domenica 20 marzo 2016

TALIS PATER TALIS FILIUS

Un padre che si permette di difendere il figlio assassino aggiungendo la cosa per lui principale, che il figlio non fosse omosessuale, non che fosse uno spietato assassino, frequentatore di locali schifosi di omosessuali dove vi era spaccio di droga. Al suo posto avrei rinnegato la paternità rinnegandolo come figlio e chiedendo per lui la pena di morte. Ma perché questi squallidi locali non vengono chiusi? 
di Antonella Baccaro
A ROMA L’ADDIO A LUCA

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Dolore e rabbia, parte
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
oggi si nega la realtà con le parole. basta dire "sono stato frainteso" o "sono sicuro che non è così" e le parole diventano più importanti dei fatti reali.
è un mondo alla rovescia !
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Purtroppo i pederasti a volte sono dei soggetti pericolosi oltre che malati. La pederastia è una condizione patologica che andrebbe curata, ma non è assolutamente una malattia facile da debellare. Molti pederasti oggi sono convinti di agire per il meglio mentre in realtà commettono atti contro natura e decenza a volte con risvolti penali importanti. E' notorio che la sinistra italiana e parte della magistratura li proteggono (basta guardare il caso "Forteto" dove si sono inculati bambini per quaranta anni affidatigli dalla magistratura fiorentina e con il beneplacito delle istituzioni politiche della sinistra locale.
Un paese dove i pederasti sono liberi di fare quello che vogliono è un paese sbagliato. Un paese finito. Un paese distrutto. Chi giustifica la pederastia è un criminale. Sia esso un genitore od un figlio.