mercoledì 4 marzo 2015

LETTERA LASCIATA NEL SITO DI UN DEFICIENTE DI SUCCESSO: ANTONIO PENNACCHI (MELIUS: PERNACCHI)

Dopo averla ascoltata a La 7 (ottoemezzo) ho avuto la conferma che lei (come dimostra la sua biografia) è una testa di cazzo che ha fatto sempre il saltimbanco passando da un partito all'altro e da un sindacato all'altro dopo varie espulsioni. E' stato del M.S.I., poi della sinistra extraparlamentare, poi del P.C.I., poi del P.S.I., prima della C.G.I.L. che l'ha sbattuto fuori, poi della UIL. In ogni sua apparizione alla TV ho colto una costante: lei non sa fare mai un discorso che abbia delle frasi che siano sintatticamente compiute, commettendo anche svarioni grammaticali. Nella citata trasmissione l'ho sentita dire: "Non vorrei che la sinistra si costruisca...". O ignorante! nononostante una laurea in lettere (con che votazione?). Avrebbe dovuto dire: "Non vorrei che la sinistra si costruisse...". Ma lei che laurea ha preso in lettere se non conosce la latina consecutio temporum? Chi le riscrive in italiano i romanzi se non conosce nemmeno l'uso corretto dell'italiano? O i correttori di bozze di note case editrici sono ignoranti come lei? Non mi ricordo se sia stato lei o quell'altra testa di cazzo di Andrea Scanzi (Il Fatto Quotidiano) ad avere rimproverato Buonanno (Lega Nord) per aver detto  che gli zingari appartengono alla feccia della società. A questa feccia appartengono maggiormente individui come lei che si sciacquano la bocca con i soliti termini razzismo, xenofobia etc. Ormai non sanno dire altro. Chi è contro la continua invasione che stiamo subendo è uno xenofobo razzista. L'antirazzismo è divenuto una professione nell'uso di termini che ormai fanno parte dei deficienti ignoranti come lei, che ritiene che l'immigrazione sia un fatto naturale anche quando si presenta come invasione. In questo modo si giustificano tutte le invasioni della storia e l'invasione diventa un titolo di proprietà. Lei è un deficiente anche perché, nonostante abbia fatto l'operaio per 30 anni, ha la testa giusta, cioè quella di cazzo, per non capire, come stanno capendo in Germania, che l'invasione sta ormai facendo concorrenza alla classe operaia per tenere bassi i salari dei cittadini tedeschi. Ora lei se ne può fregare degli operai con i diritti d'autore tratti dai gonzi che comprano i suoi romanzi di merda, che certamente non passeranno alla storia della letteratura italiana. Si chiarisca le idee (ammesso che la sua testa glielo permetta) leggendo un mio articolo dal mio blog pietromelis.blogspot.com

domenica 1 marzo 2015


LA FECCIA DEI CENTRI SOCIALI. NON CAPISCONO CHE OGGI LA VERA SINISTRA E' A DESTRA

L'avverto che anche ciò che ho scritto nel suo sito ufficiale verrà ripetuto nel mio blog.




  1. Antonio Pennacchi

    www.antoniopennacchi.it

1 commento:

Sergio ha detto...

Caro Melis, come Lei sa in francese il congiuntivo imperfetto è sparito (probabilmente per questione eufoniche - non dovevano piacere molte quelle forme (que j'aimasse, que nous finissions ecc.). E, strano a dirsi, la lingua francese funziona lo stesso con tanti saluti alla consecutio temporum. Per dire che non è veramente necessaria.
Detto questo, essendo uno della vecchia guardia, rimpiangerò la scomparsa del congiuntivo imperfetto che però in italiano e spagnolo tiene ancora abbastanza bene. Le lingue si evolvono, se continua così fra 30 anni in Italia si parlerà inglese (e i classici italiani li leggeranno alcuni antichisti nelle università, Islam permettendo.