domenica 12 marzo 2017

NAPOLI COME GIANO BIFRONTE. IL SINDACO NON E' LO STATO

Napoli è una città bellissima che nella sua storia fu sempre, come tuttora, anche un grande centro culturale, sia nella scienza che nell'arte. Nella musica, per esempio, rimane famosa per la sua scuola, appunto, napoletana, con musicisti quali Alessandro Scarlatti e il figlio Domenico. E poi Cimarosa, Pergolesi, Mercadante ed altri meno noti. Scuola che fu un riferimento per lo sviluppo della musica operistica di tutta l'Europa. Come non ricordare la scuola medica napoletana? Il Complesso degli Incurabili è tra i più importanti siti monumentali di Napoli; di epoca rinascimentale, si trova nel centro storico, non lontano dal decumano superiore. Lo storico ospedale degli Incurabili, fondato nel 1521, oltre agli altri pregi, racchiude la notevolissima farmacia settecentesca realizzata da Bartolomeo Vecchione. Famosa nella storia della medicina la scuola salernitana, che, nata nel Medievo, può considerarsi nell'ambito del napoletano.
Come non ricordare Napoli come un centro di cultura filosofica che ebbe come rappresentanti Giambattista Vico e Antonio Genovesi? Benedetto Croce scelse Napoli come città adottiva. Napoli fu uno dei massimi centri dell'Illuminismo italiano. La prima Università di Napoli, una delle più antiche d'Italia,  fu fondata dal'imperatore Federico II. Questa è la faccia positiva di Napoli. 
Poi vi è quella negativa che oggi è quella della camorra, esportata nel resto d'Italia, quella dei centri cosiddetti sociali, che dovrebbero essere chiusi in quanto scuola di violenza. Napoli è oggi la città più insicura (anche per i turisti) e più violenta d'Italia. Molti napoletani, spalleggiati dal sindaco (ex magistrato!), volevano impedire a Salvini di parlare. Un sindaco che si permette di dire: IO SONO LO STATO. Come se fosse Luigi XIV (L'ETAT C'EST MOI). Si tengano il sindaco che si meritano. I napoletani si dovrebbero domandare da dove la regione Campania tragga i suoi soldi. Certamente, se venissero a mancare i trasferimenti dal governo di Roma al sud d'Italia, il sud starebbe anche peggio di come sta. E da dove prende i soldi il governo di Roma se non dalle Regioni del nord, di cui il sud è parassita?  La cosiddetta unità d'Italia non è mai esistita. Essa è stata fatta estendendo a tutta l'Italia il regno sardo-piemontese, facendo del sud una colonia del nord. Sarebbe stato bene fare un'unità secondo il progetto federalistico di Carlo Cattaneo e non secondo il progetto sabaudo di Cavour e quello di Mazzini. 

domenica 12 marzo 2017


Il Sistema mette in campo la fanteria nera



Giuseppe Mancuso: Quello che è successo ieri a Napoli è gravissimo, non può esistere che alcuni facinorosi cerchino di evitare il diritto di manifestare il proprio pensiero. Ed è ancora più grave che chi indossa la fascia di Sindaco si schieri al fianco dei violenti. Con le sue parole il Sindaco De Magistris ha tutta la responsabilità sugli incidenti, ha fomentato gli esponenti dei centri sociali che, incappucciati, hanno cercato emozioni nel gioco della guerra contro le forze dell'ordine. Quando certi signori parlano di cultura, accoglienza, fratellanza, forse si riferiscono solo agli extracomunitari perché per loro sono una grossa fonte di guadagno. Un plauso al Ministro degli Interni Minniti che con grande senso di responsabilità ha sconfessato il Sindaco e si è schierato dalla parte della democrazia.

Daniella Dall’Anese: Questi Centri Sociali pilotati non per protestare per l'aumento dell'Iva, per una immigrazione soffocante, per suicidi derivanti da un'economia avvelenata, da una disoccupazione ed emigrazione dei nostri giovani e tanto altro, trovano però il tempo e le molotov per impedire a Salvini di parlare a Napoli! Sono certa che i Napoletani capiranno che il torto è stato fatto a loro, privati di una scelta!
       

1 commento:

Omer ha detto...

Questi gruppi eversivi, i cosiddetti Centri Sociali, anarchici (sinistronzi), vengono lasciati agire indisturbati e non hanno nulla a che vedere con la libertà e la democrazia, sono covi di violenti e delinquenti per cui vanno chiusi.