giovedì 18 agosto 2016

LE OLIMPIADI AFFRATELLANO I POPOLI...

...anche con i nord coreani e i cinesi? CHE IPOCRISIA! Guardate questo nordcoreano che ha dedicato la medaglia d'oro ad un dittatore pazzo che governa la Corea del nord e che invita a mangiare i cani uccidendoli a bastonate perché così la carne è più tenera e la pelliccia non deve essere buttata. E così in tutti gli Stati di area cinese. Ma evidentemente agli organizzatori delle Olimpiadi non interessano le crudeltà contro gli animali degli Stati che vi partecipano. Nonostante sin dal 1978 l'ONU abbia stilato una Carta dei diritti degli animali vietando che questi vengano sottoposti a sofferenze. Cliccate sul rettangolo nero e inorridite. Ma di questo scempio agli organizzatori delle Olimpiadi gliene importa nulla. MALEDETTO CIO (Comitato Olimpico Internazionale). Nulla gliene è importato al CIO che questo nord coreano abbia dedicato la sua medaglia ad un dittatore pazzo. Il CIO ha cacciato l'egiziano che secondo il rito (non previsto per altro dal regolamento) si era rifiutato di stringere la mano e fare l'inchino all'avversario isreaeliano che l'aveva battuto. Il CIO ha fatto sapere che il comportamento dell'egiziano "è stato contrario alle norme del fair play e contro lo spirito di amicizia presenti nei valori olimpici". Il Comitato olimpico ha quindi "fortemente condannato l'azione di El Shehaby e lo ha mandato a casa". Ora immaginatevi se la stessa cosa fosse capitata all'avversario del coreano rifiutandosi di stringere la mano ad un rappresentante di un popolo soggiogato da un dittatore pazzo della Corea del Nord.  Non avrebbe forse dovuto avere tutti i motivi di rifiutare le norme che impongono un ipocrito spirito di amicizia? Gli amici uno se li sceglie, non li può imporre il carrozzone degli ipocriti del CIO.    

Rio 2016, Judoka egiziano rifiuta di stringere la mano ad avversario ...

LE IMMAGINI / RIO 2016

La medaglia d'oro più triste
Il nordcoreano è impietrito


L'invito di Kim Jong Un: «Mangiate carne di cane, è la più nutriente ..





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1 giorno fa - Come combattere il problema della fame di milioni di persone in Corea del Nord? Il regime di Kim Jong Un ha promosso — tornando a stupire, ...

Corea del Nord, Kim Jong Un ai cittadini affamati: «Mangiate carne di ...

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1 giorno fa - Corea del Nord, Kim Jong Un ai cittadini affamati: «Mangiate carne di cane, è la più nutriente». di Federica Macagnone. Un popolo affamato e ...





L’invito di Kim Jong Un: «Mangiate carne di cane, è la più nutriente»

Il Governo della Corea del Nord ha promosso una campagna mediatica a favore della carne dell’animale per combattere la povertà alimentare nel Paese: «Uccideteli a bastonate per ottenere una carne più buona, e conservate anche la pelliccia»


Kim Jong Un (Epa)
Come combattere il problema della fame di milioni di persone in Corea del Nord? Il regime di Kim Jong Un ha promosso — tornando a stupire, ancora una volta, in negativo — una campagna nella quale invita i cittadini a mangiare la carne di cane. Davanti a un popolo che vive nella povertà e nell’angoscia che un giorno le minacce di guerra del dittatore vengano prese sul serio dalle superpotenze, il governo di Pyongyang sta cercando di convincere i cittadini che «la carne di cane contiene più vitamine di quella di pollo, manzo o maiale». Una mossa disperata di una dittatura isolata, portata avanti con pubblicità mirate a sottolineare le proprietà terapeutiche per stomaco e intestino dell’alimento, che in Corea è tradizione mangiare. Ma l’orrore non si ferma qui: gli spot del governo su radio, televisione e internet (come racconta il Korea Times), arrivano a suggerire di uccidere il cane a bastonate per ottenere una carne più buona, conservandone anche la pelliccia. Inoltre, nei messaggi, si citano anche vecchi proverbi, come quello secondo cui una sola fetta di carne di cane è sempre la miglior medicina. «C’è un vecchio detto che anche una fetta di dangogi può essere una buona medicina durante i giorni del cane». Immediate e inutili le proteste degli animalisti.

Il consumo di carne di cane nel mondo
Mangiare cane è un’usanza molto diffusa in alcuni Paesi asiatici. La carne è considerata prelibata, si pensa abbia proprietà curative ed è credenza popolare che d’inverno riscaldi dal freddo: questo ha dato origine negli anni anche a un diffuso mercato del contrabbando (molti vengono dalle strade, altri sono allevati illegalmente, o rapiti e portati via dalle case dove abitavano). La carne di cane non è consumata esclusivamente in Corea del Sud, ma anche in Vietnam, Thailandia, India, Indonesia, Filippine e Cina, nella parte Nord Est e anche in alcune regioni del Sud come Guizhou, Guangdong e Guangxi.
Dopo il Festival di Yulin arrivano i Bok Nal coreani
Non esiste solo il Festival «della mattanza» di Yulin in Cina (in calendario anche quest’anno per il 21 giugno a GuangXi), ma anche la tradizione dei Bok Nal coreani (qui spiegati da Paola D’Amico), i «giorni del cane», durante la quale migliaia di animali vengono uccisi per essere mangiati. L’opinione pubblica aveva già espresso indignazione — anche con numerose petizioni — in occasione delle Olimpiadi del 1988 a Seul, manifestando il proprio disgusto per il consumo di carne di cane. Secondo la World Dog Alliance, 30 milioni di cani all’anno sono macellati, cotti e mangiati. Circa 70% sono animali da compagnia sottratti alle famiglie. Ma le tradizioni non devono essere pretesto di (inutili) crudeltà. Non è superfluo ricordare che anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale sottoscritta il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’Unesco a Parigi, con lo scopo di fornire un codice etico per sancire i diritti che spettano ad ogni animale si sottolinea come nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad «atti crudeli e se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia» (articolo 3, comma b).
Brambilla: «Kim affama il suo popolo»
«Il dittatore nordcoreano Kim Jong Un prima affama il suo popolo e poi lo invita a mangiarsi carne di cane. Da tanto, immenso disprezzo per tutto e tutti traggono alimento due tragedie: quella di milioni di coreani ridotti in completa schiavitù e quella di milioni di cani che, in ossequio alla campagna governativa, saranno sistematicamente braccati, catturati e macellati. Che cosa aspettano i governi del mondo libero a far sentire, anche su questo, la loro voce? L’Occidente reagisca», ha dichiarato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando la notizia. Le autorità devono impegnarsi per porre fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare, per ottenere pellicce o altri sottoprodotti, e alla commercializzazione della carne o degli altri derivati da questa attività.


1 commento:

Anonimo ha detto...

professore,
le olimpiadi di nobile hanno solo l'origine. oggi è solo business. della fratellanza tra i popoli a nessuno - tantomeno agli organizzatori - importa più niente.
un po' come il calcio. fino agli anni '70 qualcuno giocava ancora per passione. poi solo per soldi.
il caso della nord corea è emblematico. uno stato affamato dal comunismo, quindi dalla stupidità dell'uomo, che si rifà sugli animali, che non possono difendersi.
i coreani dovrebbero mangiarsi kim jon un, è abbastanza cicciottello...
saluti,
marco