domenica 4 novembre 2018

SOSTITUIRE IL 25 APRILE CON IL 4 NOVEMBRE COME FESTA NAZIONALE

Il 4 novembre fu il giorno in cui Armando Diaz diede notizia della vittoria di Vittorio Veneto, con cui si concluse la prima guerra mondiale e con cui si completò l'unità d'Italia, anche se al prezzo di 600.000 morti. Fu una guerra di unificazione anche nel senso che soldati e ufficiali provenivano da ogni regione d'Italia. Il 25 aprile segna invece la fine di una guerra civile, di divisione dell'Italia, indipendentemente dal giudizio storico sulle parti in guerra. Il 25 aprile è divisivo. Il 4 novembre è unificante. Vero è purtroppo che la seconda guerra mondiale fu la conseguenza della prima. In Italia i governi liberali ebbero il torto di non avere riconosciuto i giusti meriti ai reduci di guerra, che andarono ad ingrossare il consenso al partito fascista. Ma colpevoli anche coloro che organizzarono una serie di scioperi che causarono tali disordini da far invocare un uomo d'ordine, quale si presentò  Mussolini, pur nel suo passato di socialista. Ma in effetti il fascismo non fu in contrasto con il socialismo. Fu invece in contrasto con il liberismo, oggi imperversante con il globalismo mondiale che ha ridotto l'uomo a merce. Con il liberismo la politica viene sottoposta all'economia, mentre con il fascismo l'economia veniva sottoposta alla politica entro una concezione statalistica dell'economia. In Germania vi furono disordini sociali ancora più gravi a causa delle vessazioni imposte dalla Francia, che dunque può essere ritenuta responsabile indiretta dell'ascesa del nazismo. Anche in Germania si vide la necessità di un uomo d'ordine che ponesse rimedio all'economia disastrata nella Repubblica di Weimar dove predominavano i socialisti rivoluzionari, con una inflazione tale che occorreva una carriola di marchi per comprare un kg di pane. Il trattato di Versailles imposto dalla Francia alla Germania per riparazioni di guerra fu dunque la causa maggiore della seconda guerra mondiale. Da notare che la saggia Inghilterra e gli Stati Uniti si dissociarono dalla richiesta di riparazioni di guerra. Furono la Francia e l'Inghilterra a dichiarare guerra alla Germania quando questa invase l'1 settembre 1939 la Polonia dopo che Hitler in malafede fece un patto di non belligeranza con Stalin (trattato Molotov-von Ribbentrop) del mese di agosto in attesa della preparazione dell'operazione Barbarossa con cui Hitler si riprometteva di cancellare l'Unione Sovietica di Stalin. Domandiamoci che cosa sarebbe successo se la Francia e l'Inghilterra non avessero dichiarato guerra alla Germania. Sicuramente non vi sarebbe stata la seconda guerra mondiale e l'Italia fascista non avrebbe avuto la necessità di entrare in guerra il 10 giugno 1940 a fianco della Germania nazista. Ma Mussolini fu ingannato da Hitler, che gli nascose sempre il progetto di invadere l'Unione Sovietica. Probabilmente, se non certamente, Mussolini non sarebbe entrato in guerra se avesse saputo del progetto Barbarossa, con l'invasione dell'UnioneSovietica nel marzo del 1941. Mussolini credeva che dopo l'occupazone della Francia e la fuga degli inglesi dal territorio francese fosse finita la guerra. Hitler, dovendo combattere anche sul fronte  occidentale nel territorio francese, avrebbe potuto disporre di tutte le divisioni necessarie per respingere la controffensiva sovietica. Ma queste divisioni non esistevano perché impegnate per soccorrere il fascismo in Africa e in Italia dopo l'8 settembre, con la costituzione della inutile R.S.I., e in Francia per contrastare lo sbarco degli americani in Francia. Il fascismo, paradossalmente, cooperò alla fine del nazismo a causa dell'errore di Hitler di voler salvare il fascismo  facendo rapire il riluttante Mussolini, "prigioniero" a Campo Imperatore (Abruzzo) per portarlo  in Germania costringendolo ad accettare la costituzione della R.S.I. L'Italia fascista aveva dimostrato di essere solo una palla al piede nella guerra della Germania. Mussolini fu persuaso da Hitler che gli aveva prospettato la prossima vittoria della Germania con l'uso di armi segrete. Hitler non aveva alcuna aspirazione territoriale nei confronti della Francia, che aveva riguadagnato l'Alsazia e la Lorena dopo la prima guerra mondiale. E poi la Francia alla fine della seconda guerra mondiale ebbe la faccia tosta di presentarsi come nazione vincitrice pur avendo subito l'umiliazione della sconfitta in due mesi sin dal 1940 con l'occupazione tedesca e l'affronto di un Hitler che passeggiava trionfante per Parigi costringendo la Francia a subire la resa alla Germania con una firma che la Francia dovette subire su quello stesso vagone in cui i tedeschi dovettero firmare la resa alla Francia con il trattato di Versailles. Hitler per prima cosa stracciò il trattato di Versailles e aumentò in questo modo il suo consenso per avere vendicato l'affronto di una resa vessatoria subita dalla Germania. Certamente la Germania nazista non sarebbe sopravvissuta a Hitler, come il fascismo non sarebbe sopravvissuto a Mussolini. Si trattava di regimi personalistici che non potevano sopravvivere ai loro fondatori. Da notare che Hitler chiese sempre, in funzione antisovietica, l'alleanza dell'Inghilterra, che, nonostante tutto, ammirava.  Invece il comunismo sopravvisse a Stalin. Un' Inghilterra che non avesse dichiarato guerra alla Germania avrebbe potuto condizionare la politica tedesca in cambio di una sua non belligeranza nei confronti della Germania. E vi è da immaginare che avrebbe potuto contrattare la sua non belligeranza in cambio di una rinuncia alla persecuzione degli ebrei. Ma Chuchill preferì versare lacrime di coccodrillo dopo la fine della guerra dicendo che "una cortina di ferro era scesa sull'Europa", con la pratica sottomissione di tutta l'Europa orientale all'Unione Sovietica, che ebbe fine solo nel 1989.                          
In conclusione, furono i socialisti a provocare per reazione l'ascesa del fascismo e del nazismo. Che tuttavia debbono essere considerati sistemi antiliberisti, e perciò favorevoli ad una economia di impronta statalistica, con l'economia soggetta alla politica. Ciò considerato vi è da domandarsi che progresso si sia fatto oggi lasciando che le leggi di mercato comandino sulla politica.       
     

2 commenti:

Unknown ha detto...

Semplicemente da incorniciare!

Alessio ha detto...

Il comunismo sovietico sopravvisse a Stalin secondo me perché si identificava con il partito (PCUS) e non tanto con una persona, non esisteva quindi (e non poteva esistere vista l'ideologia) il concetto di Fuhrer, anche se Stalin fu comunque oggetto di un notevole culto della personalità.
Invece, a voler guardare a fondo, anche il capitalismo estremo attuale è illiberale, poiché il vero potere è gestito da una manica di super-ricchi che sovrastano il potere sovrano delle singole nazioni, con ricatti alle nazioni per i loro interessi, basti vedere quello che sta succedendo nei confronti dell'Italia.
Quindi la democrazia, in questo stato avanzato del capitalismo, diventa falsa, poiché il popolo elegge dei rappresentanti che non hanno il vero potere e sono ricattati da una minoranza sovranazionale di privilegiati. Tuttavia l'equilibrio potrebbe anche non durare troppo a lungo e quindi il futuro essere molto più instabile e burrascoso di quanto questa casta di persone vorrebbe.