martedì 30 maggio 2017

CACCIA ALLA VOLPE IN LOMBARDIA. IL PARTITO DEI NON VOTANTI

INVIATO A

MARONI PRESIDENTE

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Uno dei motivi per cui non potrò mai votare Lega Nord o Noi con Salvini (per il resto d'Italia) è il fatto che la Lega raccatta molti voti dalla lurida genia dei cacciatori. Nonostante che per tutto il resto dovrebbe essere per me il partito ideale in quanto è il partito maggiormente schierato contro l'invasione dall'Africa e contro l'euro. Evidentemente sono costretto per coerenza a non darle il voto, e credo che purtroppo sarò costretto a continuare dal 1994 ad andare a votare non votando.  Contraddizione? NO. Pochi sanno che in base ad una vecchia circolare ministeriale si può andare al seggio elettorale per farsi iscrivere nel registro e poi rifiutare le schede elettorali. In base a detta circolare il presidente del seggio deve scrivere il motivo del rifiuto delle schede. Poiché non si possono scrivere parolacce sono costretto a scrivere che non mi sento rappresentato da alcun partito. Mi si obietta che in questo modo si favorisce la sinistra (che io chiamo falsa sinistra con il PD in testa come Partito della Disgrazia). L'ideale sarebbe una legge elettorale che, salvando una soglia fisiologica del 20% di non votanti, sotto tale soglia il numero degli eletti diminuisse in proporzione al numero dei non votanti. Così nessuno dei candidati avrebbe assicurata la poltrona sotto il culo indipendentemente dal numero dei non votanti. PERCHE' ANCHE IL NON VOTO DEVE ESSERE CONSIDERATO UN VOTO, ALMENO SE SI ANNULLA LA SCHEDA COME MANIFESTAZIONE DI RIFIUTO DI QUESTO SISTEMA STATALE ANTICOSTITUZIONALE PERCHE' HA UN PARLAMENTO ELETTO SULLA BASE DI UNA LEGGE ELETTORALE DICHIARATA ANTICOSTITUZIONALE. Può un chirurgo operare se stesso? ASSURDO. Ebbene questo assurdo viene attuato da un parlamento che, pur privo di legittimità costituzionale, pretende adesso di modificare la legge elettorale mentre esso stesso è stato eletto sulla base di una legge elettorale, il porcellum, dichiarato anticostituzionale. Questa gente fa finta di niente e la Corte Costituzionale tace perché anch'essa è di formazione anticostituzionale in quanto nominata per 1/3 dal parlamento e per 1/3 dal presidente della Repubblica, che però deve essere considerato anch'esso, di riflesso, di nomina anticostituzionale perché nominato da un parlamento eletto con una legge anticostituzionale. Siamo al classico esempio del cane che gira intorno a se stesso mordendosi la coda. Ma si sa che una poltrona non puzza mai come il danaro (pecunia non olet disse Vespasiano al figlio Tito che gli obiettava che non si potessero trarre dei soldi dai gabinetti pubblici, da cui il termine vespasiani). Ed ora riproduco qui un commento circa la crudele caccia alla volpe che Maroni vorrebbe incivilmente e crudelmente introdurre in Lombardia. Un motivo in più, e dico purtroppo, per non votare Lega. Che tutti gli animalisti manifestino pubblicamente contro questo barbaro e vigliacco progetto, mentre in Inghilterra vi sono manifestazioni contro la reintroduzione della caccia alla volpe. Che non votino per la Lega e piuttosto votino per il Movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla. Io non posso votare nemmeno per la Brambilla altrimenti riconoscerei validità costituzionale a questo parlamento abusivo.

Mentre in Inghilterra si mobilitano, in Italia poco si fa e poco si conclude. Debbo comunicarLe, con il cuore in lacrime, che la Regione Lombardia e l’ambito territoriale di caccia di Brescia hanno programmato una vera e propria azione di sterminio della durata di cinque anni nei confronti di un numero illimitato di volpi, per lo più cuccioli e le loro madri, che saranno sterminate dalle doppiette dei cacciatori senza la presenza e quindi il controllo degli agenti della polizia provinciale, che lamentano carenza di personale e risorse. Siamo venuti a conoscenza solo in questi giorni e solo tramite un giornale locale che lo sterminio inizierà il 1 Giugno. Le volpi, senza aver attuato censimenti, saranno uccise tutto l’anno – 365 giorni,7 giorni su 7, 24 ore al giorno – anche con il cruento metodo della caccia in tana.
È importante far circolare la notizia, anche su blog amici come Freeanimals. I cacciatori hanno già l'acquolina in bocca e le mani sporche di sangue. Roberto Maroni avrà sulla propria coscienza migliaia di volpi sterminate per mero sadismo e avidità.
Ma quante volte lo dobbiamo ripetere?
LE VOLPI VANNO RISPETTATE, NON UCCISE.
SI SCRIVE CACCIATORE, SI LEGGE TERRORISTA. 


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7 commenti:

Salviamo le Volpi ha detto...

La ringrazio per il suo lodevole impegno a favore dell'importante causa contro l'olocausto delle volpi in Lombardia. Che la e-mail venga letta o meno, purtroppo siamo arrivati troppo tardi. Il decreto dirigenziale in materia risale addirittura al 23 marzo. Da giovedì 1 giugno c'è campo spianato per i cacciatori. È assurdo che l'apertura della caccia alla volpe — di fatto uno sterminio — sia passata in modo così taciuto, ricevendo l'attenzione soltanto ora e perlopiù dai quotidiani locali invece che da quelli nazionali. In Inghilterra non è stato affatto così. Fortunatamente, ci sono appena state delle reazioni di condanna da parte del nuovo Movimento Animalista e della Lega Abolizione Caccia. Vediamo cosa faranno i Verdi, attualmente impegnati nell'impedire la riapertura dello zoo di Torino.
Le istanze della Lega in materia le conosciamo bene, purtroppo. Basti constatare l'alleanza veneta tra il governatore Zaia e i cacciatori-terroristi. Ad un raduno di Pontida, il segretario Salvini disse che "i cacciatori sono brave persone". Direi che si commenta da sé.
Mentre nella periferica e borderline Italietta i politicanti si scomodano per una legge elettorale inappropriata, in Inghilterra c'è sicuramente più turbolenza riguardo la caccia con l'uso/aiuto dei cani appositi. Nel centro di Leeds c'è stata una attiva protesta. Poi, ieri, a Downing Street (Londra), migliaia di attivisti hanno detto NO al ritorno del barbaro "passatempo". Sono intervenuti politici e biologi. E ci sono voci dissidenti anche all'interno dello stesso Partito Conservatore.
Noi teniamoci la "pitonessa" Santanché, che non si fa scrupolo alcuno nel mangiare un povero agnello strappato alla mamma.
Ricordo che non riguarda esclusivamente le volpi, ma anche lepri, tassi ecc. Detto ciò, la volpe sarà sempre l'animale più preso di mira per motivi 'folcloristici' e/o 'storici'. Soltanto un britannico su dieci è favorevole alla caccia alla volpe.
Una volpe aggredita da così tanti cani e poi fucilata è qualcosa di paragonabile ad uno stupro di gruppo nei confronti di una ragazza indifesa, prima abusata e poi uccisa.
Il 2017 è l'annus horribilis per le volpi e non solo.

Anonimo ha detto...

Rispondo qui alla sua mail di ieri sera: si, mi ero sbagliata, è la sorella di Maroni, laureata in veterinaria, per cui ha anche esercitato la professione.
Può anche cestinare la mail, se lo ritiene opportuno.
Ma ciò non toglie che il fratello stia facendo una clamorosa azione vergognosa.

Cecilia

francesco virdis ha detto...

Lo sterminio di volpi in Lombardia è un fatto vergognoso che impedisce di accordare consenso alla Lega, come purtroppo a qualsiasi altro partito. Eppure l'esercito dei cacciatori si è notevolmente assottigliato in Italia, pare che il numero sia di 700000, non certo un serbatoio elettorale irrinunciabile. Poi si registrano periodicamente aumenti di richieste di licenze, ma pare finalizzate alla difesa personale, del resto una delle vie più facili per ottenerle è quella della caccia, quale strumento per detenere armi legalmente. Quindi i nostri politici, oltre a rendersi complici della penosa pratica della caccia, non sanno nemmeno fare i conti. L'unico che sembra avere capito che il vento sta cambiando è Berlusconi. Non dimentichiamoci poi del referendum boicottato sulla caccia, fallito per non aver raggiunto il quorum, la maggior parte si pronunciò per l'abrogazione. E stiamo parlando di anni fa, oggi siamo ben oltre.

Salviamo le Volpi ha detto...

A proposito di Berlusconi: ha dichiarato che, se fosse per lui, la soglia di sbarramento sarebbe fissata all'8%. Ma costui è consapevole di ciò che dice?
Dapprima fonda il Movimento Animalista (tanto di cappello), dopodiché trascura che il nuovo partito guidato dalla Brambilla non riuscirebbe mai a superare quella soglia, e molto probabilmente neppure il 5%. Il 2%, forse sì. Tra i grandi partiti, il Movimento Animalista potrebbe dialogare con una parte del M5S, con il Campo Progressista di Pisapia (dato dai sondaggi al 2.4%) e probabilmente anche con qualcuno all'interno del PD, facente parte della corrente di Emiliano. Visionerò e giudicherò le istanze delle varie forze politiche, pur non votando dal momento che risiedo in Italia ma sono sammarinese (e la cittadinanza italiana non la voglio neppure, francamente).
Così, se ciò può essere utile, firmiamo la petizione contro il massacro delle volpi e dei cuccioli in tana, indirizzata a Maroni: https://www.change.org/p/presidente-della-regione-lombardia-all-assessore-agricoltura-dirigente-settore-agricoltura-fermiamo-subito-il-massacro-della-volpe-e-dei-cuccioli-in-tana

Intanto, una sentenza del Tar della Toscana ha annullato il piano regionale triennale per il controllo delle volpi. Ne dà notizia la Lav, esprimendo «soddisfazione per questa vittoria della legalità. Aver sottratto quattromila volpi all'arroganza del piombo dei cacciatori rappresenta un risultato concreto a tutela del loro diritto alla vota».

Pietro Melis ha detto...

Berlusconi non ne ha azzaccato una giusta ponendosi nel partito dei traditori come Casini, Fini(to), Alfano. Adesso sarebbe disposto a fare un'alleanza con il PD dopo le elezioni. Basta il 5% di sbarramento (alla tedesca) per fare fuori Alfano con il proporzionale.Vorrei vedere quest'ultimo fuori per sempre dal parlamento come merita. E se Berlusconi lo riprendesse dentro Forza Italia si squalificherebbe.

Salviamo le Volpi ha detto...

Attualmente, sto conducendo un personale approfondimento riguardo l'Età Vittoriana, che io ho sempre guardato con un certo fascino, nonostante le tante difficoltà del periodo. Sono un discreto estimatore dello statista Benjamin Disraeli. Ciò che manca in Italia è la totale assenza di una linearità temporale basata su eccellenti uomini di Stato. L'ultimo statista italiano è stato Moro. Ma oggi, seriamente, il palcoscenico della politica italiana è miserevole. D'altra parte, non puoi di certo pretendere una classe politica preparata se la stessa popolazione italiana è a digiuno di cultura politica.
Comunque andrà a finire, l'italico paese ne uscirà con le ossa non dico totalmente rotte, ma comunque gravemente scricchiolanti. Dubito fortemente che vi sarà la strana alleanza M5S-LN-FdI, e una coalizione PD-FI probabilmente causerà diversi malumori all'interno dei due partiti.
Come disse Murray Rothbard, mai fidarsi dei miliardari (leggasi Arcore) che vogliono fare politica.
Mi tolga una curiosità: prima della fine della Prima Repubblica, quale era il suo partito di riferimento?

Pietro Melis ha detto...

L'ultima vota che ho votato alle politiche è stato nel 1992 votando per me stesso, candidato al Senato nella provincia di Cagliari dentro la lista della Lega Sarda da me fondata nel 1990 e collegata elettoralmente con la Lega Nord di Bossi. Collegamento da me richiesto perché elettoralmente necessario avendo già allora nel programma come punto fondamentale il contrasto dell'immigrazione. Ma fu un insuucesso anche perché Bossi impose come simbolo quello della Lega Nord nei manifesti elettorali, e non quello della Lega sarda avente come simbolo l'albero eradicato del Giudicato di Arborea, l'ultimo Giudicato indipendente della Sardegna. Mi piovvero addosso le previste accuse di razzismo da parte degli imbecilli. Avevo avuto l'appoggio di Mario Borghezio rappresentante della Lega Nord Piemonte che voleva ricostituire l'alleanza del Piemonte con la Sardegna, da portare a nord in ricordo del regno sardo-piemontese. Ciò secondo l'allora progetto del teorico della Lega Gianfranco Miglio, federalista, che progettava un'Italia divisa in tre macro regioni. Dunque con la Sardegna a nord e non nel centro e tanto meno nel sud. I sardi ottusi non capirono. Fu un insucesso. Ebbi un migliaio di voti. Chiusi nel 1994 la mia breve esperienza politica e da allora smisi di votare. Prima del 1990 non avevo mai avuto un partito di riferimento. Ondeggiavo a seconda dei candidati in Sardegna tra il partito repubblicano e il partito socialista. Mai ho votato per la DC e per il P.C.I.