domenica 24 aprile 2016

LA VITA SI SCONTA MORENDO

Ho invertito la chiusura di una poesia di Ungaretti che dice: la morte si sconta vivendo. [PDF]Sono una creatura - ZANICHELLI.it
Scrisse così perché si sentiva colpevole di essere sopravvissuto in mezzo a centinaia di migliaia di morti della prima guerra mondiale. Dunque la sua chiusura riflette uno stato d'animo personale. Io vado al di là del personale volgendomi verso l'universale. Di fronte al non senso della vita, di una vita senza certezze, la vita è una condanna a morte nella totale ignoranza del suo senso. Il poeta greco Teognide scrisse: "meglio non essere mai nati o appena nati varcare al più presto le soglie dell'Ade". Io vado oltre Teognide. Che cos'era l'Ade per una certa concezione greca dell'aldilà? Era un luogo dove le anime trascorrevano per l'eternità il loro stato di ombre, ormai fantasmi privi di quella coscienza che avevano avuto in vita. Un luogo di non essere. Allora sarebbe stato meglio che Teognide avesse detto: "meglio non essere mai nati". E basta.   
Ulisse nell'Ade incontra tra tante altre anime quella di Achille, che si tormenta dicendo che preferirebbe tornare a vivere anche facendo solo il duro lavoro anonimo del bracciante invece che quella dell'eroe. E allora perché essere condannati a rimpiangere per l'eternità e nella sofferenza una vita se, come disse Dante (Purgatorio, XI), di fronte all'eternità mille anni sono un battito di ciglia? E allora, tornando a Teognide, "meglio non esser mai nati". E basta. Meglio il nulla per non dover rimpiangere la vita.         

[PDF]Odissea XI, vv. 471-564 L'incontro con Achille e con Aiace ...    

2 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
è meglio non avere rimpianti per quando si morirà, non rimpiangere la vita. la vita è una sfida. la vedo così. se tu fallisci, se sbagli tutto, morirai pieno di rimpianti, di cose che avresti potuto fare ma non hai fatto, magari per vigliaccheria.
in questo caso la tua esistenza non avrà avuto alcun senso. solo in questo. lo ha invece - e mi scusi se mi ripeto - se riesco a raggiungere degli obbiettivi. che siano sul lavoro, in amore o altrove. poi si muore, certo, moriamo tutti, ma non credo al nulla. rimane qualcosa di noi. e non sto parlando di dio in cui peraltro non credo.
professore mi rendo conto che su questo punto abbiamo due punti di vista differenti. ci tenevo a esprimere la mia opinione. e credo di avere rispetto per la sua. non mi pubblichi se preferisce, non mi offenderò.
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Bisogna sforzarsi durante tutta la vita, di imparare a morire bene.
Giancarlo Matta