sabato 8 dicembre 2018

VIA DALLA PAZZA FOLLA

Via da una folla di giovani depravati che si beano ad ascoltare un cervello depravato che viene assunto a modello di vita facendo soldi con delle sconcezze di parole senza senso accompagnate da una musicaccia ripetitiva che porta ad un abbruttimento. Troppo pochi i morti di questi depravati. Nessun rimpianto per chi non è capace di apprezzare la grande musica e si affolla scalmanata dimostrando di essere culturalmente abominevole. Colpa anche di genitori che debbono essere della loro miserevole stoffa se non sono capaci di educare i figli portandoli all'ascolto di quella vera musica che si eleva al livello dell'arte. Individui che si annoierebbero ascoltando Bach, il sommo tra i musicisti di ogni tempo.  Non sapevo nemmeno che esistesse questo depravato. Sono andato a cercarlo e ne ho provato anche fisicamente ribrezzo. Colpa anche della scuola, che non sa educare alla distinzione tra arte e degenerazione. Dovrebbe essere vietato l'uso del termine "concerto" per queste forme di degenerazione.  Vi è da rimanere sconcertati nello scoprire che il primo video arriva a più di 4 milioni di visualizzazioni e il secondo arriva incredibilmente a poco meno di 62 milioni di visualizzazioni.     
3 set 2018 - Caricato da SferaEbbastaVEVO
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14 giu 2017 - Caricato da SferaEbbastaVEVO
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7 commenti:

Unknown ha detto...

Finalmente un articolo fuori dal coro ammorbante di queste ore!

Alessio ha detto...

E' proprio vero, si rincretiniscono ascoltando una NON-musica che sembra fatta apposta per spegnere ogni pensiero, e per far piombare il cervello in una sorta di trance, in cui ogni messaggio, anche al più abietto, può essere veicolato. Se poi si aggiunge che si impasticcano, si fanno di tante sostanze vecchie e nuove, il risultato di annullamento cerebrale è servito. Sinceramente quei morti mi lasciano indifferente, visto che potevano impiegare la loro vita in tanti altri modi più produttivi per se stessi e per la società.
Vittorino Andreoli diceva in un suo libro che secondo lui il rap con la sua ripetitività ossessiva è la forma musicale della schizofrenia, fa dissociare chi lo ascolta dalla realtà rinchiudendolo in una specie di mondo autistico.
Inoltre questi ragazzi non hanno affatto dimostrato alcuna capacità di valutare che cosa stesse succedendo, sono scappati come pecore e ciò dimostra quanto fossero rimbambiti, complice anche il fatto che l'ambiente della discoteca con le sue luci e i suoi rumori non è il massimo per dare prontezza e lucidità in una situazione di emergenza.

Sebastiano Simone Pennavaria ha detto...

Un fulgido esempio di selezione naturale; nulla di più, nulla di meno. Avanti i prossimi.

Sebastiano Simone Pennavaria ha detto...

L'ho sempre detto e sempre lo dirò: se i giovani sono il futuro, lo è anche il mio biglietto di sola andata per un altro pianeta o, meglio ancora, per un'altra galassia.

ambrogio negri ha detto...

Prof. Melis, premesso che a me dispiace che giovani vite siano state stroncate in modo così assurdo, sono convinto che sia un bene che esistano amanti di questi discutibili generi musicali, del calcio, e via dicendo.
Se tutti fossero come Lei pensa che dovrebbero essere, sarebbe ardua l’attribuzione delle mansioni da svolgere. Se tutti avessero gusti musicali a livello di arte, se tutti avessero una cultura tale da differenziare il buono dal cattivo, chi vorrebbe occuparsi delle pulizie delle aule universitarie, della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della coltivazione di broccoli e patate, et similia?
Non vorrebbero tutti frequentare la Scala, suonare il pianoforte per diletto, scrivere trattati sul pensiero di Tizio o di Caio, insegnare?
Si potrebbe allora fare a turno per lo svolgimento delle attività più umili e faticose. Io non sarei contento! E Lei?
Perciò, con una piccola dose di pietà e di realismo, io mi accontento di questo discutibile mondo e dei suoi abitanti:
Cordiali saluti.

Pietro Melis ha detto...

Caro Ambrogio, ai miei studenti qualche volta dicevo che mi pareva ingiusto che io avessi uno stipendio superiore a quello di un netturbino, che svolgeva un lavoro umilema necessario, mentre si poteva vivere anche senza studiare storia della filosofia. La maggior parte dei lavori è necessaria ,ma lo stipendio non tiene conto della sua necessità. A mio favore potevo portare l'argomento che chiunque avrebbe potuto sostituire un netturbino, mentre un netturbino non poteva sostituire me. La società premia il lavoro intellettuale, nonripetitivo, più in qgenerale la specializzazione. Dunque tanto di rispetto per i lavori umili ma necessari, senza i quali la società non potrebbe vivere. Ma nessun rispetto per coloro che propagandano generi pseudo musicali che sono diseducativi, e di cui sarebbe meglio fare a meno perché abbassano il livello della vita. Certamente non la migliorano. Chi ama la vera musica non può fare a meno di Bach (è solo un esempio) mentre sarebbe meglio fare a meno di questa spazzatura di pseudo musica che alimenta anche bassi istinti. Dunque non paragoniamo uno smaltitore di rifiuti che merita rispetto ad un depravato come quello schifoso individuo che fa i soldi alle spalle dei gonzi senza cervello che vanno ad ascoltarlo arricchendolo. Anche la sua figura fisica, piena di tatuaggi è il simbolo di una depravazione. Coloro che vanno ad ascoltarlo provengono da famiglie incapaci di educare i figli perché le stesse famiglie dovrebbero essere educate. Ma chi educherà gli educatori? Penso che sarei stato un patito della musica di Wagner anche se non avessi avuto un padre che mi iniziò al suo ascolto in contrapposizione a quella di Verdi, che egli ridicolizzava ponendola a confronto con quella di Wagner. E in effetti di Verdi ascolto volentieri solo la Messa da requiem scritta in occasione della morte del Manzoni. Ascolti il finale della Walkiria, con l'addio di Wotan e l'incantesimo del fuoco. Musica ripresa per la marcia funebre di Sigfrido (dal Crepuscolo degli dèi). Musica da brividi.

ambrogio negri ha detto...

Prof. Melis, come Lei stesso dichiara, suo padre ridicolizzava Verdi. Dunque siamo in presenza di ciò che si può fare rientrare nella categoria "gusti", perché non si può certamente affermare che la musica di Verdi non abbia valore. Io, tanto per precisare, preferisco Puccini e Mozart, probabilmente non possedendo capacità adeguate. Perciò non mi sorprendo che atri preferiscano quel debosciato in questione.
Anche i lavori devono essere considerati tutti dignitosi, ma la mia considerazione era, in sintesi, che servono anche gli scarsamente colti, altrimenti sarebbe un problema trovare addetti a certi lavori. Sarà poco diplomatico dirlo ma è la semplice realtà.
Cordiali saluti.