lunedì 13 ottobre 2014

GENOVESI! PER LA MAGGIORANZA ANDATE AFFANCULO

Già tre anni fa vi fu un alluvione. Ma nulla è cambiato a causa della legge sciagurata della stabilità che impedisce ai Comuni di spendere i soldi che ha per rispettare il cappio del 3% nel rapporto Deficit/PIL. Nulla è stato fatto per costruire argini per evitare l'esondamento dei torrenti e l'allagamento della città. Avete votato sempre alla Regione e a Genova per la falsa sinistra. Certamente per la maggioranza avete votato per il pifferaio Renzi in occasione della farsa di elezioni europee. E allora tenetevi le bombe d'acqua. Tenetevi Renzi. Non penso che votando per la falsa destra (Berlusconi e compagnia brutta) le cose sarebbero andate meglio. Ma, in mancanza di prova contraria, tenetevi la pesta rossa (falsamente rossa) della falsa sinistra. Ora il pifferaio Renzi ha deciso di sbloccare 2 miliardi per Genova. Ma è da mesi che sta parlando a vuoto della legge "sblocca Italia" per mettere a disposizione i finanziamenti per investimenti in opere pubbliche. Senza ancora avere fatto alcunché di concreto. Ora il pifferaio chiude la stalla dopo che i buoi sono fuggiti. Avete sempre votato per una falsa sinistra succube della dittatura della disgrazia dell'Unione Europea e dell'euro. Se non avete capito  che al nord converrebbe sganciarsi dal resto dell'Italia, peggio per voi. Pagatene ora le conseguenze. Lamentatevi con voi stessi invece di prendervela con quelli che voi avete mandato al governo. Una banda di scriteriati che vi rappresenta quasi tutti (per la maggioranza). Ha scritto Aristotele che "Ogni popolo ha il governo che si merita (Politica, VIII). Voi vi meritate il governo che avete anche alla Regione e al comune di Genova. Perciò vi meritate le alluvioni.      

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E con i genovesi tutto il resto di italioti che vanno a votare questi omuncoli. Dal centrodestra al centrosinistra passando per il grillismo cialtrone e parolaio. Francesco Virdis

Pietro Melis ha detto...

I grillini servono almeno per sfasciare questo sistema marcio sperando che facciano veramente un referendum purtroppo solo consultivo contro l'euro. Quello abrogativo non è possibile a causa di questa maledetta Costituzione che ha privato il popolo della possibilità di pronunciarsi sui trattati internazionali. Ma forse è meglio che sia consultivo perché di quello abrogativo la maggioranza avrebbe paura,paura del futuro non essendo informata ed essendo plagiata dai mass media. Con quello consultivo non si avrebbe tanta paura e potrebbe esprimere più liberamente la contrarietà all'euro, la disgrazia dell'economia. Il reddito di cittadinanza potrebbe portare ad un aumento dei voti dei grillini, che tuttavia non hanno le idee chiare su come respingere gli invasori dall'Africa. Hanno votato contro l'abolizione del reato di clandestinità a causa della maggioranza risicata di poche migliaia di iscritti, comandando questi sulla volontà di Grillo, che era favorevole alla conservazione del reato di clandestinità. E i parlamentari si sono dovuti adeguare a quei pochi imbecilli di iscritti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo sono convinto che il m5s sia un sofisticato strumento per stabilizzare il sistema. Anche la campagna anti-euro è tardiva ed ambigua, inoltre il referendum finirà con il blindare l'unione europea e la sua moneta a debito. L'opinione pubblica sarà facilmente manipolata e la maggioranza voterà a favore mandando in fumo la possibilità di uscire da questa che lei giustamente definisce disgrazia. Ma forse questo è il vero gioco pentastellato. Cambiare tutto per non cambiare niente, o forse anche cambiare qualcosa in senso peggiorativo. Senza dire poi del rischio di un ritorno ad una Lira "tipo euro" e cioè una moneta privata e sempre a debito. Ma può darsi, e mi auguro sia così, che il mio sia un errore di valutazione. Cordiali saluti. Francesco Virdis

Pietro Melis ha detto...

Da un paio d'anni mi sono chiarito le idee sull'euro. Ho passato ore e ore ascoltando le conferenze degli anti euro, tra cui il nostro conterraneo Paolo Savona, che dopo avere esposto anche su "L'unione Sarda" i pro e i contro, ultimamente ha lasciato il suo altalenare tra il pro e il contro e si è dichiarato contro proponendo una via d'uscita dall'euro. Scriva su Google "youtube Paolo Savona" andando a pescare le varie interviste e conferenze insieme ad altri economisti come Alberto Bagnai e Claudio Borghi. L'argomento dei pro euro è questo: vi sarebbe una grande inflazione con relativa svalutazione e maggior costo delle materie prime importate, che poi si riducono al petrolio.Ma il prezzo del petrolio è minimo rispetto al costo della benzina che viene ricavata nelle raffinerie in Italia e non importata. Inoltre la svalutazione della lira nel 1992 ha dimostrato che la svalutazione non comporta una parallela inflazione con maggior costo dei prezzi.Anzi, dopo la svalutazione della lira (come ha fatto l'Inghilterra svalutando la sterlina) l'economia si è rafforzata con le esportazioni data la maggiore competitività della lira più debole. Negli anni '90 l'Italia era tra i primi 5 Stati più forti nel G7. Ora è al 20° posto. Con il cambio fisso siamo stati rovinati. La moneta deve rispecchiare il valore reale dell'economia REALE.
La campagna dei grillini contro è tardiva ma non è nuova. Escludo che vogliano cambiare per lasciare tutto come prima. Impossibile.Quanto al referendum si tratterebbe di contrastare i mitomani pro euro alle TV con argomenti scientifici quali sono quelli da me esposti in estrema sintesi. Per questo dovrebbero imporsi presso il grosso pubblico gli economisti italiani contro euro (citando anche Joseph Stiglitz e Amartya Sen). Alla gente comune e ignorante che ha timore di lasciare l'euro (per paura di un futuro ignoto) si deve far capire una cosa semplice semplice: con il ritorno alla lira non aumenterebbero affatto i prezzi nel mercato interno. Infatti le industrie sarebbero costrette a far diminuire nel mercato interno nella stessa proporzione i loro prezzi, prima di tutto perché altrimenti andrebbero in fallimento per diminuzione delle vendite, in secondo luogo perché le industrie pagherebbero i dipendenti con una moneta di valore inferiore, che però non cambierebbe la capacità d'acquisto degli stipendi. Dunque solo in apparenza tutto cambierebbe con l'uscita dall'euro, mentre di fatto tutto rimarrebbe eguale nel mercato INTERNO. Conseguentemente nemmeno i risparmi nel mercato interno perderebbero valore. Quello esterno poi sarebbe favorito con le esportazioni e le imprese non sarebbero costrette a delocalizzare per l'eccessivo costo della mano d'opera provocato dall'euro, il cui valore, come per tutti gli Stati della zona euro, è stato fissato artificialmente prendendo come riferimento il marco (nel caso dell'Italia nel 1998 il marco valeva 990 lire). Fissati così i cambi nessuno Stato della zona euro ha potuto più rendere flessibile la moneta stampando danaro perché ogni Stato è stato espropriato della sovranità monetaria.

Pietro Melis ha detto...

(Continua)Gli Stati Uniti si sono salvati dalla crisi del 2008 stampando moneta sino ad arrivare all'11% di deficit nel rapporto tra Deficit/PIL. In questo modo si sono finanziati gli investimenti pubblici e privati con aumento della produzione e dell'occupazione. Il deficit poi viene assorbito negli anni successivi grazie alla maggiore massa di contribuenti dovuta alla maggiore massa di occupati. Infatti negli Stati Uniti la disoccupazione è scesa al 5%. Ciò non è possibile dentro l'euro perché bisogna rispettare il 3% nel rapporto deficit/PIL e perché nessuno Stato è proprietario di una sua moneta. Da ciò la recessione di tutti gli Stati che hanno l'euro. Come mai la Svizzera va bene continuando a tenersi il franco e la Danimarca e la Svezia (pur facendo parte dell'UE) stanno meglio per essersi conservati la corona? Come mai l'Ungheria ha bocciato l'euro stando meglio con lo storico fiorino? I pro euro dovrebbero rispondere a tutte queste consideraioni invece di seminare terrore. Le imprese possono essere salvaguardate anche ponendo dazi alle importazioni di prodotti concorrenziali, come quelli cinesi. Allora non avrebbero bisogno di delocalizzarsi.Ma bisogna abbandonare la malattia mentale della globalizzazione mondiale dell'economia.

Giancarlo Matta ha detto...

La "moneta unica" chiamata goffamente "euro", in quanto creatura priva di un padre certo (= uno Stato Sovrano) e di una madre legittima (= una Banca Centrale Nazionale Pubblica) è per questo irrimediabile vizio di origine condannata alla grama esistenza e alla precoce morte comune a pressoché tutte le creature bastarde.

Giancarlo Matta ha detto...

La "moneta unica" chiamata goffamente "euro", in quanto creatura priva di un padre certo (= uno Stato Sovrano) e di una madre legittima (= una Banca Centrale Nazionale Pubblica) è per questo irrimediabile vizio di origine condannata alla grama esistenza e alla precoce morte comune a pressoché tutte le creature bastarde.