grado di capire il precedente commento. Uccidere subanimali come lei non dovrebbe essere reato per il diritto naturale. Sarebbe liberare la Terra dalla peggiore feccia di individui solo biologicamente appartenenti alla specie umana. Con subanimali come lei è perdita di tempo portare argomentazioni scientifiche. Perciò non vomiti più dentro il mio blog le sue escrescenze patologiche perché non le darei più spazio pubblicandole. Lei vale meno di un insetto nocivo, che non sa di essere nocivo. Io adatto in questi casi il mio linguaggio ai subanimali come lei.

Anonimo ha detto...

sono cazzzi

Pietro Melis ha detto...

AMARI!