lunedì 18 maggio 2015

CANI E BAMBINI. LA MALEDETTA CONCEZIONE ANTROPOCENTRICA

RICEVO DAL MIO CORRISPONDENTE IN SVIZZERA PAOLO RICCI (sito BAILADOR.ORG)
Premetto che io personalmente dei bambini dell'Africa o non Africa me ne frego. Chi non è in grado di assicurare una vita decorosa ad un figlio (che non ha chiesto di nascere) dovrebbe evitare di far figli. Non gliel'ha mica prescritto il medico. Per quanto riguarda poi i bambini dell'Africa mi lasciano completamente indifferenti le loro immagini sfruttate per esempio da SAVETHECILDREN. A cui ho telefonato suggerendo provocatoriamente che ero disposto solo a contribuire per la loro eutanasia. Io non ho voluto figli per non complicarmi l'esistenza anche economicamente e perché dovrei occuparmi dei figli degli altri? Cazzi loro. Che si estinguano. Io mi estinguerò senza lasciare discendenza. Che si estinguano anch'essi. Non valgono più di me. Io li vedo già adulti e fare altri figli per aumentare la popolazione sulla Terra provocando altri squilibri ambientali a danno di altri esseri viventi. Più poveri sono e più figli fanno. Si dice che nel 2050 la popolazione terrestre sarà almeno di 10 miliardi. Il che significa ulteriore squilibrio ambientale, maggior numero di allevamenti di morte per sostenere la maggiore fame della specie umana. La terra coltivabile è minima rispetto all'estensione delle terre emerse. Dunque non vi potrà essere cibo per tutti. L'unica rimedio è la diminuzione della popolazione. Ma la follia umana non può capirlo. All'inizio del XX secolo la popolazione umana era ancora di un miliardo e mezzo. In un secolo è passata a 7 miliardi. Dove si vuole arrivare? La Terra non è proprietà degli uomini ma di tutti gli esseri viventi. Meno si è e meglio si sta. Perciò bando al pietismo degli imbecilli.   

GIAN ANTONIO STELLA, I CANI E LA SUORA Tempo fa il giornalista Gian Antonio Stella, castigatore delle caste, disse che non si può paragonare l’abbandono di
un cane su una autostrada a un furto di denaro pubblico.
Giorni è apparsa una sua intervista a una suora che potete leggere cliccando sul link
http://archiviostorico.corriere.it/2011/marzo/17/parla_piu_delle_unghie_dei_co_9_110317016.shtml
«Sono indignata, amareggiata, scandalizzata, confusa. Leggo di iniziative per adottare i cani a distanza. Vedo nei
supermercati reparti interi dedicati agli alimenti per animali, alla loro cura, ai loro giocattoli... I giocattoli! Ripeto: io
li amo gli animali, ma santo Iddio! Ad Adua i bambini muoiono per delle sciocchezze, magari solo perché manca la
cannula per metterli sotto flebo e reidratarli. Basta una diarrea infantile per uccidere un neonato in 24 ore. Come
posso accettare questo abisso fra l' attenzione per gli "amici dell' uomo" e il disinteresse invece per l' uomo?»
Stella sembra ce l’abbia con i cani, è evidentemente una sua fissazione.
L’intervista è la solita roba sul perché aiutare i cani e non i bambini e in parte è comprensibile.
Dopo aver letto l’intervista ho letto una frase detta dal Papa che si chiedeva se piangiamo quando vediamo i barconi
che affondano. La risposta è semplice. Sì, piangiamo, proviamo sgomento, vergogna per quello che accade. Ma ora
poniamo noi una domanda al Papa, a Stella e alla suora:
se entrate in un mattatoio e vedete gli occhi spalancati per il terrore degli animali che vengono massacrati, se entrate
in luoghi ove avvengono orrendi esperimenti su esseri viventi e osservate le loro sofferenze, se vedete le mute dei
cani fare a pezzi le volpi, se vedete animali afflitti in immondi canili, se li vedete patire ed essere umiliati nei circhi,
negli zoo o massacrati indifesi dai fucili dei cacciatori… piangete ?
O non ve ne frega niente?
L’attacco dei cattolici verso gli animali é costante. Si dipana attraverso i secoli e mai cesserà
I bambini etiopici? Una soluzione si può trovare. È quella scelta da Gesù di Nazareth: vendere i tesori e gli immobili
del Vaticano, incluso lo strabiliante appartamento di Bertone, e dare tutto ai poveri.
E per Stella tagliarsi il 20% del suo cospicuo salario e donarlo regolarmente alla suora.
Ma con i soldi che girano con la corruzione e le ricchezze che emana il capitalismo selvaggio questa santa donna va a
prendere i cani? Non trova altro? Non riesce a pensare ad altro? Pensi ai salari dei grandi manager. Al furto continuo
della finanza gonfiata. Pensi alla vergogna del mercato dell’arte dove un Giacometti ha il valore di 114,20 milioni di
dollari e un Picasso vale 179,3 milioni di dollari. Il Ballon Dog di Koons - che sembra fatto di preservativi di metallo
gonfiati - 58,4 milioni di dollari. Punti alle caste, giustamente, indicate da Stella, che traboccano euro a palate, non
vada a prendere gli animali domestici .Pensi alla Chiesa da millenni schierata dalla parte dei ricchi e dei grandi
latifondi. E se Bergoglio sta cambiando, ammesso che ci riesca, ce ne sono voluti di secoli. Diciamo due millenni?
Da parte nostra continueremo a difendere e aiutare gli animali perché abitano con noi questo dilaniato pianeta. E
continueremo a detestare la visione specista - monoteista che ci crede unici sulla Terra. Ma neanche condivideremo il
culto cretino degli animali e delle unghie dei cani non ce ne frega nulla. Rispettiamo gli animali e li proteggiamo
perché sono nostri fratelli e sono come noi gettati in questo mondo.
Un giorno un uomo arriva in paradiso. Un angelo lo accoglie e lo accompagna. Vede animali correre liberi, uccelli
volare, foreste frusciare, delfini saltare dalle acque. Poi vede tre grandi città chiuse da altissime mura e totalmente
coperte. Chiede all’angelo: “Chi vive in quelle città?”
L’angelo risponde: “Ci vivono ebrei, cristiani e islamici. Tutti i credenti del monoteismo”
“E perché vivono chiusi là dentro?” Domanda l’uomo
“Perché credono di essere i soli in paradiso e perché non credono che in paradiso ci possano essere animali.”
“E sai una cosa” conclude l’angelo “ognuno hai suoi gusti come il folle che metteva i cabbasisi sulle rotaie per sentirli
schioccare!”
۩

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La concezione antropocentrica della religione Cattolica è stata per me, il motivo principale per uscirne. A cui ha fatto seguito, in un secondo momento, il passo successivo, quello di diventare ateo-agnostico.
Tutto quello che lei, egr. prof. Melis ha scritto o ha riportato, è vero ed è purtroppo sancito a chiare lettere dal Regolamento Ufficiale del credente cattolico, cioè il Catechismo. E precisamente agli art. 2417 e 2418. Che così recitano, art. 2417: Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. È dunque legittimo servirsi di animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori. E anche per ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli (quali sono questi limiti e chi li stabilisce? Nessuno) e contribuiscono a curare o a salvare vite umane (mai provato da alcuno). Art. 2418: E contrario alla dignità umana (non alla dignità dell'animale) far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono fare oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone. -
Finché ci saranno questi articoli nel Catechismo, ogni Cattolico deve attenervisi, Papa compreso (che non ha alcuna intenzione di modificarlo, anzi è un buon divoratore di animali, uccisi da altri.) Speriamo che col mutare dei tempi la Gerarchia Cattolica modifichi tali articoli a favore degli animali e che introduca anche qualcosa a salvaguardia dell'ambiente agricolo e forestale così fortemente depauperato. Lo dovrebbe fare, non in senso generico, come si esprime oggi la Gerarchia, per il "creato". Ma dovrebbe esprimersi col termine singolare, riferito ad ogni animale, in quanto essere vivente e pertanto portatore di diritti. Ma temo che questo la Chiesa Cattolica non lo farà mai, anche se sta facendo e dovrà fare i conti con le continue e graduali defezioni di tanti adepti animalisti, che io preferirei definire piuttosto biocentristi.
Grazie, Anton.


Pietro Melis ha detto...

Vi è qualche teologo cattolico che è migliore del papa. Cito su tutti il biblista Paolo De Benedetti (di origine ebraica) che in "Teologia degli animali" afferma l'immortalità dell'anima di tutti gli animali.
Ricordo che vi fu un santo di nome Francesco (da Paola) che fu assai migliore del carnivoro di Assisi, che visse solo 44 anni. Francesco da Paola (1416-1507) fu un vegano per tutta la vita e visse 91 anni

Anonimo ha detto...

Solo una precisazione. P. De Benedetti pur essendo stato battezzato cattolico, è sempre rimasto a mezza strada tra Ebraismo, religione di origine della sua famiglia e Cristianesimo in generale piuttosto che cattolicesimo. Tant'è che in un suo scritto "Dialogo con l'Ebraismo - Garbaoli 9-7-2011", dice: "Se mi chiedono se sono ebreo o cristiano, io dico: di domenica sono cristiano, di sabato sono ebreo, gli altri giorni dondolo."
Grazie, Anton.

Pietro Melis ha detto...

Grazie della precisazione. Giovedì su La 7 (Anno Uno) vi sarà un documento critico terribile sugli allevamenti di morte e su come vengono trasportati nei mattatoi. Dovrò ascoltare senza guardare. Maledetti assassini.

Anonimo ha detto...

Condivido il pensiero del Prof.Melis e anche i suoi toni per niente concilianti.
Maledette suore, che cavolo vanno a incrementare la popolazione in Africa, se non si sono riprodotte loro facciano al limite facciano fare lo stesso agli africani.


A me spiace moltissimo delle strage di stupendi animali selvatici, non dell'umana specie crudele assassina della natura.


aldoMIL

Pietro Melis ha detto...

Io scrivo fuori delle righe contro coloro che non meritano rispetto.

Anonimo ha detto...

Il substrato su cui si fondano le culture e le dottrine organizzate degli ultimi due millenni è l'antropocentrismo, ossia la visione che considera l'essere umano in posizione di superiorità morale e intellettiva rispetto al resto dell'ecosistema. Gli odierni culti religiosi (superiorità morale) e l'ossessione scientifica (superiorità intellettiva) emanano da lì.

Ma se convincere gli esseri umani che sono "speciali" è facile (e nella mente dei più la società artificiale umanocentrica ha già preso il posto della società naturale), convincere la natura, invece, lo è un po' meno.
Infatti tutto ciò che fino ad oggi la razza umana è riuscita ad inventarsi per dimostrare la sua presunta superiorità si riduce all'elaborazione di tecniche di sfruttamento dell'ecosistema e di scuse per continuare a farlo.

Quindi, per dimostrare in qualche modo che l'antropocentrismo abbia delle fondamenta, la società umana ha tentato per secoli - e ancora tenta - di "sottomettere" quella naturale.
In questo contesto, i detentori del potere rappresentano con ottima approssimazione - e non potrebbe essere altrimenti - il resto dell'umanità: una razza inebriata dall'autocelebrazione dei propri presunti privilegi.

Insomma, di Madre Natura l'umanità non riesce a fare a meno, ma piuttosto che ammettere la fallacia delle premesse, c'è da scommettere che dai tentativi di sottomissione si passerà alla devastazione così da poter finalmente dire: "Lo vedi chi è il più forte?".

Alla faccia della superiorità morale (e pure di quella intellettiva).

Er Braciola

Pietro Melis ha detto...

Peccato che il suo lodevole commento sia firmato con Er braciola. Dovrebbe sceglierne un altro. Non pubblicherò un altro suo commento con questo rivoltante pseudonimo, che fa pensare che si tratti di uno a cui piace la braciola di maiale.