martedì 7 luglio 2020

NON BASTA AUMENTARE LA TASSA SUL CONSUMO DI CADAVERI

Bisogna scoraggiarne il consumo e mandare affanculo gli allevatori di morte. Che crepino pure di cancro i mangiatori di cadaveri. Non basta una tassa etica, come propongono i 5S. Bisogna far capire quanto sempre ha detto Veronesi spiegando che la carne è cancerogena. Quando vedo orridi carri a più piani stipati di poveri innocenti animali avviati verso il mattatoio penso agli ebrei chiusi in carri "bestiame" avviati verso i lager nazisti. Ma la sorte degli animali è peggio di quella degli ebrei perché molti di loro sono tornati vivi. Dai mattatoi nessuno ritorna vivo. 
Complici di queste quotidiane stragi sono tutti gli impostori che mangiano cadaveri ma non avrebbero mai il coraggio una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio uccidendo, dissanguando, spellando e squartando il cadavere di cui si cibano ingoiando anche tutte le tossine e gli antibiotici per uso veterinario iniettati negli animali. Credono di avere le mani monde di sangue mentre, come mandanti, le hanno sporche come quelle di quella razza immonda e malvagia di macellatori. I cuochi (oggi debbono essere chiamati eufemisticamente chef), come scrisse il grande storico e filosofo neoplatonico Plutarco, "sono pasticceri di cadaveri" (De esu carnium). 
 
Scrive Plutarco: “Per un pezzo di carne l’uomo le priva del sole, della luce, della durata naturale della vita alla quale hanno diritto per il fatto di essere nate”.  Plutarco vede l’origine di ciò in un tempo in cui gli uomini, non conoscendo ancora l’agricoltura, soffrirono la fame più dura, e non nella guerra, come aveva pensato Teofrasto. Da allora essi impararono a cibarsi di animali morti. Aggiunge Plutarco: “Che orribile vista ci presenta la mensa dei ricchi, veder adornarla da cuochi e pasticceri di cadaveri e corpi morti”. Precisa Plutarco – quasi anticipando le stesse considerazioni che svolgerà Rousseau (Discorso sull’origine e sui fondamenti dell’ineguaglianza tra gli uomini), a cui oggi possiamo scientificamente arrivare - che il corpo umano non ha nello stomaco la capacità di “cuocere e smaltire la gravezza della carne”, considerando la delicatezza dei denti, la piccolezza della bocca. La cosiddetta civiltà è per Plutarco dominata dalla follia. Si incominciò ad uccidere gli animali selvatici, “fino ad uccidere il bue, nostro operaio, la pecora che ci veste, il gallo guardiano della nostra casa, e così a poco a poco, cresciuta l’insaziabile cupidigia si pervenne al sangue, agli omicidi, alle guerre”. Aggiunge Plutarco che non è naturale cibarsi di carne, che genera malattie, da cui l’uomo rimane castigato. Gli animali carnivori cacciano “per necessità di pascersi” e non cacciano ogni specie, come fa l’uomo.

Dal M5s l'eurotassa sulla carne

Un altro schiaffo agli allevatori

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1 commento:

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

Bergoglio aveva dichiarato che se non fosse diventato papa avrebbe fatto probabilmente il macellaio. Lo disse cercando di mostrare un briciolo di umiltà, pensando scioccamente che il lavoro di macellaio è un lavoro popolare e quindi umile. Adesso è macellaio della fede, con tutti i tagli e i successivi innesti che fa.