domenica 8 aprile 2018

ABOLITO L'INFERNO

BUONE NOTIZIE: NON C’E’ PIU’ L’INFERNO

Pare che la questione dell'esistenza dell'inferno rimarrà aperta per i papi, in disaccodo tra loro. Pio XII (Acta apostolicae Sedis 47, 1955)aveva giustificato la pena di morte vedendo nel disprezzo dell'ordine pubblico un'opposizione a Dio. Egli era rimasto nella tradizione teologica secondo cui la pena eterna si giustificava in quanto il peccato doveva essere commisurato al disprezzo dell'eternità di Dio. Per quanto riguarda il purgatorio, questo fu inventato nel Medievo con la furbesca intenzione della Chiesa di trarre guadagno da esso. Infatti, non potendo influire né sull'inferno né sul paradiso, si poteva con le indulgenze a pagamento abbreviare la permanenza delle anime nel purgatorio. Sul purgatorio cfr. il classico libro dello storico francese Jacques Le Goff La nascita del purgatorio. Una cosa è certa, che dai Vangeli non si può trarre alcuna conclusione precisa in quanto Gesù, dopo l'asserita resurrezione, si limita a dire: andate e predicate per le nazioni, chi crederà e si farà battezzare sarà salvato altrimenti sarà condannato. Non si accenna ad una condanna con il fuoco, anche se in alcuni passi si parla di condanna nella Geenna. Ma che che cos'era la Geenna? Era la discarica di Gerusalemme, in cui i rifiuti venivano incendiati. Ammesso che la frase di Gesù potesse significare simbolicamente una condanna con il fuoco, non si dice affatto che questa condanna dovesse essere eterna.      
L'attuale papa, per non contraddire Benedetto XVI, aveva affermato che l'inferno esiste, ma è un luogo senza fiamme, consistendo esso nel tormento ETERNO del male fatto. Poi deve averci ripensato. Come è possibile una punizione eterna se l'eternità non è comparabile con una vita finita? In matematica non vi è proporzione tra finito e infinito. Meglio allora fare scomparire l'anima cattiva sostituendo l'inferno con il nulla. Ma chi gli ha rivelato tutto ciò?

Si tratta allora di scegliere tra il ritorno nel nulla e una eterna noia.
Ma non è forse un'eterna noia un'eterna sofferenza?  
"Il Creatore - ha scritto il papa - cioè il Dio nell'alto dei cieli, ha creato l'universo intero e soprattutto l'energia che è lo strumento con il quale il nostro Signore ha creato la terra, le montagne, il mare, le stelle, le galassie e le nature viventi e perfino le particelle e gli atomi e le diverse specie che la natura divina ha messo in vita". E ancora: "Ciascuna specie dura migliaia o forse miliardi di anni, ma poi scompare. L'energia ha fatto esplodere l'universo che di tanto in tanto si modifica. Nuove specie sostituiscono quelle che sono scomparse ed è il Dio creatore che regola questa alternanza". L'ex arcivescovo di Buenos Aires ha quindi affrontato il tema della creazione e dell'alternanza tra le specie. Ecco, poi, un'affermazione centrale del discorso, la stessa destinata far discutere.

Il papa ha infatti sostenuto che le "anime cattive" non sono sottoposte ad una vera e propria "punizione". "Ottengono il perdono di Dio" - ha evidenziato Francesco - mentre coloro che non possono essere perdonate sono destinate alla scomparsa. L'inferno, insomma, non esisterebbe. Quello che è certo, per il pontefice, è solo la "scomparsa delle anime peccatrici".

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