mercoledì 1 maggio 2019

1°MAGGIO: COME CAMBIARE L'ART. 1 DELLA COSTITUZIONE

Per dire la verità bisognerebbe dire: L'Italia è una repubblica rappresentativa fondata sulla ricerca del lavoro. 
Non si può infatti dire che sia democratica con una Costituzione che all'art. 75 vieta che i trattati internazionali (come l'introduzione nell'UE e dell'euro) non siano sottoponibili a referendum. Una vera democrazia deve prevedere (come in Svizzera) un referendum propositivo che dia al popolo la possibilità di darsi la legge che vuole saltando le pastoie della rappresentanza dei partiti in parlamento. Così intendeva Rousseau la democrazia. L'art. 75 dovrebbe inoltre estendere il referendum abrogativo anche ai trattati internazionali. 
Per quanto riguarda l'espressione "fondata sul lavoro" essa è priva di senso. E su che cosa dovrebbe essere fondata? I disoccupati e i poveri non si sentono rappresentati  dall'art. 1. Anche se non si può dire in un riformato art. 1 mi viene in mente una parola che questa "Repubblica democratica fondata sul lavoro" dice sostanzialmente ai disoccupati e ai poveri: ARRANGIATEVI!  Come disse Totò in altra occasione nel film Arrangiatevi.  
Ecco 20 secondi dal finale del film       

1 commento:

bambilu ha detto...

A me e non solo a me, risulta che l'Italia è una società per azioni della SEC, una corporation, e non dal 1946, ma dal 1934, anno di fondazione della S.ecurities and E.xchange C.ommission. Ecco perché le agenzie di “rating” valutazione zazzano tanto. Danno valutazioni non su una Nazione, ma su una società quotata in borsa, alla stregua di Intesa Sanpaolo, Enel, Eni, UniCredit, Telecom, Poste Italiane, Atlantia, Luxottica, Banco Bpm. Parecchie non sono a capitale interamente Italiano.