domenica 7 agosto 2016

POLIGAMIA NATURALE E SODOMIA CONTRO NATURA

Che questa volta debba essere dalla parte degli islamici è veramente paradossale. In effetti Aristotele (Metafisica, I,6) scrisse una frase apparentemente banale. "Un maschio può fecondare più femmine ma una femmina può essere fecondata da un solo maschio". Questo dovrebbe significare che l'uomo è per natura poligamo e che la monogamia è contro natura. Fu istituita nell'antichità soprattutto per non disperdere il patrimonio (derivante da pater) tra troppo figli avuti da diverse donne. L'uomo doveva essere monogamo ma in compenso poteva avere le amanti che voleva (magari anche con figli naturali non riconosciuti) senza per questo essere accusato di "tradimento" nei confronti della moglie, non valendo però il viceversa. Era un reato il tradimento della moglie. Poi ci si mise di mezzo la Chiesa con il matrimonio indissolubile. La monogamia, in sostanza, è un fatto puramente convenzionale e innaturale, cioè culturale, come ci insegna d'altronde l'etologia. Infatti gli animali che vivono in branchi hanno un capo dominante che ha più femmine. Anche perché il capo, normalmente superiore fisicamente e sessualmente, tende a lasciare una discendenza maggiore in conformità con la legge della selezione naturale. La sodomia è invece innaturale perché, sino a dimostrazione contraria, non esiste il parto maschile con il coito anale. Ecco adesso il bel risultato del riconoscimento legale dell'inculamento: gli islamici, giustamente, pretendono la legalizzazione  della poligamia. Se l'Occidente riconosce valore legale a ciò che è innaturale, la sodomia, perché non dovrebbe riconoscere valore legale a ciò che è naturale, la poligamia?  Che sia questo un motivo in più perché aumenti la presenza islamica in un Occidente corrotto che equipara legalmente il culo alla vagina mentre vieta la poligamia? L'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii) reclama infatti la legalizzazione della poligamia. Questa è la conseguenza delle aberranti unioni cosiddette civili. Da notare poi che queste unioni non prevedono l'obbligo di fedeltà (come previsto, al contrario, per il matrimonio) mentre prevedono (come per il matrimonio) il diritto alla pensione di reversibilità. Si arriva così ad una discriminazione del matrimonio che non ha i maggiori vantaggi delle unioni civili. Tanto varrebbe allora abolire il matrimonio e lasciare solo le unioni civili per tutti. Ecco gli assurdi derivanti da una politica corrotta dal relativismo di cui è malato l'Occidente.



"Anche poligamia è diritto"
Piccardo (Ucoii) su Fb
dopo unioni civili a Milano

1 commento:

Anonimo ha detto...

professore,
hanno già detto che bisogna riconoscere le istanze dei musulmani, altrimenti si crea un pretesto per la violenza. questo atteggiamento si chiama "calare le braghe" ( che in fondo come concetto non è distante dalla sodomia...! )
saluti,
marco