mercoledì 17 febbraio 2016

DOMENICO DE MASI: BISOGNA DISTINGUERE IN UNA SCALA DI VALORI

Si riferiva al fatto che un uomo  deve essere considerato sempre superiore ad un cane. 
Gli ho risposto: Ha ragione. Infatti nella scala dei valori lei vale meno di un cane. Molta umanità vale meno di un cane altrimenti anche il peggiore criminale varrebbe più di un cane. Ma anche gli idioti come lei valgono meno di un cane perché un cane non dice le cazzate che dice lei. Che cazzate vengono da un sociologo.
Passa a Citazioni di Mariano José de Larra - [modifica]. Chi non ha tenuto con sé un cane, non sa cosa sia amare ed essere amato.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

I cani sono migliori degli esseri umani. Sanno dare affetto e amore incondizionati e non tradiscono mai.
I cani hanno tutti uno sguardo profondo e buono, gli esseri umani no.
Gli manca solo la parola.

Vanya

Anonimo ha detto...

Anche quelli che molto spesso, come insegna la cronaca, sbranano senza un motivo apparente qualche bambino indifeso, magari appartenente allo stesso nucleo familiare del proprietario...?

Gianni

Pietro Melis ha detto...

La colpa è sempre dell'uomo che ha selezionato razze di cani per la loro aggressività (come rottweiler e pitbull), e in ogni caso manca di prudenza nel lasciare che tali razze giochino con dei bambini, che hanno dei comportamenti scomposti che possono manifestare una se pur involontaria aggressività a cui il cane reagisce con violenza sentendosiaggredito. E' questione di educazione.E di tutti i numerosi esempi di affezione di cani che qualche volta si lasciano morire dopo la morte del "padrone"?

Alessio ha detto...

Infatti molti cani sono andati tutti i giorni vicino alla TOMBA del padrone morto, cadendo in uno stato depressivo a causa della perdita, proprio come accade agli umani più affezionati: solo che la mente presuntuosa di questi sostenitori della superiorità umana nega l'evidenza o addirittura si inventa spiegazioni contorte, dice che quello degli animali non si può chiamare amore ma solo sottomissione, istinto, o cose simili, ma sono ridicoli, perché allora lo stesso potrebbe dirsi delle persone. Anzi, le persone sono semmai egocentriche e secondo me spesso mentono a se stesse anche quando fanno il bene, agiscono più per gratificare l'ego che per l'altro in sé.

Pietro Melis ha detto...

DAL MIO LIBRO IO NON VOLEVO NASCERE.
Non posso fare a meno di raccontare la commuovente storia di Fido. Il padrone Carlo Soriani, che abitava a Luco di Mugello, l'aveva trovato cucciolo e ferito. Ogni mattina Fido alle 5,30 svegliava il padrone sapendo che a quell'ora doveva alzarsi per prepararsi e prendere la corriere che l'avrebbe portato al lavoro, essendo operaio in una fabbrica di Borgo San Lorenzo. Alle 19 Fido era sempre puntuale alla fermata della corriera in attesa del ritorno del padrone, che alcune non scendeva dalla corriera e di nascondeva dietro il sedile per farsi cercare da Fido, che, dopo che tutti gli altri erano scesi, saliva per andare a scovare il padrone. Ritornavano sempre insieme a casa. Ma un brutto giorno, il 30 dicembre del 1943, uno dei tanti vigliacchi ed inutili bombardamenti americani distrusse la fabbrica causando la morte del Soriani. Per la prima volta quel maledetto giorno Fido attese inutilmente il padrone. Ma un cane non può capire. Eppure Fido qualcosa si sarà pur domandato. Perché il mio padrone non scende più dalla corriera? Egli non poteva pensare di essere stato abbandonato perché continuava a vivere nella casa del padrone. Dunque doveva essere vivo. Questo soltanto può avere pensato. Qualche causa di forza maggiore, pensò certamente Fido, deve avere trattenuto altrove il mio padrone. Prima o dopo tornerà. Perché gli animali non vivono coscientizzando la morte. Sotto questo aspetto sono più fortunati degli uomini. Ma Fido aspettò con tenacia il ritorno per 14 anni, andando alla fermata della corriera cinquemila volte. Fido venne premiato in vita con medaglia d'oro il 9 novembre 1957 durante una cerimonia nel Comune di Borgo San Lorenzo. Sino a quando un giorno, l' 8 giugno 1958, forse aspettando ancora il ritorno del padrone, fu trovato senza vita in un podere vicino alla sua casa. Fu sepolto all'esterno del cimitero di Luco, vicino alla tomba del padrone. Lo scultore Salvatore Cipolla costruì per lui un monumento raffigurandolo in piedi con la testa rivolta verso Borgo San Lorenzo. Della morte di Fido diede notizia il quotidiano la Nazione, ma già alcuni settimanali (tra cui la Domenica del Corriere con grande disegno di Fido in copertina) tra il 1957 e il 1958 avevano narrato la storia di Fido.

Pietro Melis ha detto...

LE IMMAGINI / NUOVA ZELANDA
Bimbo e labrador inseparabili
insieme anche in ospedale

Alessio ha detto...

Professore, purtroppo esistono anche gruppi facebook aperti da idioti che propagandano l'odio verso i cani, uno di questi si chiama "Io odio i cani", in pratica un solo deficiente (subanimale) apre post in cui dichiara di detestare i cani accusandoli in modo ridicolo di deturpare l'ambiente sporcando: addirittura in Germania nel novembre 2013 stava per uscire una rivista trimestrale dedicata agli.......odiatori di cani! Poi per fortuna la cosa non è andata in porto.

P. S. A proposito, come sta Laika?

Pietro Melis ha detto...

Laika è stabile, ma non è più vivacee attenta come prima. Ha il passo lento. Ha un grande appetito,ma forse è procurato dal gardenale, che però la intontisce. Viviamo giorno pe giorno. Lunedì farà un controllo soprattutto per il fegato. Dopo Laika non voglio più cani.Mi hanno intristito la vita. Ogni volta una tragedia.Ne va di mezzo anche la mia salute.