domenica 8 dicembre 2019

FUORI UN ALTRO. AVANTI GLI ULTIMI

Decenni di silenzio. Nemmeno quando morì Primo Levi, autore del famoso Se questo è un uomo, benemerito della lettaratura e della chimica, si diedero tante notizie sui lager nazisti. Forse perché si aveva paura di dover scrivere e parlare anche dei gulag sovietici, per non suscitare grandi polemiche con il forte partito comunista italiano. Ma da dieci anni è stato istituito il 27 gennaio il giorno della memoria. E va bene. Ma mica tanto. Si dovrebbe nello stesso giorno avere la memoria di coloro che morirono nei gulag staliniani. E perché non ricordare anche l'eccidio degli armeni perpetrato dai turchi? Ma una cosa mi preme rilevare. Come mai in Israele non esiste il reato di negazionismo mentre esiste in alcuni Stati europei (a cominciare dalla Germania e dall'Austria, che vogliono in questo modo lavarsi la coscienza)?  La libertà di pensiero dovrebbe ammettere un dibattito pubblico con i negazionisti. Rimangono costretti alla clandestinità gli Scritti revisionisti  (Ecrits Révisionnistes, in 9 tomi) di Robert Faurisson e La menzogna di Ulisse  di Paul Rassinier (comunista antinazista, fatto prigioniero e torturato sino a renderlo invalido). Maggiore esponente in Italia del nagazionismo è Carlo Mattogno. Io non sono un negazionista ma rivendico la libertà di manifestazine pubblica ai negazionisti, ai quali è proibito di affacciarsi in pubblico pena il reato di propaganda nazista. Perché la verità non può essere a senso unico ma deve scaturire da tesi opposte. Come scrisse il famoso poeta John Milton (autore de Il paradiso perduto). Ognuno poi deciderà quale sia la tesi più convincente. E' da molti giorni che Liliana Segre, uscendo dall'oscurità di decenni, è divenuta una star dei giornali e delle TV. Non ha mai spiegato come mai sia riuscita a sopravvivere nonostante lei stessa abbia dichiarato che era fisicamente gracile e non era in condizioni di lavorare, mentre i bambini, dice lei, venivano portati subito nelle camere a gas e si salvavano solo gli adulti che erano fisicamente adatti al lavoro nel campo adiacente di Birkenau.  Di Terracina, morto l'altro giorno a 91 anni, nulla si sapeva. Non è mai divenuto un personaggio pubblico come la Segre, che continua a girare anche nelle scuole per raccontare dei lager nazisti. Dopo decenni di silenzio. Perché non si è svegliata prima? Onore a Terracina che non ha mai cercato di farsi pubblicità e non è mai divenuto senatore a vita come la Segre. Come se l'essere sopravvissuta fosse una benemerenza con cui avrebbe illustrato l'Italia, e tale da farle meritare la nomina a senatrice a vita. Il dubbio sorge spontaneo. Che sia svegliata così tardi con la sua propaganda per prepararsi la nomina a senatrice  vita con più di 20.000 euro al mese senza far nulla? 
La Segre ha un numero tatuato sul braccio. Io mi sono sempre domandato: se a tutti gli internati veniva impresso subito dopo l'ingresso nel lager un numero sul braccio che senso aveva imprimere questo numero se subito dopo erano destinati alle camere a gas? Sa, senatrice Segre, è una semplice domanda. Vorrei avere una spiegazione.              

1 giorno fa - Terracina e la famiglia furono arrestati a Roma il 7 aprile del '44. Il 17 maggio furono deportati ad Auschwitz. Piero fu l'unico a ritornare in Italia.
Paul Rassinier (Bermont, 18 marzo 1906 – Asnières-sur-Seine, 18 luglio 1967) è stato uno scrittore, politico pacifista e anarco-socialista francese. Anti-nazista ...

Robert Faurisson Aitken (Shepperton, 25 gennaio 1929 – Vichy, 21 ottobre 2018) è stato un saggista e pubblicista francese con cittadinanza britannica, noto ...


Carlo Mattogno (Orvieto, 12 gennaio 1951) è un saggista italiano, considerato il principale esponente del negazionismo dell'Olocausto in Italia.

3 commenti:

RIC ha detto...

come si fa parlare con lei senza essere pubblicato ?
come si puo' inviarle documentazioni e relazioni senza che tutti lo leggano ?
ric : velamania@gmail.com
( cir per il giornale.it )

ambrogio negri ha detto...

Prof. Melis,
non voglio mettere in discussione il suo punto di vista su chi dovrebbe o non dovrebbe avere riconoscimenti. Ognuno è libero di avere le proprie opinioni!
Mi permetto solo di segnalarle che Liliana Segre ha più volte raccontato compiutamente il suo percorso durante la detenzione in campo di concentramento e, recentemente, c'è stato il film documentario della RAI "Figli del destino" in cui Liliana Segre, Tullio Foà, Lia Levi e Guido Cava raccontano la loro storia.
Infine le devo anche segnalare che Piero Terracina, a partire dagli anni ottanta, ha svolto un'attività di testimonianza, affinché tali e simili orrori non si ripetano, svolgendo incontri in scuole, associazioni, università, conferenze, seminari di formazione, istituzioni militari, trasmissioni radiofoniche e televisive, carceri.
Giusto per precisazione.
Cordiali saluti

Pietro Melis ha detto...

Strano che soltanto ora che è morto sia data pubblicità alla morte di Terracina. Avrà svolto anche lui incontri nelle scuole ma quanti se ne sono accorti? E di tutti gli gli altri che lei ha nominato? Comunque nel mio articolo ho (ri)proposto un altro argomento. Perché non si dà spazio ai negazionisti? Inoltre mi dica quale maggiore benemerenza abbia la Segre rispetto a tutti gli altri ebrei sopravvissuti. Non ha affatto ilustrato la Patria per meritare la carica di senatrice perché altrimenti l'avrebbero illustrata tutti gli ebrei sopravvissuti. E'stato falsamente applicato l'art. 59 della Costituzione. Dove stanno gli altissimi meriti della Segre? E infine: tranne il caso di Primo Levi che fu risparmiato perché esperto di chimica per quali altri motivi furono risparmiati tutti gli altri ebrei sopravvissuti? Nemmeno la Segre ha mai spiegato comemai fosse stata risparmiata. Silenzio colpevole.