martedì 23 maggio 2017

LA CRISTIANA MAY VUOLE REINTRODURRE LA CRUDELE CACCIA ALLA VOLPE.






VEDETE L’IMMAGINE SORRIDENTE DI QUESTA SIGNORA?


È la May, Primo Ministro britannico e figlia di un vicario,considerata una donna compassionevole (almeno dalla destra conservatrice). La May ci ha appena spiegato che è una sostenitrice della caccia alla volpe e che se gli inglesi la voteranno e le daranno il potere a grande maggioranza darà libertà di voto ai tories nel parlamento per restituire all’Inghilterra la barbarie dei cani che dilaniano a morsi lepri, volpi, cervi.

Essendo una devota cristiana la cosa non meraviglia.
Se i conservatori vinceranno - e sicuramente lo faranno essendo nei sondaggi 20 punti oltre il laburisti - e i deputati eletti saranno sostenitori del Brexit allora rivedremo l’orrore.
Per fermarlo c’è un solo mezzo: il tactical vote. Per esempio:  se A è debole in un’area rinuncia a presentarsi favorendo B per sconfiggere C. E viceversa.
I verdi, che non sono l’ectoplasma nostrano, hanno proposto questa soluzione ai laburisti e ai liberali i quali hanno risposto che non va bene. 
Corbyn, che vive tra gli gnomi, gli elfi e le fatine rosse, crede di poter vincere le elezioni - considerando i catastrofici sondaggi, la cosa è molto improbabile - ma del tactical vote non ne vuole sapere e neanche i liberali attestati nei sondaggi al 10% perché sperano di raccogliere i voti degli elettori pro Europa, i “remainer”. Altra idea improbabile. Cupio dissolvi? Si direbbe. 
Molto dipende dal sistema elettorale inglese dove il numero dei voti ottenuto conta poco.

Per esempio l’UKIP che ha il 13% ha un solo deputato in parlamento mentre il partito scozzese, SNP, con il 5% ne ha 56: una cosa bizzarra.
Ma gli inglesi non vogliono cambiare. 
Nella terra di Albione si può governare con il 42% dei voti, come fece la Thatcher nel 1983 o con il 43% dei voti come fece Tony Blair nel 1997.
La speranza è che la base non segua la leadership e che scelga il tactical vote evitando una catastrofe.
Se non andrà così e la signora sorridente avrà la sua schiacciante vittoria allora rivedremo la barbarie.
Ma perché lo fa la May?
Lo fa per due ragioni: perché considera questa barbarie una tradizione (sic) e perché la sua campagna è finanziata dai tof, dai megamanager e dall’1% ai quali deve restituire i brandelli di carne dilaniata e sanguinolenta promessi a cui aspirano con selvaggia passione.
Sorride la figlia del vicario. Ci ha appena informato che ha due consiglieri: Dio e il marito e che ha una profonda fede. Se Dio è il consigliere allora le avrà suggerito che il dilaniare animali con i morsi dei cani è una cosa giusta e saggia. Povero Dio! Le imbecillità che gli mettono in bocca.
Dai tagliagole islamici ai cristiani come May una cornucopia di odiose cretinate.
E’ un processo senza fine. Vergognoso e squallido!

Animalisti … se avete in passato esultato per Brexit siete serviti! 




IL TORO INFILA AL TORERO UN CORNO NEL  POSTO GIUSTO, CIOE' NEL CULO 



16 commenti:

francesco virdis ha detto...

Gli inglesi si sono sempre distinti storicamente per avere promosso l'industria della carne, unitamente al "gioco" della caccia. Sono tra i maggiori responsabili di devastazioni e sofferenze per gli animali. E siamo pure costretti a dover parlare la loro lingua.

Anonimo ha detto...

Si dovrebbe reinserire si la caccia, ma nn alla volpe, all'estremista mussulmano. Forse se qualcuno di importante lo dice, la May prende in considerazione la proposta. Oltretutto, questo tipo di caccia, risulterà più divertente e si farà un servizio alla comunità. Saluti professore, Daniele.

Unknown ha detto...

Stamattina la notizia dell'attentato a Manchester, ed oggi l'articolo animalista del prof. Melis: l'argomento giusto per il giorno giusto, vero?

Pietro Melis ha detto...

Prima di tutto quando ho scritto l'articolo sulla caccia alla volpe non avevo avuto ancora notizia dell'attentato. E poi questi attentati mi lasciano indifferente. L'Europa multiculturale e multirazziale dalle porte aperte raccoglie ciò che ha seminato. Ha riempito l'Europa di musulmani e di moschee. Quella folla di ragazzi inoltre era costituita da fanatici ammiratori di una cantante pop essendo degli analfabeti in fatto di vera musica. E basta col dire che assistevano ad un concerto. Assistevano ad una manifestazione canora da esaltati. Un concerto è quello di musica classica e non di questa volgare musica leggera.

RIC ha detto...

Pienamente d' accordo con il prof .Melis. Gente slavata mentalmente , se non hanno il concerto dell'ultimo asino che raglia sul palco , che saltella su e giu' con il microfono fra le chiappe , con i capelli appiccicati dal sudore , ed una mano sui coglioni alla michael gekson, si sento spaesati . Inorridiscono di fronte al Bolero di Ravel, inutile fargli ascoltare Mozart , sono il nuovo che avanza....
saluti .

Salviamo le Volpi ha detto...

Francesco Virdis, Lei è accompagnato da un sentimento anti-britannico che di certo non si addice all'articolo del professore.
Lei dimentica che:
Oltre l'80% degli inglesi-gallesi è contrario alla reintroduzione della caccia alla volpe;
In UK, rispetto alla rude Italia, c'è molta più attenzione nei confronti degli animali, non solo domestici;
In UK, i vegetariani/vegani non subiscono la stessa stigmatizzazione che si vede in Italia;
Nel Manifesto del Partito Laburista c'è scritto espressamente che s'impegneranno a vietare completamente la caccia alla volpe, al cervo ecc., e che aumenteranno le pene massime contro chi commette crudeltà contro gli animali;
In UK, ci sono molti meno cani randagi rispetto a quello schifo che è il meridione italiano (me ne scusano i meridionali per bene);
In UK, ci sono più veterinari e certamente sono più capaci rispetto agli omologhi italiani;
Chi è responsabile per le sofferenze animali sono soprattutto le multinazionali statunitensi che usufruiscono dei beceri allevamenti intensivi, ma anche la moda italiana che non si fa scrupoli a massacrare animali indifesi per far belle le insensibili donne italiane;
Se la lingua inglese le fà così schifo, non la impari. Ma si ricordi che la conoscenza della lingua inglese potrebbe esserle di grande aiuto per fuggire dall'Italia, che temo continuerà ad andare in contro ad anni di forte crisi e instabilità.

Piccola correzione: nelle ultime settimane, il divario tra Labour e Tories è diminuito e adesso sono separati da circa 8-9 punti percentuali.

Naturalmente, la mia solidarietà al Popolo britannico per quello che è accaduto a Manchester. Vergognoso attacco terroristico che deve anche far riflettere certi paesi che accolgono più di 200.000 persone l'anno provenienti dal quarto mondo.

Pietro Melis ha detto...

Di Ravel non avrei citato il famoso Bolero, che è un tema ripetuto in toni sempre più alti sino alla paranoia. Racconta Ravel che questo tema gli venne in testa mentre si trovava al mare sdraiato sulla spiaggia. Non ho mai apprezzato Ravel, di cui tuttavia ascolto volentieri Pavane pour une infante défunte. Sa che Mozart negli Stati Uniti è risultato essere in assoluto l'autore con il maggiore numero di CD venduti, anche se il numero è dovuto al fatto che è stata raccolta in 200 CD tutta l'opera di Mozart. Incredibile che in soli 35 anni il suo catalogo arrivi a K. 626 (con il Catalogo Köchel). Quando sento le prime note del Requiem mi vengono sempre i brividi.

RIC ha detto...

prof Melis : Io non me ne intendo di musica. Per me la musica deve essere un messaggio. Mi dipinge un mondo che non conosco e che mai sapro' dipingere. Come le parole appropriate di uno scrittore che trova sempre il giusto aggettivo al momento opportuno.Deve essere in sintonia con i miei pensieri che non hanno le parole per esprimersi . Mi affido alle note che si sciolgono in messaggi sublimi senza distorsioni nel loro variare come se fossero nella natura nascoste fin dall' eternita'e qualcuno le sa individuare. Come in un blocco di marmo abbandonato dentro di se' e nascosta la scultura.Di Ravel mi piace il crescendo del Bolero anche se mono tono come dice lei ma affascinante per la potenza del messaggio, forse e' solo l' unica sua opera che ascolto volentieri . diversamente da Wagner ed altri..
saluti prof . Melis

Pietro Melis ha detto...

A RIC: la invito ad iniziarsi all'ascolto di Wagner ascoltando il finale della Walkiria (scriva su yotube: Wagner Addio di Wotan e incantesimo del fuoco) e poi il preludio del Parsifal. Siamo ai vertici della musica mondiale. Dimenticavo: aggiunga la marcia funebre di Sigfrido dal Creuscolo degli dei, che riprende il tema del finale della Walkiria.

francesco virdis ha detto...

L'Italia è il paese con il più basso consumo di carne in Europa, e la contrazione continua ad aumentare, un dato certamente non trascurabile. Gli inglesi sono stati i primi a diffondere massicciamente l'industrializzazione degli allevamenti, soprattutto negli attuali Stati Uniti, con le note conseguenze sugli animali e le popolazioni native. Addirittura ingozzavano i soldati di carne per renderli più aggressivi in battaglia. Senza volermi dilungare oltre, mi pare oggettivamente evidente che la Gran Bretagna, su questo versante, sia annoverabile tra le maggiori responsabili, nella sua storia, di devastazioni e sofferenze per uomini ed animali. Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Dato che qui si sta parlando di animali, volevo chiederLe una cosa.
Una volta, lei definì le pecore come animali "mansueti ma sfortunati". Comprendo il mansueto, ma perché le pecore sarebbero creature sfortunate?

Pietro Melis ha detto...

Non ci vuole molto a capirlo. Come le mucche, le pecore sono sfruttate sino a quando possono dare del latte dopo avere partorito l'agnello (che, se maschio, viene inviato dopo due mesi al massimo al macello sottraendolo alla madre che ancora lo allattava). Quando dopo pochi anni, massimo cinque,non danno più latte in abbondanza fanno la fine dei loro figli maschi, vissuti un mese o al massimo due mesi perché non produttivi e antieconomici anche perché ruberebbero il latte destinato agli uomini. Non vi è in natura un animale che dopo lo svezzamento beva latte di animale di altra specie.

Anonimo ha detto...

@ Salviamo Le Volpi.
Lei ha ragione, ha fatto bene a spiegare che se c'è un paese che ha rispetto in generale per gli animali, è proprio la Gran Bretagna, che in Europa è stato il primo paese ad aprire ristoranti veg, quando qui da noi in Italia ce li sognavamo (io conosco molto bene il Regno Unito e mentre qua anni fa facevo fatica a mangiare veg in un ristorante, lassù non era un problema, e nessuno si meravigliava, ma qui SI);
è stato il primo paese a introdurre nei supermercati appositi reparti per gente con esigenze VEG (qui da noi in Italia, tardoni come sempre ci sono voluti 15 anni!);
e sono stati il primo paese ad occuparsi della difesa di animali come ricci, rane, rospi, costruendo apposite gallerie sulle strade, cosa che da noi faceva un po' sorridere, mentre ora lo fanno anche qui, su esempio di un paese più civile.
La caccia alla volpe è un altro discorso, che si, stona con quanto scritto prima, ma è di importanza per una minoranza della popolazione, per lo più nobili e aristocratici, mentre qui da noi a certe sagre orribili ci vanno persone di qualunque estrazione sociale.
Purtroppo l'ignoranza in materia è enorme.
La ringrazio, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Cecilia.

francesco virdis ha detto...

Mi prendo dell'ignorante e del sordo, senza voler fare polemiche, però mi preme dire che l'Inghilterra la conosco anch'io e che qualcosa relativamente all'industria della carne, ho avuto modo di leggerla,anche testi molto documentati in materia. Che poi fortunatamente ci sia stata una evoluzione nessuno lo mette in dubbio,come del resto anche in Italia, la mia era una valutazione storica. Sono vegetaliano da tanto tempo, ben prima che prendessero piede questi ristoranti "veg" e prodotti marchiati e costosi. L'alimentazione vegetariana è bella anche perché la più facile da seguire,non occorrono prodotti confezionati, sono sufficienti i banchi del fruttivendolo. L'Italia poi sarà pure arretrata, ma risulta il paese europeo con il consumo di carne più basso. Qualche cosa vorrà pure dire. Un cordiale saluto

Anonimo ha detto...

all'anonimo 24 maggio 2017 23:21

Scusi ma senza che le rispondesse il professore, secondo lei, le pecore sono animali fortunati? Ecco, se per lei lo sono, può spiegarci il perché? Magari potrebbe venir fuori che sono fortunati anche gli agnellini sotto la Pasqua e non lo sapevamo. Grazie

Anonimo ha detto...

In verità, le pecore non sono animali stupidi. È stato dimostrato che le pecore possiedono una memoria straordinaria. Non solo imparano velocemente a riconoscere i volti (sia di pecore che di umani), ma sono anche in grado di ricordarseli dopo non averli rivisti per più di due anni. La persona che ha ottenuto questi risultati, il dottor Keith Kendrick del Babraham Institute in Gran Bretagna, sostiene che «la loro sofisticata capacità di riconoscimento dei volti implica che le interazioni sociali con i compagni di gregge e con alcuni umani siano molto importanti per le pecore». (Tom Regan)