sabato 7 maggio 2016

IL PAPA FRANCESCO E IL PREMIO CARLOMAGNO: UN PREMIO ANTIEVANGELICO AD UN PAPA ANTIEVAGELICO. CHIESA AL SUICIDIO

Un premio doppiamente antievangelico. Chi fu Carlomagno? Fu uno che con le armi e con assoluta spietatezza convertì le popolazioni germaniche ancora pagane a convertirsi al cristianesimo. Sino a giungere a fare passare a fil di spada 800 sassoni prigionieri, e perciò non in una azione di guerra. Fu colui che apparteneva alla dinastia dei carolingi, che erano maggiordomi al servizio dei re merovingi, al cui posto governavano di fatto la Francia. Essi scalzarono dal potere i merovingi grazie al riconoscimento papale della loro autorità, che trasformò i carolingi in una nuova dinastia regnante a cominciare da Pipino il breve, padre di Carlomagno, che era un totale analfabeta. Solo alla fine della vita imparò a porre una firma sui documenti che doveva firmare. Dopo avere massacrato varie popolazioni dell'Europa centrale per ridurle ad una forzata conversione al cristianesimo, estendendo così  il regno di Francia, fu incoronato dal papa nella notte di Natale dell'800 imperatore del neonato Sacro Romano Impero (che si dissolse subito nella divisione delle diverse regioni attribuite da lui stesso ai suoi tre figli). Fu colui che non pensò mai di costruire una flotta per contrastare lo scorrazzare degli arabi per tutto il mediterraneo, di cui erano diventati padroni, come non pensò mai di contrastare il dominio arabo su tutta la Spagna. Egli era interessato solo ad una politica continentale. Che significato ha allora il premio Carlomagno consegnato all'attuale papa? Ha un doppio e contraddittorio significato, di cui non si sono resi conto nemmeno i cretini che glielo hanno assegnato. Accettando tale premio il papa ha accettato i metodi cruenti con cui la spietatezza delle armi unificò l'Europa sotto il cristianesimo papale facendo del papa il futuro pretendente ad una supremazia della Chiesa sui popoli del Sacro Romano Impero. La stessa incoronazione dell'800 aveva questo significato: il riconoscimento che l'imperatore e i futuri regnanti dei regni o dei principati dell'Impero, con un imperatore reso ormai una figura simbolica perché privo di reali poteri sui diversi regni o principati all'interno di una apparente unità dell'Impero, con una Francia ormai uscita dai confini dell'Impero, derivavano la loro autorità dai papi, con la conseguente lotta per le investiture quando sia l'imperatore che i re che governavano su diversi regni dell'Impero cercarono di sottrarsi all'autorità papale, che aveva come arma la scomunica. Ricordare il famoso esempio  dell'imperatore germanico Enrico IV a Canossa in ginocchio dal papa dopo la scomunica. Il premio Carlomagno ha un significato del tutto antievangelico in quanto l'accettazione di tale premio comporta la giustificazione dell'espansione del cristianesimo in Europa con la violenza delle armi. Mentre questo papa va sempre predicando la pace tra i popoli. Gesù non pensò mai che il cristianesimo dovesse espandersi con la violenza delle armi e non con la spontanea conversione nascente dalla predicazione, se pur con la minaccia che chi non si fosse convertito facendosi battezzare non si sarebbe salvato. Lo disse a quei pochi apostoli che, secondo le favole dei Vangeli, incontrò  dopo la favola maggiore della sua resurrezione prima della sua ascesa al cielo. Notare come si racconti che Gesù si sia mostrato solo a pochi apostoli dopo la resurrezione, mentre avrebbe dovuto avere interesse a mostrarsi in Gerusalemme di fronte a tutta la popolazione di essa per dimostrare che era risorto. Evidentemente il racconto evangelico della resurrezione è solo una favola. 
D'altra parte lo stesso premio Carlomagno, e questa è l'altra faccia del premio, contrastante con la prima, è in netto contrasto con l'ingerenza di questo papa nelle questioni politiche degli Stati. Ingerenza che mai si era avuta da parte dei suoi predecessori oltre i confini dell'Italia da quando scomparve lo Stato della Chiesa nel 1870. Egli ha affermato che l'Europa è divenuta fiacca, ha perso la sua anima, la sua identità perché interessata solo a questioni di potere, al danaro. Il papa vuole dare la sveglia a "un'Europa stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che hanno ispirato l'Europa sembrano aver perso forza attrattiva...Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell'uomo, della democrazia e della libertà?", si è domandato ad alta voce Bergoglio esortando ad "aggiornare l'idea di Europa" affinché torni ad essere "capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacità: la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare"
Parole a ruota libera, nella totale confusione tra morale e diritto. 


E allora che rimedio propone questo sciagurato? Innanzi tutto bisogna notare che la storia dell'Europa  è stata una  storia di guerre anche tremende (sino alla seconda guerra mondiale). Ma nonostante queste guerre essa ha avuto una sua identità grazie a quell'unificazione culturale che sovrastava la divisione e le guerre tra gli Stati Europei. Si pensi che proprio nel XX secolo, quello che vide due guerre mondiali, si ebbero la maggiori scoperte in campo scientifico data la circolarità di pensiero tra gli scienziati di tutta l'Europa, che fu sempre unita culturalmente, prima con il Rinascimento, poi con rivoluzione scientifica del XVII secolo, per passare poi all'Illuminismo e alle stesse guerre napoleoniche, che unificarono l'Europa portando il vento della rivoluzione francese. La circolazione delle idee, sia filosofiche che scientifiche, fu la vera identità europea. Quale unità propone ora questo papa? Da una parte la critica giusta ad una Europa che ormai pensa solo ad una unità economica e monetaria, cioè ad una falsa unità  che, aggiungo io, non può nascondere la profonda disparità di interessi economici sotto la dittatura di una spieatata burocrazia  della falsa Unione Europea, di cui bisogna auspicare la fine al più presto perché ogni popolo europeo riacquisti la sua sovranità. Dall'altra, in contraddizione con il riconoscimento della perdita di unità europea oltre quella monetaria, del tutto fasulla, la proposizione di una politica dell'accoglienza sotto il motto "migrare non sia un delitto" e la proposizione di un Europa multiculturale. Questo papa è un vero schizofrenico oppure non si rende conto delle sue scellerate affermazioni. Prima di tutto non dovrebbe intromettersi nelle questioni politiche, perché tale intromissione è antivengelica. Gesù disse che è più facile che un cammello passi attraverso la gomena di una nave (e non attraverso la cruna di un ago, come sempre è stata tradotta malamente questa frase a causa della similitudine tra le corrispondenti parole greche) piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli. Ricordare ciò che disse al giovane ricco che gli aveva domandato che cosa dovesse fare per conquistarsi il regno dei cieli:  vendi tutte le tue ricchezze  dandone il ricavato ai poveri e seguimi. Il giovane ricco gli voltò le spalle e se andò. Non era scemo. Gesù non pensò mai per questo che fosse compito degli Stati l'abolizione della povertà. Altrimenti non vi sarebbe stato alcun merito individuale. Disse infatti anche altro a questo proposito: non fate come i farisei che, quando fanno la carità, suonano la tromba (per dire, sotto metafora, che la facevano in pubblico per farsi vedere il più possibile senza un reale spirito di carità), ma quando fai la carità falla in segreto e non sappia la sinistra quel che fa la destra, e il tuo Dio, che ti vede nel segreto, ti premierà. Ho citato a memoria. Orbene, imporre la carità rivolgendosi agli Stati per predicare la giustizia sociale è quanto di più antievangelico si possa concepire. Ma non basta. La politica dell'accoglienza nei riguardi dei cosiddetti migranti (in realtà degli invasori) è doppiamente antievangelica in quanto pretende di accogliere questi migranti ponendo a carico delle tasse dei cittadini il loro mantenimento (il che esclude qualsiasi merito individuale), e in secondo luogo la politica dell'accoglienza significa oggi introdurre in Europa il peggiore nemico del cristianesimo che è la presenza in aumento dei musulmani, che non sono convertibili al cristianesimo, e perciò non integrabili, nonostante questo papa, da emerito cretino, o da folle, creda che li si possa integrare in Europa e pretenda dagli Stati la loro integrazione. Nella sua folle politica di un'Europa multiculturale questo papa sta egli stesso distruggendo l'identità europea, di cui contraddittoriamente denuncia la mancanza per la perdita del multiculturalismo europeo, non accorgendosi, a causa della sua totale incapacità di avere una visione della realtà storica, che il passato multiculturalismo dell'Europa, nonostante tutte le guerre, rientrava entro una comune identità culturale che in parte era data anche dal cristianesimo. Questo folle oggi intende per multiculturalismo  anche l'accoglienza dell'invasione araba, che è una bomba di cui egli stesso sta accendendo la miccia. Fatte tutte queste considerazioni che cosa si può desiderare? Che per il bene stesso della Chiesa cattolica questo papa scompaia al più presto perché sta distruggendo sia la Chiesa sia l'Europa propagandando con le false sinistre l'ideologia malefica della società multiculturale e multirazziale. E ciò in contrasto con il premio Carlomagno, che, come si è visto, non concepiva un Impero che non fosse tutto cristiano, anche a costo della violenza delle armi, mentre oggi la Chiesa preferisce presentarsi dottrinalmente disarmata di fronte alla quarta invasione islamica, dopo quella araba e dei turchi selgiuchidi e ottomani.  Un papa antievangelico che ormai è anch'egli preda del relativismo avendo rinunciato a presentare come unica verità religiosa quella cristiana.                                                     

15 commenti:

Sergio ha detto...

Caro prof. Melis,

sostanzialmente d'accordo con Lei su quel che scrive. Una perla a molti poco nota: il sanguinario Carlomagno è stato addirittura canonizzato (per aver diffuso - con le armi - il cristianesimo ed essere stato il braccio armato della Chiesa). Di questo strano santo non c'è più traccia - tranne che in un piccolo comune dei Grigioni (Svizzera) dove il culto di San Carlomagno è ancora vivo (la cosa ovviamente è puro folclore). Del resto anche un altro assassino, Costantino, è stato canonizzato (e credo la canonizzazione sia ancora riconosciuta dalla Chiesa ortodossa). Chi faceva gli interessi della Chiesa, anche con le guerre e le stragi, acquistava meriti in cielo e in terra! Chissà, forse era il braccio armato della Divina Provvidenza.

Il caso Bergoglio. È effettivamente un caso grave, tanto che una personalità tedesca, il teologo Spaeman, paventa un vero e proprio scisma. Bergoglio ha messo da parte la dottrina ed è diventato un politico che interviene pesantemente negli affari italiani ed europei proponendo la distruzione pura e semplice di queste unità (Italia, Europa). È pura follia. Abbattere tutti i muri come dice lui, significa non solo cancellare l'identità dei paesi europei e anche il cristianesimo, ma anche il capitalismo e la proprietà privata (spaccia il suo pauperismo e comunismo per spirito evangelico - difatti la prima comunità cristiana a Gerusalemme praticava la comunità dei beni, un comunismo ante litteram).
(continua)

Sergio ha detto...

(continuazione)

Follia dunque. Ma come si dice c'è un metodo in questa follia. E secondo me il metodo è questo. Bergoglio ha capito che ormai più nessuno in occidente, nemmeno i teologi, credono nelle stupidaggini della fede (recentemente un cardinale (!!!) tedesco ha detto che lui non crede né nel concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo né nella resurrezione di Gesù). Semplicemente incredibile! Ai tempi di Galileo (appena 400 anni fa) questo cardinale sarebbe stato fatto a fettine dall'inquisizione, rosolato a fuoco lento, poi squartato.
Poiché dunque ormai quasi nessuno più crede in occidente Bergoglio non parla più di fede ma punta tutto sul fare, sulla cosiddetta misericordia. Bando alle chiacchiere (gli articoli di fede) bisogna aiutare i poveri, spossessarsi dei propri beni, abbattere muri, aiutare tutti, dare a tutti un tetto, un lavoro dignitoso (sicuro, non precario), un reddito, la casa, un pezzo di terra ecc. ecc. Anche Bagnasco rimprovera il governo di non fare abbastanza contro la disoccupazione (ci provi lui a fondare un'impresa e a gestirla bene). Il comportamento, per altro contraddittorio di Bergoglio, riscuote successo. Dà una mano alla boccheggiante Unione Europea e piace molto a sinistra. Dunque la fede non conta più, contano le opere di bene. Chissà cosa pensa il povero Ratzinger, suo vicino di casa. Dovrebbe essere allibito, stupefatto (ma anche Ratzinger sollecitava l'invasione). Vede però anche che Bergoglio suscita simpatie e risolleva un po' le sorti della Chiesa. Allah e il Dio trino e Jahvè sono la stessa cosa, dice Bergoglio, Dio è unico.
Non bisogna fare proselitismo, aggiunge. Dunque sconfessa l'opera bimillenaria dei missionari che ormai dovrebbero limitarsi a fare la carità senza insistere sugli articoli di fede. Ogni tanto Bergoglio accenna di sfuggita a Gesù, salvatore del mondo, ma non ci crede nemmeno lui. È un papa politico, il cacio sui maccheroni dell'UE come la concepiscono Juncker, Schulz e la Merkel. Poveri di tutto il mondo, invadete l'Italia e l'Europa, è vostro diritto.
C'è dunque del metodo nella follia di Bergoglio. È una fuga in avanti per sopravvivere, dato che l'Europa e l'occidente sono di fatto scristianizzati. Cerca dunque l'alleanza delle fedi. Oggi possiamo ancora dire tranquillamente che Dio non esiste, bestemmia per gli islamici, e che l'imene di Maria era sfondato come quello di tutte le donne che fanno sesso o hanno figli. Anche questo è per l'islam una bestemmia, perché questi scemi sostengono davvero che Maria era vergine. Chissà, con l'aiuto dell'islam, anche le "verità di fede" cristiane torneranno in auge, si rischierà la pelle a farsi beffe della religione.

Anonimo ha detto...

Papa Francesco è uno dei peggiori papi che ci siano mai stati. Era un milione di volte meglio il precedente papa Ratzinger, a modo suo serio e preparato, a differenza di questo che ogni giorno ne combina una.

Anonimo ha detto...

professore,
il premio carlomagno, così come il premio kalergi, sono da inquadrare nella politica del new world order, che vuole un comunismo "no borders", come dicono i black block, mondiale ed europeo, con un unico stato totalitario. che annullerà ogni differenza di genere, di cultura e di razza. omologando tutti sullo stesso piano. per chi ci sta, ovviamente ! altrimenti ci sarà sempre la galera... bergoglio, come napolitano, incarnano bene questo "ideale" ( le virgolette sono d'obbligo ! ) ...che è pura follia !
saluti,
marco

fabioto70 ha detto...

se tu non credi non cercare tutte le scuse per cercare di far dire agli altri il contrario di cio che dicono.

noi cattolici aborriamo questo PAPA perché ci sembra lavori per il demonio, ma che c'entra sputtanare la religione cristiana???

questo è un tuo personale problema irrisolto, noi abbiamo fede in DIO , crediamo in gesù CRISTO nato per opera dello Spirito Santo dal ventre di una, ovviamente, Vergine le cui apparizioni si ripetono costantemente nei momenti bui della storia

Pietro Melis ha detto...

Prima di tutto è bene non darsi del tu, per lei comeper gli altri. Mi fa piacere che molti cattolici aborriscano questo papa e mi compiaccio con lei per questo. In secondo luogo non dica che io ho sputtanato il cristianesimo (viso anche che nel mio blog appaio autore di un libro (800 pagine) in cui si legge come sottotitolo "Nelle sue radici greco-romano-cristiane). Ma io ho il diritto di riconoscere che sul piano storico i Vangeli sono solo delle favole. Se lei crede in queste favole nessuno le toglie la libertà di crederci, purché nessuna religone pretenda di dettare legge in uno Stato laico. Il cristianesimo ormai vive in Stati secolarizzati, mentre purtroppo non è così per gli Stati islamici, dove la disgrazia maggiore della storia che è il Corano identifica le norme di quel pazzesco libro con le leggi dello Stato. Per questo motivo questi Stati sono parassiti dell'Occidente, da cui tutto debbono importare. Se non esistessero interessi economici nell'esportazione questi Stati islamici verrebbero ridotti allo Stato di impotenza assoluta. Dunque è lo stesso Occidente che (pecunia non olet) che favorisce il permanere nella storia della pazzia islamica e del terrorismo.

Anonimo ha detto...

Ma alla fin fine, di cosa ci si meraviglia?
Che il papa sia, dica e faccia quello che fa, fa parte della legge del sistema.
Egli è un burattino nelle mani di burattinai ed esegue quel che gli viene detto.
La politica, le istituzioni, TUTTO ormai ha preso la piega del buonismo e dell'accoglienza forzata: perché mai LUI dovrebbe essere diverso?
Segue l'onda che viene imposta dall'alto, poiché nemmeno lui è ormai in grado di fare il "boss" a casa sua (come facevano i papi di un tempo quando erano dei veri capi dello Stato Pontificio).
Proviamo ad ipotizzare un papa (sempre minuscolo per me) che difenda ad oltranza il cristianesimo: passerebbe per essere un pontefice fuori dal tempo, anacronistico e demodè, non in linea coi tempi, mentre il pontefice è diventato (dal polacco in poi), una sorta di "modello" per il popolo.
Se egli avesse un atteggiamento da strenuo difensore delle radici cristiane, sarebbe considerato un papa chiuso nella sua rocca inaccessibile, vetusto e all'antica.
Quindi per scendere ad un livello "popolare" deve mostrare a tutti costi di essere in linea coi tempi , e quindi con l'accoglienza e tutto il "cucuzzaro" (per dirla alla Totò).
Il papa ormai segue anch'egli diktat dall'alto, deve piegarsi volente o nolente, e se non vuole, come avrebbe fatto Ratzinger, trovano il modo di cacciarlo via (con scuse ovviamente di comodo).
Se vuole la "poltrona" deve assoggettarsi perfino lui.
Purtroppo siamo in un tunnel in cui le cose si stanno mettendo in un certo modo e anche il capo della chiesa deve piegarsi.
Magari dentro di sé la pensa diversamente, ma sa che gli costerebbe CARO.

Cecilia

Sergio ha detto...

@ anonimo

"Egli è un burattino nelle mani di burattinai ed esegue quel che gli viene detto."

E chi sono o sarebbero i burattinai? La massoneria, la Trilaterale, Soros, Napolitano?
Più probabile che senta l'aria che tira e che si adegui senza raccomandazioni esplicite di qualcuno
(che è anche difficile immaginare). Non si dimentichi che la Merkel criticò aspramente Ratzinger
per il discorso di Ratisbona (e la Merkel è insignita dell'ordine di Kalergi ...). Insomma, tira una
certa aria e il papa è costretto suo malgrado a stare al gioco, assecondando il
mondialismo, l'omologazione universale. Che significa però anche la fine del cristianesimo
come lo abbiamo conosciuto, com'era fino agli anni Cinquanta e anche Sessanta. Del resto
non ci sono più grandi questioni teologiche da dibattere, nuovi dogmi da proclamare.
Forse proclamerà il dogma dell'accoglienza.
Uno che però difendeva ad oltranza il cristianesimo era Ratzinger (e naturalmente anche Wojtyla).
Be', proprio ridicoli non erano. Wojtyla ha restaurato la Chiesa dopo il disastro del Concilio Vaticano,
e Ratzinger, anche lui un tradizionalista all'antica, ha proseguito per questa strada, però con
gravi e imprevisti incidenti di percorso (ha rischiato un processo negli Stati Uniti per aver coperto la pedofilia,
si è inimicato l'islam con il discorso di Ratisbona). Bergoglio innova, sta facendo addirittura
la rivoluzione - tra la costernazione dei cattolici, di tanti cattolici. Si può tranquillamente
affermare che è un papa eretico: ha di fatto abolito l'opera missionaria, critica il proselitismo,
dunque il cristianesimo non è più la vera religione, solo una fra le tante (vedi le scappellate
a destra e a manca, baci e abbracci a ebrei e islamici). Una cosa impensabile ai tempi di Pio XII.
Ma non credo che Bergoglio tema di perdere la poltrona. È ormai anziano, vive con un polmone solo,
e ha detto che il suo sarà un pontificato breve. Forse si ritirerà. Che buffo sarebbe avere tre
papi, ci sarebbe da ridere.

RIC ha detto...

Certamente questo Papa e' Il peggiore di tutti . Un imbecille che si piega al volere
del mondialismo voluto e creato dai suoi e nostri stessi nemici.
Come gia' detto sono miscredente ovvero molti dubbi mi assalgono ma la certezza che questo Papa distrugga la chiesa e' un evidenza sotto gli occhi di tutti.Ma lui e' solo
una marionetta nelle mani di chi vuole distruggere le religioni che hanno lasciato un segno morale nella vita umana.Nessuno critica il buddismo o religioni varie sparse per il mondo .Ma la consacrazione di Isabella di Castiglia venne ostacolata dal B'NAI BRITH una religione minore che conta al massimo 20 milioni di adepti riusci'a far desistere i suoi predecessori... da qui si capisce chi comanda nella chiesa cattolica.
L' ultimo papa degno di rispetto sotto il profilo religioso rimane per me Papa Pacelli ,ovvero Pio XII. Stiamo attenti !! Stanno mettendo la religione cristiana contro quella mussulmana portandoci ad una guerra totale ( ordo ab caos)dalla cui distruzione emergera'una sola religione che sta per ora alla porta ad osservare le nostre beghe da bar in attesa che gli eventi maturino per assestare il colpo finale.
E la sua sede sara' proprio la' dove si e' gia' deciso avra' sede il nuovo governo modiale. Sapete dove.Non dico oltre per non attirare ulteriori attenzioni su questo blog che non mi appartiene ma mi ospita.
Per saperne di piu' il libro ( cronache dell' anticristo ) di Maurizio Blondet e' molto eloquente.Lo si puo' trvare su : www.effedieffe.com
Saluti prof. Melis . Riccardo

Anonimo ha detto...

@ Sergio
Non sono un anonimo perché mi firmo.
Comunque, io penso che questo papa (la mano sul fuoco non ce la metto perché nessuno, né io né lei o altri abbiamo la sicurezza), non parli solo per bocca sua ma che riceva delle "indicazioni". Lei chiede se questi burattinai sono la Massoneria, La Trilaterale, etc...e perché no?
Mi pare evidente che ormai ci siamo incanalati verso un tipo di situazione che è stata decisa a tavolino.
Il papa non ne è indenne; può pure essere che lui personalmente abbia quel tipo di idee a prescindere, e che sia stato eletto pappa non a caso, ma perché sapevano come la pensava. O sapevano che era malleabile e non riluttante a piegarsi ai diktat, poiché, al contrario di quello che scrive lei, anche con un solo polmone si può essere tremendamente attaccati al potere e sapersi sottomettere per tenere ben saldo il cadreghino.

Cecilia

Anonimo ha detto...

Eccellente Professor Melis,
il Suo articolo è -come sempre- rigoroso e pienamente condivisibile. La "chiesa cattolica", come centro di potere è oramai allo sbando ed avviata lungo un declino rapido e probabilmente irreversibile. E il "popolo"-cattolico rimarrà in attesa o addirittura andrà alla ricerca di quella nuova forza che lo dominerà.
Temo che quella forza sarà la barbarie islamica.
Un cordiale e rispettoso saluto da Giancarlo Matta.

Anonimo ha detto...

Ho scritto "pappa" e non papa, errore di battitura....

Cecilia

Alessio ha detto...

Professore, non c'entra, ma io ritengo molto fastidiose quelle persone che ti danno del "tu" al primo incontro, come se volessero prendere subito confidenza (mi riferisco all'utente sopra, ma il discorso è generico).A volte lo fanno anche perché non provano stima o rispetto verso l'altro. Trovo anzi che il "Lei" abbia un grande valore e una grande bellezza: indica rispetto, stima reciproca.

Anonimo ha detto...

professore,
si è parlato nei commenti di massoneria, di trilaterale, del piano kalergi - vicino idealmente al premio carlomagno - ma basta ascoltare d'alema : da una decina d'anni dice che dobbiamo importare persone per rimpiazzare i figli che gli europei non fanno più ! degustibus ! che d'alema sia massone ?
saluti,
marco

antonio ha detto...

Ecco l'ultima flatulenza orale di questo kamikaze di bianco vestito:
"Di fronte all'attuale terrorismo islamista, bisognerebbe interrogarsi sulla maniera in cui si è esportato un modello di democrazia troppo occidentale in paesi dove c'era un potere forte, come in Iraq. O in Libia, con una struttura tribale". Al quotidiano cattolico francese La Croix, papa Francesco non lesina certo le critiche all'Occidente: "Non si può andare avanti senza tenere conto di questa cultura. Come diceva un libico un po' di tempo fa: 'Prima avevamo Gheddafi, ora ne abbiamo 50'".

Nell'intervista a La Croix Bergoglio torna a tendere la mano all'islam. "La coesistenza tra cristiani e musulmani è possibile - spiega - in Centrafrica, prima della guerra, cristiani e musulmani vivevano insieme e devono reimparare a farlo oggi. Il Libano mostra che ciò è possibile". E cita l'esempio dell'Argentina. "Vengo - sottolinea nell'intervista - da un paese dove coabitano con buona famigliarità. I musulmani venerano la Vergine Maria e san Giorgio. In un paese dell'Africa, mi hanno detto che per il Giubileo della misericordia i musulmani fanno a lungo la fila alla cattedrale per passare la posta santa e pregare la Vergine Maria". Papa Francesco non crede che "ci sia oggi una paura dell'islam, in quanto tale, ma di Daesh (Isis, ndr.) e della sua guerra di conquista, tratta in parte dall'islam". "L'idea di conquista è inerente all'anima dell'islam, è vero - argomenta il Santo Padre - la si potrebbe interpretare, con la stessa idea di conquista, la fine del Vangelo di Matteo, dove Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni".

Dopo aver affrontato le problematiche legate al rapporto con l'islam, papa Francesco affronta l'emergenza immigrazione invitando l'Occidente a mostrarsi più accogliente. "La peggior accoglienza (per i migranti) è di ghettizzarli, quando bisognerebbe al contrario integrarli - spiega il Pontefice all''intervista al quotidiano francese - a Bruxelles, i terroristi erano dei belgi, figli di migranti, ma venivano da un ghetto". E prosegue: "A Londra il nuovo sindaco (musulmano) ha prestato giuramento in una cattedrale e sarà senza dubbio ricevuto dalla Regina. Questo mostra per l'Europa l'importanza di ritrovare la sua capacità di integrare - continua - penso a Gregorio il grande, che ha negoziato con quelli che chiamava barbari, che si sono poi integrati".

Il Santo Padre accusa la Francia di tendere a "esagerare la laicità" per colpa di "un modo di considerare le religioni come una subcultura, non una cultura vera e propria". "Uno Stato dev'essere laico - ammette, però, Bergoglio - gli Stati confessionali finiscono male". Secondo il Pontefice, "una laicità accompagnata da una solida legge che garantisce la libertà religiosa offra una cornice per andare avanti". E spiega: "Siamo tutti uguali, come figli di dio o con la nostra dignità di persone. Ma ciascuno deve aver la libertà di esteriorizzare la sua fede". La Francia, conclude papa Francesco, "dovrebbe fare un passo avanti su questo tema, per accettare che l'apertura alla trascendenza sia un diritto per tutti".

Articolo tratto da " il giornale "