lunedì 6 agosto 2018

HIROSHIMA 6 AGOSTO 1945

Dopo aver visto il documentario ATLANDIDE di sabato sulla seconda guerra mondiale con riguardo al fronte della Normandia e poi alla decisione  americana di usare la bomba atomica mi sono domandato: perché fu presa questa decisione? Il presidente Truman pretese la resa incondizionata del Giappone in alternativa all'invasione del Giappone. Ma perché era necessaria l'invasione se ormai il Giappone si trovava allo stremo e non aveva più programmi di conquista? La vigliaccata maggiore consistette nel non avvisare il Giappone che in mancanza di una sua resa incondizionata avrebbe usato la bomba atomica. Dalla trasmissione risulta che l'esperimento dell'esplosione dell'atomica nel deserto del New Messico fu tenuto segreto. Possibile che sia rimasto segreto? Ma pur ammettendo che fosse rimasto segreto che senso aveva non avvertire il Giappone del possesso dell'atomica per indurlo ad arrendersi? A che cosa poi doveva arrendersi se non alla minaccia dell'invasione del territorio giapponese? Fu un ricatto privo di qualsiasi giustificazione. Vi erano già stati dei bombardamenti su alcune città giapponesi e la città di Hiroshima era stata sin allora risparmiata con l'unico scopo di dare ad intendere che Hiroshima non sarebbe stata oggetto di bombardamento. Pertanto la popolazione di Hiroshima fu indotta con inganno a non abbandonare la città. Anche perché il giorno prima un aereo aveva sorvolato Hiroshima ad alta quota dando anche per questo l'impressione che Hiroshima sarebbe stata risparmiata. Fu un inganno atroce. Invece il giorno dopo alle ore 8. 14 fu sganciata con un aereo dello stesso tipo (B29) la bomba atomica su Hiroshima. Si trattava di una bomba all'uranio. Sarebbe bastata la minaccia di sganciare la bomba atomica per indurre il Giappone a rinunciare alla guerra che ormai era divenuta difensiva di fronte alla minaccia di invasione. In effetti il governo americano avvisò il governo giapponese che era in possesso di una nuova bomba molto più potente di quelle finora conosciute ma non specificò mai la natura della bomba. Con questo inganno fu indotta la popolazione di Hiroshima a non abbandonare la città. La conseguenza fu la morte improvvisa di 60.000 abitanti che, trovandosi a poca distanza dall'epicentro dell'esplosione (avvenuta però a 560 metri di altezza), evaporarono non lasciando tracce dei loro corpi subito dopo l'esplosione dell'atomica, e successivamente di altri che, essendo abbastanza distanti dall'epicentro dell'esplosione,  rimasero tuttavia vittime delle radiazioni, con corpi devastati dalle bruciature. I morti furono in tutto nell'arco di pochi mesi circa 240.000 in una città di 450.000 abitanti. Gli americani si giustificarono dicendo  che vi sarebbero stati più morti con l'invasione del Giappone. Ma perché la minaccia di invasione se il Giappone non aveva più aspirazioni che andassero oltre la difesa del proprio territorio? Certamente si volevano vendicare i morti americani vittime del bombardamento di Pearl Harbor. Una questione d'onore che portò ad un inutile massacro. Ma il motivo principale fu la spregiudicata e vigliacca volontà di sperimentare gli effetti della bomba atomica. Dopo Hiroshima il governo giapponese si divise tra coloro che volevano proseguire la guerra e coloro che erano contrari al suo proseguimento. I primi pensavano che gli Stati Uniti non avessero fabbricato più di due bombe e che fosse impensabile che ne avessero portato in Asia una seconda. In effetti ne erano state fabbricate tre, ma solo la terza era rimasta negli Stati Uniti. Prevalse da parte del governo giapponese la volontà di proseguire la guerra, che ormai era una guerra di difesa. Ma una seconda bomba (al plutonio) fu fatta cadere su Nagasaki provocando solo 50.000 morti perché, dato il cielo nuvoloso, non si riuscì a mirare il centro della città e la bomba cadde in periferia. La seconda bomba indusse il governo giapponese a rimettere all'imperatore la decisione se continuare o non la guerra. E l'imperatore decise per la sua fine. Quella degli americani fu una vittoria ottenuta con l'inganno, con l'uso di armi non convenzionali da sperimentare per la prima volta sacrificando centinaia di migliaia di vittime civili. Ma si sa che i vincitori hanno sempre ragione.   
Faccio notare come alcuni titoli siano stati dettati da ignoranza. E' stato infatti scritto da giornalisti ignoranti che con la bomba atomica su Hiroshima il sole era caduto sulla terra. Hanno dimostrato di non saper distinguere tra la FUSIONE  nucleare (che avviene continuamente nel sole con la trasformazione dell'idrogeno prima in elio e poi in tutti gli altri elementi) e la fissione nucleare della bomba atomica. Che produce radiazioni mortali se la sua energia non viene controllata, come avviene nelle centrali nucleari, dove non avviene però  la fusione ma la fissione degli atomi di uranio (come nella bomba usata su Hiroshima) o di plutonio (come in quella usata dopo tre giorni su Nagasaki). La fusione nucleare avverrà successivamente con la bomba H. La cui energia non si è tuttavia riusciti sinora a controllare per usarla nelle centrali nucleari. Non esistono centrali atomiche a fusione nucleare come nel sole. Quando l'idrogeno si esaurirà nel sole sarà anche la fine del sistema solare e della vita sulla Terra. Ma non sarà necessario attendere molto perché sarà la stessa umanità a rendere impossibili le condizioni di vita sulla Terra. Così sparirà l'unica specie animale la cui vita non ha senso. 
L'articolo del 2015 è stato ripetuto nel Corriere della sera di sabato scorso. 

Hiroshima 6 agosto 1945 Il giorno che il sole cadde sulla terra | Corriere.it

reportage.corriere.it/esteri/2015/hiroshima-6-agosto-1945/
9 ago 2015 - cadde sulla terra ... Ciò che invece accadde il 6 agosto del 1945, 70 anni fa, fu non solo la fine di ... e flotte, ma conteneva in anche i germi della possibile fine del mondo, ... la luce del sole, dopo “essere scesa sulla terra” (come disse sempre Ferebee), scompariva dietro il fumo e la polvere radioattiva.

A 73 anni dal lancio della prima bomba... - Corriere della Sera ...

https://www.facebook.com/corrieredellasera/posts/10156427303047530
Hiroshima 6 agosto 1945 – Il giorno che il sole cadde sulla terra | Corriere.it. Questo testo è stato redatto nel 2015, in occasione del 70esimo anniversario di ...
         

1 commento:

Tizio.8020 ha detto...

Non sono d'accordo.
Il Giappone si accorse a malapena del lancio della bomba atomica su Hiroshima.
Le città Giapponesi erano state quasi tutte distrutte dai bombardamenti,la sola Tokio aveva avuto più morti a causa degli incendi, di Hiroshima.
Sembra che i Giapponesi si siano arresi non per il lancio di due bombe, ma per la dichiarazione di guerra fatta dall'URSS.
Il Patto URSS-Giappone di "non aggressione", che aveva consentito a Stalin di spostare praticamente tuto, dall'est all'ovest, era scaduto, e su presione degli USA l'URSS attaccò il Giappone.
Un conto era dover fronteggiare una ipotetica invasione da parte degli USA, ben altro conto una invasione da parte dell'URSS.
Fra l'latro, il Giappone già svariate volte aveva mandato richieste di cessare la guerra, ma gli USA non intendevano farlo prima di essersi assicurati una robusta testa di ponte in Asia.
Poi ovviamente ci furono schifezze come la totale impunità concessa ai Giapponesi in cambio dei risultati delle loro ricerche condotte in Cina.
I Nazisti erano dilettanti, in confronto!
Altra cosa curiosa: lam Base dove la Nord Korea svolge ttuti i test e le ricerche sulle atomiche, era una Base Giapponese, e sono partiti dalle scoperte fatte da loro.