mercoledì 20 aprile 2016

LAIKA

Sospendo riflessioni su altri argomenti perché ho uno stato d'animo sofferente. Mai più cani nella mia vita. Me l'hanno solo intristita. Non ho mai cercato cani nella mia vita. Mi hanno cercato loro in particolari situazioni in cui, senza padrone, avevano bisogno di essere salvati. Tutti i bei ricordi vengono cancellati dalla sofferenza della malattia e della morte. Il mio ultimo libro porta la dedica a Laika con la sua fotografia a colori. Come appare anche nel mio blog riprendendola in un post dell'anno successivo in occasione della prima triste ricorrenza.
21 apr 2017 - Ieri era il primo triste anniversario della morte della mia amata LAIKA. L'ultima settimana è stata veramente dura e penosa. Faceva fatica a ...
   
Alle ore 13,30 Laika, il mio amore,  mi ha lasciato. Il cuore ha ceduto. Negli ultimi giorni si lamentenva spesso ma sembrava che volesse far capire che aveva bisogno di uscire. Bisognava sostenerla con un tutore per non gravare sulle gambe anteriori e con un sottopancia di stoffa con due manici perché non gravasse con il suoi 20kg sulle gambe posteriori. Questa mattina aveva la temperatura normale di 38,3 e ieri le è stato fatto un prelievo di sangue da inviare in un laboratorio specializzato per sapere se i dolori muscolari sopravvenuti circa 10 giorni fa quando ebbe improvvisamente la febbre a 41 fossero dovuti alla puntura di una maledetta zecca. Si saprà domani quando ormai Laika non c'è più. Durante la visita ambulatoriale la veterinaria le ha tolto il tartaro dai denti senza che si lamentasse, e, stando ancora sul tavolo, ha mangiato una intera scatoletta di tonno. Ma la sera ha mostratto maggiore debolezza sulle gambe pur sostenendola in due per la parte anteriore e quella posteriore. Negli ultimi giorni veniva aiutata da mia moglie e da un ragazzo per sostenerla in due non potendo io essere d'aiuto a causa della debolezza di una mia gamba (parestesia da ernia del disco per cui ho rinviato l'intervento avendo la mente occupata da Laika). Questa mattina, nonostante tutto alle 11 ha mangiato un'intera scatoletta speciale raramente reperibile in commercio, chiamata sensitivereabiliy, che, scoperta negli ultimi giorni, le piaceva moltissimo. Dunque temperatura normale  e ancora appetito due ore prima di lasciarmi. Come si spiega? Un veterinario ha sottovalutato la condizione di Laika dicendomi che mi poteva fissare un appuntamento per il 15 maggio. Capite? Per il 15 maggio. INCREDIBILE. Purtroppo non sarà più necessario portargliela. Non si è mai pensato di mandare un campione di sangue in un laboratorio specializzato di Poggio dei Pini, distante circa 20 km da Cagliari, per fare un esame mirato per sapere se Laika fosse stata veramente punta da una maledetta schifosa zecca, schifosa come quel dio che l'ha creata (per chi ci crede). Ci ho pensato io, ma in ritardo, portando Laika in altro ambulatorio non in quello dove Laika era stata ricoverata ed era stata controllata successivamente, ma sempre in fretta e con diagnosi che non hanno mai spiegato la debolezza delle gambe e i dolori muscolari quando doveva essere aiutata per mettersi in piedi pur sostenuta anteriormente e posteriormente. In questo ambulatorio è venuta una neurologa che aveva prescritto un esame costoso e del tutto inutile della tiroide di Laika. Con un campione di sangue da inviare a Milano. Incredibile. Che a Cagliari ci si debba rivolgere a Milano. Perdita di tempo. Non è riuscita nemmeno lei a capire quale fosse la causa delle convulsioni che ebbe Laika l'11 gennaio. Un esame superficiale servito a nulla. Prescrizione: continuare con il gardenale contro il rischio di ulteriori convulsioni più il canidroid per la tiroide. Ma non è tanto l'alto costo dell'esame della tiroide (300 euro più la visita specialistica di 75 euro servita a nulla) che conta nel mio caso. Quanti se lo possono permettere? Il direttore dell'ambulatorio dove era stata ricoverata Laika dopo l'ictus mi aveva fissato l'appuntamento con Laika per oggi alle 18,30. Ci sono andato egualmente facendo finta per almeno 15 minuti che Laika fosse ancora in vita, prima di dirgli la verità dell'assenza di Laika, per domandargli quali fossero le cause dei dolori muscolari che le impedivano di camminare normalmente. Nessuna chiara risposta. Ho detto a questo veterinario di avere sempre sottovalutato lo stato di Laika. Pareri contrastanti all'interno dello stesso ambulatorio. Laika aveva avuto improvvisamente forti convulsioni e d'urgenza con un taxi fu portata nell'ambulatorio 24 ore su 24 più vicino a casa. La neurologa dopo l'esame della tiroide prescrive a Laika il canidroid che ha avuto subito effetti negativi. E che ho tolto subito. Un'altra dell'ambulatorio, chirurgo operante con il direttore,  mi dice di togliere il canidroid e di continuare solo con il gardenale. Ha aggiunto il deltacortene per tre giorni e poi per giorni alterni per altri cinque. Come antinfiammatorio contro i dolori muscolari. Ma dopo i primi 3 giorni un altro veterinario, non dell'ambulatorio, l'unico che si degnasse di fare visite domiciliari, ma sempre in fretta, ci ha detto di toglierlo perché il cortisone abbassa le difese immunitarie. E l'ha sostituito con un antinfiammatorio (metacam) privo di cortisone. Ma senza alcun giovamento. Il direttore dell'ambulatorio, che conosco da almeno 25 anni, quando si è sentito accusare di avere sottovalutato lo stato di Laika ha cercato di calmarmi e di imbonirmi dicendo che aveva avuto sempre una grande stima per me anche dal punto di vista intellettuale. Perché non ha mai pensato di fare un'ecografia all'addome per sapere se Laika avesse dei tumori? Questa ecografia fu richiesta in altro ambulatorio il giorno prima del decesso e doveva venire a casa l'ecografa due giorni dopo, non potendosi supporre che Laika se ne andasse il giorno dopo. Infatti in questo altro ambulatorio Laika era tranquilla, con temperatura normale e si fece fare una pulizia dei denti senza alcun lamento per toglierle con una pinza il tartaro che si era accumulato. Sembrava le facesse piacere. Ricomparvero i denti bianchi. Dopo di che, stando ancora sul tavolo, mangiò un'intera scatoletta di tonno. Perché nell'altro ambulatorio il direttore non pensò mai di farle un'ecografia all'addome? Ma per ora non voglio infierire su di lui facendo il suo nome. L'accusa principale, che gli ho ripetuto in faccia, è di non avere mai pensato di far fare in laboratorio attrezzato, non nel suo, non attrezzato per questo, l'esame dell'erlichia per sapere se Laika, dopo essersi ripresa dall'ictus dell'11 gennaio, avesse avuto dieci giorni fa la febbre da puntura di zecca. Domani 21 lo saprò perché manca ancora l'ultimo decisivo valore nell'esame del DNA. Se il risultato risultasse negativo allora Laika non è morta per puntura di zecca. L'alternativa qual' è? Tumore alla testa? Non si sa. Bisognerebbe fare l'autopsia aprendo il cranio e vedere il cervello. Ma voglio che Laika sia lasciata ora nella sua pace, a cui tutti siamo condannati con la morte.  Laika non è più in casa. E' stata subito portata via e "ibernata" in un'altra clinica veterinaria in attesa che venga tumulata in una bara di zinco già pronta, una di quelle di piccole dimensioni per esseri umani, nel terreno di campagna di un mio conoscente. Se ne occupa un'agenzia funebre. Io e mia moglie abbiamo cambiato stanza da letto per non vedere il posto vuoto di Laika. Un logorio psicofisico dall'11 gennaio per stare insieme con Laika. Ma gli ultimi 10 giorni sono stati terribili. Laika! Hai forse voluto che la tua sofferenza non fosse ulteriore causa  della mia e di quella di Rossella nell'assisterti con sacrificio impedendoci di dormire per portarti fuori anche alle 3 di notte quando ti lamentavi stando nella stessa posizione avendo bisogno di riattivare i muscoli e di fare fuori i bisogni rifiutando di farli in casa? Ma noi, pur soffrendo con te, ci facevamo forti della tua presenza. Il vedere i tuoi begli occhioni ci rasserenava, il tuo stesso camminare, se pur lentamente e a fatica, negli ultimi giorni ci confortava. Ci bastava la tua presenza. Ma tu improvvisamente hai detto basta. Non voglio più soffrire e non voglio farvi soffrire ulteriormente portandovi allo stremo delle forze. Ma adesso il dolore della tua assenza è maggiore della tristezza e della fatica che abbiamo condiviso. Abbiamo fatto tutto il possibile per te. 
Non abbiamo voluto figli per non complicarci l'esistenza. E io mi sono sempre domandato da ragazzo perché la gente ami complicarsi l'esistenza anche economicamente facendo figli. Per spirito di sopravvivenza dei geni? Per darsi uno scopo nella vita pensando meno alla morte? Imbecilli. Per tutti "verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (Cesare Pavese). Il gatto Fortunello, che ci veniva sempre incontro aspettandoci all'ingresso quando rientravamo a casa dopo la passeggiata  e accennava a strusciarsi con affetto su Laika al suo ritorno non capisce perché la stanza dove dormiva sul letto sia stata chiusa. Non si adatta all'altra stanza. 
Io ho solo da maledire quel dio (per chi ci crede) per avere creato una natura così mal fatta, con tutte queste malattie dovute a virus, a batteri e a parassiti. Dio maledetto, se esisti e sei onnipotente, perché non annienti almeno la Terra perché non vi siano più sofferenze? Se sei onnipotente perché non annienti con il mondo anche te stesso? Perché la tua esistenza è più schifosa di quella della schifosa maledetta zecca.                                

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso solo dirle che capisco il suo stato d'animo.

Cecilia

Roberto ha detto...

Egregio Professor Melis,
mi spiace molto; le esprimo tutta la mia partecipazione a questo suo dolore.
Da qualche mese leggo quotidianamente il suo blog.
Anch'io oggi sono un po' depresso e stanco...
Sono sempre più convinto che questa, purtroppo, e' una vita di merda, assurda, senza scopo e senza senso, nella quale la potenza della natura crea e distrugge, senza fedeltà e senza memoria, la vita di ogni essere vivente, facendo soffrire terribilmente le persone più buone e sensibili.
Meglio non essere mai nati... come già ammoniva anche il saggio Sileno...
Non saprei che altro dirle.
Un caro saluto.
Roberto

natascia prinzivalli ha detto...

La vita è davvero ingiusta.Non aggiungo altro.Ciao Laika

Anonimo ha detto...

professore,
le mie condoglianze.
abbiamo parlato altre volte di come gli animali abbiano una dignità sconosciuta alla maggior parte degli esseri umani.
io credo che i bei ricordi restino. capisco il dolore ma i ricordi devono restare altrimenti la vita non ha senso. questa è la mia opinione, se me lo concede.
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Un grande abbraccio

Anonimo ha detto...

Sono anch'io addolorato per la morte della sua cara Laika. Conosco questo tipo di dolore così profondo, così sconfortante, perché anch'io qualche anno fa ho subìto la morte della cagnetta di casa che avevamo chiamato Chanel. Uno yorkshire di taglia medio-piccola che trovammo per strada, di cui nessuno rivendicò lo smarrimento, dopo averlo pubblicizzato con numerosi avvisi.
Morì quattro anni dopo per insufficienza renale cronica. Il dolore per me e i miei familiari sembrava inarrestabile, poi pian pianino col passare del tempo si è tramutato in un dolore più accettabile, meno devastante. Adesso sopravvive nei miei ricordi con indicibile nostalgia.
Cordialmente,
Anton.
P.s.: Credo che sarebbe stato ancor più devastante e inconsolabile il dolore, se la povera Laika o la mia Chanel fossero morte a causa di un incidente stradale anziché per malattia. Cosa che purtroppo capita di frequente per gli animali che sono costretti a vivere nel nostro ambiente alterato e modificato e dall'invadente traffico di veicoli a motore ad uso e consumo esclusivo dell'uomo.

RIC ha detto...

Partecipo al suo stato d' animo avendo vissuto alcune volte queste emozioni.
Ho sempre detto mai piu' animali in casa. Avevo anch'io un pastore tedesco Laika anche lei. Ora mi ritrovo con due gattine abbandonate da piccole che spadroneggiano in casa sui divali riverite e coccolate . Litigano sempre per venire sotto le coperte per dormire con noi.

Saluti prof. Melis.
Riccardo

Anonimo ha detto...

professore,
pensavo alla sua riflessione.
non so se sia meglio non essere mai nati.
il problema è che la fortuna sembra distribuita a caso, senza una logica, senza un criterio e senza giustizia.
ci sono vite - a mio avviso - che sono davvero senza senso. piene di dolore e basta. penso a chi ha una malattia genetica per esempio. in questo caso capisco l'odio verso dio, pur non credendoci.
però se appena si riesce a raggiungere un obbiettivo, una soddisfazione - in campo lavorativo o affettivo - io non me la sentirei di maledire mia madre solo perché mi ha messo al mondo.
comunque è la mia opinione.
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Professore,
la morte di Laika mi addolora. Il mio gattino e'stata investito da una macchina che passava vicino al cancello della mia abitazione.Ho pianto tutta la mattina.
Sono d'accordo con quanto ha scritto Roberto,anch'io la penso cosi'.
Un caro saluto.
Maria

Anonimo ha detto...

Carissimo Piero,

sono infinitamente dispiaciuta per la morte della Vostra amatissima Laika.
Tra le peggiori beffe a cui siamo condannati dalla vita vi è proprio
quella di vedere i nostri cani (gatti e altri animali), i nostri
affetti più sinceri, andarsene via molto prima di noi, costringendoci
a convivere con la loro dolorosa assenza.
Comprendo non solo la tua tristezza, ma anche la tua rabbia verso
questa esistenza.....
Al riguardo, scendendo di livello dal grandissimo Pavese, mi viene da
citare Bob Dylan quanto strimpella " sono nato senza chiederlo, senza
volerlo moriro'" .....
Ho sempre pensato che i preziosi strumenti dell'intelligenza e della
curiosità mi avrebbero aiutato a trovare, se non un senso, almeno la
capacità di accettare pacificamente tutto questo "non senso"....E
invece, nonostante lo sforzo e la volontà del pensiero l'unica
risposta che fin'ora sono riuscita a darmi è che la vita, quasi
sempre, non vale pena di essere vissuta...
Partendo da questo presupposto, in mancanza di una possibilità di
scelta (ab origine) cerco allora di concentrarmi sulla qualità della
vita.....
So che è una magra consolazione per chi resta, ma il fatto che Laika
abbia vissuto tanti giorni gioiosi al fianco di un amico amorevole
come te e se ne sia andata andata circondata dal vostro affetto
incondizionato, ti deve dare conforto....

Un caro saluto a te e a Rossella

Con grande affetto

Anna

Anonimo ha detto...

Caro Piero
mi dispiace molto per la scomparsa di LaIKA. Anche noi abbiamo sofferto per la morte di Oscar e abbiamo deciso di non avere più cani, per cui ti comprendiamo perfettamente.
Un abbraccio fraterno
Salvatore e Oriana