lunedì 11 febbraio 2019

IL CARROZZONE DI SANREMO. TUTTA ROBACCIA

Non ho mai seguito questo vomitevole carrozzone di cosiddette canzoni italiane di cui non rimarrà nemmeno traccia. Ma te le fanno ascoltare anche in altre trasmissioni e persino nei telegiornali. Le più famose canzoni, fatte alcune eccezioni, non hanno mai avuto seguito.  Un carrozzone in cui lo spazio maggiore non è nemmeno dedicato alle  cosiddette canzoni in gara ma a quelle del passato che non vinsero  mai un premio e non si si classificarono nemmeno tra le prime tre. Notare come la canzone che risulta essere stata la più venduta di ogni tempo sia proprio quella del conduttore Baglioni (Questo piccolo grande amore). Basta scorrere tutti gli anni per accorgersi che sono scomparse tutte le canzoni dal 1951 ad oggi. Tutta robaccia. Il tempo è giustiziere. Non vi hanno mai partecipato Lucio Battisti e Mina, per esempio. Celentano vinse con una canzone anch'essa scomparsa. Le sue migliori canzoni (per altro non musicate da lui) non sono mai state presentate al festival come concorrenti.
Questa volta si è toccato il fondo con una canzonaccia di un egiziano che pretende di essere italiano solo perché ha una madre italiana (una sarda disperata che certamente non poteva trovare migliore marito). Nella canzonaccia questo coglionazzo per non sconfessarsi vi ha messo anche il riferimento al ramadan con parole arabe. Premiata da una giuria di sinistronzi propagatori della società multiculturale e multirazziale. 
Sono andato a ripescare un duetto tra Celentano e Morandi del festival del 2012 (Ti penso e cambia il mondo). Ma la canzone non era in gara. Celentano era solo ospite.  Il brano è stato scritto da Pacifico per il testo e da Matteo Saggese e Stephen Lipson per la musica.L'impianto armonico della canzone è il Preludio in do minore, opus 28, numero 20 di Fryderyk Chopin

Frédéric Chopin - Prelude in C Minor (op. 28, no. 20) - YouTube

Un altro esempio di trasposizione di musica classica in una canzone è A Whiter Shade of Pale, che, di notevole successo già dal 1967, ebbe numerose reinterpretazioni. In Italia, su testo di Mogol, fu incisa dai Dik Dik col titolo Senza luce, che, mantenendo la parte musicale, si discosta dal testo originale dalsignificato ermetico. Non è altro che la libera variazione del brano classico Aria sulla quarta corda con alcune componenti della cantata BWV 140 Wachet auf, ruft uns die Stimme entrambi di Bach. 



Ecco l'elenco di tutte le canzoni premiate dal 1951. Forse è rimasta solo quella di Modugno del 1958 Nel blu dipinto di blu (più nota con Volare), che per altro non ho mai sopportato.    

Festival di Sanremo - Wikipedia


Tutto ciò premesso  mi domando se coloro che si dilettano di canzoni sappiano accostarsi alla musica colta per saper distinguere tra musica artigianale ecommerciale, quella detta leggera, e arte musicale. La musica leggera non fa parte della storia della musica ma della storia del costume. Il carrozzone di Sanremo è una scuola di diseducazione musicale. Vi è una ricchezza di temi, per esempio in Bach, che potrebbero essere utilizzati trascrivendoli in canzoni d'arte.  Mi vengono in mente anche il famoso adagio  di Albinoni o il largo di Handel.  

2 commenti:

Alessio ha detto...

Fatto sta, professore, che queste canzoni di musichetta leggera te le impongono come se fossero chissà quali opere d'arte e le senti dappertutto, dai telegiornali (togliendo spazio alle notizie importanti) sino alle radio, alle riviste di musica, sopravvalutandone anche il testo e il significato, che è quasi sempre molto banale.
Molti di questi cantanti e musicisti "leggeri" inoltre non sono affatto modelli di vita a cui ispirarsi, spesso si drogano e sono instabili nelle relazioni e negli affetti, sono omosessuali o bisex, ma ciò che dicono è considerato sempre importantissimo da giovani e meno giovani, quasi come fossero oracoli viventi.
In verità ultimamente alcuni giovani stanno tornando ad apprezzare la musica classica, poiché la stanno riscoprendo come vera cultura e fonte di autentico piacere, a differenza delle varie forme di musica moderna che sono un'evidente involuzione dell'arte musicale.

Omer ha detto...

Sinistronzi sono sempre più ipocriti, prepotenti, nonché ripugnanti. Come ha spiegato Mario Giordano, le élite vogliono un’Italia modello Sanremo: “se Mahmood vince con il 14% dei voti popolari, forse anche Emma Bonino potrebbe diventare presidente del Consiglio con il 2%. Non vi pare? il bello della nuova democrazia. Adesso non resta che applicare il meccanismo di voto del Festival ai prossimi appuntamenti politici.”