lunedì 18 luglio 2016

E ORA CHI PAGA? NOI TUTTI CON LE TASSE. L'ARROGANZA DELLA CASTA MAFIOSA AL DI SOPRA DELLE LEGGI

I giudici che hanno condannato un mio omonimo facendogli fare 18 anni di carcere prima di riconoscerlo innocente debbono pagare di persona con il licenziamento da giudici e degradandoli a cancellieri solo perché abbiano ancora uno stipendio con cui pagare anch'essi in parte e a vita il danno prodotto perché sarebbe solo una parte di quello che dovrà pagare lo Stato, cioè tutti noi. L'ultima legge sul risarcimento danni a carico dei giudici quando facciano sentenze aberranti o comunque risultanti poi ingiuste prevede ancora che si possa fare causa solo allo Stato. Con l'ultima variante ridicola che solo questo sgoverno poteva inventarsi: il giudice che ha sbagliato sarà tenuto a risarcire il danno pagato anticipatamente dallo Stato partecipando con un prelievo mensile dal suo stipendio. Il che significa che questi giudici dovrebbero campare centinaia di anni per restituire allo Stato  almeno una parte del risarcimento del danno anticipato dallo Stato buffone, che non prevede mai il licenziamento nemmeno quando si tratti di errori così gravi da dover ritenere le loro decisioni "ABERRANTI", come dice - udite!, udite! - una sentenza della stessa Cassazione.   

«In tema di risarcimento del danno per responsabilità civile del magistrato, l'ipotesi di colpa grave di cui all'art. 2, comma 3, l.n. 117/88 sussiste quando il comportamento del magistrato si concretizza in una violazione grossolana e macroscopica della norma ovvero in una lettura di essa contrastante con ogni criterio logico, che comporta l’adozione di scelte aberranti nella ricostruzione della volontà del legislatore, la manipolazione assolutamente arbitraria del testo normativo e lo sconfinamento dell’interpretazione nel diritto libero» (Cass. Sez. III, sentenza n. 7272 del 18 marzo 2008).

lichieri240 Cronaca Nera

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