Questo è quello che non vogliono mostrarti

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Ciao Pietro ,

L’industria vorrebbe che tutto quello che mostriamo in questi video rimanesse nascosto, ed è proprio per questo che è sempre più difficile riuscire a mostrare al pubblico quello che succede in questi luoghi.
Il nostro lavoro è demolire questo muro di omertà, portando le condizioni in cui vivono e muoiono questi animali sotto più riflettori possibili, davanti gli occhi di tutti.
Abbiamo già raccontato la triste realtà dei macelli italiani, mostrando come vengono brutalmente uccisi agnelli, maiali, conigli, polli e tonni. 
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Oggi mostriamo quello che succede ogni giorno in un macello italiano di bovini.
Come puoi immaginare, dopo un’intera esistenza miserabile all’interno di un allevamento, gli ultimi attimi di questi animali sono solo fatti di sofferenza e terrore.

FIRMA ORA LA PETIZIONE!

Mostrare la realtà di questi luoghi tuttavia non basta: servono azioni concrete, e servono con urgenza. Raccontiamo la crudele realtà dei macelli italiani dal 2012 e da un anno a questa parte abbiamo dato il via ad una raccolta firme che ormai ha già raccolto il consenso di oltre 115.000 persone.
Insieme a questi 115 mila italiani stiamo chiedendo l’introduzione di pene più severe per maltrattamenti e abusi, l’abolizione di ogni deroga allo stordimento e soprattutto l’obbligo per tutti i macelli di dotarsi di telecamere a circuito chiuso.

Il fatto che questa richiesta sia stata già discussa 3 volte dal Parlamento Italiano ed una volta da quello europeo è senz’altro un ottimo segnale, ma non possiamo certo fermarci qui.

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COSA PUOI FARE TU

Cambiare il mondo da soli è impossibile. Per questo abbiamo bisogno di te:
  1. Se ancora non l’hai fatto, firma la petizione adesso ed unisciti alle decine di migliaia di italiani che hanno già firmato questa importante petizione.
     
  2. Una volta firmato, CONDIVIDI la petizione con i tuoi contatti, chiedendo esplicitamente di firmare.
     
  3. Se la nostra squadra non lavorasse letteralmente giorno e notte alla realizzazione ed alla pubblicazione di questi video, tutto questo lavoro di denuncia pubblica e sensibilizzazione istituzionale non sarebbe affatto possibile. L’industria che combattiamo può permettersi di minacciarci con denunce, di diffamarci con la stampa e di diffondere un’informazione ingannevole attraverso i propri dipartimenti di marketing. Noi abbiamo solo te: non lasciarci da soli contro questi colossi.
Sono sicuro ti schiererai dalla parte di chi non ha voce per difendersi, e per questo ti ringrazio.
Matteo

P.S.: Pietro , non è necessario che tu veda il video perchè sappiamo quanto sia difficile vedere certe immagini. Tuttavia, senza il tuo aiuto, tutto questo lavoro rischia di non poter proseguire, e i primi a rimetterci saranno gli animali: sostieni questa importante battaglia di civiltà!
P.P.S.: Ecco le informazioni necessarie per sostenerci attraverso bonifico, versamento postale, o PostePay:
bonifico bancario sul conto intestato ad Animal Equality Italia, Banco BPM con IBAN: IT80 K050 3401 6250 0000 0003 906
bollettino postale intestato ad Animal Equality Italia, Conto Corrente n° 1028587499
versamento tramite Poste Pay a 4176 3106 8362 4574
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