giovedì 12 gennaio 2017

RADICI STORICHE EUROPEE: NON SONO GIUDAICO-CRISTIANE...

...come spesso si sente dire dagli ignoranti. Sono greco-romano-cristiane. Nulla ha mai avuto a che fare l'Europa con il giudaismo, anche perché negatore della tradizione della filosofia greca, neoplatonica in particolare alla quale il cristianesimo si è ispirato nella sua concezione trinitaria tratta dalla triade neoplatonica Uno-Intelletto-Anima del mondo. Il giudaismo, sino a quando è iniziato il suo processo di secolarizzazione alla fine dell'800 (ma prima ancora vi furono filosofi ebrei atei come Spinoza e Marx), è stato sempre perseguitato dal cristianesimo e dagli Stati perché gli ebrei rifiutavano l'integrazione e preferivano vivere all'interno delle loro comunità, nei ghetti da essi stessi preferiti, svolgendo attività preferibilmente commerciali o di usura, a ciò condannati, per altro, dal fatto che sin dalla prima antichità cristiana fu ad essi proibito di diventare proprietari terrieri nel timore che potessero poi costituirsi dei piccoli Stati in cui autogovernarsi. La fama di usurai fu il risultato di ciò. L'intelligenza ebraica è esplosa quando grandi menti ebraiche hanno giustamente fatto finire nella spazzatura l'Antico Testamento con tutte le sue storie allucinanti di stragi operate dal "popolo eletto" o all'interno dello stesso "popolo eletto" (come le lotte tra i due Stati giudaici di Israele a nord  della Palestina (con capitale Samaria) e di Giuda a sud (con capitale Gerusalemme). Gli ebrei si odiarono tra essi nell'antichità per varie dispute religiose in relazione alla pretesa di Gerusalemme di rappresentare il centro unico e vero del giudaismo. Purtroppo tra le tante regole mosaiche (cioè  di un individuo di cui l'esegesi biblica più accreditata ha dimostrato la non esistenza trasformandolo in un personaggio romanzesco, è rimasta solo quella riguarda la macellazione degli animali. In ciò sono accomunati con gli islamici. Infatti la macellazione kasher (ebraica) corrisponde a quella islamica (halal). Chi si assomiglia in questo caso si piglia nel conservare la crudele tradizione della macellazione senza previa rimozione della coscienza per non aggiungere ai poveri animali dei mattatoi una maggiore sofferenza. Che si deve pensare di questi fanatici (ben rapprensentati dai rabbini tra gli ebrei credenti ed osservanti) che credono che l'animale diventi impuro e non mangiabile se privato  della coscienza e che esso debba crudelmente morire cosciente e lentamente per dissanguamento? Eppure le cosiddetta civile Europa ha fatto eccezione per la macellazione ebraico-islamica. E credo che il motivo principale consista nel non potersi o nel non volersi opporre alla lobby ebraica delle sinagoghe pena l'accusa di antisemitismo, perché per quanto riguarda gli islamici, anche se ormai sono degli invasori (al contrario degli ebrei), gli Stati europei potrebbero anche fregarsene. Ma anche in questo caso vi è l'impostura da parte dello Stato falsamente laico nel suo rispetto di tradizioni che ancora vengono fatte passare come religiose. Che cosa c'entri la macellazione con la religione solo questi fanatici credenti nelle stronzate dell'Antico Testamento e nella  barbarie del Corano lo possono sostenere.       

Maledetto Paleolitico!

Testo di Fausto Orazi
Dovete capire bene il discorso, non è solo meticciamento di colore ma sopratutto di CULTURA. Importare culture della Sharia religiosa e laica risalenti a 1400 anni passati senza alcun progresso etico e scientifico, o culture animiste Africane, sarebbe la fine della cultura greco-romana di cui dovremmo andar fieri, mentre ancora pochi di noi lo fanno. Agli animalisti e ai vegetariani poi queste specie di importati fanno proprio schifo per il modo di trattare gli animali. Noi puntiamo a una Civiltà Biocentrica ove i diritti sono pari per tutte le creature viventi. Figurati con questa gente quanto si allontana il nostro obiettivo. Agli ebrei sta bene, anche loro come i musulmani seguono ancora le regole bibliche della macellazione religiosa. Politici vigliacchi italiani l'ammettono anche qui in deroga: "Il diritto al culto religioso è più importante della sofferenza degli animali". Maledetti loro e tutti quelli che sono rimasti al paleolitico. Per fortuna, incivili in estinzione.     

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungo di essere sconcertato dal fatto che ormai nei cosiddetti campi profughi sia consentito a questi incivili, di detenere animali in gabbia (galline, capretti ecc.) e poterli liberamente macellare in barba a qualunque legge. Dove sono le Asl? Perché non intervengono le forze dell'ordine?

RIC ha detto...

Le radici europee sono sopratutto ariane. i miei avi lontani sono Vercingetorige ,
o Attila , o piu' recentemente al massimo Carlo Magno. non ho nulla a che vedere con Sem .

Alessio ha detto...

Io sinceramente non mi sento nemmeno cristiano, la mia visione del mondo è lontanissima dal cristianesimo: esso secondo me è una tirannia, poiché si basa infatti sull'imposizione alla persona di sentimenti quali la solidarietà verso tutti indipendentemente da qualsiasi altra considerazione. Il "devi amare" del Cristianesimo non può che sfociare nella negazione della libertà, infatti nella storia i cristiani si sono comportati in maniera simile agli islamici, hanno imposto le loro idee con la forza a interi popoli.
Invece mi riconosco nell'Illuminismo, che è forse quanto di migliore la civiltà europea abbia prodotto: filosofi come Hume, Voltaire,Kant, Rousseau hanno messo in luce le contraddizioni in cui la società dell'epoca versava, hanno per la prima volta messo in discussione tutti i concetti fino a quel momento considerati indiscutibili, come l'anima, Dio, il sistema feudale di privilegi, la monarchia per diritto divino. Una simile rivoluzione sarebbe auspicabile anche adesso nella società islamica, ma difficilmente avverrà.

Pietro Melis ha detto...

Io ho studiato dalle elementari al liceo classico in istituti religiosi. Otto anni di salesiani (di cui 4 anni da interno) ma non per scelta mia. Riconosco che gli studi presso i salesiani erano seri e severa la disciplina. Ma ogni mattina in cappella per la messa (anche per gli esterni) e la domenica due messe (ma solo per gli esterni, che naturalmente la domenica erano assenti). Ma terminati gli studi mi accorsi di una vuota religiosità fatta di ritualità e basta. Sono diventato ateo subito dopo incominciando a studiare filosofia come studente universitario. Quando scrivo di radici greco-romano-cristiane non intenendo dire che un europeo debba riconoscersi cristiano. E' evidente. Ma il cristianesimo ha comunque segnato la storia europea dalla quale non si può prescindere. Non bisogna essere superficiali negando che pur in tutte le sue ombre il cristianesimo ha ereditato nella trinità la razionalità greca ereditando nel Verbo la concezione razionale della natura per l'identificazione del Verbo con l'Intelletto (quello del Demiurgo di Platone). Perché la rivoluzione scientifica è avvenuta solo in Europa e non poteva che avvenire solo in Europa? Questa domanda debbono porsi coloro che trascurano i meriti del cristianesimo, anche se tra varie dispute dottrinali, cruenti e non cruenti. Proprio per la concezione della razionalità della natura ereditata dalla filosofia geca ed espressa in tutti i filosofi e scienziati cristiani sin dal Medievo. Newton nello Scolio generale dei Principia definisce lo spazio "SENSORIUM DEI". Tutti i grandi scienziati del XVII secolo furono cristiani. Keplero era un cristiano dalle venature mistiche neoplatoniche. Copernico era un canonico polacco che studiò 10 anni in Italia. Senza Keplero non sarebbe esistito Newton, che partì dalle tre famose leggi di Keplero per arrivare alla legge della gravitazione universale. Naturalmente non bisogna ignorare il caso Galileo. Che però non apportò alcuna nuova legge fisica. Più che un grande scienziato Galileo fu un grande divulgatore scientifico. Ma è più lungo l'elenco delle sue affermazioni errate rispetto a quello delle affermazioni giuste. Ebbe torto, per esempio, nella spiegazione delle maree, contrastando il gesuita Orazio Grassi che aveva giustamente scritto che dipendevano dall'attrazione lunare e non dal movimento rotatorio della Terra come credeva Galileo. La legge della caduta dei gravi non è dovuta a Galileo, che la riprese quando ormai già circolava in tutta Europa (a partire dal fisico dilettante Isaac Beeckman che ne diede una giusta dimostrazione nel 1618). Concludo con il titolo di un libretto illuminante dell'ateo Benedetto Croce "Perché non possiamo non dirci cristiani".

Anonimo ha detto...

Non per nulla Nietzsche definì il Cristianesimo "Platonismo per il popolo".