mercoledì 21 dicembre 2016

CONFERMA SPERIMENTALE NEL CERN DELL'ESISTENZA DELL'ANTIMATERIA. FINE DI OGNI RELIGIONE

Come già scrissi anche in alcuni miei libri, solo CASUALMENTE nel momento del Big Bang prevalse la materia sull'antemaria. La trasmissione del giornale TV Leonardo naturalmente non ha tratto le conseguenze della conferma dell'esistenza dell'antimateria che si nasconde nella materia. Prendiamo l'esempio dell'atomo più semplice che è quello dell'idrogeno, formato da un protone (con carica positiva negli atomi di materia) e da un elettrone (con carica negativa in tutti gli atomi di materia). Nell'antimateria abbiamo il contrario. I protoni hanno carica negativa e gli elettroni carica positiva. Perché è prevalsa la materia sull'antimateria nel momento dell'esplosione del Big Bang che ha dato luogo all'espansione dell'energia e alla sua condensazione in materia con la fomazione, successiva nel tempo, di tutti gli atomi della famosa tavola degli elementi di Mendeleyev? Non si saprà mai. Il caso non rientra in una legge fisica. Ma una volta che casualmente, come anche nell'evoluzone biologica, la natura prende una determinata direzione, questa diventa irreversibile. Certamente se fosse prevalsa l'antimateria sarebbe stata completamente diversa la struttura dell'universo, ben sapendo che l'universo nato dal Big Bang  non è stato l'inizio assoluto di tutto l'universo, quasi che prima di esso  non esistesse alcun altro universo. Si sa oggi che lo stesso Big Bang è un episodio del tutto marginale nel pluriverso, cioè nell'insieme degli universi di cui fa parte l'universo nato dal Big Bang. Ciò precisato vi è da domandarsi: se fosse prevalsa l'antimateria si sarebbe formata la galassia, così come oggi la vediamo, di cui fa parte il nostro sistema solare? Certamente no. Vano è pensare che il prevalere della materia sull'antimateria sia parte di un disegno intelligente dell'universo. La casualità distrugge qualsiasi concezione finalistica dell'evoluzione dell'universo e perciò della formazione del nostro sistema solare. Conseguentemente anche la struttura del sistema solare con i suoi pianeti è del tutto casuale. Un irriducibile teologo direbbe che è stato Dio a porre la Terra nella giusta distanza dal sole, perché la sua temperatura non fosse troppo calda come quella dei pianeti interni rispetto alla Terra (Mercurio e Venere) né troppo fredda come quella dei pianti esterni (a cominciare da Marte). E così Dio avrebbe calcolato esattamente la massa della Terra, e perciò la sua forza di gravità o attrazione, perché l'atmosfera non fosse dissipata nello spazio nei pianeti di massa minore o schiacciata sulla superficie nei pianeti di massa maggiore. Ma un argomento simile è scientificamente soltanto ridicolo. La casualità che ha inciso sin dall'inizio del Big Bang demolisce qualsiasi concezione finalistica e perciò teologica dell'universo. Non vi può essere alcun accordo tra scienza e religione. 

Rai.tv - RaiTre - TGR Leonardo

www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/.../Page-22e7a99d-af0a-4027-a112-572b8f5ce9a3.ht...
TGR Leonardo del 20/12/2016. TGR Leonardo. News ... TGR Leonardo del 19/12/2016 ... TGR Leonardo del 16/12/2016 ... TGR Leonardo del 15/12/2016.

6 commenti:

Sergio ha detto...

Ma non si potrebbe lo stesso dire che tutto avviene necessariamente? Il caso non esiste. Noi usiamo questo concetto, il caso, perché non conosciamo tutti gli elementi che concorrono alla formazione di un fenomeno. Ho incontrato tizio per caso. Certo dal mio punto di vista non avevo previsto o cercato un incontro con tizio ma i nostri percorsi ci hanno portato all'incontro, casuale da un punto di vista soggettivo, ma in realtà necessario (visto che si è verificato). Così tutto nell'universo avviene o avverrebbe necessariamente in base alle leggi fisiche. Se Dio è - con un'espressione teologica - la "totalità dell'essere", l'universo e il multiverso sono essi in realtà la totalità dell'essere che racchiude tutti i fenomeni ed enti immaginabili, compresi noi stessi. Credo che Severino potrebbe essere d'accordo (per lui non esiste il Dio cristiano ma tutti gli enti sono eterni).
La religione, anzi tutte le religioni sono piuttosto infantili per non dire ridicole. Resta comunque sempre la domanda: ma com'è cominciata tutta questa storia, il big bang essendo solo un episodio di una più vasta realtà. La Hack si disinteressava della questione di cosa ci fosse prima del big bang, ma non è una posizione seria. Non so cosa risponderebbe Hawkins a questa domanda. Probabilmente non lo sapremo mai. O forse troveremo una risposta o spiegazione o teoria "appagante", temporaneamente appagante, come sono state le scoperte della scienza finora. Ma secondo lei esiste o non esiste una verità? Di fisica quantistica non so niente. Io sono fermo al principio di non contraddizione, ma "color che sanno" dicono che è una posizione aristotelica ormai superata. Davvero?

Alessio ha detto...

Così come pure è stata casuale la scomparsa dell'uomo di Neanderthal e non possiamo assolutamente dire che sia stato un bene, magari se quella specie umana sopravviveva sarebbe stata più intelligente di noi oppure avrebbe avuto più rispetto dell'ambiente e quindi moralmente migliore. Lo stesso discorso si può benissimo fare con i dinosauri, un teologo direbbe che sono scomparsi in quanto contrari al progetto divino, ma è ridicolo.
Attualmente viviamo in una fase climatica temperata e per molti aspetti ideale (interglaciale) ma non è escluso che il clima in futuro ripiombi di nuovo nel gelo di una glaciazione oppure si riscaldi al punto da fondere le calotte polari: la natura se ne frega delle esigenze dell'uomo, siamo una formica nell'economia del mondo o meglio dei virus visto che inquiniamo più di ogni altra specie.

Anonimo ha detto...

professore,
la terra era in una buona posizione per la vita.
l'evoluzionismo non è completamente dimostrato.
personalmente penso a un creazionismo da parte di una civiltà "aliena", che ha modificato il dna degli scimpanzé col proprio, creando una nuova specie, l'uomo.
il "dio" che venerano le religioni poteva essere un loro leader, anche perchè aveva un carattere molto più "umano" che "divino", specie il Jaweh del vecchio testamento...
creatore dell'universo mi sembra eccessivo, in quanto non sappiamo neanche di preciso che cosa sia la creazione dal nulla, a meno di sconfinare nella religione e nei suoi dogmi.
saluti,
marco

Pietro Melis ha detto...

Al caro Marco dico che sono alieno dal fare riferimento agli alieni, che appartengono alla fantascienza.
A Sergio replico osservando che non si può includere il caso nella necessità, come, tra altri scienziati, ha dimostrato Jacques Monod nel suo famoso e classico "Il caso e la necessità", nel senso che la necessità per Monod è espressa dal DNA, entro il quale si è svolta la successiva evoluzione. Ma lo stesso DNA non è nato dalla necessità ma dal caso. Lo stesso ha detto François Jacob (premio Nobel nel 1965 con Monod), che ha considerato l'evoluzione come un bricolage. Potrei aggiungere Konrad Lorenz (di cui ho studiato "Natura e destino" e "Il declino dell'uomo". Studiai quasi tutti i testi del grande fisico e biologo Mario Ageno (con cui fui in corrispondenza). Per Ageno (cfr. soprattutto "Le radici della biologia") l'evoluzione è sorta dalla CASUALE formazione del DNA, preceduto dalla formazione dell'RNA. Tutto concorda scientificamente nel riconoscere che la vita è sorta sulla Terra casualmente. Il cattolico Pierre Grassé, serio studioso come zoologo, ha scritto in "L'evoluzione del vivente" che vano è cercare Dio nell'evouzione. Ne uscirebbe un dio impotente, un ectoplasma di divinità. Gli scienziati credenti sono costretti ad una sorta di schizofrenia. Vi sono poi alcuni, pochissimi, che al sommo del ridicolo, negano persino l'evoluzione o affermano che essa è avvenuta entro un progetto divino. Tra questi rappresentanti del ridicolo vi è in Italia Giuseppe Sermonti, di cui lessi "Le forme della vita" e "Dopo Darwin" (scritto con Roberto Fondi). Ma si tratta di un autore totalmente squalificato nell'ambito scientifico. Dire poi che tutto è determinato significa arrivare a giustificare concezioni come quella di Leibniz secondo cui tutto era prederminato nella mente divina nel migliore dei mondi possibili. E come ascendente storico di Leibniz vi è Platone autore del "Timeo" dove il Demiurgo ha realizzato il migliore modello del mondo. Ma qui siamo nel campo della pura metafisica. Di Severino non voglio più scrivere perché ho già scritto anche tropo di questo paranoico dell'eternità degli enti. Tornando all'antimateria, perché Dio avrebbe creato l'antimateria se poi ha usato solo la materia dopo il Big Bang?

Sergio ha detto...

Appena quattro secoli fa Galileo rischiò il rogo non per avere messo in dubbio una verità di fede, ma soltanto per avere affermato una cosa che contrastava con una frasetta della bibblia. Quattro secoli fa per la Chiesa la Terra era al centro non solo del sistema solare, ma dell'intero universo! E appena un secolo fa Einstein riteneva che la Via Lattea costituisse l'intero universo.
Dopodiché il cosmo è letteralmente esploso: di Vie Lattee o di galassie ce ne sarebbero ben cento miliardi e nella sola Via Lattea il numero di stelle o soli sarebbe di duecento miliardi (tre o quattrocento miliardi secondo la Hack). L'unico atteggiamento serio e onesto davanti a questa immensa realtà - che nemmeno il Vaticano nega - sarebbe tacere: un tacere ammirato ma anche inquietante. Non sappiamo. Ma il Vaticano non demorde. Adesso, visto che la teologia non tira più, punta tutto sulla misericordia. Chi non accoglie i frateli poveri e disperati è un egoista, un poveruomo, un cuore di pietra. I dogmi ovvero le verità di fede sono relegati in soffitta, il cristianesimo non è più la sola e vera religione, ma una fra le tante. Il papa è chiaramente eretico e andrebbe deposto, ma ciò non è possibile per una questione di facciata: la deposizione o un nuovo scisma farebbero oggi solo ridere. Embrassons-nous tous, dice il papa. Gli atei devoti, i filosofessi (i filosofi fessi), la massoneria applaudono. La Chiesa pensa di sopravvivere con l'alleanza delle fedi. Ma l'islam è una religione viva, al contrario del moribondo cristianesimo, e alla fine prevarrà. S. Pietro farà la fine dell'Hagia Sophia.

Pietro Melis ha detto...

E' proibito negli Stati islamici, anche nelle Università, insegnare l'evoluzione biologica. L'uomo per il Corano è stato creato separatamente dagli altri animali. Non è pertanto parte dell'evoluzione biologica. Per il Corano non esiste dunque un'origine dall'australopithecus africanus. Con tutto ciò che segue. Non esiste per il Corano una comune origine di tutte le forme di vita. Ecco che cosa si insegna scelleratamente negli Stati islamici. Che scoperta scientifica si può aspettare da un islamico? Nessuna. Non vi è un solo islamico che abbia preso il premio Nobel per la biologia. Un pakistano, Abdus Salam, prese il Nobel per la fisica nel 1979, ma dopo una una laurea a Lahore si trasferì in Inghilterra dove approfondì i suoi studi e divenne direttore del centro di ricerche nucleari a Trieste. Fu scientificamente occidentale. In Pakistan non avrebbe avuto futuro. Non si occupò mai di cosmologia e tanto meno di biologia. E comunque "una rondine non fa primavera" (Aristotele, Etica nicomachea, I, 1098a.) Se fosse rimasto in Pakistan e fosse andato contro il Corano sarebbe finito male.