venerdì 5 dicembre 2014

INTERMEZZO: PERCHE' L'ESSERE PIUTTOSTO CHE IL NULLA?

Ogni tanto vengo preso dai brividi quando questa domanda viene a cercarmi senza che io la cerchi. Vengo preso anche da una sorta di capogiro. Perché so che non vi sarà mai una risposta. In questi giorni sui giornali trovano maggiore rilievo l'uccisione del povero bambino Loris e la grande corruzione politica scoperta a Roma. Che cosa dovrei dire a questo proposito? Potrei commentare dicendo "A Ovest nulla di nuovo" (titolo di un vecchio film). La cronaca nera non è stata mai fatta oggetto di commento da parte mia perché purtroppo appartiene alla cronaca della banalità del male, sino all'orrore. Posso solo aggiungere che gli autori di simili efferati delitti meritano la pena di morte. Per quanto riguarda la corruzione, che debbo dire? L'Italia  è lo Stato che in quanto a corruzione figura tra i primi al mondo, venendo anche prima di alcuni Stati africani. A novembre ho dovuto pagare a saldo le tasse. Ero tentato di non pagarle perché sapevo che questo Stato di merda, forte con i deboli e debole con i forti (compresa la mafia), li avrebbe usati anche per finanziare la criminalità politica e mantenere gratis gli invasori dall'Africa. Ma poi ho pensato che la criminale Equitalia mi avrebbe perseguitato anche per una somma irrilevante rispetto a quanto guadagnano i magnaccia della politica, con le maggiori spese pubbliche dovute a quel carrozzone lurido che è l'Unione Europea, senza la quale si potrebbero ogni anno risparmiare decine di miliardi di euro. So che la corruzione politica fa star male e peggio coloro che pagano le tasse nella misura ingiusta richiesta da questo Stato ladrone, che foraggia quei covi di ladrocinio che sono le Regioni, che nessun partito vuole abolire. 
Che cosa aggiungere di nuovo se non la pena di morte per i grandi corruttori della politica? Come in Cina. La mafia (collusa con la politica) non può essere combattuta democraticamente perché è la stessa democrazia che in Italia è il terreno di coltura della corruzione. "Lasciate ogni speranza o voi che entrate" (Dante) nell'inferno di questa "democrazia". Ormai sono notizie che non hanno alcunché di nuovo. Ci si è fatta l'abitudine.Mi fa schifo anche Berlusconi quando parla di libertà. Che se ne fa la maggior parte del popolo della libertà? Questa serve solo ai ladroni di regime. Il popolo, quello onesto, vuole lavoro e sicurezza. Della libertà non sa che farsene. Un fascismo riveduto e corretto (senza gli errori delle leggi razziali e senza l'alleanza con il nazismo, che ne segnò la rovina) sarebbe l'unico governo adatto per gli italiani. Un governo che ebbe la migliore legislazione sociale (lodata persino da Winston Churchill che la definì la migliore del mondo) e che poi i governi cosiddetti liberali hanno demolito e stanno continuando a demolire con uno sfrenato liberismo. E mi sono sempre domandato dove stia l'opposizione tra fascismo e comunismo, quando vi è sempre stata più affinità tra fascismo e comunismo che tra fascismo e liberismo data la comune concezione statalista dell'economia nel fascismo e nel comunismo, con il controllo dell'economia da parte della politica, e non viceversa come oggi sta accadendo, con l'economia capitalistica dei grandi monopoli che comanda  sulla politica. 
E allora, non sapendo che aggiungere, questa volta ho preferito trascurare questi argomenti lasciandomi possedere dalla domanda che è tornata a tormentarmi in un particolare stato d'animo: perché l'essere piuttosto che il nulla? Perché esiste una materia eterna in uno spazio che non può avere confini? E allora mi sovviene la poesia di Leopardi L'infinito. Vi è veramente da naufragare di fronte all'infinito. Poteva esistere uno spazio vuoto senza materia? Già nell'antichità Parmenide aveva detto che il pensiero è pensiero dell'essere, e che dunque il nulla non può essere nemmeno pensato. Ma Parmenide partì dal pensiero invece di partire dall'essere. Per lui il nulla era privo di senso perché il pensiero non può avere per oggetto il nulla. Ma il rapporto tra pensiero ed essere deve essere rovesciato. Perché esiste l'essere (da cui è derivato il pensiero) invece che il nulla? Che i credenti stiano lontani da me nel tentare di darmi una risposta religiosamente, almeno se credono nella creazione dal nulla. 
Quando vengo assalito da questa domanda odio ancora di più tutti quegli individui che vivono una vita da miserabili avendo come unico scopo nella vita l'arricchimento con accumulazione di danaro ad ogni costo, anche con la corruzione politica. Mi fanno un tale schifo che riesco perfino a distrarmi dalla domanda terribile "perché l'essere piuttosto che il nulla?". Miserabili e schifosi individui che non pensano mai che lasceranno tutto su questa terra che li seppellirà. Vivono (faccio per dire) credendo di essere eterni. Certamente non sono mai stati presi dalla domanda "perché l'essere piuttosto che il nulla?".  Perché è questa la domanda suprema che può superare tutte le miserie umane.          

4 commenti:

Sergio ha detto...

Lo spazio è davvero infinito - o non c'è al di là dell'ultima galassia, dell'ultimo universo (se gli universi sono tanti) semplicemente il nulla, il niente più assoluto? Le galassie e gli universi non si espandono nello spazio vuoto, ma creano lo spazio espandendosi (vero atto di creazione dal nulla). Ma penso che ci siano domande senza risposta come questa (che si sono posti già tanti) - perché la risposta non può che rimandare all'essere - che è indubitabilmente, necessariamente. Potrebbe forse il Dio cristiano porsi questa domanda: perché io - Dio - esisto invece di non esserci? Ma un Dio che si ponesse questa domanda non sarebbe perfetto, visto che dubiterebbe di sé stesso. Potremmo dunque forse dire che l'essere c'è - e basta. Non tormentarsi con una domanda che non può avere risposta o che rimanda semplicemente all'essere - che è indubitabilmente. Una domanda alla quale non si può dare risposta (come questa sull'essere) non è una domanda assurda - e quindi inutile?
Ma che cosa sia il tutto, a cosa tenda, come evolverà ecc.: anche a queste domande non possiamo dare risposta, benché si siano fatti progressi nella conoscenza dell'universo.
Le cosiddette domande ultime sono forse prive di senso. Solo il particolare può essere indagato e può addirittura renderci felici (ci sono scoperte davvero esaltanti, specie per chi le fa, anche se non afferrano e spiegano il tutto). Secondo i cristiani Dio non potremo mai capirlo, nemmeno di là. Se lo "capissimo" (entrasse dunque nelle nostre teste) sarebbe un ben misero Dio, facilmente comprensibile.
Se invece di Dio diciamo il Tutto abbiamo lo stesso esito: non possiamo "capirlo", afferrarlo.

Pietro Melis ha detto...

Ma è lo stesso spazio vuoto infinito che fa naufragare il pensiero. Leopardi dice: "E il naufragar m'è dolce in questo mare". Per me il naufragare è assai amaro. Non vi può essere una naufragio dolce.

Leonarda ha detto...

'Perche' l'Essere piuttosto che il nulla'?Perche'l'uomo ha bisogno di trovare una giustificazione al proprio esistere.

Pietro Melis ha detto...

Non è una spiegazione perché l'esistere fa parte dell'essere e non viceversa