mercoledì 6 aprile 2016

ODIO, DUNQUE ESISTO

Ho imitato la famosa frase di Cartesio "Cogito, ergo sum". Da qui il corruttore della filosofia moderna Cartesio (con lui infatti si fa iniziare la filosofia moderna) trasse la conclusione che esistono due sostanze, quella pensante e la materia, come se potesse esistere un pensiero senza materia (in effetti Cartesio aggiunse una terza sostanza, quella divina, dotata di solo pensiero). Cartesio aveva effettuato un paralogisma (o falso ragionamento) trasformando il pensare in una sostanza. Infatti Hobbes, materialista, nelle risposte alle Meditazioni metafisiche di Cartesio disse, ridicolizando Cartesio: allora se passeggio sono una passeggiata. E io aggiungo: se canto sono una cantata. Il risultato tremendo fu che per Cartesio solo gli uomini erano dotati di pensiero, e trasformò l'attività del pensare in una sostanza pensante. Per dimostrare poi che l'uomo ha anche un corpo dovette prima dimostrare l'esistenza di Dio. Saltiamo la fasulla dimostrazione, che riprende l'argomento ontologico di S. Anselmo (Proslogion). Poiché l'uomo ha la tendenza a credere  di avere anche un corpo questa tendenza deve essere vera altrimenti Dio sarebbe ingannatore per avermi dotato di questa tendenza. La conclusione fu che gli animali, non essendo sostanze pensanti, sono solo macchine e dunque non soffrono. Nessuno era mai arrivato a questa conclusione aberrante. 
Odio Cartesio e tutta l'umanità che è causa  della sofferenza degli animali come se essi fossero macchine. Non riesco ad avere sentimenti di compassione per le sofferenze umane se si tratta di individui che, per il solo mangiare carne, sono la causa di tutte le maggiori sofferenze degli animali non umani, i quali sono sempre innocenti anche quando sono predatori, non potendo cambiare la loro natura. Posso solo odiare quasi tutta l'umanità, fatta di ipocriti mandanti delle stragi e che fanno finta di avere la coscienza a posto, mentre sono peggio dei macellatori che si sporcano la mani di sangue per gli ipocriti nel loro sporco "lavoro".    
Se un Dio esistesse quasi tutta l'umanità dovrebbe credere nel Dio di Jago che nell'Otello di Verdi canta l'aria "Credo in un Dio crudel che mi ha creato simile a sé e che nell'ira io nomo". E dopo la vita, conclude l'aria, la morte è il nulla.    

Otello Libretto: Atto Secondo

Tito Gobbi interpreta Jago e canta "Credo in un Dio crudel ...

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
anch'io penso che non ci sia nulla, che non rimanga nulla dopo di noi, e che le domande sul senso della vita siano mal poste e prive di senso.
tuttavia penso che l'amore verso una persona a noi vicina dia senso alla nostra esistenza. fanno così anche gli animali, se ha notato. e hanno ragione, anche se non lo sanno ! pensi alla cagna con i suoi cuccioli. è amore profondo, almeno quanto quello umano, se non di più ! inoltre gli animali non sono capaci di odio profondo, e in questo sono certamente superiori all'uomo.
saluti,
marco

Pietro Melis ha detto...

Ho detto che odio quasi tutta l'umanità, non tutta. Si salva una piccola minoranza entro cui dovrei porre lei.

Anonimo ha detto...

professore,
grazie per la stima. è reciproca.
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Professore secondo lei: l'empatia è una qualità o una debolezza dell'essere umano?
A mio modesto parere è un sentimento che scaturisce dall'uomo preda (in origine) che si ritrova ad essere un predatore, e non accetta la sua natura acquisita nel corso dell'evoluzione. Rinnega la sua posizione di vantaggio scaturita dalla scalata forzata o fortuita della catena alimentare. Se non fossimo diventati commensali prima e predatori dopo la Natura avrebbe tratto estremamente vantaggio dalla nostra "non evoluzione" da cui scaturisce il male attuale, ossia l'incessante antropizzazione del pianeta. L'empatia non è un istinto universale appartenente al regno animale a differenza dell'istinto materno (che viene confuso con l'amore) o dell'istinto alla riproduzione ad esempio; è un sentimento attuale derivante dalla non accettazione della nostra posizione.
I sentimentalismi come si sa annebbiano il giudizio, ma ammetto che oggi come oggi, non sia per niente facile accettare ciò che siamo.

Pietro Melis ha detto...

Non so come risponderle perché l'umanità è diversificata dalle culture, che hanno allontanato l'uomo dalla natura. L'empatia è inversamente proporzionale alla lontananza. Lo riconobbe il filosofo Davide Hume (Ricerca sui principi della morale). Accade un terremoto in Cina con migliaia di morti? E chi se ne frega! Sono più di un miliardo. E poi sono anche crudeli nelle loro tradizioni alimentari. Per me più cinesi muoiono e meglio è. Avviene un terremoto in uno Stato islamico? Che bello! Meno sono gli islamici e meglio è. Si ammazzano tra loro bande di mafiosi e camorristi? Che bello! Ma l'empatia esiste in una famiglia mafiosa e tra famiglie mafiose collegate. Dunque tutto dipende dal collegamento affettivo, sia nel bene che nel male. Schpenhauer (Il fondamento della morale) scrisse che nell'uomo vi sono due sentimenti opposti, di odio (di distruzione) e di simpatia per chi soffre. Ma non ha specificato se sia degno di simpatia un criminale che soffra.

Anonimo ha detto...

Eccellente Professore,
complimenti per i Suoi scritti. Giancarlo Matta