giovedì 26 luglio 2018

GRANDE SCOPERTA SU MARTE: PECCATO CHE SERVA A NULLA

E' stato scoperto un lago sotterraneo ad una profondità (si dice) di un km e mezzo dalla superficie e di un diametro di 20 km (ma un giornale come il sole24Ore ha scritto 20 kmq, che significherebbe un laghetto di circa km 5 x 4). Questo lago esisterebbe da molti milioni di anni. I soliti commentatori ignoranti, andando oltre ciò che hanno detto gli scienziati autori  della scoperta, si sono subito lasciati andare ad affermazioni fantascientifiche, ipotizzando possibili forme di vita su Marte. Se dobbiamo limitarci alle conoscenze scientifiche che abbiamo circa le origini della vita sulla Terra è da escludere che in quel lago sotterraneo possano esistere forme di vita, se pur primitive. Erano necessarie prima di tutte le altre condizioni due condizioni iniziali perché si formassero spontaneamente le prime molecole organiche che diedero luogo ad un prmitivo RNA con una sola elica. Perché fu l'RNA (che ha una sola elica) la prima molecola organica che poi si evolse nel DNA a doppia elica che diede luogo alla formazione dei batteri e delle alghe azzurro-verdi. Dalla simbiosi casuale del DNA di vari batteri nacque la cellula eucariotica circa un miliardo di anni fa, mentre i batteri risalgono a circa tre miliardi di anni fa. Il fatto che siano occorsi almeno due miliardi di anni per arrivare dalla cellula monocariotica e unicellulare dei batteri e delle alghe azzurro-verdi alla cellula eucariotica, senza la quale la Terra sarebbe abitata ancora soltanto da batteri e alghe azzurro-verdi significa che non vi è stato alcun disegno intelligente nell'evoluzione della vita a partire dai batteri. I deboli legamenti dell'RNA e poi del DNA potevano essere conservati solo in acque stagnanti perché il moto del mare li avrebbe spezzati. E questa era la prima condizione. Pertanto è falso che la vita sia nata dal mare se per mare si intende l'acqua degli oceani. La seconda condizione era che le prime molecole organiche traessero energia dal sole. Orbene, queste condizioni non sono presenti in Marte. Il lago sotterraneo non può essere dotato di forme di vita perché la vita in origine aveva bisogno dell'energia solare. Circa i luoghi terrestri dove solo poteva sorgere la vita suggerisco il libro di Mario Ageno Le radici della biologia, che credo sia il suo libro più importante sul piano divulgativo (e tuttavia di aspra lettura perché espone anche i risultati dei suoi esperimenti sulla coltivazione dei batteri nella loro moltiplicazione oltre che la critica a spiegazioni alternative circa l'origine della vita). Nel mio libro Biologia e filosofia  ho dedicato più di un centinaio di pagine delle 526 pagine del libro alla biofosica di Mario Ageno, con cui fui anche in corrispondenza epistolare (e allora non esisteva il computer con le email). Ageno esclude teorie bizzarre come quella di Francis Crick (scopritore nel 1953 con James Watson della doppia elica del DNA e pertanto tutti e due premi Nobel nel 1962, in realtà scoperta dovuta (rubata) alla prima scopritrice Rosalind Franklin, che morì prematuramente nel 1958 a 38 anni, e che fu preceduta da altri nella pubblicazione e privata del Nobel alla memoria). Crick (L'origine della vita, Garzanti 1983) ritiene che le prime molecole organiche siano state depositate da asteroidi caduti sulla Terra.  Ageno ritiene che questa sia fantascienza perché nessuna primitiva forma di vita avrebbe potuto sopravvivere attraversando  spazi a così bassa temperatura (vicina allo zero assoluto). Inoltre l'origine della vita verrebbe spostata fuori della Terra senza spiegare come si sarebbe formata fuori di essa, rendendo impossibile qualsiasi spiegazione scientifica.                 

3 commenti:

Giancarlo MATTA ha detto...

Eccellente Professor Melis,

su questo argomento le segnalo il seguente recente articolo :
https://bit.ly/2uZC8TJ = "la divina commedia scritta da una scimmia"
Cordiali Saluti. Giancarlo MATTA

ambrogio negri ha detto...

Completamente d’accordo con lei.
Pensi che c’è ancora chi crede che Marte sia stato una base per gli alieni. Che gli alieni avrebbero innestato il loro DNA in svariate specie di ominidi sulla Terra, per ragioni non chiarite. Che appena il loro pianeta-astronave Niburu si ritroverà a transitare nei paraggi della Terra, loro si ripresenteranno e saranno guai.
Mi trovo spesso ad essere il solo a contestare queste tesi sui blog che ne sostengono la veridicità, conscio che sia una totale perdita di tempo, ma con la speranza che qualche lettore ingenuo senta lo stimolo di provare ad informarsi meglio.

ambrogio negri ha detto...

Completamente d’accordo con lei.
Pensi che c’è ancora chi crede che Marte sia stato una base per gli alieni. Che gli alieni avrebbero innestato il loro DNA in svariate specie di ominidi sulla Terra, per ragioni non chiarite. Che appena il loro pianeta-astronave Niburu si ritroverà a transitare nei paraggi della Terra, loro si ripresenteranno e saranno guai.
Mi trovo spesso ad essere il solo a contestare queste tesi sui blog che ne sostengono la veridicità, conscio che sia una totale perdita di tempo, ma con la speranza che qualche lettore ingenuo senta lo stimolo di provare ad informarsi meglio.