domenica 1 marzo 2015

LA FECCIA DEI CENTRI SOCIALI. NON CAPISCONO CHE OGGI LA VERA SINISTRA E' A DESTRA

Che cos'è la destra? Che cos'è la sinistra? cantava Giorgio Gaber. Oggi nella confusione totale che ha portato alla formazione di partiti personali si confonde la sinistra con la destra. Perché la falsa sinistra è la sinistra del liberismo sfrenato, del capitale finanziario che uccide l'economia reale. E allora in tanta confusione si organizza un corteo contro la manifestazione della Lega Nord (che oggi cerca di espandersi nel Sud). I soliti imbecilli ignoranti che si fanno i gargarismi con l'antifascismo. Per questi violenti fanatici e ignoranti essere contro l'invasione dall'Africa e dall'Asia significa essere fascisti. Hanno sostituito l'internazionalismo operaio di Marx con l'internazionalismo degli invasori favorendo una guerra tra poveri. Questi mentecatti non si rendono conto che favoriscono in questo modo l'abbassamento dei salari per la concorrenza di mano d'opera straniera aumentendo quello che Marx chiamava "esercito di riserva dei disoccupati". Se avessero un poco di cervello capirebbero che la vera dicotomia non sta tra fascismo e comunismo ma tra liberismo e comunismo. Infatti il fascismo e il comunismo hanno una parentela che soltanto gli imbecilli che ancora vanno gridando accuse di fascismo contro la vera destra non possono capire. Il fascismo ha origini socialiste in quanto fa prevalere un'economia di Stato contro il capitalismo del liberismo della globalizzazione modiale dell'economia. I falsi sinistri sono coloro che si fanno oggi sostenitori di un'economia finanziaria, della disgrazia di un'Europa che pensa soltanto al pareggio di bilancio sotto la schiavitù di una moneta artificiale chiamata euro. Sono coloro che in Italia vanno vantando una ripresa economica con un aumento dello 0,1 del PIL, mentre la disoccupazione continua ad aumentare. Sono coloro che accusano di fascismo Marine Le Pen mentre, se avessero cervello, capirebbero che votare a destra significa oggi promuovere un'economia che non faccia dell'uomo uno strumento del capitale ma del capitale uno strumento dell'uomo. E questa destra è la vera sinistra, una destra che imbrigli il capitale dell'economia finanziaria e parassitaria a favore di un'economia reale che è quella che produce lavoro e occupazione. Il liberismo ha demolito le industrie  di Stato liberalizzando il licenziamento a favore di un maggiore profitto. Ma aveva previsto bene Marx che in questo modo avrebbe trovato verifica la "legge della caduta tendenziale del saggio di profitto". Il profitto infatti può aumentare solo abbassando i salari e riducendo la mano d'opera. Ma in questo modo il capitale è destinato a vedere diminuire il profitto. Infatti diminuisce il numero dei consumatori aumentando il numero dei disoccupati. Il capitalismo liberistico è destinato  ad implodere su se stesso. Solo un capitalismo di Stato (comunismo) o un capitalismo regolato da ferree leggi statali (fascismo) può evitare che il profitto tenda ad arrivare oltre quel livello che rende necessario il licenziamento. E' evidente che nessuna impresa, sia statale che privata, può vivere senza profitto. Ma quando si pretende, come ha voluto in Italia il delinquente Renzi, liberalizzare il licenziamento con il cosiddetto jobs act (e non capisco perché non si debba usare l'italiano dicendo "piano di lavoro" smettendola con questa abitudinaccia di usare gli anglicismi tanto per "dimolo strano"), allora la disonestà ha raggiunto il massimo limite. Infatti il famigerato jobs act non favorisce l'occupazione ma il licenziamento. Siamo ormai arrivati al paradosso del voler confondere una legge che favorisce la maggiore libertà di licenziamento (con il contentino di una buona uscita che non può superare comunque due anni di stipendio) con una legge che vorrebbe dare ad intendere che favorirebbe una maggiore occupazione.  Non si riesce a capire che dovrebbe esistere una regola assai semplice che fa capo ad un contratto di lavoro che preveda in ogni caso un lavoro a tempo indeterminato. Il licenziamento (riduzione dei posti di lavoro) dovrebbe essere possibile solo quando l'impresa non riesca più a produrre un profitto, non quando non riesca a produrre un maggiore profitto. Se tutte le imprese licenziassero per produrre un maggiore profitto, al limite tutte le imprese dovrebbero chiudere perché tutte si troverebbero a non avere più sufficienti consumatori. Perché è il consumo che fa vivere il profitto, e non viceversa. Lo possono capire anche i bambini. Ma quando si ha al governo una massa di delinquenti comandati da Renzi, assatanati di potere e schiavi della disgrazia del capitalismo finanziario dell'euro, allora ogni mezzo dovrebbe essere lecito per liberarsi di questi delinquenti dell'economia.           
Come si può evitare questo sfrenato liberismo che uccide il lavoro e aumenta la povertà? Con un sistema che sia regolato da leggi improntate ad una concezione SOCIALE dell'impresa, anche di quella privata. E come si chiama questa economia?  Si chiama socialismo. E come si chiama quel socialismo che protegge le imprese nazionali sottraendole al liberismo della globalizzazione? Si chiama socialismo nazionale. Lo volete chiamare fascismo? Fate pure. Ma i disonesti e gli stronzi non si dichiarino antifascisti andando poi contro se stessi mentre non si accorgono di essere essi stessi dei fascisti se sono contro il liberismo. Ma per questa massa di imbecilli, ben rappresentati da quegli scellerati privi di cervello dei cosiddetti centri sociali, che di socialità hanno nulla, essere antifascisti significa favorire ulteriori invasioni favorendo anche l'invasione islamica. Che vadano ad arruolarsi tra le file dei tagliagole dell'ISIS. 
commenti
30 
13:3328 Feb

La galassia neo leghista
dalla Le Pen a Casa Pound

La nuova Lega dimentica la secessione e punta all'unità nazionale. Svolta a destra, con un nuovo think tank firmato Buttafuoco e Fusaro. E conquista la piazza che fu di Giorgio Almirante
     

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La Lega non mi piace in quanto non l'ho mai ritenuta un vero partito ma piuttosto una sorta di raduno folkloristico , fatto tra amici (mi vengono in mente le ampolline riempite di acqua sorgiva alle feste padane, a mo' di leggenda celtica), e altre facezie....
ma mi pare che con Salvini si siano un po' evoluti e abbiano lasciato alle spalle queste note di "colore".
E non mi piace in quanto difende la caccia (Salvini stesso ci va).
Tuttavia, SE è il modo per uscire da questa pastoia della UE, ben venga, anche se ob torto collo dovrò accettare....
la faccenda del PIL mi fa ridere amaramente: una crescita dello 0,1 è una lenticchia nel minestrone: le aziende chiudono, le imprese falliscono, il lavoro non c'è, aggrapparsi a questo 0,1 stitico è prendere la gente per il sedere.
Ma evidentemente alla gente piace farsi prendere per il sedere.

Cecilia

Anonimo ha detto...

Il pci-pds-ds-aids ha sempre avuto più bracci "armati" (brigate rosse,picchiatori del sindacato,gladio rossa ecc).Queste merdacce dei centri asociali sono nient'altro che esseri patetici teleguidati dai Ds-Aids capaci solo di tirare qualche pietra, disturbare manifestazioni,picchiare persone isolate,scarabocchiare muri con scritte del tipo "fuoco ai CIE", non sapendo che così facendo si fanno ancora più odiare anche da chi prima non li considerava.Quste merdacce non vanno oltre al vandalismo perchè non hanno fegato e tutto da perdere essendo essi in gran parte figli dell'intellighenzia sinistra italiana (magistrati di MD,sindacalisti,giornalisti,politici,ecc). E' dai tempi di Berlinguer che il pci-pds-ds-aids non ha nulla a che fare col "socialismo" avendo esso abbracciato l'atlantismo con tutti gli annessi e connessi, chi continua a votare questa gente lo fa per difendere la propria posizione(apparato statale e parastatale) o per ignoranza.


W Муссолини

Anonimo ha detto...

Ho appena letto una notizia che non esito a definire vergognosa, tratta da Il Giornale, e di cui riporto alcuni stralci:

"Spunta l'ultimo atto di Mattarella da giudice costituzionale: lo Stato deve pagare la pensione di invalidità agli immigrati anche se non hanno la carta di soggiorno"
"Agli stranieri senza carta di soggiorno, ma legalmente presenti in Italia, non può essere negata la pensione di invalidità, in particolare se questa è grave come la cecità".
"Con la sentenza firmata anche da Mattarella, la Consulta stabilisce che anche gli immigrati senza la carta di soggiorno hanno non solo diritto alla pensione ma anche alle indennità accessorie."

Non riesco a mettere il link, ma basta andare sul sito del Giornale.
Saranno contenti quei dementi che difendono a spada tratta questi invasori.

Dopo non vengano a lamentarsi che questi soggetti hanno più diritti di noi.
Cecilia