Giustizia?
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
domenica 31 maggio 2020
sabato 30 maggio 2020
SARDEGNA: A FORAS SU STRANGIU (FUORI LO STRANIERO)
Stranieri sono tutti
coloro che vorrebbero venire in Sardegna senza prima essersi sottoposti ad un
esame per avere un certificato di sanità perché non portino in Sardegna il
coronavirus causando nuovi focolai.
Stranieri sono tutti coloro che hanno colonizzato la Sardegna acquistando tutti i maggiori centri turistici, a cominciare dalla Costa Smeralda e dal Forte Village. Per di più la Costa Smeralda è stata venduta al Qatar, cioè ad uno Stato musulmano. La Sardegna ha un territorio di 24mila kmq e una popolazione di soli 1 milione e 600mila abitanti. Ottimo rapporto che le consentirebbe di vivere di turismo se tutte le imprese turistiche fossero proprietà della Regione Sardegna, evitando però il carrozzone politico ponendo nel Consiglio di amministrazione dirigenti non politici che facciano l'interesse dei sardi lasciando i profitti in Sardegna, che diverrebbe economicamente indipendente, mentre ancora risulta tra le Regioni più povere d'Italia.
Occorrebbe uscire anche dall'euro e cercare alleanze fuori dell'Unione Europea, che coltiva lo scellerato disegno di una società multirazziale. Come se non bastasse l'esempio degli Stati Uniti, dove i conflitti razziali continueranno a perdurare. La Russia farebbe ponti d'oro alla Sardegna se offrisse alla Russia basi militari. Con missili puntati contro l'Unione Europea. Non vi sarebbe più bisogno della sciagurata raffineria di Sarrock che ha inquinato buona parte della costa sud occidentale. Senza che per questo il carburante venga a costare meno per i sardi. La Russia in compenso offrirebbe a basso costo il petrolio.
Dopo avere riassunto la Storia di Sardegna e la Storia moderna della Sardegna dal 1773 al 1799 dello storico sardo Giuseppe Manno (che divenne a Torino presidente del Senato del Regno sardo-piemontese) ho esposto il mio programma per una indipendenza economica e politica della Sardegna nel mio libro
titolo: "Roba da sardi, ve la do io la Sardegna" collana: temalibero autore: Pietro Melis ISBN 978-88- 99021-50-4 € 15,00 - pp. 207- © 2016 - In copertina,
titolo: "Roba da sardi, ve la do io la Sardegna" collana: temalibero autore: Pietro Melis ISBN 978-88- 99021-50-4 € 15,00 - pp. 207- © 2016 - In copertina,
18 dic 2016 - ROBA DA SARDI. VE LA DO IO LA SARDEGNA. In questo mio ultimo libro ho voluto proporre un programma politico che è valido non soltanto ...
14 mar 2016 - Roba da Sardi, ve la do io la Sardegna è un libro di Pietro Melis pubblicato da Cicorivolta nella collana Temalibero: acquista su IBS a 12.00€!
allearsi con la Russia come dice Pietro Melis? Forse ci potrebbero essere altre opportunità... https://www.rivistaetnie.com/pietro-melis-roba-da-sardi-73426/
giovedì 28 maggio 2020
FESTINATIO MULTOS, ETIAM BONOS, PESSUM DEDIT (TACITO, ANNALI, L.III)
La fretta rovinò molti, anche i capaci.
La frase di Tacito dovrebbe servire a tutti coloro che hanno fretta di
liberalizzare le uscite come se il coronavirus fosse inesistente e il frutto di
un complotto internazionale con fini più o meno discussi. In Sardegna il presidente
della Regione Solinas ha fatto bene ad imporre un certificato sanitario per tutti coloro
che vogliano trascorrere le vacanze in Sardegna. Anche gli asintomatici sono un pericolo per gli altri. Chi se ne frega della famosa Costa Smeralda! Da qualche anno è divenuta proprietà del Qatar, cioè di uno Stato straniero, per di più arabo, e perciò musulmano, che trasferisce altrove i suoi profitti alla faccia dei sardi.
Ai credenti che sentono il bisogno di avere le chiese aperte domando: possibile che il VOSTRO dio abbia bisogno di essere pregato in chiesa? Ma statevene in casa se non avete bisogno di uscire per ragioni di lavoro. Convertitevi all'ateismo sapendo che Dio, se esistesse, avrebbe in maggiore considerazione gli atei che rispettino la norma unica della giustizia: NEMINEM LAEDERE (non danneggiare alcuno, principio dovuto al giusnaturalista romano Ulpiano) senza aspettarsi alcun premio in un supposto aldilà, e non i credenti che sono tali per opportunismo o per paura, essendo per questo del tutto privi di merito. Ha scritto Voltaire che le religioni sono state inventate per permettere ai governanti di mettere un morso ai popoli, come si mette il morso ai cavalli per meglio guidarli. Ma come si può credere in un dio che avrebbe creato "il peggiore dei mondi possibili" (Schopenhauer, cap. 46 dei Supplementi al Mondo come volontà e come rappresentazione)? " Se un Dio ha creato il mondo non vorrei essere io quel Dio. Le miserie del mondo mi strazierebbero l'animo" (Schopenhauer, Parerga e paralipomena, che in parte si trovano in una vecchia edizione del 1907 intitolata Pensieri e frammenti). Dio sarebbe l'origine anche di tutte le malattie essendo egli l'origine di tutte le forme di vita, compreso il coronavirus. Altro che pregarlo. Se esistesse sarebbe un criminale. La fisica (soprattutto la cosmologia) e la biologia evoluzionistica congiurano contro l'esistenza di un Dio. Ci dicono che non esiste un disegno intelligente della natura, tranne che questo supposto disegno sia diabolico.
Ai credenti che sentono il bisogno di avere le chiese aperte domando: possibile che il VOSTRO dio abbia bisogno di essere pregato in chiesa? Ma statevene in casa se non avete bisogno di uscire per ragioni di lavoro. Convertitevi all'ateismo sapendo che Dio, se esistesse, avrebbe in maggiore considerazione gli atei che rispettino la norma unica della giustizia: NEMINEM LAEDERE (non danneggiare alcuno, principio dovuto al giusnaturalista romano Ulpiano) senza aspettarsi alcun premio in un supposto aldilà, e non i credenti che sono tali per opportunismo o per paura, essendo per questo del tutto privi di merito. Ha scritto Voltaire che le religioni sono state inventate per permettere ai governanti di mettere un morso ai popoli, come si mette il morso ai cavalli per meglio guidarli. Ma come si può credere in un dio che avrebbe creato "il peggiore dei mondi possibili" (Schopenhauer, cap. 46 dei Supplementi al Mondo come volontà e come rappresentazione)? " Se un Dio ha creato il mondo non vorrei essere io quel Dio. Le miserie del mondo mi strazierebbero l'animo" (Schopenhauer, Parerga e paralipomena, che in parte si trovano in una vecchia edizione del 1907 intitolata Pensieri e frammenti). Dio sarebbe l'origine anche di tutte le malattie essendo egli l'origine di tutte le forme di vita, compreso il coronavirus. Altro che pregarlo. Se esistesse sarebbe un criminale. La fisica (soprattutto la cosmologia) e la biologia evoluzionistica congiurano contro l'esistenza di un Dio. Ci dicono che non esiste un disegno intelligente della natura, tranne che questo supposto disegno sia diabolico.
lunedì 25 maggio 2020
COME RIFORMARE LA MAGISTRATURA ISTITUZIONE SQUALIFICATA
Occorre una riforma che
permetta al cittadino di porre in stato di accusa i magistrati che facciano
errori derivanti da ignoranza o vizi logici inescusabili. E' l'unica
istituzione che non paga mai di persona. Per essi non vale "La legge è
eguale per tutti". Questa scritta appare sempre alle loro spalle, mentre
dovrebbe essere messa loro di fronte. Fanno carriera per anzianità dopo avere
superato, magari fortunosamente, un concorso di ingresso in magistratura. Dopo
di che si sentono padroni, e non servitori, della giustizia. E' bene che
paghino di tasca propria e si preveda il licenziamento in caso di gravi errori.
Ma chi giudicherà i magistrati? Non possono giudicarsi da se stessi perché rappresentano
una casta che difende i suoi privilegi. La magistratura in Italia è tutta politicizzata. Se non si è di sinistra non si fa carriera. Il CSM serve solo a distribuire le cariche e non a sorvegliare sulle capacità di un magistrato. Infatti gli stessi componenti del CSM dovrebbero essere esaminati in fatto di capacità. Bisogna per questo riformare anche la
Costituzione introducendo un tribunale indipendente da questa casta e
costituita da GIURISTI estratti a sorte tra professori di diritto e avvocati di
chiara fama. I giuristi sono studiosi del diritto, i magistrati sono manovali del diritto. Si tratta della stessa differenza che vi è tra un idraulico e un professore di ingegneria idraulica.
Chat e toghe, affondo di Nordio
Magistratura nel caos:
Per non ripetermi:
Chat e toghe, affondo di Nordio
"Csm? Uno schifo da cambiare"
"Un'associazione mafiosa. E tu sei una faccia da tonno". Cossiga aveva capito tutto: quando umiliava Palamara
"Al governo di sinistra non importano le riforme". Mieli, fucilata sulle toghe: "La soluzione? Tutti a casa"
10 ore fa - Tra coloro che comunicavano con Luca Palamara , sia tramite ... De Ficchy, il magistrato "telecomandato e influenzabile" che indagava su di lui.
Le chat con Zingaretti e Minniti: quella rete "rossa" di Palamara
1 ora fa - Da Nicola Zingaretti a Marco Minniti: le conversazioni di Palamara ... il Giornale, ultime notizie ... Le chat con Zingaretti e Minniti: quella rete "rossa" di Palamara ... in pieno esponenti della magistratura e far imbarazzare noti esponenti politici. ... News; Politica · Cronache · Mondo · Economia · Sport · Cultura ...
Magistratura nel caos:
rinviato processo Salvini
Per non ripetermi: 15 mar 2012 - IL CSM (Corporazione di Stampo "Mafioso") NON VUOLE LA RESPONSABILITA' DEI GIUDICI. VI SPIEGO PERCHE'. Più di una volta sono ..
28 ott 2019 - RIFORMARE LA MAGISTRATURA: IGNORANTE,SRAGIONANTE E ARROGANTE. La buon anima del grande avvocato Beniamino Piras, uno ...
5 lug 2018 - OCCORRE UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE. Troppa libertà ha la casta dei magistrati. Perché di casta si tratta. Un ...
sabato 23 maggio 2020
A TUTTI GLI IMPOSTORI MANGIATORI DI CADAVERI...
...che non avrebbero mai il coraggio una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca uccidendo, dissanguando, spellando e squartando l'animale del cui cadavere si cibano divenendo i mandanti dei macellatori mentre da impostori credono di avere le mani monde di sangue.
DAL BLOG DI BEPPE GRILLO
La fine della carne è qui
DAL BLOG DI BEPPE GRILLO
La fine della carne è qui
Maggio 22,
2020
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Photo Di Shutterstock
Se ti preoccupi dei lavoratori poveri, della giustizia
razziale e dei cambiamenti climatici, devi smettere di mangiare animali.
di Jonathan Safran Foer – C’è panico più primitivo di quello
provocato dal pensiero degli scaffali vuoti dei negozi di alimentari? C’è un
sollievo più primitivo di quello provocato dal comfort food (cibo di conforto)?
La maggior parte di noi ha cucinato di più in questi
giorni e ha pensato di più al cibo in generale. La combinazione tra la carenza
di carne e la decisione del presidente Trump di ordinare l’apertura dei macelli
nonostante le proteste dei lavoratori in pericolo, ha ispirato molti americani
a considerare quanto sia essenziale la carne.
È più essenziale della vita dei lavoratori poveri che
lavorano per produrla? Sembra di sì. 6 delle 10 contee che la stessa Casa
Bianca ha identificato come focolai di coronavirus, ospitano gli stessi macelli
che il presidente ha ordinato di aprire.
A Sioux Falls, S.D., la fabbrica di carne suina di
Smithfield, che produce circa il 5% della carne suina del Paese, è uno dei più
grandi focolai della nazione. Uno stabilimento di Tyson a Perry, in Iowa, aveva
730 casi di coronavirus – quasi il 60% dei suoi dipendenti. In un altro
stabilimento di Tyson, a Waterloo, Iowa, ci sono stati 1.031 casi segnalati tra
circa 2.800 lavoratori.
Lavoratori malati significa chiusure di impianti, che
hanno portato a un arretrato di animali. Alcuni allevatori causano aborti a
scrofe gravide. Altri sono costretti a praticare l’eutanasia sui loro animali,
spesso con il gas o sparando loro. È già abbastanza grave che il senatore
Chuck Grassley, un repubblicano dell’Iowa, abbia chiesto all’amministrazione
Trump di fornire risorse per la salute mentale agli allevatori di maiali.
Nonostante questa macabra realtà – e gli effetti
ampiamente segnalati dell’industria degli allevamenti di maiali sulle terre, le
comunità, gli animali e la salute umana molto prima che questa pandemia
colpisse – solo circa la metà degli americani afferma che sta cercando di
ridurre il consumo di carne. La carne è radicata nella nostra cultura e nella nostra
storia personale, dal tacchino del Ringraziamento all’hot dog durante le
partite sportive. La carne ha un profumo e un gusto unici e meravigliosi, con
soddisfazioni che possono farci sentire quasi come a casa. E cosa, se non il
sentirsi a casa, è essenziale?
Eppure, un numero crescente di persone percepisce
l’inevitabilità del cambiamento imminente.
L’agricoltura animale è ora riconosciuta come una
delle principali cause del riscaldamento globale. Secondo The Economist, un quarto degli
americani di età compresa tra 25 e 34 anni afferma di essere vegetariano o
vegano, il che forse è uno dei motivi per cui le vendite di “carni” a base
vegetale sono salite alle stelle, con Impossible Food e Beyond
Meat disponibili ovunque.
Negli ultimi anni la nostra mano ha raggiunto la
maniglia della porta, Covid-19 ha aperto la porta a calci.
Per lo meno ci ha costretto a guardare. Quando si
tratta di un argomento scomodo come la carne, si è tentati di fingere che la
scienza inequivocabile sia la nostra difesa, trovare conforto in eccezioni che
non potrebbero mai essere ridimensionate e parlare del nostro mondo come se
fosse teorico.
Non possiamo proteggere il nostro ambiente continuando
a mangiare carne regolarmente. Questa non è una prospettiva confutabile, ma una
banale verità. Le mucche producono un’enorme quantità di gas serra. Se le
mucche fossero un paese, sarebbero il terzo più grande emettitore di gas serra
al mondo.
Secondo il direttore di ricerca del Project
Drawdown – un’organizzazione no-profit dedicata alle soluzioni
per affrontare il cambiamento climatico – seguire una dieta a base di
vegetali è “il contributo più importante che ogni individuo può dare
per invertire il riscaldamento globale”.
Gli americani accettano in modo schiacciante la scienza
del cambiamento climatico. La maggioranza dei repubblicani e dei democratici
afferma che gli Stati Uniti sarebbero dovuti rimanere nell’accordo sul clima di
Parigi. Non abbiamo bisogno di nuove informazioni e non abbiamo bisogno di
nuovi valori. Dobbiamo solo oltrepassare la porta aperta.
Non possiamo pretendere di preoccuparci del
trattamento umano degli animali mentre continuiamo a mangiare carne
regolarmente. Il sistema agricolo su cui facciamo affidamento è intriso di
miseria. I polli moderni sono stati così geneticamente modificati che i loro
stessi corpi sono diventati prigioni di dolore anche se apriamo le loro gabbie.
I tacchini sono allevati per essere così obesi che non sono in grado di
riprodursi senza inseminazione artificiale. Alle mucche madri vengono strappati
i vitelli prima dello svezzamento, causando un’angoscia acuta che possiamo
sentire nei loro lamenti e misurare empiricamente attraverso il cortisolo
nei loro corpi.
Nessuna etichetta o certificazione può evitare questo
tipo di crudeltà. Non abbiamo bisogno di attivisti per i diritti degli animali
che ci agitano un dito. Non abbiamo bisogno di essere convinti in qualcosa che
non sappiamo già. Dobbiamo ascoltare noi stessi.
Non possiamo proteggerci dalle pandemie continuando a
mangiare carne regolarmente. Molta attenzione è stata prestata ai Wet-market
(mercati umidi), ma gli allevamenti industriali, in particolare gli allevamenti
di pollame, sono un terreno fertile per le pandemie. Inoltre, il CDC riferisce
che 3 delle 4 malattie infettive nuove o emergenti sono zoonotiche, ovvero che
possono essere trasmesse dagli animali.
Inutile dire che vogliamo essere al sicuro. Sappiamo
come renderci più sicuri. Ma volere e conoscere non bastano e queste non sono
le mie opinioni o di chiunque altro.
Abbiamo bisogno delle proteine animali? No.
Possiamo vivere vite più lunghe e più
sane senza carne. La maggior parte degli adulti
americani consuma circa il doppio dell’assunzione raccomandata
di proteine, compresi i vegetariani, che consumano il 70% in più del
necessario. Le persone che seguono diete ricche di proteine animali
hanno maggiori probabilità di morire di malattie cardiache, diabete e
insufficienza renale. Certo, la carne, come la torta, può far parte di una
dieta sana. Ma nessun nutrizionista sano consiglierebbe di mangiare la
torta troppo spesso.
Se lasciamo crollare il sistema delle industrie
agricole, gli agricoltori soffriranno? No.
Lo faranno le corporazioni che parlano nel loro nome
mentre le sfruttano. Oggi ci sono meno agricoltori americani di
quanti ce ne fossero durante la guerra civile, nonostante la popolazione
americana fosse quasi 11 volte maggiore. Il sogno finale del complesso
industriale di agricoltura animale è che le “aziende agricole” siano
completamente automatizzate. La transizione verso alimenti a base vegetale
e pratiche agricole sostenibili creerebbe molti più posti di lavoro di quanti
ne toglierebbe.
Uno studio del 2015 ha rilevato che una dieta
vegetariana costa 750 dollari all’anno in meno rispetto a una dieta a base di
carne. Le persone di colore si identificano ampiamente come vegetariane e
sproporzionatamente come vittime della brutalità dell’agricoltura industriale.
I dipendenti dei mattatoi attualmente messi a rischio per soddisfare la nostra
voglia di carne sono in gran parte di colore. Suggerire che c’è un modo di
coltivare più economico, più sano e meno sfruttatore è elitario, ed è in realtà
un pezzo di propaganda industriale.
Se per un solo anno il governo togliesse i suoi oltre
38 miliardi di dollari di salvataggi e richiedesse alle aziende di carne e
latticini di giocare secondo le normali regole del capitalismo, le
distruggerebbe per sempre. L’industria non potrebbe sopravvivere nel libero mercato.
Forse più di ogni altro cibo, la carne ispira sia
comfort che disagio. Ciò può rendere difficile agire su ciò che sappiamo e
desideriamo. Possiamo davvero togliere la carne dal centro dei nostri
piatti? Questa è la domanda che ci porta alla soglia dell’impossibile.
Dall’altro lato è l’inevitabile.
Con l’orrore di una pandemia che preme sulle nostre
spalle, e le nuove domande su ciò che è essenziale, ora possiamo vedere la
porta che era sempre lì. Come in un sogno in cui le nostre case hanno stanze
sconosciute al nostro risveglio, possiamo sentire che c’è un modo migliore di
mangiare, una vita più vicina ai nostri valori.
E’ il momento di varcare la soglia. Dall’altra parte
c’è la casa.
(Traduzione dell’articolo di Jonathan Safran Foer,
l’autore di “Se niente importa. Perchè mangiamo
animali?” e “Possiamo salvare il mondo prima di
cena. Perchè il clima siamo noi”, pubblicato su NYT)
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