mercoledì 18 gennaio 2017

LA PROSSIMA AUGURABILE FINE DELL'EURO. ASPETTANDO TRUMP

Moneta costruita a tavolino e perciò del tutto artificiale. Una vera disgrazia. Si è voluto costruire una unità europea partendo dall'unità monetaria. Si dice che i guai provocati dall'euro sono dovuti al fatto che non è stata accompagnata da un'unità politica. Ma meglio che non sia stata aggiunta un'unità politica, tranne la costosa burocrazia della inutile e dannosa costruzione di un fantasma di parlamento europeo che di fatto conta nulla essendo tutte le decisioni prese da una Commissione di non eletti che ha espropriato ogni Stato della sua sovranità monetaria dettando leggi in fatto di economia pur non esistendo una unità fiscale che dovrebbe essere il presupposto di una unità economica.  L'euro ha fatto schizzare verso l'alto tutti i prezzi per una naturale legge economica che vuole che in un mercato unico come quello dell'UE i prezzi si vadano aggiustando verso l'alto, cioè verso il costo della vita degli Stati economicamente più forti. Il ritorno alla lira (magari ad una lira pesante trasformando in una lira le vecchie 1936,27 lire corrispondenti ad un euro) porterebbe ad una conveniente svalutazione a cui non corrisponderebbe una pari inflazione.  Nel 1992 la lira fu svalutata del 20% ma l'inflazione fu del solo 5%, con grandi benefici nell'esportazione. Nel mercato interno con la svalutazione nulla cambierebbe, al contrario di quanto dicono i fanatici disonesti o ignoranti sostenitori dell'euro. Infatti le imprese nostrane dovrebbero adeguare i prezzi ad una minore capacità di acquisto della lira se non vogliono chiudere per fallimento, mentre le stesse imprese trarrebbero vantaggio da una maggiore competitività nelle esportazioni senza dover delocalizzarsi all'estero. Il tutto accompagnato da dazi doganali per favorire le imprese nostrane come ha ben capito Trump per gli USA allo scopo di affondare finalmente la maledizione della globalizzazione, che è divenuta la causa maggiore della povertà.  Si obietta da parte dei fanatici dell'euro che dovremmo pagare di più il petrolio, e dunque aumenterebbero i costi di trasporto delle merci. Non si tiene conto che non è il costo del petrolio importato che incide sul costo dei trasporti ma è l'insieme delle accise che si pagano con la benzina e con il gasolio. Si sta pagando ancora l'accise della guerra d'Etiopia del 1936. Il minore introito dalle accise sarebbe compensato da un minore costo della produzione e dei trasporti, con la conseguenza di un maggiore consumo che comporta una maggiore produzione e una maggiore occupazione. Pertanto vi sarebbe un maggiore introito dello Stato perché la tassazione avverrebbe allargando orizzontalmente la massa dei contribuenti con la diminuzione delle tasse e non aumentando le tasse di una minore massa di contribuenti. Diminuendo le tasse si avrebbe infatti una maggiore produzione con il conseguente aumento dell'occupazione e perciò della massa dei contribuenti. Vi è da guadagnarci da parte dello Stato se si abbassano le tasse estendendo il numero dei contribuenti come conseguenza dell'aumento della produzione e degli occupati. La piccola Danimarca, la Svezia, l'Ungheria, la Polonia, pur facendo parte dell'UE, si sono  tenute le monete nazionali, come l'Inghilterra, che con il Brexit uscirà anche dall'UE. E come mai la Svizzera, che non fa parte dell'UE, sta meglio essendosi tenuta il franco? Trump darà la spallata finale all'euro.      

Una scelta che s’impone

Testo di Andrea Pasini

Italiani, cercate di capire bene questo semplice concetto che a tanti ancora non entra in testa perché vittime compiacenti del sistema delle lobby finanziare speculative. L'euro non è stato un errore, ma un piano studiato nei minimi dettagli per sottrarre la sovranità ai popoli. Le decisioni impopolari della politica non sono errori, ma strategie precise per ridurre il popolo alla miseria e alla sottomissione. Appena ti accorgi di un errore, fai il possibile per correggerlo, mentre se non provi a rimediare è evidente che il tuo scopo è un altro. Per cui, cari italiani, probabilmente adesso qualcuno si sta rendendo conto che tutto ciò che stiamo provando sulla nostra pelle, la crisi economica, le scelte scellerate dei vari governi che si stanno succedono illegittimamente riguardo ad esempio l'accoglienza dei clandestini illimitata e senza regole, che sta di fatto distruggendo il nostro paese, lo sperpero illimitato dei soldi pubblici e di conseguenza il debito pubblico che continua a salire, il continuo aumento delle tasse che sta impoverendo le nostre aziende e noi, la burocrazia pachidermica che fa diventare una cosa semplice un vero calvario, gli onesti che devono pagare sempre tutto e i disonesti che la fanno sempre franca, ecc. ecc. ci deve portare a rispolverare un vecchio motto guerriero che dice quanto segue : CHI COMBATTE PER LA PROPRIA LIBERTÀ PUÒ ANCHE MORIRE MA CHI NON PROVA NEMMENO A COMBATTERE È GIÀ MORTO. A voi la scelta. Io voglio vivere da uomo libero e onesto e non da schiavo a casa mia, per cui combatto senza paura.

1 commento:

Anonimo ha detto...

professore,
l'ambizione della massoneria illuminata è di avere un unico potere centrale. da qui si capiscono le scelte della moneta unica ( in europa, ma poi chissà... ) e della globalizzazione, fatta passare subito per "cosa buona", "di sinistra" o "terza via" ( anche se John Maynard Keynes era tutto fuorché massone.. ) in modo che il popolo l'accettasse in un primo momento. appena dopo ( 2008 ) è arrivata una crisi epocale, e adesso chi l'ha provocata - gli illuminati, il bildelberg, davos, gente come monti ad esempio, pretende di trovare delle soluzioni...mah !
saluti,
marco