sabato 6 aprile 2019

I GIUDICI NON PAGANO MAI. SONO IRRESPONSABILI


I magistrati sono sempre innocenti – Colpi bassi - Blog




12 ore fa - Qui abbiamo fatto quello che dovevamo fare», sono le accorate parole del ... di Torino, Edmondo Barelli Innocenti, che apprendo dal Giornale.
MIO COMMENTO
Ho sempre scritto che nessun partito ha mai avuto il coraggio di riformare la magistratura. Gente che dopo avere superato, magari fortunosamente o per accozzi, un concorso, si sente padrona della giustizia. Non leggono più un libro e si attaccano al computer per citare sentenze della Cassazione relative a casi simili. Da notare che nemmeno la Cassazione può essere garanzia di verità processuale perché vi sono sentenze della Cassazone che sono in contrasto tra loro. Pertanto questi parrucconi ogni tanto debbono riunirsi nelle Sezioni Unite per cercare di dare un indirizzo giurisprudenziale unico. E non è detto che la sentenza risultante sia per questo esente da vizi logici. La colpa è anche delle leggi mal fatte. Quando esistono interpretazioni della legge si dà adito all'arbitrarietà dei giudici. L'esistenza di interpretazioni significa che la legge è mal fatta o lacunosa. Come per esperienza ho potuto controllare. Io sono un esempio di vittima di sentenze aberranti in sede civile. Gente che è incapace di ragionare rispettando la logica. La mancanza di logica è peggio dell'ignoranza. Un mio avvocato mi ha detto, a proposito di una causa civile (che sta durando da 21 ann): non vi è da sperare alcunché di buono in sede. Bisogna sperare nella Cassazione (dove ora si trova questa estenuante vicenda) perché solo a Roma si può sperare che l'ex liquidatore (pur revocato dalla sua carica perché dichiarata illegittima) sia ritenuto responsabile di una vendita illegittima (di cui sto chiedendo la nullità o l'annullamento). Il liquidatore fu nominato dal presidente del tribunale dandomi erroneamente come consenziente, mentre dagli atti risultavo contrario. La sua nomina era stata richiesta da due fratelli che volevano costringermi a vendere anch'io la mia quota del 66% per coinvolgere la società nei loro debiti personali. In due gradi del giudizio, nonostante la revoca della nomina del liquidatore, la vendita fu ritenuta legittima da altri giudici - sentite, sentite - perché la revoca della sua nomina, pur dichiarata ABNORME dato il mio documentato dissenso, era avvenuta dopo la vendita. Dunque il liquidatore non aveva il dovere di attendere che prima si definisse il giudizio riguardante la revoca della sua nomina. Ma come potevo essere io ad anticipare la revoca della nomina del liquidatore se i tempi della revoca non dipendevano da me? Dunque vince chi arriva prima. Roba da pazzi. Esiste anche corruzione tra i giudici. Questo liquidatore è ammanigliato con i giudici in quanto curatore fallimentare, e dunque protetto da tutti i giudici che a turno passano per la direzione della sezione fallimentare del tribunale, con cui ha rapporti personali confidenziali. La riforma della giustizia implica che i magistrati paghino DI TASCA PROPRIA quando facciano sentenze palesemente aberranti perché contenenti vizi logici INESCUSABILI. Ma chi dovrebbe giudicare i magistrati? Io ho fatto a termini di legge un esposto al ministro della giustizia di allora e al presidente della Cassazione.Risultato? NULLA. Anzi, mi sono inimicato la giudice relatrice dell'ultima sentenza sballata in Corte d'Appello (da cui il ricorso in Cassazione) e l'ambiente giudiziario. Sono una casta che sa di mafia. Si spalleggiano a vicenda. Per me il CSM (come ho scritto in un mio libro) significa Corporazione di Stampo Mafioso. Dovrebbe essere istituito un tribunale costituito da giuristi (studiosi del diritto) e non da giudici togati (manovali del diritto). Giuristi nominatti per sorteggio tra i professori universitari specialisti nella materia oggetto della causa. La casta non si sentirebbe più padrona della giustizia, e nei casi più gravi un giudice dovrebbe essere licenziato dal tribunale formato da giuristi. Un giudice ci penserebbe cento volte prima di fare una sentenza. . . .

2 commenti:

bambilu ha detto...

"Gente che è incapace di ragionare rispettando la logica. La mancanza di logica è peggio dell'ignoranza".
La Logica non è di questo mondo, mi appare evidente. Ho perso ( giorni della mia UNICA Vita a lottare contro l'illogicità di certe pretese da parte di un'operatrice di Acea. Fregandosene degli estremi completi riportati in Visura catastale, pretendeva che avessi in mano il "titolo" di possesso. Telefonai all'agenzia delle entrate per avere conferma del mio LOGICO ragionamento contro quello INCONGRUENTE dell'operatrice. Incappai, per fortuna, una volta tanto, in una funzionariA competente e gentile che mi confermò quanto da me ipotizzato. Anche il “mio” avvocato la pensa come l'operatrice Acea. Stamattina ho ritentato la sorte con acea. Il disco che dava istruzioni era stato PER MIRACOLO MODIFICATO e chiedeva gli ESTREMI del titolo di possesso. Risolto tutto con un Maschietto. Non sono femminista, sono Taoista. Devo riconoscere che al presente le femmine sono molto ma molto peggiori dei maschi...almeno sul Lavoro. Onore al Merito.
Dedicherò molto del mio tempo a debellare le teste di C. presenti in tutte le forme di BUROCRAZIA, la peggiore peste che ci sia. A questo punto ESIGIAMO di ELEGGERE anche l'ordine [non potere] giudiziario. Meglio Noi dei neapolitans mattarelli...

aldo ha detto...

Dice lo stupidotto Malafede, ministrello della giustizia, che lui non può entrare nel merito del processo ma valutare solo se l'aspetto formale è stato rispettato.

Caso Romano: estorta confessione all'unico testimone che inizialmente aveva delineato come autore dei delitti un arabo, e in concomitanza con la richiesta di revisione del processo fatte sparire le prove o manomesse.

Caso Bossetti: fatte ad arte prove da dare ai media, poi processo a porte chiuse quando sono iniziati i problemi di basilare carattere logico da far digerire all'opinione pubblica, tutta la colpevolezza basata su un DNA che non esiste in natura, quindi palesemente manomesso.

Se il ministrello non può intervenire sull'operato di questi magistrati neanche in casi così clamorosi, meglio non augurarsi di avere a che fare con questa gentaccia.